• Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Arco: risposta della SAT

mtboard

Biker serius
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Documentiamo la realtà dei fatti: eseguite delle foto e pubblichiamole sul forum. Anche questo è un mezzo per far capire cosa accade in quella zona.
 

Mauri (Zio) Bis.

Biker novus
18/9/03
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Carpi, Mo
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La proposta non è una serie di nuovi post ma di un luogo fisso nel forum che affronti anche le Tue proposte... relative oggi ad Arco.. e domani?
Un luogo dove si discute di Ambiente/mtb/regole/iniziative
 

marco

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mtboard ha scritto:
Documentiamo la realtà dei fatti: eseguite delle foto e pubblichiamole sul forum. Anche questo è un mezzo per far capire cosa accade in quella zona.

bella idea.
Un paio dei cartelli educativi in legno massiccio li trovate in allegato qui



 

CLAUDIO VERZA

Biker novus
27/10/03
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..ciao...sono ritornato dallo Stivo..giornata stupenda, sole caldo, tanti escursionisti......qualche bikers che saliva lungo la strada asfaltata per monte Velo....
ero curioso di vedere le risposte alla mia di questa mattina......
- per le foto e le controdeduzioni ....è sempre una questione di numeri....il cacciatore con la moto era cmq in divieto e le apette sulla strada bianca....potrebbero aver avuto il permesso.....sono 3 persone..non 300.... la casa era abbandonata, il prato già tagliato e le scalette????
c'è già chi ha fatto queste osservazioni negli interventi precedenti....
- poi basta con quei due cartelli......si tratta di vietare il transito entro una zona ad interesse naturalistico ambientale....oasi Bosco Caproni...la vogliamo considerare quanto tale e dire ok c'è un divieto, oo[] rispettiamolo!!!!!!! Ragazzi non c'è solo quel sentiero lì mi pare che altri divieti in altre zone al di fuori di Arco, dite di rispettarli.....
a questo punto siamo proprio muro contro muro.....e come ha osservato qualcuno ( ed è una frase che non vorrei scrivere perchè sono aperto al dialogo e al trovare soluzioni......) il potere logora..chi non ce l'ha !!!!!
tra le righe ho saputo che l'amministrazione comunale vuole incontrare gli operatori del settore..negozi...ecc. domani sera......??????????mi informerò domattina per sapere quanti lo sapevano.....
Auguro a tutti buona serata...a riscriverci Claudio
ps...Marco hai ricevuto l'ordine per la maglia del forum ( xl gialla nera manica lunga ) ed il messaggio per comunicarmi le coordinate bancarie per il bonifico.........??? :
 

marco

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O

outlaw

Ospite
Seguo la discussione dall'inizio. C'è solo una cosa che possiamo fare: transitare sui sentieri vietati, fare una pernacchia alla sat e segare via quel bel legno massiccio. Prendetemi %&$%§
 

mtboard

Biker serius
8/9/03
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Venerdì 19 Settembre 2003. Sul quotidiano "l'Adige" a p.38 la notizia che la Giunta comunale di Arco (TN) si schiera compatta contro il progettato ampliamento della cava Chiarani di Patone, un ampliamento che avrebbe determinato la scomparsa di varie cavità naturali e avrebbe pericolosamente lambito il Bus del diaol, bella grotta con una storia esplorativa che risale agli ultimi decenni dell'Ottocento. Contro il progetto di ampliamento dagli attuali 3 ettari a quasi 15 ettari si era schierata la SAT supportata dal parere della Commissione speleologica SAT, Catasto grotte e Commissione tutela ambientale SAT che avevano predisposto un accurato documento tecnico inviato alla Commissione Valutazione impatto ambientale della Prov. autonoma di Trento e al Comune di Arco. Ora la palla passa alla Prov. aut. di Trento che ha l'ultima parola sulle cave del territorio provinciale, in ogni caso un bel passo è stato fatto per la salvaguardia della zona.


A chi legge ogni commento.
 

mtboard

Biker serius
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Chi è la SAT ?

SOCIETA’ DEGLI ALPINISTI TRIDENTINI (S.A.T.) Associazione, munita di personalità giuridica di diritto privato, è stata fondata in Madonna di Campiglio nell’anno 1872 per iniziativa di Nepomuceno Bolognini e Prospero Marchetti; è una libera associazione di persone, operante nella provincia di Trento, è strumento di unione fra l’esplorazione sportiva dei monti e l’antica cultura delle valli ed ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza, lo studio delle montagne, soprattutto trentine e la tutela del loro ambiente naturale.

