Arco: risposta della SAT

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Mau

Biker infernalis
30/10/02
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Olera - Bergamo
www.orme.tv
Max ha scritto:
[Senza offesa alcuna ma le Vostre argomentazioni mi paiono molto limitate limitanti.
Ma insomma vogliamo dibattere e confrontarci o semplicmente arringare.
Sono deluso da questa risposta e dalla poca disponibilità al confronto e non vedo nemmeno un tentativo nel cercare di capire che cosa vi si dice.


leggi questo spezzone di assemblea febbraio 2003:
in questa assemblea ribadiamo con forza il nostro no di satini all’uso dei rampichini sui sentieri di montagna senza se e senza ma e chiediamo a chi di competenza di provvedere celermente ad attivarsi affinchè il problema non assuma aspetti spiacevoli e dalle conseguenze irreversibili per l’ambiente montano.

Indovina da chi viene scritta:

Mi pare di avere capito che l'abbia scritta Claudio Verza

Caro Claudio
che gioco stiamo facendo, ci siamo o ci facciamo
non si dichiara di essere disponibili al dialogo ed al confronto
non si predica sul corretto sviluppo del territorio
non si arringa sulla tutela della natura
se i presupposti stanno in questa dichiarazione
a questo punto, mi sento veramente preso in giro
perfavore urge un chiarimento
grazie
 

Mau

Biker infernalis
30/10/02
1.989
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Olera - Bergamo
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Ok
la frase è di Bruno Calzà e poi Claudio Verza in altro topic scrive
"mi danno solo fastidio le manifestazioni di prepotenza e maleducazione.....l'insindacabile libertà personale finisce dove comincia l'altrettanto insindacabile libertà dell'altro... ed il rispetto"
Caro Claudio il rispetto deve essere reciproco.
Torniamo al dunque. Facciamo un esempio: io arrivo in cima al monte Stivo con a spalla una bicicletta (d'inverno mi metto gli sci o lo snowbord sullo zaiono e risalgo a piedi i canaloni), inizio la discesa (ovviamente a cavallo della bicicletta), incontro te che sali camminando tranquillamente.
Io prevedo tre scenari
1 - ti vedo arrivare, rallento e mi fermo a bordo sentiero, tu passi ci salutiamo e magari ci scambiamo qualche parola sulla bellezza el posto e la fortuna che abbiamo di godere nel fare un'attività all'aria aperta e poi via ognuno per la sua strada (ciò è quello che mi auguro succeda sempre)
2 - come prima fino a quando tu ti avvicini, non rispondi al mio saluto, mi guardi torvo e magari mi maledici per quello che sto facendo (ciò è quello che non vorrei accadesse)
3 - qui sono io il cafone non rallento e ti sfreccio a poca distanza, come se tu non esistessi e magari rischiando anche di farti male (nemmeno questo vorei he accadesse mai)
Per quanto mi concerne i tre scenari potrebbero essere reali e riasumono la casistica degli incontri tra biker e pedoni, analizzo i dati e cerco con l'informazione e l'educazione di aumentare lo scanario 1 a discapito degli altri.
Mi pare invece che la posizione della SAT, in contraddizione a quanto detto da te sul reciproco rispetto, preveda ch l'unico cenario reale sia il terzo in quanto i bikers sono tutti cafoni, ergo: vietiamo il transito delle bike sui sentieri.
In merito agli aspetti ambientali, non facciamo discorsi da bar per favore, una combricola di escursionisti caciaroni non è dissimile da una combricola di biker caciaroni, entrambi arrecano disturbo alla fauna stanziale.
In merito ai problemi di dissesto facciamo studi approfonditi e poi troviamo le soluzioni appropiate che non stanno nei divieti ma nella regolamentazione e pianificazione. Qui da me i gruppi di volontari, quasi tutti escursionisti, alpini e cacciatori, grazie ai contributi dei comuni, fanno la manutenzione dei sentieri, utilizzati in alcuni casi, soprattutto dai bikers, nessuno litiga ... questo è rispetto.
 

