News Decathlon costruisce la più grande fabbrica di bici in Europa

ant

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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
il tuo VERO inizio presuppone che il consumatore sia disposto a spendere VERAMENTE di più e la smettesse di credere che il guadagno e il libero mercato siano il male odierno, perché basterebbe guardare un po' più a est della Romania, nel secolo scorso, per capire che l'altro sistema non funziona.
infatti prima di Decathlon (sono vecchio abbastanza per ricordarmi i negozi di sci/alpinismo dei primi anni 80) una cacchetta di pile o un paio di guanti da sci costavano un rene.

Nell'84 ho perso una mascherina da sci e sono rimasto incacchiato tutto il giorno, perchè costava l'equivalente di 120€ odierni.

la globalizzazione ha avuto tanti demeriti ma ha anche democratizzato i consumi.
 
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il tuo VERO inizio presuppone che il consumatore sia disposto a spendere VERAMENTE di più e la smettesse di credere che il guadagno e il libero mercato siano il male odierno, perché basterebbe guardare un po' più a est della Romania, nel secolo scorso, per capire che l'altro sistema non funziona.
Si però Marco, se il consumatore venisse pagato il giusto non avrebbe problemi a pagar qualcosa in più, abbiamo il potere d'acquisto e salario tra i più bassi d'Europa, questo grazie ai 30/40 anni di politicanti industriali, ci han tolto anche tutti i diritti acquisiti col sangue negli anni 70...un operaio oggi con 1200 € al mese, magari un affitto da pagare, un figlio piccolo e una moglie ancora in attesa di lavoro, semmai lo troverà, pur avendo una passione, come può ora come ora, permettersi un made in Italy che costa almen un 30% in più di un made in Taiwan?
Ci vuole una svolta epocale, altrimenti l andazzo sarà solo sfruttamento di categoria, che ricordo dal dopoguerra con la propria schiena fece grande l'Italia e questo è il loro modo per dirci grazie...col tempo se ne accorgeranno anche in Polonia e Romania o Bulgaria...magari anche i cinesi...e allora tutti in Africa, così saremo noi a far sbarchi al contrario...
 

marco

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Se il consumatore venisse pagato il giusto non avrebbe problemi a pagar qualcosa in più, abbiamo il potere d'acquisto e salario tra i più bassi d'Europa, questo grazie ai 30/40 anni di politicanti industriali, ci han tolto anche tutti i diritti acquisiti col sangue negli anni 70...un operaio oggi con 1200 € al mese, magari un affitto da pagare, un figlio piccolo e una moglie ancora in attesa di lavoro, semmai lo troverà, pur avendo una passione, come può ora come ora, permettersi un made in Italy che costa almen un 30% in più di un made in Taiwan?
Ci vuole una svolta epocale, altrimenti l andazzo sarà solo sfruttamento di categoria, che ricordo dal dopoguerra con la propria schiena fece grande l'Italia e questo è il loro modo per dirci grazie...col tempo se ne accorgeranno anche in Polonia e Romania o Bulgaria...magari anche i cinesi...e allora tutti in Africa, così saremo noi a far sbarchi al contrario...

Indovina da dove viene il motto di Media Markt (Media World in Italia): Geiz ist geil. E i salari tedeschi non sono quelli italiani.
Oppure prendi Ryan Air, Irlandese, o Easy Jet.

La svolta epocale c'è già stata con internet, solo che alcuni Paesi sono rimasti al palo.
 

Tc70

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Indovina da dove viene il motto di Media Markt (Media World in Italia): Geiz ist geil. E i salari tedeschi non sono quelli italiani.
Oppure prendi Ryan Air, Irlandese, o Easy Jet.

La svolta epocale c'è già stata con internet, solo che alcuni Paesi sono rimasti al palo.

Eh si...il problema è che agli italiani probabilmente piace farselo mettere in quel posto...altrimenti non capisco perché ci son le stesse facce da almeno 40 anni e che continuano ad eleggere...
 

mcpelo68

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Ma diciamo pure che aprire una ditta in questo paese, al di là dell'imprenditore italiano, occorre avere qualche tendenza suicida e/o il desiderio di procurarsi del dolore e dei grandi dispiaceri.
Finchè avremo una burocrazia degna di Bisanzio, con la sovrintendenza che ti farà impazzire perchè la fabbrica invece di bianca la vogliono verde a macchie sfumate, ma con l'ufficio tecnico del comune che invece te la impone bianca, e ci vorranno mesi, se non anni, per riuscire a tirar su una tettoia... beh, uno delocalizza perchè tocca.
Non per niente adesso si va in est europa: costa meno, meno burocrazia, meno controlli, con tutto ciò che ne consegue, nel bene e nel male.
ah è x questo che la fiat è scappata dall' italia e ha spostato la sede sociale in olanda???? ed io che credevo che l'avesse fatto x pagar meno tasse o perché forse lo stato , gli aveva chiuso i rubinetti da dove ciucciavano da sempre i nostri soldi!
 
