Biker vegetariano

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tacito

Biker imperialis
23/9/04
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Catania
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in china study viene esplicitamente correlata l'insorgenza di patologie tumorali con qualunque tipo di proteina animale.
e non è la quantità a fare la differenza, ma sì/no.
come per tutte le cose che "fanno male" non c'è una soglia minima sotto cui si sta al sicuro.
....
.
Mi spiace per la tua esperienza e ancora di più per le ingiuste sofferenze a cui è andato incontro tuo padre, purtroppo praticamente ognuno in famiglia ha vissuto esperienze più o meno simili..
Con il riferimento al libro china study confermi quel che io non riesco a spiegarmi ( e che ancora nessuno mi ha spiegato con chiarezza)...
Come si spiega la non estinzione di popoli la cui dieta é praticamente basata su proteine animali?
 

maxsolino

Biker velocissimus
15/8/11
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Mi spiace per la tua esperienza e ancora di più per le ingiuste sofferenze a cui è andato incontro tuo padre, purtroppo praticamente ognuno in famiglia ha vissuto esperienze più o meno simili..
Con il riferimento al libro china study confermi quel che io non riesco a spiegarmi ( e che ancora nessuno mi ha spiegato con chiarezza)...
Come si spiega la non estinzione di popoli la cui dieta é praticamente basata su proteine animali?

intanto... grazie :medita:
è vero. e la cosa peggiore è che aumentano sempre di più i casi.
in famiglia, oltre mio papà, anche uno zio.

ed è proprio per questo che mi chiedo, ma come mai?
perché la situazione, invece di migliorare grazie alla ricerca, rimane così com'era?

non ho una risposta da darti. non sono uno scienziato, semplicemente sono uno dei tanti che legge e cerca di ragionare.
sarebbe interessante sapere l'età media e le malattie croniche a cui vanno in contro gli individui di queste popolazioni.
imho contano anche le differenti condizioni di vita.
stress. radiazioni (cellulari, televisori, reti wifi...). il catalizzatore fa la differenza tra una malattia latente ed una conclamata.
eppoi sottolineo che in tutte le ricerche si parla di campioni, di percentuali. raramente si parla della totalità del campione preso in esame.

ho smesso di fumare perché è evidente che fa male.
perché non smettere anche di mangiare proteine animali?!

siamo un'ammasso di atomi fragilissimi: radiazioni, molecole e tutto quello che quotidianamente ingeriamo, respiriamo.... inevitalmente ci cambiamo.
perché rischiare?
 

tacito

Biker imperialis
23/9/04
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Considera che probabilmente 30/40 anni fa molte malattie non erano neppure diagnosticate per cui temo che le statistiche siano "viziate".
Non capisco infatti come si possa dire che 30 anni fa si ammalavano di determinate patologie un tot di persone e oggi invece un tot + tot dal momento che capacità e strumenti diagnostici sono completamente diversi...
Fumare fa male a qualsiasi latitudine e in qualunque situazione...
Poi può fare male o malissimo ma sempre male fa...
Diverso mi pare invece il quesito che io mi pongo in ordine all'assunzione di proteine animali...
Perché se è vero che influiscono, e anche tanto, i fattori ambientali allora sarebbe corretto dire che l'assunzione di proteine animali associato a condizioni ambientali sfavorevoli porta a un incremento di gravi malattie, cosa che invece, mi pare di capire non viene detto, imputando esclusivamente all'assunzione di proteine animali l'insorgere di patologie tumorali...
Vabbè forse mi sono fissato... Il fatto é che mi piacerebbe capire...
 

panzer division

Biker meravigliosus
28/7/03
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Venezia Giulia.
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[MENTION=3692]tacito[/MENTION] la questione che poni è molto interessante.
io non mi intendo di medicina, ma non mi stupirebbe scoprire che alcuni fattori , che presi singolarmente non creano, o creano pochi problemi, presi insieme interagiscono e aumentano proporzionalmente la loro incidenza nell'insorgenza di malattie.
la mia è solo una stupida ipotesi.
però è assoldato che molti processi chimici e biologici all'interno del corpo umano non sono ancora del tutto chiari.