Balo

Biker superioris
28/5/03
844
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Marzolara (PR)
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Che la lettera fosse, in politichese, la parola "fine" al confronto l'avevo capito anche ieri sera prima delle spiegazioni. Cari signori della SAT, se pensate di rinchiudere le mtb nelle strade forestali arrogandovi il diritto di farlo perchè anche voi andate in mtb evidentemente il "confronto" di cui parlate non è mai esistito perchè neppure voi conoscete tutti gli aspetti di questo sport.
I divieti dimostrano ancora una volta essere frutto dell'incapacità di risolvere i problemi. Con i soldi che si sono spesi per piantare gli orribili cartelli si costruivano almeno 10 canalette per lo scolo dell'acqua, questo vuol dire risolvere i problemi.
Per la convivenza con gli escursionisti? Io non ho mai avuto problemi, ma se pensate che basti un cartello per fermare gli incivili avete sbagliato bersaglio ancora una volta.

Tornando a noi, penso che il nostro problema sia la mancanza di un'ente che ci riunisca (xcisti e freerider senza litigi), che ci rappresenti e che abbia una certa voce "politica" in queste situazioni.

Comunque se ad Arco non ci vogliono, non c'è problema. Andavo al Lago 3 o 4 volte all'anno, vorrà dire che l'anno prossimo andrò dove sono meglio accetto. Ci sono località nel nostro disastrato (sicuramente non per colpa delle mtb) Appennino dove farebbero salti mortali per avere un decimo della gente che gira al Lago.
Anch'io giro e faccio quel che posso x tenere puliti sentieri che si chiudono perchè sono 15 anni che non si fanno più "attività rurali e di pastorizia", pagherei per avere un flusso di gente che mi risparmi il lavoro.

Balo
 

Sunrise

Biker serius
10/5/03
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Como...
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Ciao ,io avevo cercato di capire le loro ragioni per poi affrontare la questione in modo costruttivo ma viste le risposte di questi signori sono rimasto :shock: sbigottito!!
Secondo me non hanno capito lo spirito della mountain-bike moderna e si stanno lanciando contro il male che corre in discesa e tutto annienta...mi sembra di risentire: oh mamma guarda quei pazzi che scivolano sulla neve con una tavola da stiro,sto sport sicuramente non avra' futuro!! :D :D.Comunque cari signori il vs e' solo un problema di mentalita chiusa,che avete tutto il diritto di tenervi ma vi prego per evitare di fare figure con chi in montagna ci va da una vita(e qui sul forum son tanti)non accampate le scuse puerili contenute nelle vs spiegazioni altrimenti rischiate una brutta figura e vi spiego perchè; voi avete portato tutte le vs ragioni ma io vi chiedo come mai in tante altre zone belle come la vs o piu' della vs dove il rispetto per la natura è massimo non ci sono stati questi divieti ma una comprensione del fenomeno che porta dei benefici ai local e quindi una strutturazione di percorsi idonei anche a quei pazzi che vanno in discesa...non vorrei dovervi invitare a vedere(anche solo su internet) oltre alle localita citate dal Diretur anche Laax,Savognin,Deux Alpes.In queste zone il rispetto per l'ambiente è perfetto (eh la Svizzera...)e le possibilita per i biker sono infinite(anche sui sentieri).Era meglio cosi mi creda: "Caro Diretur nella ns zona noi vogliamo un turismo fatti di vecchini e di gente che gioca a bocce".Basta, era finita la questione ma arroccarvi su queste cose dai...va beh che siamo "quei pazzi distruttori che corrono in discesa" ma non siamo ancora tutti rintronati.Sono sicuro che voi avete cercato di portare delle migliorie alla situazione esistente ma avete preso un abbaglio,lo dico sinceramente e un po' mi dispiace che vediate le cose in questo modo(anche se personalmente non mi tocca)saluti :-o :D
 

stefun

Biker superis
Sono sette anni che vado in mtb; sette anni molto intensi alla continua ricerca della discesa più tecnica, più veloce, più divertente più al limite. Quasi sempre, per non dire sempre, si scendono (perchè è lì il problema) i sentieri del Cai e, lo ammetto (non odiatemi per questo), quando scendo penso solo a scendere e tirare al limite. Parlo soprattutto della Provincia di Piacenza, ma ho girato anche da altre parti d'Italia e mai, dico mai, per me o per qualcuno dei miei soci si è verificato il pur minimo rischio di scontro con i pedoni. Aggiungerei che un buon 50% dei sentieri, qui da noi, rimangono percorribili grazie alle moto e a quei pochi appassionati bikers che si prendono la briga di pulirli. Ma un vero rispetto della natura non imporrebbe di lasciar crescere la vegetazione liberamente!?
Ste
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Valtellina
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Bike
Cube Stereo 29
Ieri sera mi sono letto la risposta della SAT e questa mattina, rimanendo off-line, mi ero scritto un post-risposta. Lo riporto ugualmente, anche se con infinita tristezza noto che la "guerra fra i poveri" è ormai ad uno stadio avanzato e che alcuni concetti sono già stati espressi da altri:

