ASD Emissioni Zero - Sede Operativa Veronese

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deca78

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Carega, on the razor edge….
Nell’ultima urticante (= ortiche) uscita, Stefano mi chiese, non contento del sudore sparso per malghe della lessinia occidentale, di organizzare una escursione in mtb sul Carega, non essendoci mai stato……

Detto fatto, organizzato per dopo ferragosto l’uscita Careghina…..unico dilemma che giro fare? Serve un anello, un giro impegnativo suggestivo e di ritorno in picchiata… mmmmm ecco qua:

Rifugio Boschetto,
Pertica ,
Scalorbi sulla via Mazzini delle cime
e poi passo tre croci, Lora, Plische e giù per gli orti forestali fino alla partenza.
Premessa, obbligatoria, una volta per tutte:
Carega non è derivato dal dialetto veronese sedia, ma bensì da Kareg, che in dialetto bavarese ( qui un tempo parlato dai tagliatori di boschi bavaresi) significa bacinella. Provate ad osservare salendo dal passo Pertica e capirete il perché...

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Partenza ore 6.30 da Verona Est , E33: destinazione vecia fontana sotto il rifugio Boschetto, posto per tre macchine, dopo una breve sosta al Belvedere di Giazza arriviamo al parcheggio, scendiamo le bighe dai carri carighi e pronti a fare un po’ di asfalto fino al Revolto, ignorandolo, sarà utile al ritorno.
Con la frescura che pian piano si trasforma in caldin arriviamo alla sbarra, dove con gesti più o meno atletici saltiamo nella carrozzabile Revolto-Scalorbi, preclusa al traffico cittadino ma non ai pedoni che oggi fortunatamente, grazie al martedì sono pochi e simpatici….

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picard12

Biker extra
23/8/08
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Mozzecane
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Escursione molto semplice della lunghezza di 50 km diluiti nell’arco della giornata ed immersa nei paesaggi naturali della campagna della bassa veronese.
Partenza puntuale alle nove e mezza dalla piazza di Isola della Scala. Andando verso il sud del paese, nei pressi del mulino della Giarella, ci siamo immessi su stradina bianca iniziando a costeggiare il fiume Tartaro.

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Dopo una mezzora di pedalata abbiamo effettuato una sosta presso dei laghetti artificiali dove il negozio di bici Pato’s di Isola della Scala ci ha offerto acqua e the freschi e dei cappellini per il sole. Una volta ripartiti, sempre lungo l’argine del fiume, siamo arrivati a nogara, abbiamo visitato i mulini e dopo una breve sosta di nuovo in bici per arrivare a Villimpenta verso mezzogiorno.

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ciao, stavo guardando il report ma non trovo il tracciato. Me lo potresti far avere? Grazie.
 

deca78

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Ritrovo alle 7.30 a Verona Nord, in gruppo di ben due facciamo rotta verso Marco, vicino a Rovereto, base di partenza per il nostro tour.
Lasciata un’auto nella piazzetta vicino alla chiesa e caricate entrambe le bikes sull’altra, partiamo verso Rovereto e poi su in direzione Vallarsa – monte Zugna.


La strada è abbastanza lunga, il giro per raggiungere malga Zugna è largo e in capo a una mezz’oretta siamo al parcheggio, quota circa 1600 metri.

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Qui ci attende una temperatura freschina, 8 gradi circa, e un panorama purtroppo offuscato da una gran quantità di nuvole.. peccato.
Scaricate le bici e approntata l’attrezzatura, non scendiamo subito ma ci dirigiamo verso la non lontana cima del monte, 200 metri di quota più in alto. Saliamo con ritmo tranquillo e finalmente guadagnamo la vetta. Qui il panorama dovrebbe essere incredibile, ci sono indicazioni a 360 gradi con i nomi di tutte le cime che da qui si possono contemplare… ma non oggi, le nuvole non vogliono saperne di levarsi di torno.
Torniamo alle auto, indossiamo le protezioni e ci mettiamo in assetto da discesa, si parte.
Il trail che Dario mi guida a percorrere è il sentiero segnato con il numero 115, che partendo da qui scende direttamente fino al paese di Marco, rimanendo sempre all’interno di un bel bosco. Il primo tratto è il più scorrevole, fondo in terra, e si snoda in una bella serie di tornanti fino alla prima carrareccia/taliafuoco che lo interseca. Bello.
Da qui, parte un tratto dal fondo più smosso, con pietre e pietruzze e pietroni che spostandosi costringono spesso a esercizi di equilibrismo per restare in sella.
Più faticoso del precedente, ci consiglia qualche pausa ogni tanto per riprendere fiato e riposare le gambe, e per immortalarci in qualche foto.

