Quello che scrivi è tutto vero: la questione ormonale (GH e insulina), il fatto che l'uomo nella Preistoria mangiava raramente, il fatto che la maggior parte delle persone "normali" (quelle che nel mio lavoro chiamo "Signor Mario" o "Signora Maria") fanno già fatica a ridurre le kcal -figuriamoci a ridurre i pasti giornalieri-
PERO' l'uomo preistorico era spesso in chetosi, dato che mangiava raramente (per chi non sa cos'è la chetosi: è quello stato in cui, durante il digiuno -reale o simulato- il corpo utilizza i grassi di deposito come fonte di energia, anziché i carboidrati, che non ci sono. e un sottoprodotto di questo metabolismo, chiamati corpi chetonici). E' ampiamente dimostrato che, senza carboidrati (come avviene durante il digiuno), le performance negli sport di endurance come il ciclismo si riducono. E' invece possibile continuare a fare sport a medio-bassa intensità anche senza carboidrati e durante protocolli di digiuno intermittente.
Quindi, come al solito, non esiste una verità assoluta in nutrizione: la scelta del regime alimentare da adottare (che è assolutamente reversibile nella vita!) dipende dai nostri obiettivi, dal nostro stile di vita e da ciò che riusciamo a tollerare meglio. Io non sono contraria in assoluto né alla dieta chetogenica, né al digiuno intermittente, tant'è che ho scritto un libro per entrambi gli argomenti
ah, ovviamente ho provato entrambi questi protocolli su di me, declinati in diverse varianti!