Conosco la zona dell'incidente, per ribaltare una macchina in quel pezzo di strada rettilineo posso scommettere che chi guidava era al cellulare e non ha visto lo spartitraffico. Speriamo che la donna se la cavi.
News Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso
- Creatore Discussione marco
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Conosco la zona dell'incidente, per ribaltare una macchina in quel pezzo di strada rettilineo posso scommettere che chi guidava era al cellulare e non ha visto lo spartitraffico. Speriamo che la donna se la cavi.
Non si capisce se abbia fatto tutto da sola o se fosse un'altra l'auto uscita "a tutta velocità" da via Hajech.
E non ho capito se il cordolo lo abbia saltato, dato che se lo avesse preso sul lato sinistro mi sarei aspettato che il ribaltamento fosse avvenuto sul fianco destro.
E non ho capito se il cordolo lo abbia saltato, dato che se lo avesse preso sul lato sinistro mi sarei aspettato che il ribaltamento fosse avvenuto sul fianco destro.
Non riesco a comprendere di come si possa essere convinti che i problemi in strada siano solo un fatto italiano. Eppure basta informarsi un po' per scoprire che l'erba dei vicini non é tanto più verde della nostra.
A proposito: il tedesco che ha ucciso Rebellin e che guidava ubriaco in tutta Europa, causando guai nel suo paese e all'estero, é dietro le sbarre in Italia e grazie alle leggi italiane.
A proposito: il tedesco che ha ucciso Rebellin e che guidava ubriaco in tutta Europa, causando guai nel suo paese e all'estero, é dietro le sbarre in Italia e grazie alle leggi italiane.
Andrea80bz
Biker ciceronis
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...oppure la tedesca che ha investito mortalmente una intera famiglia in Cadore.
Un parente di mia moglie che lavorava come corriere in Germania é stato investito a lavoro mentre consegnava un pacco. Nell'incidente ha riportato la frattura di un braccio; l'investitore si é dato alla fuga ed é finita così, in un nulla di fatto. Unica consolazione di questa triste storia é che l'azienda dove lavora gli ha accordato, in seguito alla vicenda, il trasferimento in Italia.
Ultima modifica:
Il camionista tedesco Wolfgang Rieke, accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso nei confronti del ciclista Davide Rebellin, si è consegnato il 25 agosto ai carabinieri di Vicenza al valico del Brennero.
In una nota la Procura di Vicenza, guidata da Giorgio Lino Bruno, ha parlato di presentazione spontanea concordata fra i magistrati, i militari dell'Arma e il legale del tedesco nei cui confronti il Gip di Vicenza ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per aver travolto lo scorso 30 novembre 2022 l'ex ciclista professionista a bordo di un tir Volvo lungo la strada regionale 11 in direzione di Montebello Vicentino. Nei confronti di Rieke era ancora in corso di svolgimento presso la giustizia tedesca il procedimento relativo all'esecuzione del Mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale di Vicenza.
Va ricordato che in Italia, oltre al tribunale di Vicenza, si erano già occupati in precedenza del tizio il tribunale di Foggia per una denuncia per omissione di soccorso, e il tribunale di Chieti per una denuncia ottenuta per guida in stato di ebrezza avvenuta, tra l'altro, sulle strade che frequento abitualmente in inverno con la bici da corsa.
Si hai ragione il soggetto ha una lista lunghissima e un patteggiamento con sconto di pena ,hanno fatto un accordo per semplificare la trafila della richiesta di estradizione e quindi attraverso il suo legale si è consegnato ,non sicuramente a gratis rispetto alla trafila normale per cui vedremo alla fine e vedremo se saranno concessi i domiciliari in Germania
Vedremo. Ma intanto sarà processato per omicidio grazie alle nostre leggi. Dubito che venga assolto.
Per inciso e volendo andare un attimo OT: i responsabili dirigenti tedeschi della Thyssen di Torino, non volevano proprio saperne nulla di scontare la loro pena per la morta cagionata ai poveri operai della famosa fabbrica. L'ultimo dirigente che doveva andare in carcere si é deciso pochi giorni fa, dopo 16 anni.
