News Cabina della funivia del Mottarone precipita

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Non era la prima corsa del mattino e la fune traente per spezzarla compreso allungamento il tiro dovrebbe superare di gran lunga la portata massima (più del doppio sicuramente ) se ne sono dette e immaginate troppe
in questi casi è sempre meglio fare accurate verifiche e solo dopo trarre le relative conclusioni
Ieri notte per capirne di piu mi son pappato le specifiche nazionali su portata, posizione, tipi di meccanismi, ecc.
Per il cavo traente le specifiche di MINIMA sono 5 volte il massimo carico teorico (che dovrebbe essere quello dei carichi da massima capienza più il 7%).
Praticamente è come girare con una Ferrari che ha il fermo a 60km/h. Eppure...

EDIT:
Il manuale "base" dell'operatore è questo

Appena trovvo quello delle specifiche di cavi, impianto frenante ecc le posto
 
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aria

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Non era la prima corsa del mattino e la fune traente per spezzarla compreso allungamento il tiro dovrebbe superare di gran lunga la portata massima (più del doppio sicuramente ) se ne sono dette e immaginate troppe
in questi casi è sempre meglio fare accurate verifiche e solo dopo trarre le relative conclusioni
può benissimo aver viaggiato per ore o per giorni con il blocco del freno inserito. Finchè non capita l'emergenza è del tutto irrilevante.
quel che è strano è che dei due freni d'emergenza sulla cabina, uno solo avesse il blocco, come si vede dalle immagini... cioè, o li dimentichi entrambi, ma dimenticarne uno solo... mah.
 
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la disgrazia accaduta avrà forse solo parzialmente una spiegazione tecnica ma continua a non essere spiegabile
mancanza di sicurezza sui sistemi di viabilità e trasporto in questa nostra Italia non ostante le valanghe di carte e certificazioni che vengono puntualmente prodotti ,non sto dicendo che siamo i peggiori ma mi domando se il nostro sistema sia il migliore
 
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aria

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la disgrazia accaduta avrà forse solo parzialmente una spiegazione tecnica ma continua a non essere spiegabile
mancanza di sicurezza sui sistemi di viabilità e trasporto in questa nostra Italia non ostante le valanghe di carte e certificazioni che vengono puntualmente prodotti ,non sto dicendo che siamo i peggiori ma mi domando se il nostro sistema sia il migliore
A me sembra che altrove succeda di peggio. Mi ricordo pochi anni Fa un intero grattacielo di appartamenti andato a fuoco con parecchi morti, mi pare in uk...
 

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Biker nirvanensus
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A me sembra che altrove succeda di peggio. Mi ricordo pochi anni Fa un intero grattacielo di appartamenti andato a fuoco con parecchi morti, mi pare in uk...
Esatto.
A causa dei materiali di rivestimento, che sarebbero vietati in qualsiasi paese civile, ma non in UK
 
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ottomilainsu

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la disgrazia accaduta avrà forse solo parzialmente una spiegazione tecnica ma continua a non essere spiegabile
mancanza di sicurezza sui sistemi di viabilità e trasporto in questa nostra Italia non ostante le valanghe di carte e certificazioni che vengono puntualmente prodotti ,non sto dicendo che siamo i peggiori ma mi domando se il nostro sistema sia il migliore
La normativa italiana per gli impianti a fune è la più rigorosa che ci sia.
Altrove le prescrizioni sonon meno stringenti.
Un esempio: in Francia il freno sulla portante non è proprio previsto.
Altro esempio: le morse degli agganciamenti automatici, in Italia, vengono controllate da sensori all'ingresso e all'uscita di ciascuna stazione. In Francia solo all'uscita. Sembra una sciocchezza, ma se una morsa perde il rullo di sgancio in linea, all'ingresso stazione non si sgancia e succede il patatrac (successo davvero).
Ogni tanto in Francia si perdono qualche seggiola/cabina in linea.
Negli USA poi non parliamone...
Il discorso vale sia per gli impianti sia per chi li conduce e mantiene.
 

ottomilainsu

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In questo articolo spiega i casi in cui viene utilizzato il "forchettone" e le varie ipotesi di quando potrebbe essere stato messo