inoltre mi passa per la mente che popolazioni come quelle che vivono in ambienti estremi (freddo, altitudine ecc) di solito presentano nel sangue dei livelli di ematocrito elevati, che per noi sarebbero già in soglia di allarme.
chissà se centra qualcosa....
 

maxsolino

Biker velocissimus
15/8/11
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[MENTION=3692]tacito[/MENTION] ora non ricordo con precisione le cifre, le percentuali e via dicendo.
pero` si parla di esperimenti condotti su cavie da laboratorio (e anche qui l'autore si spreca in discorsi morali) in cui una parte veniva alimentata con derivati della caseina per un totale del 5% della dieta, l'altra parte 20%.
quelle alimentate con il 20% di proteine avevano un'altissima insorgenza di tumori.

l'autore non si sofferma "solo" sui tumori.
ma sottolinea come un'alimentazione in cui si consumano proteine animali e grassi sia alla base di tante altre malattie del benessere: diabete 1 e 2, obesita`, cardiopatie, ictus...
 

Sciuscia

Biker immensus
16/7/12
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Cube Stereo 120 HPA SL, Trek X-Caliber 29er e il Cancello Giallo
Io trovo disarmante che un medico ammetta che non c'è interesse a far guarire la gente.
Francamente le notizie pro veg non mi interessano. Ognuno deve sentirle dentro le cose, non farsi convincere.. non sono un fanatico ne un fans del veganesimo. Io mi nutro così e sto bene, ma non sbandiero il fatto di esserlo..
Ma a sentire queste affermazioni (cioè la parte finale del discorso di Berrino) mi manca la terra sotto ai piedi...
Però mi impegno a divulgare le notizie e lascio le persone ai loro ragionamenti. O ti scatta il click interno o amen...



Ah, ok, mi ero fermato alla prima dottoressa.

Comunque ora ho visto tutto e ho letto anche il racconto di [MENTION=912]panzer division[/MENTION] ... sto riflettendo...
 

Sciuscia

Biker immensus
16/7/12
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Città di Castello (PG)
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Cube Stereo 120 HPA SL, Trek X-Caliber 29er e il Cancello Giallo
Ah... Be', io penso che il vero rispetto comprenda anche il non creare "categorie protette" e ritenere un interlocutore capace di accettare un linguaggio non politically-correct (che per inciso é uno dei cancri della cultura contemporanea).
Nella fattispecie, credo che in una società idealmente evoluta con vera uguaglianza e assenza di discriminazioni di fatto, un epiteto che in slang indica una persona omosessuale possa essere utilizzato per canzonare atteggiamenti ridicolmente estetici o frivoli, senza che questo offenda una categoria o una persona.

Come diceva il personaggio ga y di un noto film "Io mica sono una checca".

Insomma, non é un modo per offendere chi é ga y é un modo dire al nostro amico XCista "ehi coso, lascia perdere le tue viti in ergal e bada a pedalare, che questa é roba da uomini, non da ballerine di danza classica".

MOLTO DIVERSO, e stupido, é ritenere che etichettare una persona come omosessuale sia un valido insulto alla stregua di "idiota" o che so io.

All'atto pratico mi ritengo un "amico" della "causa" omosex, sia nelle idee politiche che nell'agire... ho pure partecipato a campagne per il riconoscimento dei pieni diritti civili.

Su questa cosa però mi scontro sempre con la moderazione del forum per via del linguaggio :mrgreen: :pirletto: .



Una rep postiva e una negativa per questo post... il miglior risultato possibile (l'aver toccato due persone con idee contrarie), dal mio punto di vista o-o .