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mcpelo68

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Eh si...il problema è che agli italiani probabilmente piace farselo mettere in quel posto...altrimenti non capisco perché ci son le stesse facce da almeno 40 anni e che continuano ad eleggere...
perché ogni giorno si spostano da una parte all'altra e anche se dai il voto a topogigio...ci trovi dentro brunetta :smile:
 

g.f.

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Si però Marco, se il consumatore venisse pagato il giusto non avrebbe problemi a pagar qualcosa in più, abbiamo il potere d'acquisto e salario tra i più bassi d'Europa, questo grazie ai 30/40 anni di politicanti industriali, ci han tolto anche tutti i diritti acquisiti col sangue negli anni 70...un operaio oggi con 1200 € al mese, magari un affitto da pagare, un figlio piccolo e una moglie ancora in attesa di lavoro, semmai lo troverà, pur avendo una passione, come può ora come ora, permettersi un made in Italy che costa almen un 30% in più di un made in Taiwan?
Ci vuole una svolta epocale, altrimenti l andazzo sarà solo sfruttamento di categoria, che ricordo dal dopoguerra con la propria schiena fece grande l'Italia e questo è il loro modo per dirci grazie...col tempo se ne accorgeranno anche in Polonia e Romania o Bulgaria...magari anche i cinesi...e allora tutti in Africa, così saremo noi a far sbarchi al contrario...
In buona parte concordo con te, però non credo che Decathlon costruisca questa fabbrica solo per il mercato italiani.
Immagino ci usciranno gran parte delle bici vendute in Europa occidentale, Francia compresa, dove i salari medi sono più alti che da noi.
Credo sia un'opportunità per avere bassi costi di produzione, paragonabili a quelli che avrebbero in Asia, risparmiando sui trasporti e sulle tasse di importazione e garantirsi maggiore autonomia in futuro.
Personalmente non credo ci sia dietro la volontà di invertire una tendenza ed iniziare a produrre in Occidente. Il business in generale, non solo quello del ciclismo, per me non ha una propria morale, ideali o convinzioni, se non fare i propri interessi.
 
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AlexV

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Personalmente non credo ci sia dietro la volontà di invertire una tendenza ed iniziare a produrre in Occidente. Il business in generale, non solo quello del ciclismo, per me non ha una propria morale, ideali o convinzioni, se non fare i propri interessi.
Che il business faccia i propri interessi è assodato. Attenzione però che in certi Paesi è molto più forte il sentimento nazionalista e/o europeista per cui il fatto di essere "Made in EU" potrebbe diventare un vantaggio competitivo.
Non dimentichiamo il successo Renault/Dacia rimanendo casualmente nel binomio Francia-Romania.
 

g.f.

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Che il business faccia i propri interessi è assodato. Attenzione però che in certi Paesi è molto più forte il sentimento nazionalista e/o europeista per cui il fatto di essere "Made in EU" potrebbe diventare un vantaggio competitivo.
Non dimentichiamo il successo Renault/Dacia rimanendo casualmente nel binomio Francia-Romania.
Può essere come dici tu, ma con la mentalità da italiano, fatico a vederci altro se non un'opportunità economica per chi produce.
Non ho una Dacia, che reputo comunque un buon marchio soprattutto per il Duster, credo che buona parte del successo sia dovuto al prezzo accessibile, per una qualità tutto sommato accettabile e con a garanzia un nome importante alle spalle, che fornisce i motori (almeno credo).
Sarebbe stato lo stesso se il marchio Dacia fosse costato qualcosa meno ma indipendente sul mercato da Renault, rimanendo sempre europeo? Secondo me no.
Non so come vada a livello di vendite Dechatlon in Francia ma credo che ci la compra punti al prezzo/qualità in relazione al costo/riferimento in negozio.
 

marco

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Dandy.23

Biker cesareus
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cn
beh, era ora che qualcuno si muovesse. Come al solito cominciano i francesi che vedono sempre un po' più lungo dell'imprenditore italiano che continua a cercare il centesimo nella delocalizzazione a scapito del servizio e qualità da una parte e dell'occupazione in europa dall'altra. Spero sia l'inizio della fine di questo trentennio di miopia industriale
Bah.. Sinceramente non lo comprendo molto questo commento.. Conosci rdr? E poi.. Sono francesi che vanno a costruire in Romania..
 

