Beh io sono quello che ha distrutto il telaio con la catena(a proposito secondo voi una catena puo indebolire un tubolare di sezione come quello) successo sia su una L che su una XL, quindi assolutamente avvalorata la tua tesi, sicuramente su misure inferiori non accade.Ciao ragazzi. Dopo parecchi mesi che lurko in giro per il forum, intervengo anche io col mio parere sulla RR520. Sarà una storia un po lunga. E ho anche da fare qualche premessa...
Allora, ad ottobre 2017 io e un amico decidiamo finalmente, dopo anni in cui rimembravamo i tempi in cui giravamo in bici parecchie ore praticamente ogni giorno, di acquistare 2 mtb. Da quando andavamo in bici da piccoli son passati tuttavia praticamente 13 anni (ora di anni ne abbiamo rispettivamente io 26 e lui 27), quindi eravamo anche abbastanza ignari di come il mondo della mtb si fosse evoluto, e decisamente in positivo. Premetto anche che siamo entrambi diabetici, quindi l'idea iniziale era solo quella di fare 2 pedalate per migliorare il nostro stato di salute. Cercando qua e là, per motivi di budget, restringiamo la scelta a rr520 o 540. Scartiamo l'usato per il mercato praticamente inesistente della mia città e anche perché ancora non sapevamo né le nette distinzioni di ogni disciplina e neppure se ci saremo appassionati realmente. Anyway, per noi abituati a cantilever e u-brake, già i freni a disco meccanici sembravano abbastanza. Di forcelle non ne capivo una ceppa, quindi nemmeno feci caso ai diversi montaggi. Dunque optammo per la 520. Un mese dopo, vedendo le nostre, anche un altro amico la prese. Io telaio S nera, uno di loro M blu e l'altro L nera.
Noi le abbiamo ordinate online, essendo il Deca più vicino abbastanza distante da qui. Abbiamo la fortuna di avere la pineta praticamente dietro casa. E anche la fortuna di avere più di 300 metri di dislivello dalla sommità della pineta al punto più basso che arriva sotto la zona industrialee infatti abbiamo anche potuto lavorare alcune settimane a un nostro sentiero.
Comincio col dire che le bici erano grossomodo tutte a posto tranne la mia, salvo qualche regolazione, specialmente dei cambi, che non era stata fatta in maniera precisa. Altra premessa che dovrei fare è che, da piccolo, a tutte le bici degli amici ci mettevo mano io, quindi è stato abbastanza facile riprenderci la confidenza, constatando i diversi cambiamenti negli standard utilizzati ora ma anche la facilità di regolazione di ora. Veniamo alla mia bici: nonostante tarassi il corpo del freno più a lato possibile, la pastiglia continuava a sfregare. Sostituendo la ruota di dietro (per capire se dipendesse dal perno del mozzo) con quella del mio amico abbiamo constatato che ad essere leggermente storto probabilmente era il telaio. Ho risolto con un groover per far spessore tra telaio e dadino autobloccante del mozzo ruota. Col senno di poi avrei potuto mandare indietro la bici ma non volevo restare senza mezzo per settimane.
Veniamo alla nostra esperienza.
La gente su internet di questa bici diceva che, anche se montata mediamente meglio del resto delle bici nuove che puoi trovare a 300 euro, era buona solo "per andare a comprare il pane", quasi nemmeno fosse una mountain bike. La additavano come cancello.
Ebbene, dopo mesi e mesi posso dirlo: i cancelli son quelli che avevamo anni fa, con la forca rigida, il cambio shimano base che non ne azzeccava una, coi cerchi storti che i pattini dei freni facevano attrito solo in un punto del cerchio con cui nonostante tutto scendevamo le pietraie sui pedali.
Dunque la sorpresa è stata trovare delle bici comunque capaci di fare tutto e abbastanza in sicurezza, velocità permettendo ovvio. Certo la differenza con una bici di categoria specifica resta abissale (posso dirlo ora che ho anche una YT da freeride e ho provato altre bici, compresa una Giant da enduro elettrica, con montaggio top, che era da sbavo) però si può fare molto di più di quello che si legge mediamente in giro, a mio parere. Anche drop non più alti di 40-50cm, a patto di accompagnarli e non farli passivamente, non mettono in crisi né il telaio né la tanto bistrattata forcella a molla ufit da 80, che sicuramente non sarà granché rigida ma non è nemmeno da buttare e comunque anni luce superiore a quelle ad elastomeri di anni fa.