Non è propriamente preciso, l'articolo, qualche termine è quantomeno imbarazzante.
Gli usi sono molteplici.
Quello primario è evitare il blocco del freno per intervento spontaneo quando la cabina rimane nella stazione impresenziata durante il fermo dell'impianto.
Il freno di emergenza è ad azione negativa, viene chiuso da molle o altro sistema quando viene a mancare la tensione della traente. La fune traente è agganciata ad un cilindro idraulico che serve a generare la pressione necessaria per tenere aperto il freno; in mancanza di questa pressione il freno si chiude.
Il circuito viene caricato da una pompa mossa da una presa di forza su un rullo del carrello, e da una di riserva alimentata da delle batterie tampone quando la cabina rimane ferma per tempi lunghi.
Ma se nel circuito vi sono delle perdite per trafilamento dalle tenute, in un tempo più o meno lungo il freno si chiude spontaneamente e se le batterie tampone si scaricano, riaprirlo diventa complicato.
Perciò nella sosta notturna si manda alla stazione di monte (di solito) la cabina vuota con il freno bloccato.
Al mattino si fa la prima corsa di discesa a vuoto, mentre con l'altro ramo si manda su il personale, a valle si sblocca il freno, si fa la visita linea (uno sale nel cestello di ispezione e si percorre la linea osservando portante, scarpe e carrello) e l'ispezione visiva della traente mentre passa in stazione, se tutto è a posto si apre l'impianto.
Il freno deve essere attivo e funzionante.

Che cosa sia successo, se sia stata una dimenticanza o altro, solo chi era lì a manovrare può saperlo.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
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Ok, chiaro. Quindi confermi che il “forchettone” è fornito direttamente da chi ha costruito il freno di sicurezza della funivia, non è un aggeggio fatto sottobanco per evitare lo sbattimento di andare fisicamente a riarmare il freno.
Certo, è un componente dell'impianto.
Serve per tenere fermo il freno quando si deve fare manutenzione al circuito idraulico, alle ganasce, al carrello, e tante altre situazioni come quella descritta.
E' evidente che il suo uso appropriato dipende da chi ne ha la responsabilità.
 
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Biker assatanatus
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Non è propriamente preciso, l'articolo, qualche termine è quantomeno imbarazzante.
Gli usi sono molteplici.
Quello primario è evitare il blocco del freno per intervento spontaneo quando la cabina rimane nella stazione impresenziata durante il fermo dell'impianto.
Il freno di emergenza è ad azione negativa, viene chiuso da molle o altro sistema quando viene a mancare la tensione della traente. La fune traente è agganciata ad un cilindro idraulico che serve a generare la pressione necessaria per tenere aperto il freno; in mancanza di questa pressione il freno si chiude.
Il circuito viene caricato da una pompa mossa da una presa di forza su un rullo del carrello, e da una di riserva alimentata da delle batterie tampone quando la cabina rimane ferma per tempi lunghi.
Ma se nel circuito vi sono delle perdite per trafilamento dalle tenute, in un tempo più o meno lungo il freno si chiude spontaneamente e se le batterie tampone si scaricano, riaprirlo diventa complicato.
Perciò nella sosta notturna si manda alla stazione di monte (di solito) la cabina vuota con il freno bloccato.
Al mattino si fa la prima corsa di discesa a vuoto, mentre con l'altro ramo si manda su il personale, a valle si sblocca il freno, si fa la visita linea (uno sale nel cestello di ispezione e si percorre la linea osservando portante, scarpe e carrello) e l'ispezione visiva della traente mentre passa in stazione, se tutto è a posto si apre l'impianto.
Il freno deve essere attivo e funzionante.

Che cosa sia successo, se sia stata una dimenticanza o altro, solo chi era lì a manovrare può saperlo.
Quindi il nostro sistema è il più stringente e preciso come per gli appalti rispetto alla normativa europea ma ci troviamo con il ponte Morandi e la funivia del Mottarone ,i casi sono due
Siamo perfettamente in linea con le statistiche di morte per incidente
Qualcosa ci sfugge nei serratissimi e precisi controlli
 
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salukkio

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Esatto.
A causa dei materiali di rivestimento, che sarebbero vietati in qualsiasi paese civile, ma non in UK
In Italia ci sono le leggi ma l'applicazione è obbligatoria solo sulle nuove costruzioni che sono soggette al controllo dei vigili del fuoco. Sugli adeguamenti degli edifici esistenti invece, in 15 anni di lavoro, ho perso il conto di quante proroghe sono state concesse.
 

salukkio

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Non è propriamente preciso, l'articolo, qualche termine è quantomeno imbarazzante.
Gli usi sono molteplici.
Quello primario è evitare il blocco del freno per intervento spontaneo quando la cabina rimane nella stazione impresenziata durante il fermo dell'impianto.
Il freno di emergenza è ad azione negativa, viene chiuso da molle o altro sistema quando viene a mancare la tensione della traente. La fune traente è agganciata ad un cilindro idraulico che serve a generare la pressione necessaria per tenere aperto il freno; in mancanza di questa pressione il freno si chiude.
Il circuito viene caricato da una pompa mossa da una presa di forza su un rullo del carrello, e da una di riserva alimentata da delle batterie tampone quando la cabina rimane ferma per tempi lunghi.
Ma se nel circuito vi sono delle perdite per trafilamento dalle tenute, in un tempo più o meno lungo il freno si chiude spontaneamente e se le batterie tampone si scaricano, riaprirlo diventa complicato.
Perciò nella sosta notturna si manda alla stazione di monte (di solito) la cabina vuota con il freno bloccato.
Al mattino si fa la prima corsa di discesa a vuoto, mentre con l'altro ramo si manda su il personale, a valle si sblocca il freno, si fa la visita linea (uno sale nel cestello di ispezione e si percorre la linea osservando portante, scarpe e carrello) e l'ispezione visiva della traente mentre passa in stazione, se tutto è a posto si apre l'impianto.
Il freno deve essere attivo e funzionante.