Alli74

Biker poeticus
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non c'è bisogno di aprire una fabbrica di 23.000 metri quadri in Romania per montare le bici. Per dire, Canyon lo fa già a Koblenz in Germania, e tanti altri marchi lo fanno in Europa o in America.

Non ho le competenze per valutare e trarre conclusioni da questi numeri, per questo motivo ho chiesto.
Non ho idea neanche del numero di bici vendute da Decathlon in confronto a Canyon.

In questo articolo per esempio parlano di "il più grande comparto produttivo d’Europa per l’assemblaggio di bici":


Non che sia fondamentale chiarire questo punto, era solo una curiosità.
 

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Non dimentichiamo il successo Renault/Dacia rimanendo casualmente nel binomio Francia-Romania.
Non dovremo nemmeno dimenticare il "trinomio" Fiat Chrishler e Peogeut, che stanno puntando molto sull elettrico e faranno il botto europeo secondo me, Fiat con lo stampo scocca della sua 500, ha dato, sotto lauto pagamento, il La, a Renault (Twingo) Opel (Adam) Ford (Ka tipo vecchio) e ne darà ancora in giro, il fatto è, che veramente noi italiani avremmo tutte la capacità per essere i primi in Eur, non a caso molte grosse aziende estere son gestite da italiani, all'estero ci richiedono, salvo poi sputtanarci con "pizza mandolino mafia" e visto l'andazzo politico/industriale italiano, non posso dar completamente torto a chi lo dice, anche se mi sta veramente sulle balls sentirlo dire.
 
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Gianz

Biker marathonensis
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Valdagno (VI)
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ah è x questo che la fiat è scappata dall' italia e ha spostato la sede sociale in olanda???? ed io che credevo che l'avesse fatto x pagar meno tasse o perché forse lo stato , gli aveva chiuso i rubinetti da dove ciucciavano da sempre i nostri soldi!
Non fare confusione tra imprenditori, che aprono ditte, e finanzieri, che ciucciano soldi. Probabilmente tutte o quasi le grandi holding del made in italy di italy nel CDA ne hanno ben poca, e si spostano appunto per lucrare.
Diverso è quando sei uno che produce qualcosa e vedi che in Romania apri la ditta in 6 mesi, mentre in Italia forse in 6 anni. Per non parlare di tutto quello che ci va dietro: normative meno restrittive, sindacati assenti, forza lavoro a meno. Sono tutti parametri che hanno anche delle ricadute negative, non c'è alcun dubbio.
Anni fa chiesi ad un mio cliente che aveva delocalizzato tutto in cina: ma scusa, se produci tutto in cina e porti là il lavoro, poi qui in Italia chi è che ti comprerà la merce, se porti via la ricchezza? Non si pose il problema, la ditta chiuse per fallimento dopo un paio d'anni: non vendeva niente. :pirletto:
 

AlexV

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Può essere come dici tu, ma con la mentalità da italiano, fatico a vederci altro se non un'opportunità economica per chi produce.
Ma lo è infatti. Nel momento in cui una consistente fetta di consumatori viene predisposta a privilegiare l'acquisto di un bene prodotto nel proprio paese (o in Europa) piuttosto che in Cina, allora produrre in Europa diventa un'opportunità.

Per motivi storici, in Germania e in maniera ancora più marcata in Francia il nazionalismo è molto presente nelle scelte di acquisto.
 

Nig

Biker perfektus
23/4/09
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Moglia(MN)
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Assolutamente nera!
È questo sbagliato...lasciare/mettere in politica imprenditori industriali, banchieri e mafiosi...detti non lavorano per il popolo, ma per loro stessi alla faccia del popolo...è così da quasi 50 anni in Itaglia...e questo Draghi non tirerà di certo fuori il coniglietto dal cilindro.
Forse mi sono spiegato male...volevo semplicemente dire che anche il più piccolo imprenditore o chi voglia ad iniziare ad esserlo ,qui in Italia ,è svantaggiato da una politica che non lascia spazio al piccolo per iniziare/proseguire/svilupparsi ...
 

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