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lzarsi presto la mattina ha qualcosa di magico, prima di tutto il silenzio, quello delle persone quando ancora riposano e poi la quiete, la pace del riposo.
E' ora di alzarsi, cercando di non fare rumore prendo tutte le mie cose, bacio le mie donne ancora strette nell'abbraccio di morfeo e sgaiattolo fuori di casa. Carico la macchina, controllo la bike e di avere tutto, l'incubo di ogni biker è di arrivare al punto di partenza con tutto tranne il perno passante!!!
Salgo dal garage e mi avvio verso il punto di ritrovo. Il sole non è ancora sorto, le strade sono ancora illuminate dai lampioni e sono deserte e poche finestre fanno capolino con la luce accesa.
Finalmente arrivo al parcheggio, ancora avvolto dalla nebbiolina e dalla rugiada mattutina, il sole fà capolino all'orizzonte ed i colori iniziano a risplendere. Arrivano anche gli altri componenti del gruppo, ovviamente ci sono anche i ritardatari, ogni uscita da manuale prevede dei ritardatari!!!

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Ci prepariamo ed in breve tempo siamo in viaggio per Prada bassa sulle propagini del Monte Baldo, dove parcheggiamo le macchine e via in sella subito in salita.

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Abbandoniamo subito la strada trafficata e ci dirigiamo su una strada secondaria avvolta dal bosco, dove spiccano i primi colori dell'autunno, il paesaggio in continuo mutamento ci regala scorci del Lago di Garda e alberi rosso fuoco.

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Finalmente arriviamo alle "Pozze" e da qui decidiamo di proseguire verso sulla famigerata mulatiera militare che porta al Rifugio Fiori del Baldo, famigerata perche è una sassaia sconnessa e continua dove pedalare non è impresa semplice, ma la nostra meta è il Forte Naole a 1.675 mt. di altezza.

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Buongiorno a tutti, FINALMENTE CI SIAMO, è con molto piacere che vi invio l’invito per la serata dedicata alla PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE che si terrà

Mercoledì 14 Novembre 2012 ore 21:00.

La serata sara aperta a tutti e sarà possibile conoscere meglio l’ASD Emissioni Zero Verona e scoprire le attivita che abbiamo in serbo per l’anno 2013.

Non perdetevi questa serata, oltre a conoscerci meglio, presenteremo tutti gli accordi, le iniziative, i corsi e tutto quello che faremo nel 2013, vieni anche tu a farne parte!

La serata si svolgerà a Verona c/o Sala Corsi piano seminterrato Centro Tommasoli, Via Perini n° 7 - 37131 Verona, con inizio alle ore 21.00.
Per informazioni, contatti e prenotazioni (per sapere quanti siamo per un piccolo rinfresco e/o in caso di annullamento) inviare una mail a [email protected] .

In caso di annullamento verranno avvisati solamente coloro che avranno inviato l’adesione via mail.
 

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Venerdì mattina – ponte di Novembre. Si gira!!!Deciso, Grietz e dintorni alla scoperta di nuovi sentieri!
Presenti: io, il Deca, il Fede e il Zambi.
Tanta voglia di andare nonostante il freddo ed il tempo che non promette nulla di buono, ma le previsioni creano attesa di sereno per le dieci.

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Una volta smontate le bici dai carri iniziamo a salire per il sentiero sterrato dal Grietz al capitello Leso per poi scendere verso i Zamberlini……spettacolo,non c’e’ nessuno solo noi, girovaghi in questa valle circondata dai boschi…Qualche foto e via per il sentiero che si fa ripidamente quasi un canyon, circondato dalle marogne secolari alte due metri……..i colori dell’autunno ci circondano e le nuvole confondono le idee……sembriamo persi in un mondo diverso…ed alle 10 e venti si apre il cielo con un po’ di sole…

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Appuntamento alle 8,30 a Castion, la temperatura è pungente ma vinta la tentazione di restare al calduccio scarichiamo le bikes e ci mettiamo in sella.
Raggiunti i campi da golf imbocchiamo lo sterrato in gradevole pendenza che all’interno di un bel bosco ci porta su sopra Albisano. Proseguiamo poi sempre su sterrata in falsopiano fino a Spighetta, da qui la pendenza aumenta e il fondo diventa molto più sconnesso, comincia la vera salita verso san Zeno. L’ultimo chilometro lo si guadagna su asfalto pedalando lentissimi, alla fine appare l’abitato e raggiunto il centro ci concediamo una meritata sosta in pasticceria.