Egregi signori della SAT,

cerchiamo di fare un distinguo a livello dialettico attorno alla vicenda. Se le vostre argomentazioni consistono nello sciorinare una serie di leggi, leggine e regolamenti vari, la discussione muore prima di nascere: “io ho ragione perchè così stabilisce la legge punto e basta!”.
Se invece vogliamo ragionare assieme confrontando le rispettive posizioni, io credo che si possano identificare degli obbiettivi comuni e magari capiremo che lanciarsi in una guerra fra poveri non conviene a nessuno.
Tanto per cominciare togliamoci dalla testa che possa esistere una frequentazione della montagna ad impatto zero. Al limite possiamo tentare di rendere la nostra presenza la meno invasiva possibile e - qualunque sia la disciplina praticata - il livello di impatto sarà demandato alla sensibilità ed al buon senso individuale. Il biker spaccone e maleducato certamente esiste, così come esiste l’escursionista chiassoso che lascia immondizia sui sentieri e via discorrendo.
Io mi faccio però l’illusione che la maggior parte dei praticanti delle discipline “pulite”, siano essi escursionisti, bikers, cavallerizzi, arrampicatori, “parapendiisti” o chissà che altro, abbiano a cuore l’integrità dell’ambiente nel quale si muovono. Per questo motivo non capisco certe guerre, le quali altro non fanno che favorire chi l’ambiente lo vorrebbe utilizzare in modo molto meno “nobile”. Non dimenticate, cari signori, che il giorno in cui a qualche solone verrà in mente di costruire un bel solarium sulle montagne di Arco al quale si accederà con degli stupendi fuoristrada da 6000cc., se ci saranno anche i bikers e le altre categorie di “fruitori puliti” della montagna a dire NO, il peso globale della protesta sarà maggiore. Insomma, vale il vecchio detto che “l’unione fa la forza”.
Riguardo alle presunte “interferenze espresse dall'uso multiplo dei percorsi”, le quali risulterebbero “foriere di incompatibilità implicite, impatti e fastidi reciproci” non so proprio cosa dire. Avrete le vostre ragioni per fare certe affermazioni, ma nella mia personale esperienza di utilizzatore a piedi ed in mountain bike dei sentieri del Garda, queste situazioni non le ho mai vissute. Anzi, semmai ho notato in più occasioni una specie di “implicita intesa” fra le diverse categorie, evidentemente accomunate dall’amore per l’ambiente naturale.
Infine due parole sulla proposta di permettere alle mountain bike la sola frequentazione delle strade e piste forestali: senza offesa, ma tecnicamente è una cosa ridicola. Sarebbe come dire ad un arrampicatore che può salire solamente vie sino al 4° grado di difficoltà o ad uno scialpinista che non può scendere pendii oltre i 20° di pendenza. Insomma, certe cose si fanno anche per il gusto del gesto tecnico no?

Salüt ( ...e qui volevo darvi il gelato, ma dopo aver letto certe cose qua sopra direi che non ve lo meritate più...)
 

il zurlo

Biker novus
24/9/03
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conegliano
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Non so se questa discussione poterà a qualcosa di concreto, ma è certo che siamo solo al principio, mi riferisco a divieti e limitazioni dell'utilizzo dei sentieri o mulatiere, il discorso che la legge è stata fatta per le moto e poi modificata in qualche modo per le mtb è una conseguenza inevitabile. Il danno spesso causato da un'aumento non indifferente di bikers sopratutto dh e fr e non mi riferisco solo alle gare, a portato in alcuni casi un vero disastro vedi sentieri improvvisati in fondi privati o boschi o altro ancora, sono certo che se non si da una regolata a questa disciplina le cose andranno sempre peggio.
Ribadisco!! non son contrario anzi!! però ho sentito lamentele (sicure) della forestale in altre zone, è la storia dell trentino sarà solo il precedente che motiverà altre sentenze simili.
Per la cronaca sono membro del FMI e queste probblematiche le abbiamo già affrontate altre volte, e vi assicuro che l'unica strada possibile è un accordo in cui le due parti diano e cedano qualcosa.
 