Giusto, e scommetto che se si va su forum di bici tedeschi, francesi ecc.. Ci saranno persone che diranno "L'Italia ha una grande tradizione ciclistica e i ciclisti sono più rispettati che da noi...!
Alla storiella che Cristo sia morto di freddo io non ci credo.Giusto, e scommetto che se si va su forum di bici tedeschi, francesi ecc.. Ci saranno persone che diranno "L'Italia ha una grande tradizione ciclistica e i ciclisti sono più rispettati che da noi...!
Nella primavera scorsa il corridore della Jumbo Wout Van Aert si era lamentato dell'Italia, di come l'allenamento condotto in Brianza fosse stato uno dei peggiori a causa del traffico
VAN AERT IN BRIANZA. «IL PEGGIOR ALLENAMENTO DELL'ANNO, FELICE DI ESSERE TUTTO INTERO»
Il campione belga ha "scoperto" le strade italiane...
www.tuttobiciweb.it
In seguito durante un allenamento al confine tra Belgio e Olanda... Wout Van Aert per poco non ci rimette le penne per un camion che gli ha tagliato la strada
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Van Aert quasi investito da un camion in allenamento: "È stato a un passo dalla morte" - Eurosport
CICLISMO - Racconto terrificante da parte dell'ex corridore Jan Bakelants, che martedì è uscito in allenamento con van Aert tra Belgio e Paesi Bassi in vista de
www.eurosport.it
Ma anche se non vogliamo parlare di gente famosa, mi limito alla Svizzera.
Investito da un'auto, muore ciclista 55enne
L'incidente è avvenuto ieri pomeriggio sulla Benkenstrasse.
www.tio.ch
Investe una ciclista di 33 anni e si dilegua
La donna ha riportato diverse ferite e si trova ricoverata in ospedale
www.tio.ch
Urta un ciclista e scappa, alla caccia del pirata della strada
Il 64enne è caduto a terra, riportando ferite giudicate gravi al volto
www.tio.ch
Ciclista investito e ucciso: rintracciato il camionista
L’incidente è avvenuto questa mattina a Gebensdorf (AG) mentre era buio, pioveva e soffiavano venti tempestosi. La procura di Baden ha aperto un'inchiesta
www.ticinonews.ch
Difficile chiudere le strade alle betoniere, che sono riportate in diversi incidenti tra quelli elencati. Se erano lì non erano per farsi un giro, e dovevano a occhio e croce consegnare qualcosa che con altri mezzi più leggeri non si può. È chiaro che la viabilità va totalmente rivista in quel di Milano, ma non leverebbe comunque dalle strade dei mezzi da lavoro del genere.Mi chiedo per quale ragione si ostinino a prendere la bicicletta a Milano dopo tutti questi episodi…
E mi chiedo come mai il sindaco non abbia ancora capito di chiudere al traffico le strade per i mezzi pesanti (in questo caso è un auto ma poco cambia) e perché non siano in grado di attrezzarla come può essere Modena o Bologna o addirittura Parigi, ma che c@xxxxx…..
Crocifiggetemi pure ma io resto dell'idea che con un po' più di attenzione e "istinto di sopravvivenza" da parte dei ciclisti non dico tutti ma una buona parte di questi incidenti si poteva evitare. Vivo in provincia e già ne vedo troppe, figuriamoci in una metropoli come Milano dove tutti vanno di fretta, tra chi ti si affianca in velocità e magari non vede la freccia che devi a svoltare a dx, gente in strada, magari senza uno straccio di lucina, mentre a fianco c'è la pista ciclabile.
Come pure quelli a piedi che attraversano al volo sulle strisce pedonali senza dare un minimo di accenno che vogliono attraversare o che lo fanno guardando il cellulare anziché una eventuale auto che per svariati motivi non rispetta l'obbligo di fermarsi, perché "tanto io sono sulle strisce", quello col monopattino che va con una sola mano perché con l'altra sta telefonando, l'altro in bici addirittura senza mani, perché scrive un messaggio su WhatsApp mentre va...
