devo farvti/vi i complimenti ,il sent da leitera sup. in giù è arci lucido da fare a manetta
alta e bassa valle di susa - info viabilità
- Creatore Discussione bikerciuc
- Data di inizio
Grazie Davide.Ora una sterrata ci terrà occupati per almeno un mesetto.Spero di postare ancora qualcosa prima della chiusura dei cantieri.
Molto ma molto interssante questa notizia, appena rientro in sella un giretto ce lo faccio sicuramente, grazie mille per le info al riguardo.
Fatto oggi il 525 dall'Alpe Toglie (Western Trail 19).
Ho trovato il sentiero piuttosto pulito, sembra che siano state soffiate via le foglie. Anche il tratto alto non aveva ramaglie.
Concordo con il giudizio sulla difficoltà di Matteo, che questa volta secondo me non ha esagerato: S1, tranne l'ultimo tratto ripido e molto irregolare, che conduce alla strada, che è un S2.
Divertente. Peccato che sia andato presto la mattina e era un po' fresco e ombroso, nella faggeta
Ho trovato il sentiero piuttosto pulito, sembra che siano state soffiate via le foglie. Anche il tratto alto non aveva ramaglie.
Concordo con il giudizio sulla difficoltà di Matteo, che questa volta secondo me non ha esagerato: S1, tranne l'ultimo tratto ripido e molto irregolare, che conduce alla strada, che è un S2.
Divertente. Peccato che sia andato presto la mattina e era un po' fresco e ombroso, nella faggeta
Sabato abbiamo voluto toglierci uno sfizio che girava in testa da un po': salire al Fourneaux per poi scendere dalla Cima del Vallonetto.
Fino a Passo Galambra non c'è bisogno di aggiungere altro dato che è stato già plurirecensito anche su queste pagine.
Dal Galambra ci si carica nuovamente la bici in spalla per altri 150m di D+.
Si procede poi sulla cresta perfettamente ciclabile fino alla Cima del Vallonetto.
Per passare la cima c'è un breve tratto piuttosto delicato (noi abbiamo preferito passarci le bici); si sbuca su un crestino di roccia fissa, largo una quarantina di cm, molto esposto su entrambi i lati. Piede ben saldo, occhi aperti e massima prudenza.
Dopo la cima i primi 100-150m di D- non sono assolutamente ciclabili: il sentiero scende ripidissimo, fra un mare di sfasciumi con fondo molto inconsistente.
Passato questo tratto si risale finalmente in sella.
Prima abbastanza ripido su fondo sempre inconsistente
poi su bellissimo traverso, perfettamente ciclabile senza alcuna difficoltà, che porta fin sotto il Vin Vert.
Fino a Passo Galambra non c'è bisogno di aggiungere altro dato che è stato già plurirecensito anche su queste pagine.
Dal Galambra ci si carica nuovamente la bici in spalla per altri 150m di D+.
Si procede poi sulla cresta perfettamente ciclabile fino alla Cima del Vallonetto.
Per passare la cima c'è un breve tratto piuttosto delicato (noi abbiamo preferito passarci le bici); si sbuca su un crestino di roccia fissa, largo una quarantina di cm, molto esposto su entrambi i lati. Piede ben saldo, occhi aperti e massima prudenza.
Dopo la cima i primi 100-150m di D- non sono assolutamente ciclabili: il sentiero scende ripidissimo, fra un mare di sfasciumi con fondo molto inconsistente.
Passato questo tratto si risale finalmente in sella.
Prima abbastanza ripido su fondo sempre inconsistente
poi su bellissimo traverso, perfettamente ciclabile senza alcuna difficoltà, che porta fin sotto il Vin Vert.
Bravissimi, dopo la discesa in Valfredda fatta ormai qualche annetto fa ho sempre avuto in testa la variante dal Vallonetto..
Ancora bravi, bellissimo giro!
Grazie.
La discesa in Valle Fredda l'avevo provata giusto un anno fa, forse proprio grazie ad un tuo report.
Già allora mi era balenata l'idea del Vallonetto, ma ero da solo e non avevo osato (fortunatamente, aggiungo: il passaggio in vetta con la bici al fianco senza nessuno che ti aiuti sarebbe una tragedia annunciata).
Questo è un giro che consiglierei? Non lo so.
Certo i paesaggi lasciano senza fiato, ma il portage, considerando che ce n'è anche in discesa, è veramente tanto.
Direi sicuramente che una puntata al Vallonetto merita; poi uno molla la bici si fa l'ultimo tratto più ostico, va a dare un'occhiata e valuta (si capisce immediatamente da dove si riesce a riprendere a scendere in sella).
Mal che vada si fa dietro front e si ritorna al Galambra: tenendosi sul costone a sinistra rispetto a quello usato per salire probabilmente si fa tutto in sella (su quel costone abbiamo visto uno che saliva, e poi scendeva, con la moto da trial).
La discesa in Valle Fredda l'avevo provata giusto un anno fa, forse proprio grazie ad un tuo report.
Già allora mi era balenata l'idea del Vallonetto, ma ero da solo e non avevo osato (fortunatamente, aggiungo: il passaggio in vetta con la bici al fianco senza nessuno che ti aiuti sarebbe una tragedia annunciata).
Questo è un giro che consiglierei? Non lo so.
Certo i paesaggi lasciano senza fiato, ma il portage, considerando che ce n'è anche in discesa, è veramente tanto.
Direi sicuramente che una puntata al Vallonetto merita; poi uno molla la bici si fa l'ultimo tratto più ostico, va a dare un'occhiata e valuta (si capisce immediatamente da dove si riesce a riprendere a scendere in sella).
