News Motociclisti abusivi nel Parco dell'Etna aggrediscono ciclisti

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Provincia di Bs
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Picola ma carattarastica...
Non vuol dire nulla, le moto lì non ci devono essere e basta il problema non si dovrebbe esistere. E comunque nessun motociclista mi hai mai risposto se è coperto o no dall'assicurazione se chiappa un disgraziato in un sentiero
Vero...il motocrossista che andò contro al mio amico che dicevo prima, che gli piegò la forca e lo disarcionò dalla mtb con ruzzolone annesso, non era assicurato, oltre che ad essere in divieto, fortunatamente era un locale che si conosceva, gli ha pagato tutti i danni, compresi garze e cerotti e lo ha portato pure a casa in moto, la mtb sono andato dopo io a prenderla, il sentiero è a qualche centinaia di mt dalla strada...ma non sempre si è cosi " fortunati" ...se lo ammazzava non so come sarebbe finita...al giorno d' oggi poi che nemmeno si fermano commettendo il reato di omissione di soccorso...
 
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Maiella

Biker Maiellensis
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Maiella/Abruzzo
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
A dir la verità da una dozzina di anni a questa parte sono i ciclisti che oltre sulla strada ora te li trovi tra le balle anche per i boschi con la stessa arroganza credendo essere i padroni del mondo
Per smentire ciò che hai scritto basterebbero le innumerevoli aggressioni segnalate a danno dei professionisti, arrotati, urtati, presi a pugni. Loro fanno notizia, di conseguenza immagina i casi taciuti dalla cronaca e subiti da semplici appassionati.
In secondo luogo ti segnalo che in altri posti diversi dall'Italia, ci sono campagne di sensibilizzazione con tanto di segnaletica che invitano a lasciare il famoso metro e mezzo di distanza tra il proprio mezzo e chi va in bici. Ovviamente ciò non significa che ci sono problemi solo in Italia, ma che anche all'estero i corridori (prof. e amatori) se la devono vedere con automobilisti privi di cervello. Qualche anno fa un corridore della dismessa Dimension Data fu aggredito in Africa (non ricordo se in Sudafrica o in Eritrea).
Sorvolo sull'ambito in MTB, ma solo perché spero con tutte le mie forze che neanche tu possa credere a ciò che hai scritto.
 

Roswell

time-space
16/7/22
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Mantova
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Bombtrack hook ext
Il problema non sono le moto che girano per i boschi ma le teste di caxxo indipendentemente dal mezzo usato e chiaramente sono ovunque (in percentuale diversa), quindi o si tollera che alla fine nessuno di quelli che scrive al momento è santo oppure ci si legna come nel video :-|
 

ammericano

Biker cesareus
9/12/20
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Turin
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Cannondale
Per smentire ciò che hai scritto basterebbero le innumerevoli aggressioni segnalate a danno dei professionisti, arrotati, urtati, presi a pugni. Loro fanno notizia, di conseguenza immagina i casi taciuti dalla cronaca e subiti da semplici appassionati.
In secondo luogo ti segnalo che in altri posti diversi dall'Italia, ci sono campagne di sensibilizzazione con tanto di segnaletica che invitano a lasciare il famoso metro e mezzo di distanza tra il proprio mezzo e chi va in bici. Ovviamente ciò non significa che ci sono problemi solo in Italia, ma che anche all'estero i corridori (prof. e amatori) se la devono vedere con automobilisti privi di cervello. Qualche anno fa un corridore della dismessa Dimension Data fu aggredito in Africa (non ricordo se in Sudafrica o in Eritrea).
Sorvolo sull'ambito in MTB, ma solo perché spero con tutte le mie forze che neanche tu possa credere a ciò che hai scritto.

viva la francia ... girando spesso su quelle strade (almeno quelle delle alpi) noto un rispetto scrupoloso della sicurezza dei ciclisti e gli automobilisti cedono sempre il passo anche ai motociclisti.

io quando esco in BDC torno spesso terrorizzato. su per i sentieri ho incontrato solo poche volte qualche trialista sempre gentile (anche perché in piemonte è vietato andare per boschi in moto). diversa è la situazione sulle strade militari famose ed in quota che si riempiono di enduristi da birra e polenta in rifugio.

ciò detto per come ho le palle girate sarebbe finita molto male se avessi incontrato gente simile a quella del video sul sentiero.
 