E con questo non voglio affatto fare l'avvocato del diavolo.
Come pure quelli a piedi che attraversano al volo sulle strisce pedonali senza dare un minimo di accenno che vogliono attraversare o che lo fanno guardando il cellulare anziché una eventuale auto che per svariati motivi non rispetta l'obbligo di fermarsi, perché "tanto io sono sulle strisce", quello col monopattino che va con una sola mano perché con l'altra sta telefonando, l'altro in bici addirittura senza mani, perché scrive un messaggio su WhatsApp mentre va...
E con questo non voglio affatto fare l'avvocato del diavolo.
Sono d'accordo con te, pure io che mi muovo spesso con camion o furgone capita di dover stare attento a qualche vecchietto distratto che zigzaga in mezzo alla strada o svolta improvvisamente.
Solo che io sto in un piccola paese di provincia dove il traffico è ridottissimo, e raramente accadono incidenti bici-auto.
In grandi città come Milano invece è un bel casino, infatti le poche volte che mi capita di andare in città (o semplicemente nell hinterland Milanese) mi sento sempre insicuro come se avessi preso la patente il giorno prima.. !
Ci sono strade che evidentemente, per condizioni di larghezza e/o tipologia di traffico non sono sicure per i ciclisti e per pedoni.
Ma immancabilmente ci trovi gente, soprattutto quelli che non capisco, sono quelli che fanno sport in tali post, gente che corre sui cavalcavia o fa bdc in scia ai bilici su strade a scorrimento veloce. Lo sport non è un necessità, si fa in luogo consono.
Piuttosto che farle io faccio un giro più lungo, non rischio. A un semaforo, a un incrocio affiancare un'auto è già pericoloso, un furgone molto rischioso, un camion è pazzia.
Se la gente non ci arriva su certe strade io proporrei divieto pedoni e ciclisti.
Poi occorrono percorsi ciclabili dedicati veri, non ciclopedonali del cavolo che attraversano 100 rotonde in 2 km.
Ma immancabilmente ci trovi gente, soprattutto quelli che non capisco, sono quelli che fanno sport in tali post, gente che corre sui cavalcavia o fa bdc in scia ai bilici su strade a scorrimento veloce. Lo sport non è un necessità, si fa in luogo consono.
Piuttosto che farle io faccio un giro più lungo, non rischio. A un semaforo, a un incrocio affiancare un'auto è già pericoloso, un furgone molto rischioso, un camion è pazzia.
Se la gente non ci arriva su certe strade io proporrei divieto pedoni e ciclisti.
Poi occorrono percorsi ciclabili dedicati veri, non ciclopedonali del cavolo che attraversano 100 rotonde in 2 km.
È proprio questo il punto, dobbiamo essere noi stessi in primis ad adottare un comportamento proattivo nel guardarci la pelle e non confidare sempre nel fatto che siano sempre gli altri a farlo perché in obbligo, ma evidentemente per molti questo concetto è difficile capirlo.
Andrea80bz
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davvero incredibile...
comunque io stesso circa un mese fa sono quasi stato investito sulle strisce qui a BZ da un turista germanico che viaggiava su un SUV elettrico. E non si è neanche scusato.
I divieti per pedoni e ciclisti già esistono su determinate strade. Ma attenzione a questa logica: finiamo per vietare alle ragazze carine di andare a Caivano...
Non è la stessa logica. In teoria, per il codice se io prendo un cavallo e ci attacco un calesse posso girare in strada.
Ma chi lo fa? E' forse sicuro?
La verità è che ci sono tipologie di veicoli che sono talmente diverse per dimensioni e prestazioni, da non poter stare nella stessa strada in sicurezza a meno che la strada non preveda compartimenti a loro riservati o sia immensamente larga.