Domenica bici, nella neve, sul 451. È un classico con queste condizioni meteo. Wilmer lancia la proposta in settimana, poi viene colpito dall'influenza, peccato!!! Dopo una lunga serata a bere birre, o-oo-oo-o la sveglia non fa tempo a suonare perché alle 5:30 sono già sveglio. Butto la testa fuori dalla finestra e vedo la neve, le strade sporche. Osti che voglia di ritornare a letto! Che bel calduccio sotto le coperte, e poi ho paura a guidare con la neve. In bici? Assolutamente no. In macchina invece si. Lancio un S.O.S. a Vito e Dario. Il primo a rispondere è Vito:
"qui non nevica e le strade sono pulite" Azz, mi è andata male! Confermo la mia presenza. Sto ancora 5 minuti nel letto, facciamo dieci... Poi mi alzo e preparo il té. A 6:40 parto da casa lemme lemme. Le strade non sono proprio pulitissime; anche se la macchina non slitta, però la mia testa la sente derapare in continuazione. Viaggiando ai 70 all'ora vengo comunque allegramente superato da diverse macchine i cui conducenti hanno perso il cervello e la cognizione nel momento in cui gli è stato reciso il cordone ombelicale. Arrivo comunque all'appuntamento puntuale per lo stupore di Dario. Le strade sono più o meno pulite fino a Montichiari, poi sulla strada dell'areoporto si sporcano di nuovo. Il bello però deve ancora arrivare. Da Villanuova sul Clisi inizia la bufera. La mia macchina rallenta di nuovo ad un'andatura di sicurezza. I limiti di tenuta preferisco verificarli quando sono in bici.
Altra chiamata verso Vito per conoscere la loro posizione e per una proposta alternativa con partenza da Vobarno. Di risposta ci arriva il solito
"qui non nevica e le strade sono pulite"... che sia il messaggio della segreteria telefonica???
Vuoi tirarti indietro? Ormai è fatta. Arriviamo ad Idro per la colazione, anche questa volta con puntualità. Siamo in quattro perché anche Seby ha dato forfait! Parcheggiate le auto - finalmente - con un sospiro di sollievo metto il culo sulla mountain bike. Ora mi sento più sicuro. Temperature rigide, e la neve che scende dal cielo. Iniziamo la salita asfaltata per il Passo San Rocco di Capovalle e subito partiamo con un buon passo. Mi dispiace per Elena abbandonata nelle retrovie, ma col freddo che fa, se non pucio un po', non mi scaldo. Velocemente raggiungiamo la deviazione per il Santuario di Rio Secco e decidiamo di aspettare Lisabike. Eccola che arriva e tira dritto. Facciamo per partire all'inseguimento ed ecco che scopro di avere la gomma posteriore moscia.. ma dai!! Cambio di camera e ripartenza. La neve in questo tratto di strada si fa sentire e siamo costretti a piedi in qualche frangente. La bellissima nevicata, l'ambiente che ci circonda... sembra di vivere in un sogno. Vito ci aggiorna sulla temperatura, costantemente attorno ai -8°C. Una volpe attraversa la strada e scompare rapidamente nel bosco. Ci fermiamo a sorseggiare un po' di té caldo prima della discesa. Infiliamo le
protezioni e ci buttiamo a capofitto giù dal prato innevato; divertimento assoluto. Inizia il sentiero e la tenuta è veramente scarsa non tanto per la neve, ma per quello che c'è sotto che è congelato e marmoreo. I
freni di Elena si lamentano, noi invece esultiamo ad ogni curva e anche dopo un capitombolo, ci alziamo con il sorriso. È il secondo giorno di test della nuova Singular Buzzard e le sensazioni di guida rimangono positive, anche in queste condizioni estreme. Continua a nevicare e la nostra favolosa giornata prosegue. Il nostro pensiero va all'amico Wilmer febbricitante.. Oggi si sarebbe proprio divertito.
Finisce il sentiero e si ritorna sull'asfalto per una nuova salita verso Valledrane. Il sole è spuntato dalle montagne ed illumina la candida neve abbagliandoci la vista. Accelero nuovamente il ritmo di ascesa perché soffia un'aria gelida giù da questa vallata; siamo su in men che non si dica ed Elena ci raggiunge di lì a poco, con costanza e regolarità.
Al Forte una coppia di escursionisti riconosce la bionda che scende come una matta dalle montagne: "È lei!" Ci scattano la foto di gruppo, ricordo di questa bella escursione. Indossate nuovamente le protezioni, eccoci di nuovo in discesa nella neve. La tenuta è migliore, il fondo più morbido ed il divertimento è alle stelle. Ho un gran feeling con questa nuova 29er e con questa neve, ed il fondo così morbido, sembra di sciare. Arrivo alla macchina felice e contento. Guardo l'ora e ragazzi: la festa non è ancora finita! Siamo invitati da Mauro e Mery per merenda. Facciamo le coste di S. Eusebio senza preoccupazioni, intanto le strade sono pulite.
In discesa, sugli ultimi tornanti ecco arrivare un BMW sparato. Io vengo superato di botto, Vito invece impegna di più il provetto pilota, che però con una sgasata si fa l'ultimo tornante in drifting: che ganzo! Che eroe!
L'aria che tira però è minacciosa, con una nuvola proprio sopra il paese di Caino. Infatti poco dopo le strade sono ancora innevate e dal cielo scende qualche fiocco. Queste sono le condizioni ideali per trovare le BMW accartocciate contro qualche muretto a secco, invece niente e mestamente ripongo la mazza per il colpo di grazia nel cassettino.
Siamo calorosamente accolti in casa dei nostri amici e ci accomodiamo in sala dove è pronta una merenda coi fiocchi. Abbondante e deliziosa. Troppo gentili e ospitalissimi, facciamo fatica ad alzarci dalle sedie per ritornare a casa.
Domani si ritorna a lavorare, ma un week end come quello trascorso ti dona una carica tale, da renderti a lungo immune allo stress.
Grazie quindi a Wilmer (l'ideatore), Dario, Vito, Elena, Mauro e Mery per questo sogno ad occhi aperti.