FINE OT
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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Si mi è chiaro che un conto é la carne da allevamento e un conto quella selvatica, ma a sentire tutti i massimi esperti ( mi riferisco da ultimo al servizio delle iene) pare che il fattore negativo siano le proteine animali e ciò a prescindere dalla loro provenienza...
Non mi capacito come tali conclusioni possano convivere con gli esempi che facevo prima...
Insomma un esquimese che per una vita si strafoga di pesce, foche, renne e orsi dovrebbe schiattare a 40 anni...
E per parlare di realtà più vicine a noi i popoli nordici che fanno un uso massiccio di carne e pesce non credo che si ammalino tutti...
Forse li perché compensano con le canne... :-|:-|:-|

massimi esperti dove ? come ? cosa ? le iene quelle della savana o quelle dell' amico di arcore ? hanno perfino messo in bocca a veronesi parole che non ha mai detto, con il fatto che è vegetariano ( smentite poi da lui stesso ).
dei fondamenti di verità ci sono ovunque, ma che le proteine animali di per se siano cancerogene è un balla grande come una casa, esempi pratici da te citati infatti non collimano per niente con certe pseudo verità che magari son dette a fin di bene, ovvero avere un comportamento più responsabile ed una vita/dieta più equilibrata da parte del grasso mondo occidentale, ma che spesso ottengono proprio il risultato contrario in effetto delle pseudo ragioni che vengono sostenute.
la carne non ha una soglia minima, è sempre questione di che carne, quanta carne, cucinata come e mangiata con che altre combinazioni di alimenti e bevande e tutto il resto che ci sta attorno.
la carne non è l' amianto che ne basta una microparticella per farti venire un tumore.
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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[MENTION=3692]
pero` si parla di esperimenti condotti su cavie da laboratorio (e anche qui l'autore si spreca in discorsi morali) in cui una parte veniva alimentata con derivati della caseina per un totale del 5% della dieta, l'altra parte 20%.
quelle alimentate con il 20% di proteine avevano un'altissima insorgenza di tumori.

forse perchè in natura la cavia è un animale vegetariano ?
 

maxsolino

Biker velocissimus
15/8/11
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forse perchè in natura la cavia è un animale vegetariano ?

ovviamente poi gli "esperimenti" sono stati fatti su esseri umani, onnivori, con tumori conclamati, e... miracolo (!) molti (non ricordo la percentuale) che hanno seguito una dieta vegana, senza assumere farmaci, sono guariti.
 

fitzcarraldo358

Biker incredibilis
13/11/08
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Romagna
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Canfield, Antidote, Singular
Discussione molto interessante.

in china study viene esplicitamente correlata l'insorgenza di patologie tumorali con qualunque tipo di proteina animale.
e non è la quantità a fare la differenza, ma sì/no.
come per tutte le cose che "fanno male" non c'è una soglia minima sotto cui si sta al sicuro.

Con il riferimento al libro china study confermi quel che io non riesco a spiegarmi ( e che ancora nessuno mi ha spiegato con chiarezza)...
Come si spiega la non estinzione di popoli la cui dieta é praticamente basata su proteine animali?

Beh se non è la quantità a fare la differenza, ma l'assunzione o meno... non ci si dovrebbe aspettare grosse differenze tra una popolazione che basa la dieta su proteine animali e quelle che le assumono comunque ma in quantità minore.

Esistono popolazioni che non si nutrono di proteine animali? Se sì, è in quelle che andrebbe cercata una netta differenza nell'incidenza di patologie tumorali.
 

maxsolino

Biker velocissimus
15/8/11
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Discussione molto interessante.





Beh se non è la quantità a fare la differenza, ma l'assunzione o meno... non ci si dovrebbe aspettare grosse differenze tra una popolazione che basa la dieta su proteine animali e quelle che le assumono comunque ma in quantità minore.

Esistono popolazioni che non si nutrono di proteine animali? Se sì, è in quelle che andrebbe cercata una netta differenza nell'incidenza di patologie tumorali.

china study: studio cina. si basa principalmente sulle differenze tra l'alimentazione degli americani e quella dei cinesi
io per ora sto leggendo questo, ma ce ne sono molti altri
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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fonti airc ricerca prevenzione :

" Carne, vegetali e cancro


Nel mese di agosto del 2009 la rivista American Journal of Clinical Nutrition ha pubblicato alcune conclusioni del progetto EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), un grande studio epidemiologico a cui ha contribuito anche AIRC. È la più vasta indagine svolta su una popolazione, per conoscere le relazioni tra dieta e salute. Coordinato dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), appartenente all'OMS (Organizzazione mondiale per la sanità), lo studio ha coinvolto 520.000 persone provenienti da 10 Paesi europei (Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito).

