Dipende dalle esperienze di ognuno. Io ho gareggiato su strada fino ai juniores, non ti sto a raccontare quante cadute ho fatto di mio, quante provocate dal fatto di essere in gruppo, e da quanti e quali mezzi sono stato investito. In MTB (mai praticato a livello agonistico in alcuna delle sue forme), fortunatamente, al massimo morso da cani o fuggito da animali più o meno incavolati.
Ho corso anch'io fino agli Juniores su strada, e mai in MTB a livello agonistico. Posso dire che ai miei figli li farei gareggiare tranquillamente in MTB, e con tantissime riserve su strada (proprio perché ne conosco a fondo i pericoli).
Un solo esempio: ogni tanto leggiamo di cavi di ferro in tiro per fare del male ai bikers. Su strada, invece, ha preso piede l'usanza di prendere a pugni o di urtare con la propria auto chi va in bici. Le notizie riguardano tanto gli amatori (cronache locali), quanto i professionisti con risonanza mediatica più estesa.
Gli incidenti stradali con coinvolti ciclisti in allenamento e automobilisti sono ormai da tempo all'ordine del giorno
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Tuttavia, almeno in gara, se si decide di correre si accettano anche i rischi.
Va sottolineato, però, che le organizzazioni delle gare non devono forzare la mano, non devono spettacolarizzare gli eventi a discapito della sicurezza degli atleti. Su questo punto, proprio perché sono un ex corridore, ho una certa sensibilità e non abbasso mai la guardia. In passato sono stato nel giro di alcune gare giovanili su strada al livello organizzativo, e la mia attenzione era tutta rivolta alla sicurezza del circuito, alle buche sulla strada, alle segnalazioni, alle
protezioni da mettere su alcuni muretti, ecc.
Detto ciò, in ambito XC, non sarà di certo un rock garden in più a rendere pericolosa (o più) una gara.