Il Sergente disse: facciamo le Sorgenti dell'Aniene perchè, dopo aver consultato i meglio siti di previsioni meteo, ho capito che le nuvole si aprono ed esce il sole.
Sabato partiamo e dopo dieci pedalate comincia a piovere e la gnagnarella ci farà compagnia lungo tutta la salita.
Per me è l'occasione per rinfacciare al Sergente Mariuccio tutte le critiche che puntualmente mi riserva quando propongo dei giri (troppo spingismo, poco spingismi, troppo disl, poco disl, troppo tecnico, poco tecnico).
Ma il Sergente è più furbo di un cervo (cit. Amici Miei - Atto 1) e asserisce con espressione degna del miglior incantatore di serpenti, anzi di più, di un politico italico, che alla fin fine avevo scelto io il giro.
E' così convincente che comincio ad autoinsultarmi.
Siamo in 5: Mariuccio, Anellomancante, Sandrello, me medesimo Pippixe e HmKid, che però fin da subito dichiara di non sentirsi bene. Ciò nonostante stringe i denti e va avanti, patendo atroci sofferenze.
L'autunno è al suo culmine e i colori straordinari.
Procediamo tranquillamente fino alla prima discesa che onestamente non ricordavo, o meglio, pensavo fosse banale. E invece è una figata e mi pento subito di non aver montato la
GoPro.
Alla fine della discesa ci troviamo a dover ricominciare a salire su asfalto mentre la finissima pioggià cade incessante.
La temperatura scende rapidamente: 9, 8,.....fino ai 4 gradi del punto più alto. Ma pedalando in salita non sentiamo il freddo, cosa che invece accusiamo durante le soste.
Se non patiamo il freddo, sentiamo altri olezzi, causa la poca lungimiranza alimentare dei partecipanti (cena a base di broccoletti e colazione con cappuccino).
Sono colto da Sanremiane ispirazioni e comincio a canticchiare lontane canzoni: Stella Stai, Liù, Sabato Pomeriggio, Su di Noi........e qui attacca Mariuccio che canta l'intera canzone di Pupo, lasciandomi di sasso.
Ora, se io ricordo le canzoni grazie ad una memoria da elefante, Mariuccio conosce alla perfezione solo la canzone di Pupo, il che la dice lunga circa i sui gusti musicali.
Ad un certo punto, mentre siamo sotto una tettoia a ripararci, un tizio che mi sentiva parlare chiede: ma sei toscano?
Rispondo: No.....però io ci do palle ai miei hani.....con quei bei pezzettoni di harne......
Arriviamo con molta calma a Campo Staffi e con piacevole soddisfazione vediamo che un bar è aperto. Ovviamente con c'è un'anima e la gentile barista, entusiasta, ci dice che stava per chiudere quando siamo entrati noi a.....riempirla di gioia.
Consapevoli di averle riempito la giornata le chiediamo di prepararci del te caldo e ci rifocilliamo con dei bei pezzettoni di harne buoniss.......ehmmmmmm....di torta.
Giusto per ringraziarla di cambiamo gli indumenti lasciando dentro il bar un gradevole odore di selvatico. Indossiamo le
protezioni e viaaaaaaa.....
Per evitare un po' di dislivello prendiamo un'Anelliana variante. Effettivamente la scelta è vincente e ci porta rapidamente all'imbocco della discesa tecnica.
Si comincia a scendere e mentre Sandrello balzella con la ruota posteriore come un leprotto, Mariuccio mi fa sentire il fiato sul collo dicendomi in continuazione: io ai miei hani ci do palle.
Ma porca pizzetta: stiamo rischiando di spiaccicarci sulle rocce e lui pensa ai suoi hampioni del mondo a cui ci da bei pezzettoni di harne buonissima.
La parte tecnica è davvero tosta ed insidiosa per la presenza di foglie che nascondono trabocchetti. E in uno di questi rischio il cappottone ma Anellone nostro ha un riflesso felino e afferra la mia ruota posteriore evidandomi il peggio.
Inizia la parte veloce e ci facciamo prendere dall'entusiasmo, lasciando correre le bici a folle velocità. E' un vero spasso.
Arriviamo alle macchine davvero appagati, salutiamo Sandrello che ha fretta di rientrare e, lungo la strada del rientro, ci prendiamo la meritata pizza e bibita.
UNDEBAKKKKEEEEEEEEEE
Foto
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