La rockrider 520, per quello che costa, è una buona bici con cui si può fare tranquillamente trail riding non spinto o comunque non a velocità da corsa contro il tempo, ma credo nessuno possa pretenderlo da una bici da 300 euro.
Veniamo alla lista dei problemi riscontrati/difetti: a parte il telaio, sulla mia la catena era probabilmente difettosa, si smagliava sempre in una maglia in particolare. Il difetto si è manifestato dopo circa 1 mese. Ho risolto, dopo che a distanza di tempo il problema si ripresentava, eliminando la maglia incriminata. Nonostante l'accorciamento della catena, non ho riscontrato problemi al cambio, anzi, il tensionamento della gabbia del cambio mi pare pure migliore di prima (ogni tanto sui salti la catena effettivamente scendeva di corona, ora praticamente non lo fa più ) ma una cosa a cui non avevo pensato effettivamente era avvitare un pochino la vite del registro in questione sul deragliatore. Tornando al discorso del cambio, rispetto ad anni fa è di una facilità disarmante settare quello sram x3. Per ora ha dato problemi solo sul telaio M, a seguito di una caduta la gabbia si era un po piegata, facendo perdere il cambio di precisione. Ma ci siamo accorti e la abbiamo flessa leggermente riportandola alla quasi normalità. Il problema della catena che si incastra tra corona e telaio invece, come ho letto qualche post prima del mio, lo abbiamo riscontrato solo sulla bici col telaio L. Secondo me è dovuto alle misure della parte posteriore bassa del telaio, differenti sulle diverse taglie e quindi con luce tra telaio e corona diversa di qualche millimetro, quel tanto che basta per causare il problema ogni tanto.
Altro problemino riscontrato, che non è un problema della bici ma le è stato causato, è il cerchio posteriore sulla bici di telaio L. Dopo una discesa cattiva piena di rocce incastonate sul terreno si è leggermente bozzata la spalla del cerchio, con conseguente pizzicatura alla camera d'aria sullo stesso colpo. Eppure la pressione era buona, controlliamo spesso le bici col compressore prima di uscire. Probabilmente là il mio amico, al di là della velocità dell'impatto, deve aver messo il peso in maniera non ottimale.
Sempre sulla stessa bici, il mese scorso, ci siamo accorti che si stava svitando il dado bloccante del mozzo posteriore, che copre parzialmente le sfere del cuscinetto tra l'altro. In seguito a quello il corpo ruota libera non scorreva bene e faceva attrito. Abbiamo subito pensato che fosse entrato sporco nel mozzo. Abbiamo comprato gli attrezzi specifici, compresa la brugola da 11 e 12 (ora non ricordo quale sia ma per sicurezza le abbiamo comprate fino alla 14, compresa la 7/16 ) e abbiamo smontato cassetta, mozzo ruota, pulito tutti i cricchetti e i cuscinetti col diluente, reingrassato, riassemblato e il problema è sparito. Ora è solo un po più rumoroso il corpo ruota libera, ma quello dipende dalla durezza del grasso che abbiamo utilizzato (molto morbido per non far appiccicare i cricchetti).
Eccomi alla fine del mio papiro. In sostanza una bici onesta a un prezzo più che onesto. Forse la cosa peggiore sono i copertoni, che si consumano abbastanza in fretta e sull'asciutto secco non tengono granché (infatti questo inverno che il terreno era più umido ispiravano abbastanza più sicurezza, specie in percorrenza di curva, se la curva è piatta e non a sponda.
Termino augurandovi buone pedalate.
Confermo anche il discorso gomme, sono talmente morbide che si consumano alla velocità della Luce sull' asfalto, magari su sterrato sono più durevoli, ma secondo me essendo una mescola morbida hanno un grip molto valido in ogni condizione.
Il cambio sappiamo che se lo si regola ad arte, va un orologio.
Nulla da ridire sul telaio.
Per 300 Euro non penso ne ci sia nulla di meglio.
Ps: vedo che non sono l'unico a stendere papiri [emoji3]
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