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Si riparte, c’è ancora un po’ di salita da fare e discretamente faticosa. Imbocchiamo la strada per lumini, raggiunto il parcheggio del Jungle Adventure lasciamo la strada asfaltata per la sterrata sulla destra e raggiungiamo la stazione delle antenne. Qui termina la parte faticosa e comincia la discesa; in questa zona si snoda tutto un reticolo di sentieri a tratti molto impegnativi che terminano nei paraggi di Castion. Scegliamo di prendere il percorso più lungo tra quelli conosciuti e nel giro di una quarantina di minuti veramente divertenti siamo in paese. Tempo di saluti ormai ma con appuntamento a quanto prima per altre belle uscite.

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Finalmente si ricomincia a pedalare, dopo una sosta forzata di 2 mesi, sono risalito in sella!
Quale modo migliore per ricominciare se non con un giretto xc tranquillo sulle colline di Custoza, ok si parte.

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Dal parcheggio degli impianti sportivi di Sommacampagna, breve tratto in salita fino al centro del paese per poi scendere in direzione Custoza prendendo una strada secondaria sulla sinistra in località La Fredda decisamente meno trafficata della principale che porta in direzione dell’omonima cantina sociale.
4,5 km di asfalto mi portano a Pozzomoretto, paesino proprio sotto il Tamburino Sardo.
Salendo una breve ma ripida strada bianca si giunge sulla modesta cresta collinare dalla quale nelle giornate limpide, si può ammirare il panorama di Verona e della sua provincia.

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Passione e gruppo.
Alla fine degli anni ‘70, distruggevo le grazielle nei campetti da “cross” del quartiere, poi venne la bici da cross, andata anche quella, poi la BMX, il motorino, l’mtb, la moto da enduro, lo sonowboard ed in fine un’altra mtb.
Purtroppo nel periodo 2000-2010 inizia un periodo di buio totale sotto il punto di vista bike, il lavoro, il matrimonio e altri fattori che mi hanno fatto perdere di vista momentaneamente, quello che per me era, ed è, un Tarlo, il fuoristrada.

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Nell’estate del 2009 mi recai a Canazei per passare un fine settimana con mia moglie e mia figlia. Parcheggio la macchina in paese e mi trovo per puro caso o per destino, di fronte al negozio Fassabike dove si noleggiano e si vendono mtb, snowboard, articoli e componenti vari per tutto ciò che riguarda il freeride. Improvvisamente il Tarlo, si sveglia! Immediatamente alla vista di una bike equipaggiata con doppia piastra, posta in bellavista all’esterno del negozio su di un piedistallo, mi appare come “un’insegna luminosa” con scritto: QUI ESAUDIAMO I TUOI SOGNI. Entro nel negozio mi guardo attorno come un bambino da Toys, prendo frettolosamente informazioni su prezzi, percorsi ed esco con qualcosa di strano che mi frullava in testa. Mi passano davanti agli occhi dei ragazzi di ritorno dal Belvedere con delle superbike, sporchi e felici! Penso: “ok non è il momento adatto per provare la cosa, ma l’anno prossimo per i miei 40 anni, voglio provare pure io quest’ esperienza!”.

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Detto fatto, il desiderio si avvera e nel 2010, quando rispolverato il mio vecchio e fidato frontino, e dopo un paio di mesi di allenamento, finalmente a Luglio io, il mio grande amico e compagno di scorribande su sentieri Igor e relative famiglie andiamo a Canazei per un fine settimana all’insegna del divertimento e con la ferma intenzione di provare a fare almeno una discesa da downhill. E così fù!

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maxt

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20/7/09
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Ciao Ragazzi, ho visto che molti di voi conoscono bene la variante Siresol che parte da Montecchio. Una volta imboccato il sentiero è complesso non perdermi?
 

maxt

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20/7/09
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In sostanza mi interessava capire se riesco ad uscirne facilmente...
Se qualcuno ha voglia di spiegarmi sono tutt'orecchie...
Sicuramente, se fattibili, vorrei provare un po' tutte le varianti.
Solitamente faccio l'altro sentiero che parte sempre da Montecchio passa per il maneggio e scende a Quinzano ma sono un po' stufo di fare molto asfalto vorrei qualcosa di un po' più divertente...
 
Stato
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