Effettivamente quella di spostare la sella a proprio gusto mi fa sempre sorridere...la posizione della sella è solo una (in ambito xc), ossia quella relativa al ginocchio ecc ecc..
Togli pure in ambito xc. Se devi pedalare è una e una sola.
Effettivamente quella di spostare la sella a proprio gusto mi fa sempre sorridere...la posizione della sella è solo una (in ambito xc), ossia quella relativa al ginocchio ecc ecc..
fortumatamente a me importa poco, guardo l'ov
io nello scegliere la pipa più o meno lunga ho fatto qualche prova su rampe ripide e alla fine l'avanzamento in punta sella e valido quanto abbassarsi sul manubrio per caricare l'anteriore e logicamente la combinazione di entrambi da il miglior risultato.Quasi tutte le risposte sono fuori topic... Lui ci chiede come migliorare il galleggiamento in salita e qui molti parlano del feeling in discesa e in curva... Il galleggiamento che cerca di migliorare è quello che si manifesta quando le sarite sono ripide >20%...
A mia esperienza personale in quei casi fa' molto di più lo spostamento in punta di sella che non l'abbassamento sul manubrio. Anche perchè consente di avere ancora la possibilità di abbassarsi di busto per modulare il carico sul posteriore/anteriore a necessità e di respirare meglio.
Io che nell'ultimo periodo faccio giri dove sono o in trasferimento su asfalto o in salite accentuate e accidentate, quindi non faccio quasi mai salite scorrevoli, ho preferito avanzare di 2cm la sella così da salvaguardare un po' la salute del popo' nelle salite ( non devo stare sempre sulla punta )... Mentre su asfalto me la prendo comoda...
nz, un po si un po bo, bisogna anche vedere altre due cose, inclinazione tubo sella e tipo di reggisellaIn parte sbagliato.
Prova a guardare una stumpjumper ed una scale in taglia m.
La scale ha un ov maggiore della stump ma in realtá è più corta di reach, per cui a paritá di assetto bisognerebbe montare uno stem più lungo e non più corto come si potrebbe credere.
hai ragione ma di solito il problema si presenta nella curve in discesaSarò ripetitivo, ma io aumenterei la pressione delle gomme, con 1,5 atm la gomma si deforma e sembra di andare in gondola... Direi che costi poco provare, o lo hai già fatto e me lo sono perso?
hai ragione ma di solito il problema si presenta nella curve in discesa
certo che 1.5 è poco, ma su una 29 con un rider di 67 kg non è nemmeno una bestemmia
poi o, cè da vedere la bontà del manometro
io ho nodificato la pistola con un manometro 0-3 bar
nz, un po si un po bo, bisogna anche vedere altre due cose, inclinazione tubo sella e tipo di reggisella
cmq non ci siamo capiti, se il reach cè lo valuto, ma da solo non basta
anche la distanza sella mc non è la bibbia...in base a geometrie e reggisella può variare e fuorviare se uno non sta attento
tu vedi che bici fa mondraker con fg, uno si deve affidare alle loro tabelle per non perdersi
e di partenza, quando ci sono tabelle con le fasce di altezze, o cavallo, mi attengo a quelle
se poi la bici ha poco reach o troppo per i miei standard, allora vado in paranoia di solito...
Però non dimentichiamoci che quella regola di posizione l'hanno inventata gli stradisti per ottenere la massima efficienza di pedalata, con bike su strada piana o quasi e con la loro posizione in sella. Se la posizione deve essere ottimizzata per la salita, andrebbe considerata una pendenza media di riferimento, che porta ad una posizione più avanzata.Effettivamente quella di spostare la sella a proprio gusto mi fa sempre sorridere...la posizione della sella è solo una (in ambito xc), ossia quella relativa al ginocchio ecc ecc..
Scusate l'ignoranza, ma una pressione più' bassa non consente di superare l'ostacolo "assorbendolo" anziché' schizzarci su?
Però non dimentichiamoci che quella regola di posizione l'hanno inventata gli stradisti per ottenere la massima efficienza di pedalata, con bike su strada piana o quasi e con la loro posizione in sella. Se la posizione deve essere ottimizzata per la salita, andrebbe considerata una pendenza media di riferimento, che porta ad una posizione più avanzata.
Prendendo i numeri fissi per buoni senza capire come escono fuori può far commettere grandi errori.
Secondo me la posizione in sella deve essere cercata anche considerando questo e poi tenendo conto che in sella la posizione del busto e del braccio dovrebbero essere tali da formare lo stesso angolo (e sui 60° non meno) con la congiungente sella manubrio.
In fondo è la regola a cui si tende con la nota formula della taglia basata sull'orizzontale.
Però non dimentichiamoci che quella regola di posizione l'hanno inventata gli stradisti per ottenere la massima efficienza di pedalata, con bike su strada piana o quasi e con la loro posizione in sella. Se la posizione deve essere ottimizzata per la salita, andrebbe considerata una pendenza media di riferimento, che porta ad una posizione più avanzata.
Prendendo i numeri fissi per buoni senza capire come escono fuori può far commettere grandi errori.
Secondo me la posizione in sella deve essere cercata anche considerando questo e poi tenendo conto che in sella la posizione del busto e del braccio dovrebbero essere tali da formare lo stesso angolo (e sui 60° non meno) con la congiungente sella manubrio.
In fondo è la regola a cui si tende con la nota formula della taglia basata sull'orizzontale.
Io non faccio xc, io mi diverto in bici...Effettivamente quella di spostare la sella a proprio gusto mi fa sempre sorridere...la posizione della sella è solo una (in ambito xc), ossia quella relativa al ginocchio ecc ecc..
Mòlle;6642306 ha scritto:Mettiamola così: tu puoi trovarti sicuramente bene ma la tua taglia non è la L. Poi possiamo discutere di stili di guida, gusti e abitudini ma i numeri sono numeri.
La logica è un po' diversa da quella che pensi. La regola è uscita fuori per impedire che il ciclista compensi con i muscoli del busto e delle braccia una eventuale componente di spinta orizzontale non equilibrata dalla posizione in sella. Il corridore stradista deve lottare contro la gravità solamente, non pure contro se stesso per non muoversi orizzontalmente. Questo per avere la massima resa muscolare. La situazione cambia se si pedala in salita. Sono finezze da bdc ma tanto è.La posizione è la medesima...gli angoli di spinta si mantengono come se si pedalasse in piano ovvero nel punto di massima spinta, quando il ginocchio è in asse col pedale la direttrice della forza risulta perpendicolare al terreno e la pedivella parallela. Questo cambia se si hanno problemi di "impennamento" per cui si è costretti ad avanzare col corpo, o se si pedala in fuorisella.
La logica è un po' diversa da quella che pensi. La regola è uscita fuori per impedire che il ciclista compensi con i muscoli del busto e delle braccia una eventuale componente di spinta orizzontale non equilibrata dalla posizione in sella. Il corridore stradista deve lottare contro la gravità solamente, non pure contro se stesso per non muoversi orizzontalmente. Questo per avere la massima resa muscolare. La situazione cambia se si pedala in salita. Sono finezze da bdc ma tanto è.
Lascia perdere il telaista. Fatti due conti e scoprirai se la taglia è giusta.Un telaista esperto che conosco non è della tua stessa idea. Poi passiamo discutere di teorie all'infinito ma trent'anni di esperienza in ambito di telai vogliono dire qualcosa.
La regola del corretto posizionamento in sella.Quale regola?
La regola del corretto posizionamento in sella.