2. La SOCIETA’ DEGLI ALPINISTI TRIDENTINI (S.A.T.), è entrata nel 1919 a far parte del Club Alpino Italiano (C.A.I.), quale sua unica sezione esistente nel territorio della Provincia di Trento, ha un proprio autonomo patrimonio, immobiliare e mobiliare, che amministra in libertà di iniziativa e di azione con la propria organizzazione, così come previsto da specifica norma statutaria del C.A.I.

3. L’Associazione non ha scopo di lucro, è indipendente, apolitica ed aconfessionale.

La S.A.T. Sezione di Arco, che ha dato i natali al primo Presidente della Società Prospero Marchetti, conta nel 2002 il ragguardevole numero di 832 soci di cui 173 giovani di età inferiore ai 18 anni e ci vede figurare al III posto come numero di iscritti dopo le Sezioni di Trento e Rovereto. All'interno della Sezione operano vari gruppi che dispongono di autonomia gestionale e che sono un ulteriore vanto per noi:ci riferiamo al Coro Castel, al Gruppo Alpinismo Giovanile, Gruppo Speleologico, Scuola di Sci Alpinismo, il Gruppo di Ronzo-Chienis e ultimamente si è aggiunto il Gruppo Podistico SAT Arco-Val di Gresta.
--------------------------------------------------------------------------------
Proponiamogli un SAT bike Patrol
 

CLAUDIO VERZA

Biker novus
27/10/03
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caro outlaw......sei un bel.....lascio all'interpretazione di ognuno l'aggettivo da applicare....se sono tutti come te ......non ci sarà discussione...........
 

Max

Biker ultra
2/11/02
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- poi basta con quei due cartelli......si tratta di vietare il transito entro una zona ad interesse naturalistico ambientale....oasi Bosco Caproni...la vogliamo considerare quanto tale e dire ok c'è un divieto, oo[] rispettiamolo!!!!!!! Ragazzi non c'è solo quel sentiero lì


Se rimangono solo quei 2 cartelli non c'è problema, e se rimangono 2Km non c'è problema ci sono e li ho già rispettati questa estate.
Il problema è se ne metti altri
 

Max

Biker ultra
2/11/02
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Parma
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- bellissimi i salti dai muretti ed in mezzo al prato....mi sarebbe piaciuto passare dopo che voi ve ne siete andati per vedere quali segni sono rimasti......a molti piace questo

Quello che vedi dalle foto è quello che abbiamo lasciato 50 cm quadri di prato spelacchiato.

Perchè non vai a fare una foto al posto incriminato e ci fai vedere in che stato è il prato ed il muretto a un mese di distanza, basta scendere per il sentiero di bocca di tovo. E poi spiegami come farete a vietare anche questo sentiero alle bici, se vietate questo dovrete mettere i cartelli a tutti i sentieri simili a questo quindi i cartelli saranno centinaia, + aumentano i cartelli + diventa impossibile controllare.
Non sarebbe più conveniente mettere cartelli dove si consiglia una guida del mezzo accorta per non rovinare il tratto di sentiero spiegandone le peculiarità, o cose simili.
 

mtboard

Biker serius
8/9/03
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da quanto ho saputo il divieto di transito in un terreno si può applicare se questo è delimitato da recinzione, a norma di legge, per tutta l'area interessata...

Il bosco Caproni, oasi WWF, è recintato ?

Fonti turistiche hanno riferito che ci sono in Italia, boschi, parchi e oasi, ove, con il permesso del Comune, Guardia Forestale ed altri enti istituzionali, si può transitare in bicicletta su percorsi ben precisi.

Se il Bosco Caproni non è + accessibile, propongo una petizione da inviare agli enti locali, regionali e nazionali, in modo da ottenere legalmente, il transito su percorsi all'interno del bosco, tracciato con la collaborazione della SAT e di un comitato creato appositamente per la tutela dei Bikers locale.
 

mtboard

Biker serius
8/9/03
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Per vostra conoscenza:

> From: Mtboard
> To: telefonoblu | SoS Consumatori
> Sent: Sunday, November 02, 2003 8:58 PM
> Subject: Chiusura dei sentieri ad Arco
 

marco

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marco ha scritto:
@ claudio: cosa è venuto fuori dalla riunione di ieri sera?

mi rispondo da solo (email di giuliani ricevuta per vie traverse germaniche):

