[Video] EWS #4 Colorado: la costante francese

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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marco

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Diretur
29/10/02
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Diverse
Credo che c'entri il professionismo. 365 giorni, anziché 180, seduti in sella fanno la differenza, ipotizzando la stessa classe (che io non sono in grado di giudicare). Se vivi di bici sono 365, se sei forte appassionato talentuoso ma devi mangiare un'altra pappa già 180 mi sembrano un lusso. Sbaglio io?

Senza entrare nelle metodologie di allenamento, dove non troverai mai un pro (di ogni sport) che si allena ogni santo giorno, Rene Wildhaber, arrivato ieri 5°, d'inverno fa il maestro di sci. Così ridimensioniamo anche la questione soldi: nessuno dei pro di enduro diventa ricco (e lo so da fonti certe).

Piuttosto conta iniziare da molto giovani con bmx e simili, per aver confidenza fuoristrada. E i francesi sono maestri in questo.
 

jpfunk

Biker superis
18/8/12
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Tivoli
www.giorgiopiccinini.com
Bike
DEVINCI MARSHALL 27.5” 2018
forse un po' di talento manca a livello di top class pro.
però la parola PRO nella mtb (forse ascluso l'xc) in italia e all'estero hanno due valenze nettamente differenti.
in italia almeno nel superenduro tranne appunto Lupato e Bruno che se non sbaglio è imprenditore di se se stesso (con ottimi risultati), gli altri Pro lo sono perché hanno materiale gratis e l'appoggio di qualche rivenditore/distributore.
all'estero un PRO è un professionista pagato per andare in bici il puù forte possibile e portare ai primi posti il marchio (o i marchi) che ha sotto al sedere, che copre il corpo e stampati sulla maglia.
questo comporta vivere SOLO di bici e per la bici. compresi personal traine specializzati nelle varie discipline, spostamenti e soggiorni nelle varie località per allenarsi ecc...
fare qualche video promozionale tra un allenamento e l'altro ecc...

direi che siamo distanti anni luce da questo. quindi a casa nostra dove i percorsi e gli sforzi sono straconosciuti e calibrati, i nostri rider se la giocano. però gli altri sono troppo superiori. sia per talento che per il discorso di cui sopra.
credo che andare a correre in canada o in america e fare 100° sia un'esperienza che nella vita dia tanto. sia alla guida che alla propria persona. però i nostri ragazzi credo che a fine mese debbano guardare anche altre cose...


La penso esattamente come te!!

Non fa' una piega.
 

Fast_Is_Better

Biker superis
10/1/06
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collegno (TORINO)
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Eh il vivaio.......

Citando la Wikipedia:

"Fin dall'antichità l'Educazione fisica è stata considerata una delle basi dell'educazione dei giovani, e anche attualmente è fra le materie presenti in ogni grado dell'istruzione scolastica in Europa e nel mondo, ma non Italia. Infatti nell'istruzione italiana non esiste l'insegnamento specializzato di educazione motoria nella scuola dell'infanzia e nella primaria. Sono previste due ore di lezione nella scuola elementare (ma affidate all'insegnante unico), nella scuola secondaria di primo grado (media) e in quella di secondo grado (licei, tecnici e professionali). Nelle sole scuole secondarie è, dunque, previsto l'insegnante specializzato, il che costituisce, rispetto agli standard europei, un'anomalia."

Peccato i bambini delle elementari (Primaria) sarebbero quelli a trarne più benefici! magari provano anche qualcos'altro oltre al calcio :duello:
Come in molti altri sport ci mancano le basi motorie (che si acquisiscono nell'infanzia)!!
 
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tOriO

Biker serius
29/11/07
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Lugano
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ma mia bici
Con i miei occhi esterni da svizzerotto, complimenti ai due atleti che si sono messi in discussione a livello internazionale e massimo rispetto per il loro risultato. Poi congratulazioni al nostro Wildhaber giunto 5o : P

Sono pienamente d'accordo con Andrea Bruno. I top riders sono in bici tutti i giorni per sviluppare telai, ruote, componenti, sono veri professionisti con contratti di lavoro adeguati. L'altra faccia della medaglia è che non bisogna confondere il professionismo con il piacere di praticare uno sport...e qui potremmo scrive un libro
 