Mal che vada si fa dietro front e si ritorna al Galambra: tenendosi sul costone a sinistra rispetto a quello usato per salire probabilmente si fa tutto in sella (su quel costone abbiamo visto uno che saliva, e poi scendeva, con la moto da trial).
cosa avete fatto (come percorso), tanto per curiosità, per terminare la discesa?
non sai come mi mancano i giri esplorativi in alta montagna, mannaggia gli infortuni!
Informazioni utili le tue, è sempre ben accetto chi osa e va a provare cose nuove, senza fare alla nausea per 12 mesi l'anno lo stesso sentiero!
Mi aggrego a quanto chiesto da bikerciuck... come avete proseguito la discesa? Tornantini che scendono dal Vinvert verso la galleria dei Saraceni?
Argh! Era un progetto 2013 dopo essere stati l'anno scorso al Fourneaux...la salute non mi ha assistito quest'anno e complimenti a voi!
Ci sono ancora dei diversi accumuli di neve...caspita!!
Ci sono ancora dei diversi accumuli di neve...caspita!!
[MENTION=60196]novello[/MENTION] sposo: e almeno non dare suggerimenti su come chiudere i giri, sennò tra un po' qua ci "asfaltano" 
[MENTION=29299]dom[/MENTION]: minkiazza, in ambiente alpinistico farsi "soffiare" una "prima" è un'onta che va lavata con un'impresa ancor più folle, velleitaria ed apparentemente insensata....quindi l'anno prossimo dobbiamo quantomeno inventarci una traversata Rochemolles, punta Sommeiller, e discesa sul lago delle monache (8-)) che è tutta ciclabilissima e si fa alla grandissima....poi scesi proveremo la prima ciclistica del grand cordonnier, o ancor meglio la placconata burgener al dente...
[MENTION=29299]dom[/MENTION]: minkiazza, in ambiente alpinistico farsi "soffiare" una "prima" è un'onta che va lavata con un'impresa ancor più folle, velleitaria ed apparentemente insensata....quindi l'anno prossimo dobbiamo quantomeno inventarci una traversata Rochemolles, punta Sommeiller, e discesa sul lago delle monache (8-)) che è tutta ciclabilissima e si fa alla grandissima
....poi scesi proveremo la prima ciclistica del grand cordonnier, o ancor meglio la placconata burgener al dente...
Sotto il Vin Vert ci siamo divisi: io e altri 2 volevamo provare i tornantini verso il fontanone/galleria Seguret che non avevo mai fatto, poi siamo risaliti al Foens.
Altri hanno spinto ancora il Vin Vert, poi col Basset, baraccamenti dello Jafferau e scesi al Foens da sopra dove ci siamo ricompattati.
Infine, tutti insieme, sentiero del Foens (il Perino) fino al taglio che porta poco sopra Gleise, esattamente dove avevamo mollato le auto.
Non siamo partiti da Bardonecchia perchè la gita appariva già così sufficientemente lunga e impegnativa e ci siamo risparmiati volentieri quei 400m di D+ su asfalto, tanto poi avrebbe voluto dire farsi in discesa un qualsiasi sentiero già fatto altre decine di volte che non avrebbe aggiunto granchè all'economia del giro.
L'anno scorso quando avevo fatto la Valle Fredda ero partito da Bardo ed ero rientrato piuttosto stanco; sabato, in previsione dell'ulteriore portage, si è deciso di minimizzare lo sforzo.
Fatta così sono circa 39x1900.
Altri hanno spinto ancora il Vin Vert, poi col Basset, baraccamenti dello Jafferau e scesi al Foens da sopra dove ci siamo ricompattati.
Infine, tutti insieme, sentiero del Foens (il Perino) fino al taglio che porta poco sopra Gleise, esattamente dove avevamo mollato le auto.
Non siamo partiti da Bardonecchia perchè la gita appariva già così sufficientemente lunga e impegnativa e ci siamo risparmiati volentieri quei 400m di D+ su asfalto, tanto poi avrebbe voluto dire farsi in discesa un qualsiasi sentiero già fatto altre decine di volte che non avrebbe aggiunto granchè all'economia del giro.
L'anno scorso quando avevo fatto la Valle Fredda ero partito da Bardo ed ero rientrato piuttosto stanco; sabato, in previsione dell'ulteriore portage, si è deciso di minimizzare lo sforzo.
Fatta così sono circa 39x1900.
Condivido la scelta dei tornantini sul fontanone, secondo me è più bello rispetto al sentiero colletto Jafferau/Foens
Bravi, ottimo spunto... alla faccia di chi si fa il 559 30 volte l'anno agosto compreso!
Mi vergogno un po' a fare questa richiesta, dopo aver letto del bellissimo giro di BugiaNen :)
[MENTION=35008]bikerciuc[/MENTION]: ti ricordi il dislivello del WT4, da Avigliana alla Sacra? Sul libro c'è un refuso e non si capisce. Grazie!
Stavo pensando di farlo nel primo weekend di ottobre.
[MENTION=35008]bikerciuc[/MENTION]: ti ricordi il dislivello del WT4, da Avigliana alla Sacra? Sul libro c'è un refuso e non si capisce. Grazie!
Stavo pensando di farlo nel primo weekend di ottobre.
785m D+
Qualche tratto a spinta prima dell'Ancoccia sul sentiero dei principi, causa fondo e pendenze toste.
se ti interessa sabato 5 ottobre c'è Sacra Natura, la festa alla Sacra dei Comuni posti a corona del monumento, si sale in ferrata, accompagnati dagli asini e naturalmente in mountain bike..
per la salita in mtb se ti interessa la stiamo organizzando...
ah.. degustazione di prodotti tipici del territorio offerta sul piazzale della Sacra..
