[Video] EWS #4 Colorado: la costante francese

marco · 29/7/13

Si può dire quello che si vuole: che la formula del Superenduro italiana é la migliore, che le risalite con le seggiovie vanno bene per la DH, che se si pedala troppo si fa XC, oppure che il gomito fa contatto con il piede. Però i vincitori di tutte ... Continua la lettura...

Reptilian90 · 29/7/13

cruz è un pazzo!!

Tutankamon · 29/7/13

Peccato per Graves che comunque su 5 ps ne ha vinto 3 e in una e' arrivato secondo....

dangerousmav · 29/7/13

Beh dai, a sto giro (come già a Les 2 Alpes) se Graves non avesse avuto noie meccaniche, avrebbe spezzato il monopolio francese....ma siccome con i se e con i ma non si va da nessuna parte, onore a Jey!

DSB · 29/7/13

Ciao Marco
non so se ti stessi riferendo a me a proposito di osannarli e spendere.
Osannarli, non li osanno anzi credo di essere uno dei più forti critici in assoluto e che si è espresso pubblicamente.

Per Sottocornola io avevo stanziato già il budget , è stato lui a decidere di non andare, e come te credo abbia sbagliato. Per crescere bisogna fare esperienza e prendere magari sono scappelloni dagli altri.

Il dato certo è che i francesi vincono in tutte le condizioni possibili sia che il percorso sia più Dh che più XC sia con risalite che senza risalite. In questo momento sono una spanna sopra, solde Graved può competere con loro.

marco · 29/7/13

DSB ha scritto:
Ciao Marco
non so se ti stessi riferendo a me a proposito di osannarli e spendere.
Osannarli, non li osanno anzi credo di essere uno dei più forti critici in assoluto e che si è espresso pubblicamente.

Per Sottocornola io avevo stanziato già il budget , è stato lui a decidere di non andare, e come te credo abbia sbagliato. Per crescere bisogna fare esperienza e prendere magari sono scappelloni dagli altri.

Il dato certo è che i francesi vincono in tutte le condizioni possibili sia che il percorso sia più Dh che più XC sia con risalite che senza risalite. In questo momento sono una spanna sopra, solde Graved può competere con loro.

Ciao Davide,

Non mi riferivo a nessuno in particolare, era solo un'amara constatazione. Mi ricordo poi che tu avevi già preso posizione a riguardo.

Domingosh · 29/7/13

DSB ha scritto:
....

Per Sottocornola io avevo stanziato già il budget , è stato lui a decidere di non andare, e come te credo abbia sbagliato. Per crescere bisogna fare esperienza e prendere magari sono scappelloni dagli altri.

....

Nella speranza che Sottocornola non abbia problemi fisici, familiari o di lavoro, concordo che abbia perso una bella occasione di crescita sportiva e personale
Onore a Andrea Bruno e Alex Lupato, dunque!!
Soprattutto il secondo(visto la giovane età), se saprà capire dove migliorare, come funziona fuori confine, etc etc, potrà cogliere buoni risultati in futuro!

kiko5 · 29/7/13

Secondo me un conto è parlare del format utilizzato nelle varie gare, un conto è discutere su chi va forte.
Penso che i primi sarebbero sempre gli stessi qualsiasi format si utilizzerebbe.
Parliamo di atleti che hanno fatto la storia delle discipline gravity, gente che ha un'esperienza alle spalle incredibile.
Tanto di cappello agli italiani che cmq si difendono.
Peccato perdere occasioni per crescere, quello si!
La stanchezza mi fa sorridere, clemenz in mezzo a tutte le gare EWS ci ha piazzato anche la vittoria alla mega...
Suvvia a con un paio di dormite a quell'età son nuovi

motobimbo · 29/7/13

selezione tratta dal racconto di Andrea Bruno del "race day 2"

" omissis...

Ci fermiamo per pranzo e cerco di riordinare le idee, capire come è possibile che in certe gare io e altri miei compagni italiani abbiamo girato come i più forti del mondo e qui prendo 3 minuti su una speciale.

E non voglio sentire storie sul quanto si prova perché anche loro provano a sufficienza quando vengono da noi…. e comunque il divario qui è davvero enorme.