Ho avuto propio lunedi sera un incontro con i miei colleghi rivenditori di
biciclette un incontro con l'assessore Miori per discutere di cio' che sta
succedendo riguardo la chiusura di sentieri.
Il risultato di questa riunione e' che finora e' stato chiuso un solo
sentiero sopra Massone e il comune ci ha assicurato che sara' chiuso solo
quello per un progetto della provincia di un oasi particolare anche ad uso
didattico.
Abbiamo saputo che l'assessore Miori intende comuque spiegare sulle vostre riviste specializzate che e' stato ampliato solo da polemiche cio' che in realta' e' solo 1 SENTIERO CHIUSO.
Comunque sappi che io e tutti i miei colleghi e albergatori siamo molto
attenti e l'assessore ci ha garantito che saremo avisati prima di qualsiasi
altra iniziativa (non sono preoccupato).
 

marco

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insomma, facciamo solo polemica. Se non altro questa polemica è riuscita a far cambiare le intenzioni dei signori politici. Infatti, quando io lo intervistai, Miori mi disse che sarebbero stati chiusi i sentieri dove i biker creavano problemi, secondo i princiipi dell'erosione, conflitti con escursionisti e fauna. Ora si parla solo di "oasi naturalistica".

Qualcuno si è rimangiato le proprie parole, e quello non sono io.

Comunque, raga, direi 1:0 per noi! :-x
 

massimoz

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Pianeta Terra
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Palla al centro!!! %&$%§
 

Mau

Biker infernalis
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Olera - Bergamo
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Rieccoci ora posto la mail che gentilmente Claudio Verza mi ha inviato e successivamente la mia risposta, spero che anche ciò possa contribuire alla discussione
scrive Claudio
...non si tratta che i sentieri siano miei....o meglio della S.A.T. e la S.A.T. perchè ne ha avuto l'onere della manutenzione dalla Provincia autonoma di Trento, incassando soldi pubblici per tale manutenzione, ne disponga a suo piacimento.....tali sentieri sono nati per l'escursionista ed hanno il compito di far arrivare l'escursionista, il camminatore, ecc. a piedi in montagna, ad un rifugio, ad una cima e questo vale per tutto il territorio montano.....
con il progresso sono nate altre forme di utilizzatori di questi sentieri....prima come anche ora le moto....ed ecco una legge ad hot per vietarne la circolazione....e fin qui siamo tutti d'accordo.....da qualche anno le bici-mtb e qui il problema si complica....hanno tutti ragione???? sia chi usa ed abusa e chi protegge fino all'integralismo più sfrenato????. Non ho mai detto che gli escursionisti e perfino i soci del Cai e della Sat siano dei santi....basta guardarsi intorno quante scorciatoie, quanti mezzi sentieri nascono perchè gli scarponi passano...dove non dovrebbero...alla faccia dei cartelli che invitano al rispetto....poi ci pensa l'acqua...
Adesso le mtb....apriti cielo....prima in 4, poi 8 ( per colpa di quei 4 che fanno propaganda ) poi...poi...poi...fino ai numeri attuali.....
C'è o non c'è un uso smodato dei sentieri, c'è o non c'è un gran rovinarsi degli stessi.....a tanti va bene...tutto sommato poi tornano al loro cemento quotidiano e fino al prossomo w.e. chi se ne frega....( per essere sincero non ho mai visto un bikers armato di forbice o di seghetto fermarsi in certi punti a far ....manutenzione o a pulire le canalette che tagliano la strada impedendo all'acqua di rovinarla....io lo faccio sempre sia che vada a piedi che in bici......e le canalette che ho pulito sono tante... potrei mandarti un sacco di immagini..ma rischierei di essere altezzoso come mi ha definito qualcuno )....se poi si rovina Arco me ne vado in altro posto .....
Non sarà il caso tuo e di tanti tuoi amici..ma è una realtà....il problema stà emergendo e soprattutto in posti dove il mtb si può fare tutto l'anno..vedi Arco. Non sono integralista anche perchè mi piace andare in mtb, sono però per una regolamentazione......mi ripeto...Guccini diceva...avanti al centro contro gli opposti estremismi....c'è da lavorare e da lavorare molto se vogliamo la pace ed il giusto andare......se ci saranno dei divieti e, ti ripeto da parte mia saranno pochi.....rispettiamoli.....non siamo noi bikers mal visti....saremo malvisti quando......e per ultimo....credo che albergatori, campeggi, negozi, si preoccupino poco per queste polemiche.... non mi spaventa affatto l'articolo che apparirà su bike magazin...i numeri, finchè durano le condizioni climatiche ed ambientali della nostra zona ci saranno sempre e non saranno 2 o 4 cartelli di divieto che devieranno il flusso dei bikers, dei climbers o dei surf......vivo ad Arco da prima dell'avvento dei surf, dei climber e dei bikers.....e il potere......lasciamolo a chi lo vuole.....
ancora saluti e ora vado a cena.......