Max

Biker ultra
2/11/02
621
0
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Parma
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Forse

Relazione per l’assemblea della SAT Sezione di Arco del 22 febbraio 2003.

Cari soci e socie,

vi ringrazio di essere intervenuti a questa assemblea ordinaria della ns. sezione.

L’assemblea rappresenta il momento più importante della vita della sezione sia per il direttivo che per i soci. E’ infatti in questa sede che il direttivo illustra l’attività svolta e quella da svolgere ed è anche il momento più importante per i soci per far sentire la propria voce.

A seguito delle migliori condizioni economiche delle genti, la frequentazione della montagna non è più appannaggio di pochi e questo è una fortuna, ma se lo sviluppo turistico ha portato benessere, ha avvicinato alla montagna, gente che a mio parere non contribuisce certo alla sua valorizzazione.

vietiamo la montagna a quest gente?

Come dimenticare infatti l’uso a volte spregiudicato del nostro territorio e soprattutto dei nostri sentieri da parte degli innumerevoli turisti d’oltralpe e non, che scorazzando in lungo e in largo infischiandosene dei divieti e dei problemi che i rampichini arreccano alle zone più delicate della montagna, contribuiscono al degrado ambientale.
Infischiandosene dei divieti, giusto allora cosa serve metterne altri!

Senza voler demonizzare alcuno, senza voler fare inutili polemiche, noi chiediamo però con fermezza una maggior attenzione e tutela per il nostro territorio da parte di tutti ma in questa assemblea ribadiamo con forza il nostro no di satini all’uso dei rampichini sui sentieri di montagna senza se e senza ma e chiediamo a chi di competenza di provvedere celermente ad attivarsi affinchè il problema non assuma aspetti spiacevoli e dalle conseguenze irreversibili per l’ambiente montano.

alla faccia dei 2 Km

La montagna è si di tutti ma visto che ci è stata riconosciuta la responsabilità della manutenzione e della segnaletica (perchè la Provincia questo ci ha riconosciuto) abbiamo anche il diritto/dovere di chiederne un uso consono alle finalità della SAT. Altrimenti la logica conseguenza e a malincuore sarà la restituzione seduta stante della nostra rete sentieristica che per quanto riguarda la nostra sezione ammonta a più di cento chilometri e a tutta la SAT trentina a circa 4.500 km.

Opera meritevole di plauso ma appropriarsi anche dei sentieri è un pò esagerato.


Come non osservare poi il cambiamento dello scopo originale dei rifugi che da semplici strutture che dovevano garantire rifugio e riparo agli escursionisti si sono trasformati via via in dependance del turismo di città con tutte le conseguenze del caso ( e qui la colpa è anche nostra che abbiamo assecondato nel passato una politica turistica che tendeva al numero più che alla qualità)?


Cosa facciamo vietiamo i rifugi a chi abita in centri con + di 10.000 abitanti.

Quindi chi non rispetta le regole non sono solo i biker ma tante categorie e non sono il problema della montagna. E la soluzione è ben lontana se usiamo questi toni.
 

marco

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Max ha scritto:
Forse

Relazione per l’assemblea della SAT Sezione di Arco del 22 febbraio 2003.

Cari soci e socie,

vi ringrazio di essere intervenuti a questa assemblea ordinaria della ns. sezione.

L’assemblea rappresenta il momento più importante della vita della sezione sia per il direttivo che per i soci. E’ infatti in questa sede che il direttivo illustra l’attività svolta e quella da svolgere ed è anche il momento più importante per i soci per far sentire la propria voce.

A seguito delle migliori condizioni economiche delle genti, la frequentazione della montagna non è più appannaggio di pochi e questo è una fortuna, ma se lo sviluppo turistico ha portato benessere, ha avvicinato alla montagna, gente che a mio parere non contribuisce certo alla sua valorizzazione.

vietiamo la montagna a quest gente?

Come dimenticare infatti l’uso a volte spregiudicato del nostro territorio e soprattutto dei nostri sentieri da parte degli innumerevoli turisti d’oltralpe e non, che scorazzando in lungo e in largo infischiandosene dei divieti e dei problemi che i rampichini arreccano alle zone più delicate della montagna, contribuiscono al degrado ambientale.
Infischiandosene dei divieti, giusto allora cosa serve metterne altri!

