Cosa vuol dire "quando mangiare in tavola zero"....?
Miseria, suppongo.
esatto, come era una volta non è sempre meglio, anzi quasi sempre il contrario.
Cosa vuol dire "quando mangiare in tavola zero"....?
Miseria, suppongo.
tu prova a pensare che ansia c'era quando mangiare in tavola zero sia che fosse vegano non vegano o misto, bambini che piangevano e tutt' attorno una natura idilliaca che però non serviva a niente.
Bè al peggio non c'è mai fondo...non dico una cosa se non so di cosa sto parlando.
so benissimo cos'è l'ansia e quanto sia difficile conviverci, di quanto possa essere costrittiva ed invalidante. conosco stati mentali/fisici ben peggiori dell'ansia.
Bè al peggio non c'è mai fondo...
Non voglio fare una graduatoria tra ciò che è peggio e ciò che è meno peggio...
Quel che vorrei non passasse come messaggio è che per tanti, anzi troppi, ansia e depressione sono malattie ( perché di proprie e vere malattie si tratta...) che basta volerlo e passano...
no, è vero.
ma parli con uno che c'ha combattuto per 6 anni, tra ansia e panico, e la mia affermazione era per me stesso, ora, dopo tutti questi anni, riesco a fare quasi tutto. se ti dico che 2 anni fa anche trovarmi da solo in bike in un bosco mi suscitava ansia... ora invece non desidero altro.
un sondaggio periodico sullo stato generale di salute della popolazione austriaca condotto su circa 1320 cittadini.
Una ricerca basata su un sondaggio.....
boh!
no, è vero.
ma parli con uno che c'ha combattuto per 6 anni, tra ansia e panico, e la mia affermazione era per me stesso, ora, dopo tutti questi anni, riesco a fare quasi tutto. se ti dico che 2 anni fa anche trovarmi da solo in bike in un bosco mi suscitava ansia... ora invece non desidero altro.
Purtroppo i quotidiani che hanno riportato la notizia, lo hanno fatto in maniera sansazionalistica, senza spiegare che una ricerca di questo tipo può benissimo prescindere da dati medici e analisi di laboratorio sui soggetti coinvolti, avendo ad oggetto non la ricerca di determinate patologie...
tu prova a pensare che ansia c'era quando mangiare in tavola zero sia che fosse vegano non vegano o misto, bambini che piangevano e tutt' attorno una natura idilliaca che però non serviva a niente.
Da quel che ho capito, approfondendo un poco la questione, ha più che senso fare una ricerca su un sondaggio e relativo campione statistico.
Purtroppo i quotidiani che hanno riportato la notizia, lo hanno fatto in maniera sansazionalistica, senza spiegare che una ricerca di questo tipo può benissimo prescindere da dati medici e analisi di laboratorio sui soggetti coinvolti, avendo ad oggetto non la ricerca di determinate patologie in relazione ad un particolare regime alimentare, bensì degli atteggiamenti psicologici e culturali di fronte a determinate scelte che riguardano il proprio stile di vita e la propria saluta.
Incrociando dati statistici, i risultati del sondaggio e utilizzando metodi di analisi socio-antropologici, sono giunti a quelle conclusioni, discutibili o meno che esse siano, e riferibili al contesto socio-culturale in cui i dati sono stati rilevati.
non serve ricorrere a teorie del complotto, lobby carnivore, massoneria, ecc., semplicemente uno studio come questo va preso per quello che è... una indagine euristica di tipo psicologico e antropologico, che ha una sua importanza, ma non è una ricerca di tipo medico e biologico.
Ed è così che un lavoro potenzialmente serio ma interpretato "ad minchiam" da cosiddetti giornalisti diventa immeritatamente mangime per i polli
vi prego, spiegatemi bene come vedete la cosa perche` non capisco: un sondaggio assume valore scientifico, ho capito bene?
Non ho problemi con l'inglese, ma con le tabelle si! Piuttosto leggo il bugiardino della tachipiroska.
A proposito del link postato da Kikhit, ho un amico medico sportivo (lavora per la F1 e serie A Basket) che continua a dirmi le stesse cose che ci sono riportate in quel link.Sostiene che vegetariani e vegani hanno molte piu probabilita' di ammalarsi di varie patologie e' quello che c'e' di buono in questi regimi alimentari senza carne e derivati dipende solo dal fatto che generelmente le persone che li praticano sono istruite, si tengono in forma e bevono/fumano poco...Ma per il resto ci sono solo svantaggi...Io sinceramente di riprendere a mangiare carne (lui dice solo non processata industrialmente) non ce la faccio proprio..Adesso gli ho girato via mail lo studio sopra riportato e aspetto di sentire cosa mi dice....
come se l'istruzione preservasse da un'ictus
no, ma le relazioni tra ceto/istruzione/lavoro/qualità della vita/salute sono ben note.