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Mandarin

Biker agrumensis
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Monza
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Celeste & Azzurra
-Appunto è dagli anni '70 che le moto frequentano i boschi, poi puntualmente arrivano "i Milanesi" in villeggiatura a rompere le balle, ho avuto un paio di volte discussione con escursionisti a piedi e mai erano del posto, inoltre la maggior poarte dei sentieri che ora (da pochi anni a questa parte) puliscono e preparano per le bici esistono solo ed esclusivamente perchè sono rimasti aperti grazie alle moto

Finalmente abbiamo trovato il vero problema: il milanese che rompe i c0glioni. Non possono starsene sulla Montagnetta di San Siro con le loro scarpine da trekking così gli enduristi possono continuare a girare per i boschi in santa pace?
 

Barons

~ Beer & Beer ~
19/10/13
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~BS~
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Marin El Roy
-Per quanto riguarda la sicurezza sbagli di grosso, la moto è il mezzo più sicuro, la senti arrivare molto prima di una bici e ti regoli di conseguenza, una bici te la trovi addosso senza accorgertene (in moto non ho mai rischiato incidenti, in bici qualche volta mi son cagato addosso).
-L'impatto sui sentieri è diverso ma comunque è meno influente di qualsiasi temporale, ci sono posti dove le moto girano dagli anni '70, secondo la vostra teoria non dovrebbe esistere più nemmeno la montagna
-Gli animali sono più intelligenti delle persone e se ne sbattono le balle delle moto, li ho sempre visti scappare alla stessa maniera anche in bici o a piedi (anzi dei cinghiali non li ho nemmeno visti scappare con la moto accesa!!)
-Appunto è dagli anni '70 che le moto frequentano i boschi, poi puntualmente arrivano "i Milanesi" in villeggiatura a rompere le balle, ho avuto un paio di volte discussione con escursionisti a piedi e mai erano del posto, inoltre la maggior poarte dei sentieri che ora (da pochi anni a questa parte) puliscono e preparano per le bici esistono solo ed esclusivamente perchè sono rimasti aperti grazie alle moto
- In caso di incidente le moto al contrario delle bici hanno regolere assicurazione che risponde

PS molti si lamentano che la gente gira senza targa, il motivo non è per non farsi prendere o pèerchè la moto non è immamtricolata, avete presente quanto può durare una targa (che poi in italia son dei cartelloni pubblicitari) attaccata a un parafango facendo enduro ? Che poi comunque dopo due pozzanghere è illeggibile
Mamma mia quante ne hai dette , il temporale e’ la natura che azzo di colpa ne ha se spacca un sentiero? il motociclista spacca di sua volontà e io che sistemo i sentieri dove poi passo in MTB non ho mai visto un motociclista con il badile e il piccone …MAI!!!!
I milanesi poi lasciamo stare il commento….
Ero anche io motociclista endurista negli anni 90 e la targa non là si metteva , non perché si rompeva ma per scappare non scriviamo cazzate dai… le vecia Mantova
 

Ilcoccolo

Biker tremendus
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Messina
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Radon Skeen Trail CF9
Anche in Italia, se non è cambiata la legge, la multa raddoppia se il ricorso al gdp viene rigettato.
Siamo l'unico paese al mondo, che io sappia, dove i controlli sulla velocità devono essere annunciati da un cartello, questo la dice lunga.
Si, ma siamo anche uno dei pochi dove i limiti di velocità sono messi a caxxo
 
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pk71

Biker velocissimus
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Nicolai G16
si potrebbe fare uno studio di sociologia a riguardo. Tu però pensa a cosa succede ad un tedesco che passa il Brennero. In Austria fa al max i 130 km/h, perché sa che è pieno di radar e controlli.
Arriva in Italia e comincia a vedere gente che fa i 160 quando il limite è 110 (primo pezzo di Autobrennero se ricordo bene). Una, due, tre macchine, se va in sorpasso gli fanno i fari perché è troppo lento.
Alla fine, non rispetta il limite neanche lui.

Caso contrario, italiano in Svizzera, dove il limite in autostrada è 120, e se sgarri finisci presto nel penale. Prende 1 volta una multa, dopodiché si abitua a leggere i cartelli del limite della velocità.