Senza voler demonizzare alcuno, senza voler fare inutili polemiche, noi chiediamo però con fermezza una maggior attenzione e tutela per il nostro territorio da parte di tutti ma in questa assemblea ribadiamo con forza il nostro no di satini all’uso dei rampichini sui sentieri di montagna senza se e senza ma e chiediamo a chi di competenza di provvedere celermente ad attivarsi affinchè il problema non assuma aspetti spiacevoli e dalle conseguenze irreversibili per l’ambiente montano.

alla faccia dei 2 Km

La montagna è si di tutti ma visto che ci è stata riconosciuta la responsabilità della manutenzione e della segnaletica (perchè la Provincia questo ci ha riconosciuto) abbiamo anche il diritto/dovere di chiederne un uso consono alle finalità della SAT. Altrimenti la logica conseguenza e a malincuore sarà la restituzione seduta stante della nostra rete sentieristica che per quanto riguarda la nostra sezione ammonta a più di cento chilometri e a tutta la SAT trentina a circa 4.500 km.

Opera meritevole di plauso ma appropriarsi anche dei sentieri è un pò esagerato.


Come non osservare poi il cambiamento dello scopo originale dei rifugi che da semplici strutture che dovevano garantire rifugio e riparo agli escursionisti si sono trasformati via via in dependance del turismo di città con tutte le conseguenze del caso ( e qui la colpa è anche nostra che abbiamo assecondato nel passato una politica turistica che tendeva al numero più che alla qualità)?


Cosa facciamo vietiamo i rifugi a chi abita in centri con + di 10.000 abitanti.

Quindi chi non rispetta le regole non sono solo i biker ma tante categorie e non sono il problema della montagna. E la soluzione è ben lontana se usiamo questi toni.

grande max ad aver pubblicato questa relazione!
Dai toni mi sembra di avere a che fare con delle istituzioni di 70 anni fa.
 

Sunrise

Biker serius
10/5/03
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Como...
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Ok problema risolto dopo questi interventi,hanno una mentalita retrograda e bigotta...stiano pure sui sentieri con i vecchietti??Ma quello che mi chiedo e' come fanno i negozianti ed albergatori a dare loro ragione(prendendo per buono il fatto che sappiano cosa stanno facendo)...non lo so..e poi scusate uno parla di 2,5 km l'altro di tutti i sentieri...ma almeno sanno cosa stanno facendo o....mi sembrano un po' in confusione...i sentieri li puliamo noi e quindi li usiamo come diciamo noi :shock: wow l'ultima volta che ho sentito un ragionamento simile andavo alle elementari....cmq se qualche albergatore legge sto forum sappia che un primo cliente lo ha gia' perso....andro' in quelle localita' demoniache dove scorazzano i pazzi ma sapete cari signori della Sat come voi non avete colpa per essere cosi chiusi(e ne avete tutto il diritto) cosi noi non possiamo averne solo per il fatto di essere giovani e di volerci divertire senza ammazzare nessuno...andremo in posti piu' belli!!! :-?
 

unoqualsiasi

Biker tremendus
Provo tanta tristezza nel sentire tutto ciò.
Ma forse la causa di tutto sta nella vetustà insita nel nostro Club Alpino che buona parte dei soci leggono Congrega Alpinistica.
E la SAT (Società Alpinisti Tridentini) con i suoi 23.000 soci rappresenta circa il 13% della Congrega. Ma se loro si definiscono cosi forse sta a significare che tutti coloro che frequentano la montagna ma non sono Alpinisti (come me che sono solo un escursionista) sono delle mexxacce che non meritano nessuna considerazione.
In quest'ottica vagheggiano sentieri aperti solo a chi dimostra foto alla mano di essere stato con le pedule chiodate (guai parlare di arrampicata sportiva) sul Campanil Basso...
Bè, se la SAT la pensa cosi io continuero a frequentare le mie strade alpine, i miei percorsi MTB segnalati su sentiero nei parchi della valle di Susa e le vecchie mulattiere dell'alta val Taro. Eviterò accuratamente la Venezia Tridentina. Ne piu ne meno.
Se invece i Soci della SAT non la pensano cosi (mi viene difficile pensare che in Trentino ci siano ventitremila provetti alpinisti!) forse è ora che cambino il loro apparato direttivo e lo svecchino un pochino.

