Credo che c'entri il professionismo. 365 giorni, anziché 180, seduti in sella fanno la differenza, ipotizzando la stessa classe (che io non sono in grado di giudicare). Se vivi di bici sono 365, se sei forte appassionato talentuoso ma devi mangiare un'altra pappa già 180 mi sembrano un lusso. Sbaglio io?
...Piuttosto conta iniziare da molto giovani con bmx e simili, per aver confidenza fuoristrada. E i francesi sono maestri in questo.
forse un po' di talento manca a livello di top class pro.
però la parola PRO nella mtb (forse ascluso l'xc) in italia e all'estero hanno due valenze nettamente differenti.
in italia almeno nel superenduro tranne appunto Lupato e Bruno che se non sbaglio è imprenditore di se se stesso (con ottimi risultati), gli altri Pro lo sono perché hanno materiale gratis e l'appoggio di qualche rivenditore/distributore.
all'estero un PRO è un professionista pagato per andare in bici il puù forte possibile e portare ai primi posti il marchio (o i marchi) che ha sotto al sedere, che copre il corpo e stampati sulla maglia.
questo comporta vivere SOLO di bici e per la bici. compresi personal traine specializzati nelle varie discipline, spostamenti e soggiorni nelle varie località per allenarsi ecc...
fare qualche video promozionale tra un allenamento e l'altro ecc...
direi che siamo distanti anni luce da questo. quindi a casa nostra dove i percorsi e gli sforzi sono straconosciuti e calibrati, i nostri rider se la giocano. però gli altri sono troppo superiori. sia per talento che per il discorso di cui sopra.
credo che andare a correre in canada o in america e fare 100° sia un'esperienza che nella vita dia tanto. sia alla guida che alla propria persona. però i nostri ragazzi credo che a fine mese debbano guardare anche altre cose...
...e dall'avere un ampio vivaio di giovani che si dedicano a questo genere di sport, cosa che nel paese del calcio (spesso solo da bar e TV) è pura utopia.
Mi permetto ancora di intervenire.
VERISSIMO i nostri non sono "veri" PRO nel senso che molti , quasi tutti hanno un lavoro che li mantiene e trovano gli spazi per allenarsi appunto solo dopo il lavoro "vero".
E questo sicuramente incide nelle prestazioni generali.
La domanda è come mai i nostri atleti non riescono a diventare PRO ?
Una prima risposta è ancora i risultati: per avere sponsorizzazioni FORTI (ossia dalla aziende) devi essere uno che va davvero forte , sempre e in tutte le condizioni. Deve poter emergere per le tue doti poi ottieni.
La trafila è uguale per tutti italiani o meno: fari risultati, ottieni visibilità e ottieni soponsorizzazioni.
Seconda difficoltà: i distributori italiani - me compreso - sono davvero dei microbi rispetto alle realtà estere e pertanto non siamo in grado di sostenere sforzi importanti perchè il fatturato che facciamo non ce lo consente.
Non conoscono distributore estero che non marchi similari ai miei faccia almeno il triplo del mio fatturato.
Terza difficoltà: manchiamo di aziende del settore italiane. Che so i francesi sono quasi tutti sponsorrizati Mavic. Da noi Fulcrum investe solo nell'XC.
E' fondamentale avere aziende produttrici per avere un sostegno.
E noi oggi nella mountain abbiamo davvero poco. Mi viene in menete solo Alpinestars che potrebbe investire fortemente, ma ad oggi Alpinestars è marchio globale e cerca visibilità globale.
Quarta difficoltà : una federzione che ha pochi soldi se non zero.
Anch'io sono daccordo sul discorso della mancanza di "base".
Nel mio primo viaggio in Canada BC notai subito che anche il piu' piccolo paesino aveva 2 o 3 linee da dirt e almeno una vasca di cemento skate/bike fatte a dovere non come qui...
...e dall'avere un ampio vivaio di giovani che si dedicano a questo genere di sport, cosa che nel paese del calcio (spesso solo da bar e TV) è pura utopia.
Si vero pero' mio nipote di 8 anni che e' sempre entusiasta di girare con lo zio , o aspetta che lo porti qui su qualche collina (mika gli puoi far fare 1200 metri di disli) o altrimenti si deve accontentare di una ciclabile.
Certo che chi abita in montagna magari....
Guarda le motagne non è che le possiamo spostare però alcune piccole cose anche sul forum scoraggiano i ragazzini:
- le bici in test costano sempre almeno 4000 euro, sotto sono dei cancelli
- sembra che ti ci vogliano almeno 8 bici diverse per affrontare qualsiasi percorso dal DH/FR/EN/AM/TR/MA/CC e guai ad utilizzare la bici sbagliata nel giro sbagliato pena esplosione del mezzo o incidenti gravissimi
- se non sei tutto vestito in tinta con tutto di marca non puoi girare...
- se vai al Deca sei uno sfigato
Ora non è ce i ragazzino medio possa disporre di 20K euro per farsi un giretto, allora si compra un pallone (e al massimo con 150 euro le scarpette di Messi) e va a giocare.
Secondo me sono piccole cose ma anche noi possiamo promuovere la cultura giusta