La domanda è: cosa fa la differenza fra un comportamento civile e uno incivile? L'uomo o le regole che vengono fatte rispettare? È un po' la storia dell'uovo e della gallina, perché chi decide se far rispettare le regole è sempre l'uomo (inteso come essere umano).
Il problema in Italia è che ci sono tantissime regole, ma non vengono fatte rispettare e ci si sente sempre nel giusto "perché così fan tutti". Non per niente la "contestazione" della multa, cioé sentirsi nel giusto anche se si è sgarrato, è una cosa tutta italiana. All'estero puoi fare ricorso, pagando le spese se hai torto.
Quindi se io vado il Tailandia e mi in…….o una minorenne, siccome lo fanno molti, moltissimi, ed è altamente tollerato, la colpa è della polizia e dello stato tailandese.
 

marco

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Quindi se io vado il Tailandia e mi in…….o una minorenne, siccome lo fanno molti, moltissimi, ed è altamente tollerato, la colpa è della polizia e dello stato tailandese.

dove lo hai letto che ho detto che la colpa è degli altri? La colpa è solo tua, se non rispetti le regole, il resto sono scuse.

Fanno 150€ per la seduta
Conor Mckenna Yes GIF by Foil Arms and Hog
 

pk71

Biker velocissimus
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Nicolai G16
dove lo hai letto che ho detto che la colpa è degli altri? La colpa è solo tua, se non rispetti le regole, il resto sono scuse.

Fanno 150€ per la seduta
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“si potrebbe fare uno studio di sociologia a riguardo. Tu però pensa a cosa succede ad un tedesco che passa il Brennero. In Austria fa al max i 130 km/h, perché sa che è pieno di radar e controlli.
Arriva in Italia e comincia a vedere gente che fa i 160 quando il limite è 110 (primo pezzo di Autobrennero se ricordo bene). Una, due, tre macchine, se va in sorpasso gli fanno i fari perché è troppo lento.
Alla fine, non rispetta il limite neanche lui.

Caso contrario, italiano in Svizzera, dove il limite in autostrada è 120, e se sgarri finisci presto nel penale. Prende 1 volta una multa, dopodiché si abitua a leggere i cartelli del limite della velocità.”

Da quello che hai scritto ho capito che la colpa è dell’ambiente e non della persona, svizzero in Italia contro italiano in Svizzera.
Probabilmente tanti, ma non tutti, gli stranieri che vengono in Italia vengono proprio perché qui fanno un po’ come gli pare, tipo quando si andava in gita scolastica.
Anzi rincaro la dose, il tuo è proprio lo stereotipo del pensiero di un italiano.
Le regole e le leggi ci sono a prescindere che ci sia qualcuno che ti faccia il verbale.
 

marco

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“si potrebbe fare uno studio di sociologia a riguardo. Tu però pensa a cosa succede ad un tedesco che passa il Brennero. In Austria fa al max i 130 km/h, perché sa che è pieno di radar e controlli.
Arriva in Italia e comincia a vedere gente che fa i 160 quando il limite è 110 (primo pezzo di Autobrennero se ricordo bene). Una, due, tre macchine, se va in sorpasso gli fanno i fari perché è troppo lento.
Alla fine, non rispetta il limite neanche lui.

Caso contrario, italiano in Svizzera, dove il limite in autostrada è 120, e se sgarri finisci presto nel penale. Prende 1 volta una multa, dopodiché si abitua a leggere i cartelli del limite della velocità.”

Da quello che hai scritto ho capito che la colpa è dell’ambiente e non della persona, svizzero in Italia contro italiano in Svizzera.
Probabilmente tanti, ma non tutti, gli stranieri che vengono in Italia vengono proprio perché qui fanno un po’ come gli pare, tipo quando si andava in gita scolastica.
Anzi rincaro la dose, il tuo è proprio lo stereotipo del pensiero di un italiano.
Le regole e le leggi ci sono a prescindere che ci sia qualcuno che ti faccia il verbale.

vabé, fare lo psicologo non è il mio mestiere.
Resta il fatto che non hai capito una mazza.
Hot Shots Idiot GIF
 
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Maiella

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viva la francia ... girando spesso su quelle strade (almeno quelle delle alpi) noto un rispetto scrupoloso della sicurezza dei ciclisti e gli automobilisti cedono sempre il passo anche ai motociclisti.

io quando esco in BDC torno spesso terrorizzato. su per i sentieri ho incontrato solo poche volte qualche trialista sempre gentile (anche perché in piemonte è vietato andare per boschi in moto). diversa è la situazione sulle strade militari famose ed in quota che si riempiono di enduristi da birra e polenta in rifugio.