Un'ultima cosa, in Piemonte la vecchia viabilità su mulattiera era nata per far passare non solo esseri umani isolati ma anche mandrie di bovini e "lese" (slitte) cariche di merce. Quindi è pensata per sopportare carichi ben gravosi, mi viene difficile pensare che in Trentino non avvenisse altrettanto.
 

NONNOBANSHEE

Biker grossissimus
18/2/03
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reggio emilia
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fat
sono furioso!!!! :twisted: in strada comandano i camionari e stradisti ma sul sentiero IO sono il re!!!! sono stronzo lo so' ma come dice pappalardo non mi togliete la bellezza dei singltrek in discesa da fare come caz... mi pare o faccio 1 strage.!! non rompo non sporco non cago sui sentieri cosi tanto preziosi al comune di arco ma ridurre la discesa alle sole sterrate forestali dove porcaput.... ti trovi pure la macchina che sale contromano su ghiaia mi fa 1 po schifo.!!!! :twisted: :twisted: continuero a farmi le mie scorribande senza per questo arrecare danno alla fauna e flora di sicuro ma se la forestale cerca di fermarmi , mi prendano pure la targa se riescono, io non freno accellero e centro :twisted: non offendetemi, tanto lo so di essere stronz... p.s. sono iscritto al wwf e greenpeace avis aido ma sono pure terribilmente incazz. quando mi levano i miei diritti!!!!!!! ciao dal nonno. :-?
 

INGRam

Biker serius
23/9/03
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Feltre (BL)
www.galileosoft.com
Tengo a precisare che per anni pure io andavo a camminare con il CAI, del resto come il Sig. Verza con le Mtb .....
Secondo me visto che parlano dei sentieri come fossero di loro proprietà pensano di trasformali in vie per vecchi camminatori che non sentirebbero una mtb arrivare neppure se è a un metro di distanza, figuriamoci se ce un buco sul terreno ci finirebbero dentro e da qui il divieto (non mi vengano a raccontare storie su come le mtb rovinino i sentieri non di piu degli zoccoli di un cavallo con relativa ca**ta da tonnellaggio che rimane li per mesi se fatta bene,e che dire delle racchette appuntite o dei ramponi stile scalata sulla vetta himalayana di certe persone che si incontrano ?, ma bisogna puntare il dito e tuonare su qualcuno), vedo una presa di posizione che aumenta i diritti ad una categoria togliendone ad altre, I SENTIERI NON SONO DELLA SAT e non mi sembra giusto che se ne appropri in questa maniera (non so come funzioni ma per la pulizia dei sentieri ci sono sovvenzioni quindi è solo una questione di denari, evidentemente non gli bastano), se nel trentino questa è la politica vorrà dire che la loro stretta ELITE di camminatori solitari (che guarda caso per logica sono gli stessi che vogliono attraversare sul bitume a tutti i costi perchè sulle strisce pedonali anche se il LORO semaforo è rosso ...... meditiamoci sopra) rimarrà un'elitè e chissa che a forza dei nostri passaparola ci sia meno gente che affluisca su quei sentieri così potranno "goderseli" tutti per loro
 

Mau

Biker infernalis
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Olera - Bergamo
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Scusi Verza o per tornare ai toni meno istituzionali ... Scusami Claudio
ma quanti soldi ti dà la provinciua di Trento per mantenere i "tuoi" sentieri?
E con questa le domande sono svariate, ma nessuna ha avuto ancora una risposta.
Il fatto che ti diano dei soldi per la manutenzione, non significa che poi il sentiero diventa tuo e tu con i tuoi amici decidi che fartene.
In questo caso tu non sei altro che un operatore che incamera dei soldi pubblici per realizzare un opera pubblica. Non ho mai sentito dire dalla ditta edile X che ha fatto la scuola elementare Y che i frequentatori saranno solo i loro figli o figli degli amici.
Stiamo sfiorando il ridicolo :smile:
Più rileggo i tuoi interventi e quelli della SAT e più mi convinco che gli irrispettosi, gli arroganti e quant'altro non siamo noi del Forum ed i Bikers in generale, ma voi che vi arrogate il diritto di dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, voi che sentenziate sull'uso dell'obsoleto rampichino e poi vi dichiarate (bugiardi) disponibili al dialogo ed al confronto.
Sono rattristato perchè sono certo che anche tu ami le tue montagne come io amo le mie, ma nonostante questo ci troviamo a litigare, a farci una guerra tra poveri. Anche il mio fondovalle è stato tutto cementificato, ma il fatto di avere preso tante bastonate sui denti, non mi fa venire voglia di trovare orde barbariche da castigare, è veramente triste tutto ciò. L'amore per un bene prezioso dovrebbe stimolarci ad educare ed informare per una fruizione consapevole del bene e così castigare semplicemnete la categoria degli imbecilli indipendentemente dal fatto che si aggirino sui sentieri a piedi o in bike.
Che dire d'altro ....
ATTENDO DELLE RISPOSTE
 