Kap.1

Biker ciceronis
13/1/04
1.414
7
0
Padova
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MDE DAMPER 29 2021
Sei i francesi vincono , lo stanno facendo in tutti i vari format EWC.
Quindi come qualcuno dice bisogn essere biker tutto l'anno e con qualunque bici anche bds,
 

ma34

Biker superis
11/9/08
404
9
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Genova
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Non vorrei essere frainteso ma se ai nostri top riders non importasse molto della classifica? Magari fanno gare di SE solo per divertirsi, passare un bel fine settimana e poi il lunedì tornare al lavoro come tutti noi. Come già detto e stradetto non sono pagati per fare questo sport quindi perché fare tante questioni sui loro piazzamenti.
 

akko69

Biker poeticus
12/11/04
3.985
371
0
55
Alessandria
www.akko69.altervista.org
il dominio francese è innegabile, soprattutto perché a campioni del calibro di Jay Clementz e Absalon si sono affiancati miti della DH come Nico e Fabien.
chi secondo me sta impressionando è MARTIN MAES!!!
guardate da junior che piazzamenti fa... paura!

per gli italiani, massimo rispetto per Alex Lupato e Andrea Bruno, che da veri pro hanno umilmente provato.

;-)
 

alcos

Biker tremendus
24/4/09
1.362
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Bassano del Grappa
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Troppe e troppo poche
Mi permetto ancora di intervenire.

VERISSIMO i nostri non sono "veri" PRO nel senso che molti , quasi tutti hanno un lavoro che li mantiene e trovano gli spazi per allenarsi appunto solo dopo il lavoro "vero".
E questo sicuramente incide nelle prestazioni generali.

La domanda è come mai i nostri atleti non riescono a diventare PRO ?

Una prima risposta è ancora i risultati: per avere sponsorizzazioni FORTI (ossia dalla aziende) devi essere uno che va davvero forte , sempre e in tutte le condizioni. Deve poter emergere per le tue doti poi ottieni.
La trafila è uguale per tutti italiani o meno: fari risultati, ottieni visibilità e ottieni soponsorizzazioni.

Seconda difficoltà: i distributori italiani - me compreso - sono davvero dei microbi rispetto alle realtà estere e pertanto non siamo in grado di sostenere sforzi importanti perchè il fatturato che facciamo non ce lo consente.
Non conoscono distributore estero che non marchi similari ai miei faccia almeno il triplo del mio fatturato.

Terza difficoltà: manchiamo di aziende del settore italiane. Che so i francesi sono quasi tutti sponsorrizati Mavic. Da noi Fulcrum investe solo nell'XC.
E' fondamentale avere aziende produttrici per avere un sostegno.
E noi oggi nella mountain abbiamo davvero poco. Mi viene in menete solo Alpinestars che potrebbe investire fortemente, ma ad oggi Alpinestars è marchio globale e cerca visibilità globale.

Quarta difficoltà : una federzione che ha pochi soldi se non zero.

Quoto
in primis in Italia manca in assoluto la cultura sportiva, poi manca la base, che è un di cui del punto sopra, da cui trovare i migliori talenti. Mancano le aziende produttrici e quelle di componenti forse cercano il business world wide (italia ha un mercato piccolo), infine mediamente siamo scarsi con le lingue che non aiuta a cercare la sponsorizzazione da brand not made in italy!

poi sarò smentito perchè è già nato un lupo-bruno-mili-cornola che in un paio d'anni va in cima le classifiche EWS e DH.
 

wally73

Biker imperialis
10/6/08
10.497
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Bologna
mspmtb.jimdo.com
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Yeti SB130-Chisel
posso dire la mia da appassionato di mtb e appassionato di viaggi???
se io potessi fare diciamo a spese quasi zero, una settimana in usa o canada, con una gara mondiale di enduro, ci andrei SOLO per dire ai miei nipoti che c'ero, che ero in grado di andare la e arrivare nei 100 migliori del modo.
che sono stato 1 settimana a chiaccherare con i PRO nei truk e nei van delle case più grandi del mondo.
ok la gara, ok arriverò merdesimo, ma ragazzi CHE ESPERIENZA di VITA !!!