Lo scopo dello studio EPIC è quello di investigare i rapporti tra dieta, fattori ambientali e stili di vita, con l'incidenza di cancro e di altre malattie croniche.

In particolare un'analisi recente ha mostrato che non c'è una relazione diretta tra quantità di carne, uova o latticini consumati e rischio di sviluppare un cancro del seno, mentre esiste con altri tipi di tumore, come quello del colon (soprattutto in relazione alla carne). I dati si riferiscono a oltre 320.000 donne di diversi Paesi europei. Solo la carne lavorata (insaccati, carne in scatola) sembra accrescere il rischio delle donne di ammalarsi di carcinoma mammario.

Valutazioni complesse

Gli esperti ricordano quanto sia complesso dare una valutazione certa sui dati che emergono da queste indagini epidemiologiche, dal momento che le persone vengono interrogate su abitudini di vita che si sviluppano lungo l'arco di molti decenni.

Quel che è certo, dicono gli autori, è che non siamo liberi di mangiare ciò che vogliamo e nella quantità che vogliamo, perché ci sono ricerche che dimostrano i benefici di una dieta ricca di vegetali, oltre ai danni derivati da un consumo eccessivo di proteine di origine animale.

E poiché il cancro è una malattia che dipende da molti fattori, non basta intervenire su un singolo elemento per modificare in modo sostanziale il rischio a livello individuale, ma bisogna agire su tutte le abitudini sbagliate della persona.

Un altro studio, effettuato da ricercatori dell'Istituto Karolinska di Stoccolma, ha valutato la relazione tra la quantità di acido linoleico coniugato (un elemento presente nei formaggi e nella carne di manzo) e lo sviluppo di tumore al seno. Gli studiosi non hanno notato alcun effetto benefico di questa sostanza (benché questa fosse l'ipotesi di partenza), ma nemmeno un effetto negativo.

Amiche fibre

Un aumentato apporto di fibre (tipico di chi si nutre con abbondanti quantità di vegetali) è un fattore protettivo sia nei confronti del cancro del colon sia di quello del seno (specie prima della menopausa, ma in parte anche dopo l'arresto del ciclo ormonale), come dimostra anche un recentissimo studio condotto dai National Institutes of Health statunitensi.

A complicare ulteriormente le valutazioni sui rapporti tra dieta e cancro, ci sono gli studi su popolazioni strettamente vegetariante che mostrano come il rischio di ammalarsi di cancro diminuisca, a seconda delle ricerche effettuate, dal 10 al 25 per cento. L'ultima, in ordine di tempo, è stata condotta dagli epidemiologi dell'Università di Oxford sui vegetariani britannici.

Anche in questo caso si tratta di un'analisi di dati provenienti dal grande studio EPIC.

I vegetariani vedrebbero ridursi del 12 per cento il rischio di ammalarsi di tumore in generale, ma nel caso delle leucemie, del cancro dello stomaco e della vescica si notano riduzioni che arrivano addirittura al 45 per cento. Il notevole numero di soggetti esaminati (oltre 60.000) dà notevole peso ai dati ottenuti.

I benefici del pesce

C'è però un altro dato interessante: il gruppo che ha mostrato il maggior guadagno in generale (18 per cento di riduzione nell'incidenza di tutti i tipi di tumore) è quello di coloro che non mangiano carne ma mangiano pesce, a riprova del fatto che nel pesce vi sono sostanze importanti per la prevenzione dei tumori, in particolare degli acidi grassi omega-3.

Gli esperti invitano però a considerare anche altri elementi: chi sceglie la dieta vegetariana o decide di eliminare la carne a favore del pesce appartiene di solito a categorie sociali medio-alte, piuttosto colte e molto attente all'igiene e alla salute. È possibile, quindi, che i buoni risultati generali non siano da attribuire esclusivamente alla dieta vegetariana, bensì a stili di vita più salubri in generale, in particolare per quanto riguarda il fumo e l'esercizio fisico.

