E' una riflessione interessante, che spesso faccio.
Mai in vita mia, se non per errore, ho gettato un involucro per terra mentre andavo in bici o a piedi nei boschi, se trovo qualcosa la raccolgo.
Faccio la differenziata, vado nell'area ecologica a smaltire il possibile, uso la macchina quando necessario e viste le mie necessità molto poco.
Faccio ciò che é in mio potere, ciò che riesco a fare.
Lo faccio non perché me lo dice il pensiero corrente, ma perché, fin da piccolissimo, ho sempre amato la natura e chi con essa e in essa sa vivere. La rispetto perché mi sembra normale farlo.
Ho visto la mentalità consumistica crescere e crescere, ed elevarsi a potenza con l'apertura del mercato alla Cina. Ogni cosa ha perso sempre di più il suo reale valore, e ogni cosa viene prodotta con qualità sempre più bassa, a basso prezzo e a ritmo vertiginoso per accontentare un po' tutti. Cineserie appunto, cineserie che soffocano il pianeta e costano poco...così ci pensi anche meno a buttarle. E poi a ricomprare altre cineserie.
Non mi pongo il problema se la passione per la bici mi porta ad inquinare di più, perché la risposta è no. E' una passione a basso impatto in confronto ad altre (a parte quando mi schianto sulle rocce).
Una cosa che mi ha meravigliato delle e-bike invece, é proprio come siano state subito abbracciate e osannate dal mondo del ciclismo che ho sempre creduto vicino alla natura. Il discorso batterie, circuiti elettrici da smaltire, nuove ed enormi risorse per produrre questo nuovo gioco non viene proprio preso in considerazione. Gliene frega una sega a tutti.
Ma da un lato lo capisco, mentre noi stiamo attenti al capello, c'è chi sta radendo al suolo chilometri e chilometri di foreste, massacrando ogni tipo di animale, vuotando il mare a furia di pesca intensiva.
Città di milioni di abitanti che scaricano tutto nei fiumi, senza filtro alcuno. Asfalto e supermarket anche negli angoli più reconditi della siberia, del Canada etc.
Discariche grandi come città in Africa, in Asia e in sud America, alimentate dalle stesse aziende che nei paesi ricchi si riempiono la bocca di certificati, ecologia e quaquaraquà.
Ma poi vengono a raccontarci la storia dei prodotti bio, della filosofia green delle varie aziende e altre puttanate.
Noi possiamo fare qualcosa, ci mancherebbe, ma in fondo sappiamo benissimo che è solo una questione di tempo...