Che cosa sia successo, se sia stata una dimenticanza o altro, solo chi era lì a manovrare può saperlo.
Ma tutto ciò viene fatto regolarmente oppure no?
È qua il punto.
 

ottomilainsu

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Ma tutto ciò viene fatto regolarmente oppure no?
È qua il punto.
Si deve fare, da procedura.
Che venga fatto sempre, comunque, dovunque, non posso certo dirlo.
Ma non è che altrove si faccia tutto perfettamente.
Nella precisissima Germania ho visto fare la "prova freno" ai treni con modalità che da noi avrebbero fatto mandare alla revisione l'intero convoglio. In che modo? Hanno attaccato tre locomotive e tirato a strascico i carri. Poi ci lamentiamo se si rompono gli agganci o altre parti...
 

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Si deve fare, da procedura.
Che venga fatto sempre, comunque, dovunque, non posso certo dirlo.
Ma non è che altrove si faccia tutto perfettamente.
Nella precisissima Germania ho visto fare la "prova freno" ai treni con modalità che da noi avrebbero fatto mandare alla revisione l'intero convoglio. In che modo? Hanno attaccato tre locomotive e tirato a strascico i carri. Poi ci lamentiamo se si rompono gli agganci o altre parti...
Quoto
Sul ferroviario per le gallerie (trafori e miniere )anni fa abbiamo fatto una trasformazione di locomotori diesel il elettrico a batterie per una ditta Svizzera locomotori per trasporto materiali e personale all'interno dei tunnel ,per provare i sistemi frenanti facevano uguale vagoni carichi a strascico con freni bloccati .
Per provare i pezzi a cremagliera si saliva e basta :paur: se un inverter di trazione andava in blocco speravi nel' intervento rapido del freno o nel reset automatico con presa al volo
Le funivie non ostante ci abbia lavorato sulle parti elettroniche ed elettromeccaniche di potenza non le conosco meccanicamente mi domandavo solo se il nostro sistema generale di sicurezza e controllo sia il più corretto ,vero anche che dipende da chi lo applica
 
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Biker assatanatus
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Cavoli avevate ragione chi ha postato il blocco del freno con il morsetto !!! ...questa è di stamane

Il sistema avrebbe necessitato un intervento più radicale con fermo prolungato Freno disattivato per aggirare anomalia Tre fermi per strage Mottarone Tra i fermati il proprietario della ferrovie del Mottarone, un ingegnere e un operatore. Per la procura sapevano che i freno di emergenza era disattivato per evitare il blocco della funivia. La strage ha provocato 14 morti. Ancora in corso gli accertamenti tecnici sulla rottura del cavo - See more at: http://www.rainews.it/
 

Teo66

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ah, cazzo si, proprio lui...
concordo con @AlexV 1) si vede bene 2) chi se l'è dimenticato lì avrà sulla coscienza 14 persone...

sempre che non l'avessero messo apposta perchè il freno "chiudeva" a causa di un guasto e per ovviare l'avessero messo apposta...
Pare che la tua ipotesi sia quella giusta.
Se davvero fosse così spero che i responsabili siano puniti correttamente, hanno 14 morti sulla coscienza...
 
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Old Blueyes

Biker strambus
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Rockrider "Cancellum lentus lentus"
(omissis)
-Manomissione (e qua mi fermo)

Insomma, per le indagini meglio lasciar fare ai professionisti, chissà cosa ne verrà fuori.

Il fatto certo è rappresentato da quelle povere persone che erano a bordo.
Ci avevo azzeccato.
Morti per il vil denaro; a quanto scrive la stampa hanno manomesso i freni per permettere all'impianto di funzionare anche se senza sistemi di sicurezza perché "tanto la fune traente non si rompe mai", anche se la storia insegna tuttaltro

Nel web pare giri una foto con cabina piena e forchette inserite :-(, si vede male quindi tutto da verificare.
conforchettoni.jpg
Qua sotto ecco come son fatti i freni e i forchettoni (schema basilare), non tanto diversi dai freni da bici se non per le molle (trattenute da pistone idraulico, c'è chi parla di 200 atmosfere) che spingono a riposo anzichè aprire. Il forchettone è quel coso rosso.
freni.jpg
Fonte di entrambe le foto:
Forum di Funivie.org , parte pubblica.
 

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