A presto, ieri è andato benissimo con il giro del sistema stradale e sentieri del Monte Colombina... le discese sono estreme per il bagnato... e tanti Km. di ottima pedalata guidata bene da B Planante e il suo amico (io avevo perso l'orientamento e quando è così io raggiungo il massimo dello SVAGO... è bellissimo quando c'è la guida e se non c'è viene la paura di morire che alimenta la sopravvivenza e poi si riesce sempre perché si trovano i cacciatori, qualcuno a piedi con l'ombrello... dove è facile, NESSUNO però dove è difficile)
Colombina si affaccia sulla Vallecamonica per la discesa estrema.
Le prossime gite più dentro l'area bergamasca... in modo che arrivo in automobile ... ieri tredici ore, dalle cinque del mattino sino alle sei della sera... oggi asciugatura senza sole che dura di più. anche 2 giorni...
Ieri la seconda girata dopo il mal di gola preso andando in giro con l'automobile e rimanendo poi freddo in qualche laboratorio meccanico del ciclismo... per ovvie ragioni del discutere sul "più tubo della forcella e meno fodero e che senso ha la sproporzione"... il raffreddore non è ancora a posto, ma io girando anche sotto la pioggia guarisco. perché è il respiro che ci fa vivere oltre la birra eccetera.
Magari si può fomentare un poco di andare su alture con automobile per discendere moltissimo ? Però occorre un sistema di come avere gli autisti... direi che questo è impossibile...
La salita occorre, come anche il tempo poco umido giusto (secco si scivola ancora ad esempio su aghi di pino nel bosco ed erba lunga di mezzecoste e pure pietre lisce troppo secche che si piegano verso valle... cioè io per due volte in due anni di lasso di tempo, nello stesso punto, sopra Fabrezza di Saviore dove esce il sentiero alpinistico che va al rifugio .... sono caduto come sul ghiaccio ma era Agosto e secco... cavoli si piattona su un fianco e sono dolori di vero incidente... assurdo ma vero...)
Dicono che per Natale arriva la tempesta di neve... mi sa che SECCO poi sarà il vino... e fuori sempre bagnato, pazienza...
Certo, le salite dure dall'inizio sono più sbrigative... direi che il meglio che c'è per fare quota è sempre andare nel bosco e salire su in verticale, passo dopo passo con portare la bici... he he... mi porterò i RAMPONI oltre le ciaspole... ma non più e mai sulle piste dove poi qualcuno ti guarda male...
Ma ieri ho visto strade nel bosco luuungheeee che pareva di essere sulla rete strade e sentieri del Piz Tri o sul tracciato alto tra Berzo Demo sino a Ponte di Legno...
Il territorio pareva più dolce... però poi la discesa estrema finiva più... eravamo in alto... e restando sotto il livello dell'innevamento si scendeva bene... hey ho preso una legnata sul casco che se in salita l'altro albero non mi aiutava, frantumavo la torcia frontale...
Occorre anche scendere chinando la schiena... questo piacerà al Buon Dio che ci vede e semmai provvede a farci riposare bene dopo fatiche immense prese come penitenza se fede c'è... altirmenti è svago sportivone e solo questo.
A presto, io sarò pronto tra due giorni.