Nel caso di tumori in cui la componente genetica o familiare ha una grossa importanza, le ricadute della dieta vegetariana, in termini di prevenzione, sarebbero meno evidenti di primo acchito, ma potrebbero sommarsi ad altre iniziative di protezione dalla malattia, come gli screening per la diagnosi precoce. "

aggiungo di mio che questi studi sono limitati a certe popolazioni, che vivono in un certo ambiente.
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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[MENTION=6457]giorgibe[/MENTION] non capisco dove vuoi andare a parare :nunsacci:

decidi tu, io sto bene come sto. solo che cerco di basarmi su fatti scientifici calati in un contesto ambientale, non su sparate talebanesche, pregiudizi, idee etico morali, preconcetti o bufale belle e buone. esempio ? esempio.
una cosa è dire che la carne fa venire i tumori, un' altra è dire che la nostra carne, preparata, lavorata e consumata in un certo modo, nel nostro ambiente, dalle nostre popolazioni, con innumerevoli x altri fattori di rischio può accrescere la possibilità di certi tipi di tumori, il che è ben ma ben ben diverso. questo limitatamente al discorso carne, poi si può parlare di proteine animali.
ripeto, detto da uno ( io ) semi vegetariano. cosa vuol dire per me semi ?
carne e/o pesce 3/4 volte al mese.
 

maxsolino

Biker velocissimus
15/8/11
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decidi tu, io sto bene come sto. solo che cerco di basarmi su fatti scientifici calati in un contesto ambientale, non su sparate talebanesche, pregiudizi, idee etico morali, preconcetti o bufale belle e buone. esempio ? esempio.
una cosa è dire che la carne fa venire i tumori, un' altra è dire che la nostra carne, preparata, lavorata e consumata in un certo modo, nel nostro ambiente, dalle nostre popolazioni, con innumerevoli x altri fattori di rischio può accrescere la possibilità di certi tipi di tumori, il che è ben ma ben ben diverso. questo limitatamente al discorso carne, poi si può parlare di proteine animali.
ripeto, detto da uno ( io ) semi vegetariano. cosa vuol dire per me semi ?
carne e/o pesce 3/4 volte al mese.

va bene. siamo talebani.
detto questo mi chiedo cosa ti spinga a venir qui a discutere con chi, scritto da te, e` pieno di pregiudizi, idee etiche e bufale (questo poi lo pensi tu).

personalmente non ho accesso a dati certi. mettiamola cosi: presto attenzione a quello che ritengo migliore per me stesso. se questo si traduce in un comportamento da talebano, amen.
 

sandroS3

Biker ciceronis
10/11/06
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fonti airc ricerca prevenzione :

" Carne, vegetali e cancro


Nel mese di agosto del 2009 la rivista American Journal of Clinical Nutrition ha pubblicato alcune conclusioni del progetto EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), un grande studio epidemiologico a cui ha contribuito anche AIRC. È la più vasta indagine svolta su una popolazione, per conoscere le relazioni tra dieta e salute. Coordinato dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), appartenente all'OMS (Organizzazione mondiale per la sanità), lo studio ha coinvolto 520.000 persone provenienti da 10 Paesi europei (Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito).

Lo scopo dello studio EPIC è quello di investigare i rapporti tra dieta, fattori ambientali e stili di vita, con l'incidenza di cancro e di altre malattie croniche.

In particolare un'analisi recente ha mostrato che non c'è una relazione diretta tra quantità di carne, uova o latticini consumati e rischio di sviluppare un cancro del seno, mentre esiste con altri tipi di tumore, come quello del colon (soprattutto in relazione alla carne). I dati si riferiscono a oltre 320.000 donne di diversi Paesi europei. Solo la carne lavorata (insaccati, carne in scatola) sembra accrescere il rischio delle donne di ammalarsi di carcinoma mammario.

Valutazioni complesse

Gli esperti ricordano quanto sia complesso dare una valutazione certa sui dati che emergono da queste indagini epidemiologiche, dal momento che le persone vengono interrogate su abitudini di vita che si sviluppano lungo l'arco di molti decenni.