rispondo IO
Ciao Claudio
rieccomi on-line
Non condivido i tuoi assiomi principali è su quello che voglio riflettere e discutere insieme. Se non ci chiariamo su questi, ogni altro ragionamento è vano, dobbiamo prima risolvere e sviscerare il problema concettuale e filosofico di fondo in meritio all'utilizzo ragionato del territorio (e ciò vale per qualsiasi iniziativa)
1 - tali sentieri sono nati per l'escursionista
Allora nemmeno le pareti sono nate per farci vie ferrate o vie d'arrampicata
o ancora più calzante seguendo il tuo assioma, sembrerebbe assurdo che d'inverno si risalgano canali con picca e ramponi, sci o snowbord sullo zaino, per poi ridiscenderli. Ricordiamoci inoltre che i sentieri non sono nati per l'escursionista (visione riduttiva) ma sono il risultato di fenomeni socio-economici legati a ben definiti periodi storici così come tutto il crescere e lo svilupparsi del reticolo viario minore. Ad esempio le julattiere selciate sono nate per collegare i borghi tra loro sin dalla loro nascita ed avevano la medesima funzione che hanno ora le strade comunali e provinciali, ovverosia garantire il flusso di persone, merci, informazioni e ... qui mi fermo
2 - vietare il passaggio di alcuni sentieri ai bikers
Come già detto sono per una regolamentazione. Sui territori dove io lavoro così abbiamo fatto e stiamo facendo: regolamentare, ma il presupposto di partenza non è il medesimo. Lo scopo è di recuperare e valorizzare la rete viaria storica e secondaria evitando che ci sia un cattivo utilizzo della medesima e di tutte le infrastrutture annesse e d'altro canto abbiamo l'obbligo di valorizzarla in quanto bene polifunzionale in grado di soddisfare richieste molteplici e differenziate. Non è il pedone o il biker che danneggia, ma lo stupido, lo scriteriato, chi ha una concezione consumistica della natura utilizzandola come un cleenex ... questo è l'utente da bloccare.
La categoria degli imbecili è trasversale, questi devono essere perseguiti non le singole categorie d'utilizzo, ma non credo, per mia formazione culturale e professionale nei divieti e nella repressione dei fenomeni, ma piuttosto ad un lavoro alla radice del problema che tolga linfa a questo mdo di fare.
Quindi ... esempio pratico. Anch'io su alcuni sentieri del mio territorio non considero appropiato l'uso dela bike (ma il medesimo discorso vale anche per il cavallo o l'escursionista). he abbiamo fatto? Invece che mettere un divieto, facciamo in modo di evitare che la gente ci vada ... come? Predisponendo materiali informativi e segnaletica idonea con cui si consiglia di fare un itinerario piuttosto che un altro, ovviamente presentando una scelta varia soprattutto in relazione alle difficoltà tecniche, in modo tale d'accontentare tutti i bikers, da chi ama lo sterratone tranquillo a chi adora il sentiero ripido e supertecnico.
Risultato ... canalizzare i flussi dove si ritiene più opportuno (dove ho meno danni e disturbo), soddifacendo tutte le esigenze. In tal modo chi fruisce segue le tue indicazioni e trova comunque soddisfazione in relazione alle sue aspettative. Poi succede che qualcuno si avvia anche dove tu non vorresti, ma la percentuale è bassissima, il fruitore medio preferisce seguire il sentiero segnalato, indicato e ben mantenuto; il resto è terreno d'avventura dove pochi, i più curiosi e magari i più rispettosi andrano a ficcare il naso.
Senza divieti, sanzioni, guardie e litigi stiamo raggiungendo l'obiettivo di evitare grossi carichi in zone sensibili. Nel nostro piccolo non abbiamo inventato niente, ma abbiamo appicato schemi e modelli di sviluppo sostenibile ben conosciuti ed utilizzati in altre realtà.

questa risposta la mentto anche nel forum
speranado che un dibattito costruttivo e civile possa continuare
mi spiacerebbe prioprio non potere più venire ad Arco

a presto
Mau
 

mtboard

Biker serius
8/9/03
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Come ho già scritto il Bosco Caproni è già un'oasi del wwf utilizzata anche per dei percorsi didattici (così alcuni colleghi giornalisti hanno riferito). Quindi dov'è la novità ?
 

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