Stamattina il tempo mi è stato fatale e...
è venuta fuori una mattinata non preventivata ma estremamente divertente.
Sono arrivato all'appuntamento con i botoli al distributore di Via Colombo un po' in ritardo
(alle 8,38) ed il luogo era desoltamente vuoto. Decido allora all'istante di dirigermi alla rotonda della Pace, dove dovevano trovarsi Civitex e Nikthenightfly.
Il problema è che i due si ritrovavano per andare in "P(B)otolandia" con i loro nuovi mezzi da discesa, e io nella situazione specifica mi sentivo leggermente fuori posto...
Ma tant'è, arrivato sul luogo attendiamo qualche altro minuto, non giunge nessun altro e decidiamo di partire. Di lì a poco avrei scoperto quanto ero fuori luogo.
I miei due compagni di avventure sono in perfetto assetto da AM no compromise. Nik in sella alla sua poderosa Giant "Greengate", Civitex con una splendida Santa Cruz Nomad bianca immacolata. Complimenti per la bellezza del mezzo, che era oggi al rodaggio e alla prima ufficiale.
Saliamo per lo Scopetone, deviazione per il Miele dove ho ancora qualche problemino di trazione anteriore. Civitex e Nik mi invitano a caricare più il peso sull'anteriore al fine di farlo slittare meno. Basta ricordarsi di portarsi in punta di sellino in modo da ficcarsi la punta sul... ahem, si avete capito!
Sbucati sulla panoramica per Poti il menù è consistito di: Quattro salti in padella, Incognito e Cinghiale. Quindi via giù in discesa senza alternative!
Il Quattro salti in padella presenta qualche buona difficoltà ma il fondo era comunque in ottime condizioni di tenuta. L'unico problema l'abbiamo incontrato con la sistemazione dei sentieri fatta dalla "Motobike S.p.A.", e qui Civitex esprime un fermo disappunto per la distruzione dei salti da lui posizionati e per i profondi solchi lasciati sul terreno. In finale bici in spalla, perché gli spini e le ramaglie hanno invaso l'ultima parte della discesa.
Risaliamo per lo Scopetone (ma chi l'ha detto che in discesa non si fanno dislivelli in salita?) e ci congiungiamo con Pilla, il marito Andrea, Spakkabiker e un altro amico. Mi ha fatto molto piacere conoscerli, visto che ne avevo solo letto i nomi qua e la.
Saliamo per Poti in direzione Incognito e qui posso usufruire di lezioni di tecnica di guida e di discesa da parte dei Prof. Civitex e Nik!
L'incognito scorre via bene e riesco a farlo senza grosse difficoltà. Farlo veloce è tutto un altro paio di maniche, ma per il momento mi accontento di migliorare ogni volta un pochino. All'inizio del sentiero faccio poi una scoperta che sono sicuro mi aprirà un nuovo mondo: l'uso ardito del freno posteriore!
Alla prima frenatina alla iniziale curva dell'incognito produco un bloccaggio del posteriore, la bici scivola leggermente ma rimanendo sempre ben collegata all'anteriore e quindi in grado di farti curvare più efficacemente. Quindi messo da parte il timore, il tutto torna molto utile per far ruotare la bici senza sbracciare troppo di manubrio. I salti artificiali li ho evitati, ma la prossima volta mi voglio come minimo cimentare nel provare anche solo a "coprirli" senza stacchi.
Arrivati alla fine si risale, e l'altimetro del dislivello da fare ricomincia a salire vertiginosamente. Piccola nota che mi sono dimenticato di dire è che Spakkabiker e il suo amico hanno affrontato queste discese con due rigide di fatto senza freno posteriore.
. Per la serie quando uno ha il manico non teme ostacoli.
Arriviamo quindi al famigerato cinghiale, sconosciuto agli altri amici di scampagnata, tranne che al Civitex e a Nik of course (io, facendolo a mo di ricognizione/scampagnata non mi posso certo fregiare ancora del titolo di conoscitore del sentiero).
Dato un problema di foratura mi fermo a fornire assistenza e soccorso, e rimango con Spakkabiker e il suo amico, perdendo di vista gli altri. Faccio comunque da guida per arrivare alla fine del cinghiale per i due che non lo conoscevano.
Tirando le somme una giornata diversa da come l'avevo immaginata ma molto divertente e proficua nel mio percorso di apprendimento.
La istantanea botola della mattinata sicuramente l'espressione di Civitex dopo un salto sull'incognito, entusiasta per il fatto che la sua bellissima Nomad era volata letteralmente con una piccola "tiratina" sul manubrio. Una felicità così totale ed intensa penso solo la passione per la mtb te la riesce a trasmettere.
Mito da sfatare è che Nik sia solo "Toppole e distintivo". Qui signori abbiamo un AM a tutto tondo, che in discesa non teme ostacoli e che tra l'altro il giorno prima si era sciroppato quasi 50 km. in Val d'Ambra senza tradire alcuna fatica. Tanto di cappello!
Infine motto botolo della giornata sempre di Civitex:
"Non importa come si vada in MTB, ognugno con il suo passo, ognuno con la sua andatura, l'importante è divertirsi sempre e comunque." Questa va di diritto nelle sacre scritture dei comandamenti Botoli Ringhiosi.
Infine un saluto ad Andrea, a Pilla, a Spakkabiker ed al suo amico. Alla prossima pedalata.