Quel che è certo, dicono gli autori, è che non siamo liberi di mangiare ciò che vogliamo e nella quantità che vogliamo, perché ci sono ricerche che dimostrano i benefici di una dieta ricca di vegetali, oltre ai danni derivati da un consumo eccessivo di proteine di origine animale.

E poiché il cancro è una malattia che dipende da molti fattori, non basta intervenire su un singolo elemento per modificare in modo sostanziale il rischio a livello individuale, ma bisogna agire su tutte le abitudini sbagliate della persona.

Un altro studio, effettuato da ricercatori dell'Istituto Karolinska di Stoccolma, ha valutato la relazione tra la quantità di acido linoleico coniugato (un elemento presente nei formaggi e nella carne di manzo) e lo sviluppo di tumore al seno. Gli studiosi non hanno notato alcun effetto benefico di questa sostanza (benché questa fosse l'ipotesi di partenza), ma nemmeno un effetto negativo.

Amiche fibre

Un aumentato apporto di fibre (tipico di chi si nutre con abbondanti quantità di vegetali) è un fattore protettivo sia nei confronti del cancro del colon sia di quello del seno (specie prima della menopausa, ma in parte anche dopo l'arresto del ciclo ormonale), come dimostra anche un recentissimo studio condotto dai National Institutes of Health statunitensi.

A complicare ulteriormente le valutazioni sui rapporti tra dieta e cancro, ci sono gli studi su popolazioni strettamente vegetariante che mostrano come il rischio di ammalarsi di cancro diminuisca, a seconda delle ricerche effettuate, dal 10 al 25 per cento. L'ultima, in ordine di tempo, è stata condotta dagli epidemiologi dell'Università di Oxford sui vegetariani britannici.

Anche in questo caso si tratta di un'analisi di dati provenienti dal grande studio EPIC.

I vegetariani vedrebbero ridursi del 12 per cento il rischio di ammalarsi di tumore in generale, ma nel caso delle leucemie, del cancro dello stomaco e della vescica si notano riduzioni che arrivano addirittura al 45 per cento. Il notevole numero di soggetti esaminati (oltre 60.000) dà notevole peso ai dati ottenuti.

I benefici del pesce

C'è però un altro dato interessante: il gruppo che ha mostrato il maggior guadagno in generale (18 per cento di riduzione nell'incidenza di tutti i tipi di tumore) è quello di coloro che non mangiano carne ma mangiano pesce, a riprova del fatto che nel pesce vi sono sostanze importanti per la prevenzione dei tumori, in particolare degli acidi grassi omega-3.

Gli esperti invitano però a considerare anche altri elementi: chi sceglie la dieta vegetariana o decide di eliminare la carne a favore del pesce appartiene di solito a categorie sociali medio-alte, piuttosto colte e molto attente all'igiene e alla salute. È possibile, quindi, che i buoni risultati generali non siano da attribuire esclusivamente alla dieta vegetariana, bensì a stili di vita più salubri in generale, in particolare per quanto riguarda il fumo e l'esercizio fisico.

Nel caso di tumori in cui la componente genetica o familiare ha una grossa importanza, le ricadute della dieta vegetariana, in termini di prevenzione, sarebbero meno evidenti di primo acchito, ma potrebbero sommarsi ad altre iniziative di protezione dalla malattia, come gli screening per la diagnosi precoce. "

aggiungo di mio che questi studi sono limitati a certe popolazioni, che vivono in un certo ambiente.