Per quanto mi riguarda la risposta la conosco ed è legata a doppia mandata con la preparazione atletica in prima battuta.

In seconda battuta il fatto che girando praticamente tutto l’anno, tutti i giorni questi atleti affrontano una varietà di terreni, passaggi e situazioni talmente più vasta di quella di un rider medio che riescono velocemente a trovare il feeling che serve per andare forte.

Confrontarsi a questo livello richiede una preparazione da professionisti, che implica ritmi di vita da professionisti. PUNTO."

http://andreabruno.pro/?p=225

mountaindoctor · 29/7/13

Condivido il punto di vista di Marco, come già commentato in un altro post.
Pur con una miriade di formule diverse (e altrettante possibili, quindi mi aspetto altre sorprese da qui a fine stagione), sembra che diminuire le discese di prova e concentrare l'evento su 2/3 giorni, ricognizioni comprese, sarà il trend da seguire in futuro.

alcos · 29/7/13

Onore a Graves 3 manche vinte, 2° in un'altra...peccato per il guasto meccanico.
respect per i francesi.

wally73 · 29/7/13

forse un po' di talento manca a livello di top class pro.
però la parola PRO nella mtb (forse ascluso l'xc) in italia e all'estero hanno due valenze nettamente differenti.
in italia almeno nel superenduro tranne appunto Lupato e Bruno che se non sbaglio è imprenditore di se se stesso (con ottimi risultati), gli altri Pro lo sono perché hanno materiale gratis e l'appoggio di qualche rivenditore/distributore.
all'estero un PRO è un professionista pagato per andare in bici il puù forte possibile e portare ai primi posti il marchio (o i marchi) che ha sotto al sedere, che copre il corpo e stampati sulla maglia.
questo comporta vivere SOLO di bici e per la bici. compresi personal traine specializzati nelle varie discipline, spostamenti e soggiorni nelle varie località per allenarsi ecc...
fare qualche video promozionale tra un allenamento e l'altro ecc...

direi che siamo distanti anni luce da questo. quindi a casa nostra dove i percorsi e gli sforzi sono straconosciuti e calibrati, i nostri rider se la giocano. però gli altri sono troppo superiori. sia per talento che per il discorso di cui sopra.
credo che andare a correre in canada o in america e fare 100° sia un'esperienza che nella vita dia tanto. sia alla guida che alla propria persona. però i nostri ragazzi credo che a fine mese debbano guardare anche altre cose...

marco · 29/7/13

motobimbo ha scritto:
selezione tratta dal racconto di Andrea Bruno del "race day 2"

" omissis...

Ci fermiamo per pranzo e cerco di riordinare le idee, capire come è possibile che in certe gare io e altri miei compagni italiani abbiamo girato come i più forti del mondo e qui prendo 3 minuti su una speciale.

E non voglio sentire storie sul quanto si prova perché anche loro provano a sufficienza quando vengono da noi. e comunque il divario qui è davvero enorme.

Non vorrei dire ma da quando i giochi si sono fatti seri (ews) per gli italiani non c'è mai stata storia

vinx · 29/7/13

Onore a Alex e Andrea. Il loro piazzamento non e' poi cosi' male, visto quanto diverso dalle nostre gare e' il regolamento ammeregano.

davikona · 29/7/13

wally73 ha scritto:
forse un po' di talento manca a livello di top class pro.
però la parola PRO nella mtb (forse ascluso l'xc) in italia e all'estero hanno due valenze nettamente differenti.
in italia almeno nel superenduro tranne appunto Lupato e Bruno che se non sbaglio è imprenditore di se se stesso (con ottimi risultati), gli altri Pro lo sono perché hanno materiale gratis e l'appoggio di qualche rivenditore/distributore.
all'estero un PRO è un professionista pagato per andare in bici il puù forte possibile e portare ai primi posti il marchio (o i marchi) che ha sotto al sedere, che copre il corpo e stampati sulla maglia.
questo comporta vivere SOLO di bici e per la bici. compresi personal traine specializzati nelle varie discipline, spostamenti e soggiorni nelle varie località per allenarsi ecc...
fare qualche video promozionale tra un allenamento e l'altro ecc...

direi che siamo distanti anni luce da questo. quindi a casa nostra dove i percorsi e gli sforzi sono straconosciuti e calibrati, i nostri rider se la giocano. però gli altri sono troppo superiori. sia per talento che per il discorso di cui sopra.
credo che andare a correre in canada o in america e fare 100° sia un'esperienza che nella vita dia tanto. sia alla guida che alla propria persona. però i nostri ragazzi credo che a fine mese debbano guardare anche altre cose...

