ieri ho percorso 120 km con 2000 m. D+ e sono arrivato quasi distrutto!
Tutta colpa di quei due diavoli, perse e dario, che nel tratto fatto assieme tenevano un ritmo infernale! Al loro 150° km con quasi 4000 metri di D+ in un tratto in pianura viaggiavano ai 45 km h. che io ho potuto tenere per soli poche decine di secondi!...e pensare che mi ero convinto che dopo la salita della Sdruzzinà li avrei trovati cotti a puntino!
grazie ragazzi per la bella compagnia e grazie di avermi fatto aspettare così tanto in compagnia della barista
All'appuntamento del passo fittanze ci sono arrivato con tre orette di anticipo, ho calcolato male i tempi necessari miei e di Claudio e Dario, pertanto ne ho aproffittato per salire al Corno del ripetitore a 1550 m. dove non ero mai salito.
Ci sono andato senza curarmi di che bici avevo...semplicemente mi andava di farlo!
ho trovato tratti con neve ed ho proseguito a piedi
alcuni tratti presentavano uno sbriciolino insidioso ma prudentemente ho allertato il piedino
non avevo la bici giusta ma in vetta ci sono arrivato lo stesso
poi ho seguito i segnavia CAI sempre con la massima prudenza
senza perdermi d'animo
moltiplicando l'attenzione
la gioia scorreva nelle vene e non era rossa ma colorata di variopinta natura
là c'è un ciuffo d'erba insidioso, là una buchetta, questa pietra la evito e anche la boassa di vacca, il nevaio lo tengo a sinistra...fino a che intravedo l'asfalto laggiù in fondo
arrivato...annodo le redini alla staccionata ed entro nel saloon per una strameritatissima birra
l'importante non è con quali sezioni di gomma si arrivi lassù ma è la soddisfazione di esserci con un sellino sotto il culo!!!
Tutta colpa di quei due diavoli, perse e dario, che nel tratto fatto assieme tenevano un ritmo infernale! Al loro 150° km con quasi 4000 metri di D+ in un tratto in pianura viaggiavano ai 45 km h. che io ho potuto tenere per soli poche decine di secondi!...e pensare che mi ero convinto che dopo la salita della Sdruzzinà li avrei trovati cotti a puntino!
grazie ragazzi per la bella compagnia e grazie di avermi fatto aspettare così tanto in compagnia della barista
All'appuntamento del passo fittanze ci sono arrivato con tre orette di anticipo, ho calcolato male i tempi necessari miei e di Claudio e Dario, pertanto ne ho aproffittato per salire al Corno del ripetitore a 1550 m. dove non ero mai salito.
Ci sono andato senza curarmi di che bici avevo...semplicemente mi andava di farlo!
ho trovato tratti con neve ed ho proseguito a piedi
alcuni tratti presentavano uno sbriciolino insidioso ma prudentemente ho allertato il piedino
non avevo la bici giusta ma in vetta ci sono arrivato lo stesso
poi ho seguito i segnavia CAI sempre con la massima prudenza
senza perdermi d'animo
moltiplicando l'attenzione
la gioia scorreva nelle vene e non era rossa ma colorata di variopinta natura
là c'è un ciuffo d'erba insidioso, là una buchetta, questa pietra la evito e anche la boassa di vacca, il nevaio lo tengo a sinistra...fino a che intravedo l'asfalto laggiù in fondo
arrivato...annodo le redini alla staccionata ed entro nel saloon per una strameritatissima birra
l'importante non è con quali sezioni di gomma si arrivi lassù ma è la soddisfazione di esserci con un sellino sotto il culo!!!