Io credo che praticamente questo riassuma un pò quello che diciamo da circa 60 pagine...
Mi permetto di fare un piccolo sunto dei miei pensieri in proposito:
1. le proteine animali non sono l'unica causa dei tumori, ma possono crearne terreno fertile nel corpo
2. Le varie sostanze di cui abbiamo bisogno le possiamo trovare tutte in natura nei vegetali. Ci sono anche negli animali, ma la loro sintesi richiede più energia da parte del nostro organismo, oltre ad introdurre anche tossine e sostanze che bene non ci fanno. Ergo, perchè introdurre proteine animali se mi recano anche danni mentre le vegetali danni zero?
3. Se chi mangia pesce (quindi dallo studio qui sopra, Omega-3) ha meno probabilità di cancro, allora perchè mangiare pesce quando gli Omega-3 sono contenuti abbondantemente nell'olio d'oliva e nella frutta secca? Stesso ragionamento della carne al punto 2..
4. I vari studi si preoccupano più che altro di "proteine animali=tumore". Ognuno qui può avere la sua opinioni e riportare i casi che vuole, crederci o no.. Ma tralasciamo tutti un aspetto che viene prima di questa importante malattia, e cioè i benefici più diretti che dà un'alimentazione priva di proteine animali, benefici che possiamo anche elencare, ma finchè non si prova, non se ne avrà la conferma... Tumore o no, io senza le proteine animali mi sento molto meglio ed il mio punto di partenza non è stato "le elimino perchè altrimenti mi viene il tumore", bensì "provo ad eliminarle perchè qualcuno ne ha avuto benificio ed una prova non mi costa nulla". E per come mi sento ora, non me la fa fare nessuno a tornare a mangiare proteine animali
 

maxsolino

Biker velocissimus
15/8/11
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Io credo che praticamente questo riassuma un pò quello che diciamo da circa 60 pagine...
Mi permetto di fare un piccolo sunto dei miei pensieri in proposito:
1. le proteine animali non sono l'unica causa dei tumori, ma possono crearne terreno fertile nel corpo
2. Le varie sostanze di cui abbiamo bisogno le possiamo trovare tutte in natura nei vegetali. Ci sono anche negli animali, ma la loro sintesi richiede più energia da parte del nostro organismo, oltre ad introdurre anche tossine e sostanze che bene non ci fanno. Ergo, perchè introdurre proteine animali se mi recano anche danni mentre le vegetali danni zero?
3. Se chi mangia pesce (quindi dallo studio qui sopra, Omega-3) ha meno probabilità di cancro, allora perchè mangiare pesce quando gli Omega-3 sono contenuti abbondantemente nell'olio d'oliva e nella frutta secca? Stesso ragionamento della carne al punto 2..
4. I vari studi si preoccupano più che altro di "proteine animali=tumore". Ognuno qui può avere la sua opinioni e riportare i casi che vuole, crederci o no.. Ma tralasciamo tutti un aspetto che viene prima di questa importante malattia, e cioè i benefici più diretti che dà un'alimentazione priva di proteine animali, benefici che possiamo anche elencare, ma finchè non si prova, non se ne avrà la conferma... Tumore o no, io senza le proteine animali mi sento molto meglio ed il mio punto di partenza non è stato "le elimino perchè altrimenti mi viene il tumore", bensì "provo ad eliminarle perchè qualcuno ne ha avuto benificio ed una prova non mi costa nulla". E per come mi sento ora, non me la fa fare nessuno a tornare a mangiare proteine animali

grazie, io non avrei saputo scriverlo cosi.
per conto mio aggiungo anche che preferisco evitare una cosa che non so se mi fa bene o male.
eppoi io sono anche uno con strane idee etiche...
 

sandroS3

Biker ciceronis
10/11/06
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grazie, io non avrei saputo scriverlo cosi.
per conto mio aggiungo anche che preferisco evitare una cosa che non so se mi fa bene o male.
eppoi io sono anche uno con strane idee etiche...

Ecco, viene da sè, ma posso anche aggiungerlo...
5. Evito i cibi di cui mi sono reso conto di poter farne a meno e che anzi sto meglio senza. E che sembra possano portare a tumori:celopiùg:
 

pier80

Biker velocissimus
30/3/09
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3. Se chi mangia pesce (quindi dallo studio qui sopra, Omega-3) ha meno probabilità di cancro, allora perchè mangiare pesce quando gli Omega-3 sono contenuti abbondantemente nell'olio d'oliva e nella frutta secca? Stesso ragionamento della carne al punto 2..


....qua ti devo correggere perchè è grossa.... l'olio d'oliva NON CONTIENE NE ACIDI GRASSI ESSENZIALI NE TANTOMENO OMEGA 3.
 
Stato
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