SANTE PAROLE.....fra l'altro lo stralcio di intervista a Bruno , riportata qui da Motobiombo , mi sembra che parli abbastanza chiaro !...e' il solito all'italiana dai !

wally73 · 29/7/13

beh no è che all'estero in molti paesi il talento è talento e lo sport è sport.
da noi o fai quei 2/3 sport (per non dire 1) altrimenti gli altri sono dei pazzi che vengono giù da una montagna vestiti da astronauti.
questo è il triste livello culturale.
tutto qui. da noi c'è uno sport che sembra la cosa che manda avanti il mondo che mangia tutto. per gli atri ci sono le briciole. e dalle briciole alla polvere di briciole.
30'anni fa forse era meglio. non esistevano le discipline che ci sono oggi (parlo in generale) ma tutto lo sport chi + che - aveva un po' di orticello da coltivare. adesso non c'è più nulla. solo il calcio che per costumi, società e corruzione è esattamente lo specchio del nostro paese...

motobimbo · 29/7/13

marco ha scritto:
Non vorrei dire ma da quando i giochi si sono fatti seri (ews) per gli italiani non c'è mai stata storia

si ma a Finale sarà tutta un'altra storia...Guala stà organizzando un tifo "della Madonna": tutti i cardinali coordinati da jovanotti saranno lì a dar manforte ai nostri...siamo in Italia, no? pizza, mandolini, spaghetti e PRETI.

davikona · 29/7/13

Da negoziante , mi viene la pelle d'oca solo a pensare a che spese andrebbe incontro un ragazzo che per doti , potrebbe gareggiare in first class....
....naaa...sono appena partito col conteggio e gia' mi son fermato al furgone+bici per allenarsi e dormirci dentro naturalmente !

DSB · 29/7/13

Mi permetto ancora di intervenire.

VERISSIMO i nostri non sono "veri" PRO nel senso che molti , quasi tutti hanno un lavoro che li mantiene e trovano gli spazi per allenarsi appunto solo dopo il lavoro "vero".
E questo sicuramente incide nelle prestazioni generali.

La domanda è come mai i nostri atleti non riescono a diventare PRO ?

Una prima risposta è ancora i risultati: per avere sponsorizzazioni FORTI (ossia dalla aziende) devi essere uno che va davvero forte , sempre e in tutte le condizioni. Deve poter emergere per le tue doti poi ottieni.
La trafila è uguale per tutti italiani o meno: fari risultati, ottieni visibilità e ottieni soponsorizzazioni.

Seconda difficoltà: i distributori italiani - me compreso - sono davvero dei microbi rispetto alle realtà estere e pertanto non siamo in grado di sostenere sforzi importanti perchè il fatturato che facciamo non ce lo consente.
Non conoscono distributore estero che non marchi similari ai miei faccia almeno il triplo del mio fatturato.

Terza difficoltà: manchiamo di aziende del settore italiane. Che so i francesi sono quasi tutti sponsorrizati Mavic. Da noi Fulcrum investe solo nell'XC.
E' fondamentale avere aziende produttrici per avere un sostegno.
E noi oggi nella mountain abbiamo davvero poco. Mi viene in menete solo Alpinestars che potrebbe investire fortemente, ma ad oggi Alpinestars è marchio globale e cerca visibilità globale.

Quarta difficoltà : una federzione che ha pochi soldi se non zero.

paolopendoli · 29/7/13

marco ha scritto:
Non vorrei dire ma da quando i giochi si sono fatti seri (ews) per gli italiani non c'è mai stata storia

Credo che c'entri il professionismo. 365 giorni, anziché 180, seduti in sella fanno la differenza, ipotizzando la stessa classe (che io non sono in grado di giudicare). Se vivi di bici sono 365, se sei forte appassionato talentuoso ma devi mangiare un'altra pappa già 180 mi sembrano un lusso. Sbaglio io?

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