Metto qui (riporterò anche nell'argomento che riguarda la Valcamonica) il messaggio perchè penso che sia più visibile. Orma mi aveva chiesto l'itinerario per il rifugio Torsoleto, che gli avevo passato in versione "short". Ieri (visto che me la facevo sotto e ho declinato l'invito degli amici per il giro Bocca Fobia-sent. 112 (soprattutto per quest'ultimo)) son stato a testare la ciclabilità di vari tratti, aggiungendo alcune varinati per "allungare il brodo". I mt. di dislivello non son tantissimi, circa 1700, ma basta dire che lo sviluppo è poco oltre i 30 km per rendersi conto che il giro è duro. Ho dovuto tralasciare il pezzo iniziale della discesa, visto che si trova un po' in ombra e che quindi sarebbe stato a rischio ghiaccio (oltre ad un velo di neve che era sceso sabato, non ancora sciolto su quel versante).
L'itinerario che ho fatto è questo:
partenza da Grumello - imboccato single track (in discesa) fra la chiesa e il cimitero son sbucato sul SP294 del Vivione circa al km 12 - salita per circa 3 km e deviazione a dx su sterrata. Ben presto si lascia la sterrata in piano e si sale a sx su cementata (con tratti sterrati). Le pendenze son da urlo (per intenderci la max secondo me è oltre la forcella di Sale), ma son riuscito a pedalare tutto grazie anche alla sistemazione fatta a tratti quest'anno. Dopo tratto sterrato meno aspro si sbuca ai 1651 m di Malga Campolungo (fine strada). Da qui ho seguito il sentiero 161a (segnato anche con cartello); è un bel single track che alterna tratti medio facili ad altri più impegnativi (ripido, qualche gradone e qualche curva un po' stretta (sulle quali son ancora impedito)). C'è qualche tratto in risalita (breve) da fare a spinta. Si sbuca poi su una sterrata-cementata che si segue brevemente in discesa. Passato un ponte su di una valle (è la valle del Largone), poco dopo ho seguito in salita un single track a spinta (2 min.). Poi single in piano fino a sbucare su una stradina aciottolata con 2 strisce di asfalto. L'ho seguita in salita (presto diventa solo aciottolata) e son giunto alle baite Paghera (anche qui pendenza belle toste). Ora con il sv 160 (seguire cartelli) son salito su stradina che in breve diventa sentiero. Dopo 8 tornanti e un lungo traverso (con breve tratto a piedi a causa del sentiero rovinato dalle valanghe di quest'inverno) son giunto alla malga Camposecco. Ho poi proseguito fino ad un bivio seguendo a sx ancora il 160. Poco dopo inizia un tratto che traversa lungamente il pendio sud del Monte dei Matti. Ho fatto la prima metà di questo a piedi (sentiero non ciclabile, stretto, un po' rovinato e si picchia quasi sempre con la pedivella a monte). Son comunque meno di 10 minuti e poi si risale in sella. Finito il traverso la mulattiera gira sul versante ovest e con altri 2 tornanti e un ultimo traverso sotto la cima (del m. dei Matti) sbuca ad un nuovo bivio qui scende verso i laghi di Val di Scala) la discesa che ho saltato. Si segue in salita praticamnete tutta pedalabile (a parte gli ultimi 10 mt.) e si sbuca al rifugio Torsoleto.
In discesa ho ripercorso lo stesso percorso (al primo bivio scendendo son andato a dx mentre a sx si scende, come detto, ai laghi di Val di Scala (bellissimo posto, sentiero di discesa ripido e tecnico). Si può poi rientrare sul sentiero di salita seguendo a dx (occhio dopo i 2 tornanti a tratto bereve roccioso ed esposto) o seguire a sx per malga Val di Scala sup. e poi inferiore. Seguita la mulattiera di salita (il tratto non ciclabile in salita si fa praticamente tutto in sella) son di nuovo sbucato al bivio (dove da sx rientra la variante dei laghi citata. Ho seguito a dx brevemente e poi son sceso a sx su traccia bollata di bianco rosso ma senza segnali di numeri del sentiero. E' un bel sentierino tecnico (tratto centrale sempre bagnato (ieri ghiaccio da aggirare bici a spalle) che sbuca poco sopra le malghe di Val di Scala inf. Son sceso poi alle malghe e ho seguito un altro sentiero segnato in bianco rosso (tratto iniziale con rocce, sempre umido e con esposizione a sx di qualche metro. Occhio che qui solo i bravi (secondo me) scendono in sella (naturalmente io a piedi, ma son pochi mt.)). Il secondo pezzo è più veloce e si sbuca su stradina asfaltata (2 strisce con al centro erba). Ho seguito quest'ultima in salita-piano per poco (circa 300-400 mt.) e poi a sx su stradina e poi sentiero, con brevi tratti tecnici son "planato" (ultimo tratto ripido ma facile) sulla chiesa di Grumello.
P.S. Magari inserisco l'itinerario nella sezione apposita, sapete magari se va bene anche senza traccia GPS (che non ho)?