credo però che per molti dei nostri, proprio il budget sia stato IL problema. almeno io lo spero...
per il resto tutto parte dall'educazione, l'italia è a livello bassissimo nell'educazione di base. se il popolo è ignorante è facilmente manipolabile. se il popolo è sportivo perché ha sky calcio allora siamo tutti sportivi in italia. se fossimo un popolo di un certo tipo non gireremmo le spalle e faremmo passare tutto...
io sono cresciuto a bologna. città mediamente benestante, che era di discreto livello culturale e da sempre multisport. avevamo il calcio in serie A/B il basket conj 2 squadre a livello di serie A e chapions League, avevavmo la pallavolo in serie A, il beseball al vertice in italia e europa, il footbal americano, tomba, 2 dei migliori tennisti ecc... questo diciamo fino agli anni 90.
adesso è rimasto il calcio in serieA, una squadra di basket in serie A che vivacchia, l'altra sparita. il baseball resiste ma perché costa una cicca, la pallavolo sparita, tennis zero, ski (ok era un fenomeno a parte), footbal boh?
insomma tutto è andato in peggiorando. l'italia va sempre più verso il baratro.
ancora un po' e saremo come il brasile. grandi calciatori ma il resto nelle favelas...
 

cngracing

Biker serius
15/7/06
104
-3
0
Fenis (AOSTA)
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Mi permetto di esprimere anche la mia opinione.
Condivido il pensiero di Marco, DSB e alcuni altri. Io credo che per noi italiani fare esperienza a livello internazionale sia più semplice di quanto si possa immaginare, infatti siamo confinanti con la più forte nazione mondiale nei settori gravity e non solo, e di conseguenza anche farsi le trasferte per confrontarsi con i PRO ha dei costi decisamente bassi, ma vedo che c'è una certa timidezza ad andare a scornarsi nella gabbia del leone
Io sono sempre stato, e lo sono tuttora, molto critico con la mentalità sportiva italiana e il suo avvicinamento all'agonismo. Io ho corso per moltissimi anni in Francia e in alcuni casi in Svizzera, il motivo di questa mia scelta è stato il fatto che oltralpe la competizione sembra meno esasperata rispetto a ciò che accade in italia e di conseguenza la gara è più divertente. mi sono fatto un'idea a riguardo, e credo che il motivo sia nel fatto che qua ci sentiamo tutti dei pro, ed è sufficiente vincere la gara del paese per sentirsi appagati e sfoggiare con orgoglio la divisa firmata che lo sponsor ci ha gentilmente concesso.
non so se la formula dell'enduro italiano sia la migliore o la peggiore, ma credo che vada rivisto il sistema delle prove.
Non me ne vogliano i nostri top rider, ma sono convinto che non abbiamo "il" campione in Italia soprattutto nell'enduro. abbiamo sicuramente degli ottimi atleti che si dedicano nel modo migliore che il loro tempo gli permetta, ma qui ci si sta confrontando con la créme mondiale della MTB.
La situazione non è rosea neppure nella DH, infatti l'unico atleta che ben figura in ambito internazionale non è di scuola italiana, per cui forse qualcosa di sbagliato nel nostro DNA agonistico ce l'abbiamo!
 

davikona

Biker superis
9/1/07
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Lazzate
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Yt jeffsy
Anch'io sono daccordo sul discorso della mancanza di "base".
Nel mio primo viaggio in Canada BC notai subito che anche il piu' piccolo paesino aveva 2 o 3 linee da dirt e almeno una vasca di cemento skate/bike fatte a dovere non come qui che costruiscono un fagiolo stile anni '60 con tutti i pericoli annessi (vedi parco piscina di Paderno Dugnano.....vergognoso )
Voi non ci crederete ma sulla Fantastic di Whistler mi son fatto guidare da 2 teppe di 12 anni che prima di farmi mollare i freni , mi hanno chiesto se sapevo andare in bici :-)
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
26.102
467
0
Valtellina
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Cube Stereo 29
Anch'io sono daccordo sul discorso della mancanza di "base".
Nel mio primo viaggio in Canada BC notai subito che anche il piu' piccolo paesino aveva 2 o 3 linee da dirt e almeno una vasca di cemento skate/bike fatte a dovere non come qui...

Mah, quella della mancanza di strutture a me pare una scusa bella e buona. L'Italia è un paese prevalentemente montuoso, con una quantità di tracciati potenzialmente immensa ed un clima favorevole su buona parte del territorio.
Sono fattori che secondo me contano ben più di qualche linea di dirt in paesi dove piove un giorno sì ed uno no, fa freddo e la neve resta al suolo per mesi.
 