marco

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Mau ha scritto:
Scusi Verza o per tornare ai toni meno istituzionali ... Scusami Claudio
ma quanti soldi ti dà la provinciua di Trento per mantenere i "tuoi" sentieri?
E con questa le domande sono svariate, ma nessuna ha avuto ancora una risposta.
Il fatto che ti diano dei soldi per la manutenzione, non significa che poi il sentiero diventa tuo e tu con i tuoi amici decidi che fartene.
In questo caso tu non sei altro che un operatore che incamera dei soldi pubblici per realizzare un opera pubblica. Non ho mai sentito dire dalla ditta edile X che ha fatto la scuola elementare Y che i frequentatori saranno solo i loro figli o figli degli amici.
Stiamo sfiorando il ridicolo :smile:
Più rileggo i tuoi interventi e quelli della SAT e più mi convinco che gli irrispettosi, gli arroganti e quant'altro non siamo noi del Forum ed i Bikers in generale, ma voi che vi arrogate il diritto di dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, voi che sentenziate sull'uso dell'obsoleto rampichino e poi vi dichiarate (bugiardi) disponibili al dialogo ed al confronto.
Sono rattristato perchè sono certo che anche tu ami le tue montagne come io amo le mie, ma nonostante questo ci troviamo a litigare, a farci una guerra tra poveri. Anche il mio fondovalle è stato tutto cementificato, ma il fatto di avere preso tante bastonate sui denti, non mi fa venire voglia di trovare orde barbariche da castigare, è veramente triste tutto ciò. L'amore per un bene prezioso dovrebbe stimolarci ad educare ed informare per una fruizione consapevole del bene e così castigare semplicemnete la categoria degli imbecilli indipendentemente dal fatto che si aggirino sui sentieri a piedi o in bike.
Che dire d'altro ....
ATTENDO DELLE RISPOSTE

grande mau. Soprattutto la questione dei finanziamenti da Trento e il pretenzioso diritto della SAT di dichiarare "suoi" i sentieri mi suona molto ma molto strana. Per di più ho la mezza impressione che Claudio stia tentando di farci stare buoni da un lato, mentre dall'altro spinge per chiudere ancora più sentieri. O mi sbaglio?
 

Mau

Biker infernalis
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Anch'io ho questa fastidiosa sensazione :prega: (bello questo emoticon)
Ma qui la storia si ingarbuglia ... ricapitolando ... Claudio correggimi se sbaglio
1 - La provincia da contributi (soldi pubblici) alla SAT per fare la manutenzione dei sentieri
2 - La SAT fa questo lavoro
3 - la SAT non ama i bikers e si lamenta in comune
4 - il comune di Arco tirando una legge per le orecchie (mezzi meccanici) vieta il transito con le bike
5 - la SAT acclama "il vandalo biker è punito"
6 - i bikers si arrabbiano

Ma che fine a fatto chi ha cacciato i miei soldi che verso con le tasse?
La provincia dove è?
La provincia concorda su queste scelte?
Spero di no?

Se uno dei gruppi a cui il mio ente da dei contributi per sistemare i sentieri, si arrogasse il diritto di decidere chi fare passare "sui loro sentieri" senza concordarlo, penso che l'anno successivo di soldi ne vedrebbe gran pochi.
 

marco

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io spedisco una mail alla provincia di Trento con questa discussione.
So che la provincia investe cifre enormi nel turismo, anche in quello dei bikers. E poi arriva qualcuno della SAT con pretese da Medio Evo. Neanche da Medio Evo, perchè allora i sentieri come quelli dei Pianaura (chiusi ora alle bici) erano utilizzati dai carri. Se ne vedono le tracce ancora oggi sui sassi, letteralmente scavati dalle loro ruote. A quei tempi non c'era però la SAT :prega: e questi terrificanti "mezzi meccanici" potevano passare.
 

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