oh...finalmente inizio a capirci....
cioè...fatchi a rilanciarla, ma quando prende la velocità gira che è una meraviglia...di conseguenza, nascosti dietro in un treno vuol dire imballare continuamente le gambe,ma in "solitaria, un spettacolo....
Ho visto a Roma che belle velocità prendevi sui lunghi.....sembrava un percorso fatto apposta...
tempi al giro???
tks!
Esatto Anna. E' una questione di 'volani', cioè delle ruote.
Le ruote più grandi e più pesanti immagazzinano più energia delle ruote più piccole e più leggere.
Questo crea una serie di effetti che ognuno dovrà valutare personalmente.
1- Nelle accelerazioni le ruote per essere portate a una velocità 'x' immagazzinano più energia, questa energia la fornisci ovviamente tu pedalando.
Questo magazzino extra di energia può avere una differenza più o meno grande rispetto a una 26. La variazione e' sempre positiva (il magazzino di energia di una 29er è sempre maggiore di una 26 per via del maggiore diametro) ma può variare moltissimo secondo il peso delle ruote. Ruote leggere, variazione minima. Ruote pesanti, variazione importante. Ecco perchè il peso delle ruote è vitale per una 29er molto più che per una 26.
Se si lavora bene sulle ruote la 29er diventa molto simile a una 26 e l'effetto volano aggiuntivo tende a ridursi molto.
2- Questa energia (attenzione!) non è persa, ma solo immagazzinata. Basta tirarla fuori e viene restituita. Per esempio le 29er quando si arriva in un falsopiano in salita chiedono meno gambe per tenere la velocità perchè i volani restituiscono energia messa dentro prima. La bici è molto meno sensibile alle asperità anche grazie all'effetto volano, un tratto di percorso morbido, uno strappo improvviso, un attimo di stop alla pedalata hanno effetti meno deleteri su una 29 che su una 26 perche' si usa l'energia in più immessa precedentemente nei volani.
La bici inoltre stanca meno a guidarla perchè è più stabile e mantiene molto meglio la triettoria.
La cosa davvero positiva è che l'effetto stabilizzante cambia con la velocità: basse velocità, effetto minimo (quindi buona maneggevolezza), alte velocita' effetto sensibile (quindi maggiore stabilità).
Quando si frena l'energia messa nei volani viene buttata via nei freni. Fatica in più fatta solo per scaldare le pastiglie.
Ecco perchè le 29er vanno guidate in un altro modo.
Guida dolce, raccordata, progressiva e la bici vola meglio e con meno fatica rispetto a una 26.
Guida nervosa, aggressiva, a scatti e la bici assorbe più potenza a pari prestazioni di una 26.
Se l'atleta ha già di per se una guida morbida e pulita è già a metà strada.
L'altra metà la impara visto che le 29er tengono molto di più in curva e si può entrare piu' veloci che significa anche uscire più veloci e trovarsi a rilanciare meno risparmiando con la 29er molta altra energia.
Anche nei buchi si può entrare più veloci a parità di sicurezza perchè almeno un 10% delle asperità vengono 'mangiate via' dalle ruotone mentre una 26 perde velocità e vibra sensibilmente di più.
Ed è ESATTAMENTE quello che ha provato Galadriel, probabilmente l'atleta italiano con il maggior numero di Km su una 29er a livello nazionale (bisognerebbe chiedere a Masini ma credo abbia iniziato a pedalare 29er dopo Lorenza e che faccia gare con chilometraggi più bassi)
Proprio così....è quello che mi è successo in rendena, faticavo nei rilanci a stare dietro ai ragazzi che magari avevo tranquillamente tirato o seguito sui rettilinei.
Meglio stare davanti e tirare il gruppo....cosi lesioni chi ti sta dietro.
E' quello che mi è successo con la bravissima Lisa Bacchiavini alla 24h della Rendena, mi ha seguita e per starmi alle calcagna non riusciva a mangiare, alla prima salita dopo circa due ore di pedalata, l'ho staccata vista la sua stanchezza.
Quindi se sei dietro e sei costretta a tenere il ritmo imposto da una 26 spesso butti energia nelle frenate che sei costretta a fare per non tamponare chi ti precede.
Se sei davanti mi spiace per chi ti segue ma se vuole starti attaccata deve spendere molto più di te. Altrimenti la saluti.