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lo Sbabbaro

Biker superis
20/7/10
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Basel - CH
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...e dall'avere un ampio vivaio di giovani che si dedicano a questo genere di sport, cosa che nel paese del calcio (spesso solo da bar e TV) è pura utopia.

Piccolo OT:

leggo tanti interventi contro il calcio, quoto questo perchè almeno opera un distinguo importante: un conto è essere contro il calcio da TV (e lì sono d'accordo)... ma perchè tanto astio contro il fatto che il calcio 'rubi i giovani, gli sponsor e le attenzioni alla MTB'?

A mio parere i giovani, gli sponsor e le attenzioni la MTB se le deve guadagnare, perchè se no io invento il lancio della caccola e mi lamento che non trovo sponsor. Non è che siccome io pratico un determinato sport allora certe cose spettano di diritto.

Cerchiamo di IMPARARE dal calcio e di capire perchè in alcune cose funziona alla grande e non limitiamoci alle veline i soldi etc. se no non cresciamo mai
 

davikona

Biker superis
9/1/07
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Yt jeffsy
Si vero pero' mio nipote di 8 anni che e' sempre entusiasta di girare con lo zio , o aspetta che lo porti qui su qualche collina (mika gli puoi far fare 1200 metri di disli) o altrimenti si deve accontentare di una ciclabile.
Certo che chi abita in montagna magari....
 

lo Sbabbaro

Biker superis
20/7/10
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Basel - CH
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Si vero pero' mio nipote di 8 anni che e' sempre entusiasta di girare con lo zio , o aspetta che lo porti qui su qualche collina (mika gli puoi far fare 1200 metri di disli) o altrimenti si deve accontentare di una ciclabile.
Certo che chi abita in montagna magari....

Guarda le motagne non è che le possiamo spostare però alcune piccole cose anche sul forum scoraggiano i ragazzini:

- le bici in test costano sempre almeno 4000 euro, sotto sono dei cancelli
- sembra che ti ci vogliano almeno 8 bici diverse per affrontare qualsiasi percorso dal DH/FR/EN/AM/TR/MA/CC e guai ad utilizzare la bici sbagliata nel giro sbagliato pena esplosione del mezzo o incidenti gravissimi
- se non sei tutto vestito in tinta con tutto di marca non puoi girare...
- se vai al Deca sei uno sfigato

Ora non è ce i ragazzino medio possa disporre di 20K euro per farsi un giretto, allora si compra un pallone (e al massimo con 150 euro le scarpette di Messi) e va a giocare.

Secondo me sono piccole cose ma anche noi possiamo promuovere la cultura giusta
 

davikona

Biker superis
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Yt jeffsy
Guarda le motagne non è che le possiamo spostare però alcune piccole cose anche sul forum scoraggiano i ragazzini:

- le bici in test costano sempre almeno 4000 euro, sotto sono dei cancelli
- sembra che ti ci vogliano almeno 8 bici diverse per affrontare qualsiasi percorso dal DH/FR/EN/AM/TR/MA/CC e guai ad utilizzare la bici sbagliata nel giro sbagliato pena esplosione del mezzo o incidenti gravissimi
- se non sei tutto vestito in tinta con tutto di marca non puoi girare...
- se vai al Deca sei uno sfigato

Ora non è ce i ragazzino medio possa disporre di 20K euro per farsi un giretto, allora si compra un pallone (e al massimo con 150 euro le scarpette di Messi) e va a giocare.

Secondo me sono piccole cose ma anche noi possiamo promuovere la cultura giusta

aaabe!!....se ti sposti anche sui costi per farlo girare (il bimbo) , qui non si finisce piu', anzi ! :celopiùg:
Per di piu' così scrivendo mi dai un po' ragione sul fatto che se ci fossero strutture idonee per divertirsi direttamente in citta'...credo che le cose cambierebbero un po' !
2 anni fa tramite Rommel , mi ero interessato per creare un park-in-door ma se non e' per Kona che dal Canada si scomoda per venirti a valutare la struttura , per il resto , e' deserto. Oltre ai permessi mostruosi che ci vogliono per farti scaricare in un capannone , della volgarissima terra !
 

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