fatica ,amicizia e lealta'.
sulla prima concordo, sulle altre due un pò meno...
il punto è proprio quello che hai individuato tu: basta con "IO"
di prime donne ne abbiamo avute a sufficienza, ora si volta pagina.
il concetto che esprimerò venerdi quando ci riuniamo è il seguente: ma siamo un gruppo o no?
a me stà bene tutto, perchè si può continuare tranquillamente ad andare avanti anche come abbiamo fatto fin'ora, ovvero trainati dalla buona volontà individuale (ed aggiungerei anche umile, spassionata e disinteressata)...ma se costituiamo un gruppo, allora che ognuno si assuma le proprie responsabilità ed i propri doveri.
non è che dobbiamo gestire una SPA quotata in borsa, dobbiamo solo gestire 4 sentierini in croce e siamo a sufficienza per farlo e per fare anche molte altre cose...tempo fa, anche dietro suggerimento di Ermy, lanciai la proposta di affidare ogni trail ad un gruppo di persone che ne curassero la manutenzione, coinvolgendo e responsabilizzando così fattivamente i membri dei gruppi di lavoro...mi fu risposto che la cosa non era fattibile senza peraltro addurre alcuna motivazione...beh, secondo me sono queste le cose che noi dobbiamo fare, ferma rimanendo naturalmente una progettualità condivisa ed attiva.
quando si tratterà di mettere mano al versante ex ermafrodite, non è pensabile che lo facciano sempre e solo i soliti, si dovrà costituire una squadraccia che si assumerà il compito di tracciare e realizzare.
per cui a mio avviso bisogna darsi una contata...chi è dentro è dentro e non si deve sottrarre agli obblighi che tale situazione impone...chi è fuori è fuori e per come la vedo io non fa le risalite meccanizzate neanche pagando (parlo dei viterbesi).
per tornare al discorso "amicizia & lealtà" forse è meglio glissare...ognuno sa in cuor suo se ha la coscienza pulita o sporca e se può mentire con gli altri non può farlo con se stesso a meno che non sia schizofrenico.