Il turismo rappresenta un settore strategico per l’economia montana del Veneto. I dati evidenziano, però, alcune criticità. La principale è la stagionalità, cioè la concentrazione del periodo in determinati periodi dell’anno. In particolare, la montagna mostra una duplice stagionalità, come si evince chiaramente, ad esempio, dai dati relativi al tasso di occupazione delle camere che va dal cinquanta per cento circa dei mesi di gennaio, febbraio e marzo al 58 per cento di luglio e al 72 per cento di agosto, passando per il 27 per cento di aprile, il 29 per cento di maggio, il 35 per cento di giugno, il 32 per cento di ottobre e il 24 per cento di novembre. La flessione nel tasso di occupazione delle camere che la montagna in generale ha visto nei mesi primaverili ed autunnali conferma così l’accentuata stagionalità complessiva del settore, nonostante gli sforzi in atto per destagionalizzarlo. Proprio in questa direzione va anche il presente progetto di legge che fornisce le prime disposizioni in materia di ciclo escursionismo e prevede alcune modifiche alle legge regionale 31 marzo 1992, n. 14 relativa alla disciplina della viabilità silvopastorale. L’obiettivo è di consentire la pratica della mountain-bike sulle piste da sci e sulle aree sciabili attrezzate: nei periodi in cui non sono in esercizio per la pratica dello sci invernale, potranno così essere impiegate anche come percorsi ciclo-escursionistici su tracciati esclusivamente destinati a tali attività. La pratica della mountain-bike sulle piste da sci è già stata sperimentata in altre regioni, italiane ed europee, e i risultati sono estremamente positivi: in alcuni casi, le presenze dei bikers superano quelle degli sciatori. Si tratta, dunque, di intervenire per colmare l’attuale vuoto legislativo che preclude questa opportunità.
LA PREMESSA SEMBRA OTTIMA!!!