Vallo a raccontare agli abitanti intorno a Fukushima!
Io non ho nulla contro i giapponesi, anzi, è un popolo di cui apprezzo molti aspetti e molti pregi. Ma è anche un popolo con grandi difetti: sono rigidi, si bloccano di fronte agli imprevisti, non si assumono nessuna responsabilità se riguarda qualcosa al di sopra del loro ruolo anche in momenti di emergenza, sono sottomessi alla gerarchia in un modo che può diventare pericoloso, non mettono mai in discussione ciò che viene deciso da un superiore, sono maschilisti fino all'eccesso, sono razzisti, xenofobi e credono di essere un "popolo eletto". Quanto ai loro prodotti, ho posseduto moto della Honda e della Suzuki, auto della Toyota, materiali della Nikon, Sony, Canon, Sansui, Pioneer, Panasonic etc. Alcune cose di ottimo livello, altre scadenti, altre nella media. Ho anche frequentato il Giappone costantemente per 5 anni, almeno un paio di volte al mese, a Tokyo, Osaka; Kyoto e Nara per turismo. PS. Amo anche la loro cucina! Non esiste nulla e nessuno di perfetto, neanche di giapponese. Sull'Italia, invece, stendiamo un velo di pietoso silenzio!
Mi fai notare dove avrei scritto che la società giapponese è esente da difetti ?
Fukushima è prima di tutto il frutto di un cataclisma naturale di proporzioni epiche.
Se avessimo avuto il nucleare in Italia, non ci sarebbe stato bisogno di uno tzunami per distruggerci tutti, l'avremmo fatto da soli.
La credenza di essere un popolo eletto è stata spazzata via dall'atomica e dal riconoscere il fallimento dell'imperatore ritenuto un semi dio.
Infatti il 'giapponese' per come lo conosciamo oggi, rigido, inquadrato, super efficiente, freddo, ecc... non è una casualità asiatica, è il prodotto di sofisticati programmi scolastici post bellici che sono stati applicati su scala nazionale a seguito della sconfitta in guerra. 'Qualcuno' decise che l'onore del Giappone, ormai perduto, poteva solo in parte essere ritrovato in un efficientismo esasperato per raggiungere il quale occorreva inquadrare gli individui sin dalle scuole elementari secondo modelli rigidissimi. Questo ha portato un Paese grande quanto l'Italia a diventare la seconda potenza industriale del mondo dopo gli USA (ora la terza dopo Cina e USA). Il desolante risvolto di questo imposto efficientismo di massa è il più alto tasso di suicidi al mondo, dovuto anche alla mancanza della cosiddetta 'cultura del perdono' di stampo cristiano. Il Giappone chi sbaglia è praticamente senza speranza, tagliato fuori, anche dalla famiglia. Spietatezza assoluta.
Sul loro maschilismo non mi pronuncio, penso soltanto che l'emancipazione femminile raggiunta da noi ci si è ritorta contro e totalizziamo il più grande sfascio famigliare d'occidente insieme a quello americano.
Fatta questa precisazione, che i giapponesi siano freddi, inquadrati, rigidi, semi depressi, ipocriti, ecc...tutto il mondo lo sa, il punto che mi preme sottolineare è che al di là di tutto sono corretti e hanno il senso della dignità. E personalmente preferisco una persona fredda e chiusa ma di cui mi posso fidare piuttosto che l'italiano goliardico che ti dà la pacca sulle spalle mentre ti sfila il portafogli. E la correttezza si riflette anche sul lavoro.
I prodotti che elenchi non è detto che siano tutti prodotti in Giappone, gli stessi mulinelli da pesca che possiedo io lo sono soltanto nei i modelli top di gamma, gli altri sono costruiti in Malesia, e la differenza si vede.