ciò detto per come ho le palle girate sarebbe finita molto male se avessi incontrato gente simile a quella del video sul sentiero.
Ci sono dei posti con maggiore sensibilità. Il punto é che drogati, alcolizzati, schiavi dello smartphone, gente che al volante immagina di trovarsi a Monza, ne é piena.
Certo mi da fastidio leggere che solo in Italia accadono robe del genere: non é cosi.
É utile ricordare che Rebellin é stato ucciso da un tedesco alla guida di un camion per lavoro, che proprio in Italia era stato già condannato (a Foggia), e al quale avevano ritirato la patente (a Chieti, circa 20 Km da casa sulle strade dove esco in bici) per reati avvenuti nel 2009 e nel 2014.
Quanto ai sentieri e ai giri in MTB, valgono le stesse considerazioni: se uno é una testa di cazzo, lo é sempre sia alla guida di un auto che di una moto da cross.
 
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Biker superioris
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Banshee Titan
eccolo che viene fuori il vero spirito del "ciclisti di merda", ti stavo aspettando e, come al solito, basta poco per far venire fuori il peggio dai prepotenti.
Gneralizzo come fate voi con le moto da enduro, moto da enduro che ultimamnte utilizzo veramente poco ma ogni volta che leggo dscussioni del genere mi vien solo voglia di lasciare a casa la bici e tornare a bruciare miscela tutte le settimane (così magari arrivo alle gare anche con un po' diallenamento)

Comunque pensa che mi sento una merda anche io quando vado in bici specialmente su strada, perlomeno cerco di non fare strade trafficate, non intralciare il traffico e non ho pretese senza senso tipo il metro e mezzo di distanza che lo vedo abbastanza impraticabile sulle strade italiane
 
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marco

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Gneralizzo come fate voi con le moto da enduro, moto da enduro che ultimamnte utilizzo veramente poco ma ogni volta che leggo dscussioni del genere mi vien solo voglia di lasciare a casa la bici e tornare a bruciare miscela tutte le settimane (così magari arrivo alle gare anche con un po' diallenamento)

Comunque pensa che mi sento una merda anche io quando vado in bici specialmente su strada, perlomeno cerco di non fare strade trafficate, non intralciare il traffico e non ho pretese senza senso tipo il metro e mezzo di distanza che lo vedo abbastanza impraticabile sulle strade italiane

guarda che stiamo commentando questo.


C'è poco da cercare scuse sulle "generalizzazioni", i motociclisti nel video si comportano come degli stronzi. Inoltre se è vietato andare nei boschi, è vietato. Non è una generalizzazione. Per me puoi pure bruciare miscela dove vuoi, se lo fai dove è vietato spero che ti becchino e ti facciano multa con sequestro della moto.
 

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Biker superioris
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Banshee Titan
Finalmente abbiamo trovato il vero problema: il milanese che rompe i c0glioni. Non possono starsene sulla Montagnetta di San Siro con le loro scarpine da trekking così gli enduristi possono continuare a girare per i boschi in santa pace?
I "milanesi" son quelli che abitano in città, lavorano in qualche ufficio tutto il giorno poi il weekend arrivano allo stato brado in campagna o tra i monti e pretendono che la gente del posto si adegui a vivere come nel loro modo immaginario.
Tra l'altro anche tra gli enduristi in moto esiste la categoria "milanesi" e ovviamente è quella che fa più danni
 
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guarda che stiamo commentando questo.


C'è poco da cercare scuse sulle "generalizzazioni", i motociclisti nel video si comportano come degli stronzi. Inoltre se è vietato andare nei boschi, è vietato. Non è una generalizzazione. Per me puoi pure bruciare miscela dove vuoi, se lo fai dove è vietato spero che ti becchino e ti facciano multa con sequestro della moto.
Ma infatti mi sono già espresso su quello, il ciclista manco saluta e fa subito l'arrogante dicendo "qui non potete stare, ecc", per sua sfortuna si è trovato davanti un gruppo di trogloditi (e da parecchi commenti si cerca di far passare tutti i motociclisti così) ed è andata a finire a schiaffoni. Che altro c'è da dire ? I divieti purtroppo ci sono ma spesso non sono nemmeno regolari (a parte quel caso li che è parco)

Io in 20 anni di moto non ho mai litigato con nessun ciclista e in 10 anni di MTB nemmeno è successo il contrario
 

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