Via Francigena In Mtb

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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teomtb

Biker novus
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Che belle avventure ragazzi! Mi sono registrato sul forum proprio perchè ho scoperto questo thread che mi ha messo una voglia incredibile di partire in bici per la via Francigena ad Agosto! Avrò tre settimane di ferie, se qualcun altro è interessato a questo percorso mi contatti
 

teomtb

Biker novus
23/6/13
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...e rieccomi qui con una prima domanda per qualche buon'anima che sappia rispondermi: per quanto riguarda la credenziale, a quanto ho capito questa viene rilasciata tanto tramite l'"Associazione europea delle vie francigene", quanto tramite la confraternita di san Jacopo.
Per ottenere la prima sembra basti inviare un modulo all'ufficio di Fidenza. La seconda sembra invece sia diversa, e più "specifica" per chi intende davvero fare un pellegrinaggio in senso religioso. Ma in fin dei conti, si tratta della stessa credenziale o no? E con l'una o l'altra si può accedere alle stesse strutture di accoglienza? Sono confuso...

Vi chiedo questo perchè io mi rivoglerei alla confraternita san Jacopo, ma con me verrebbe un amico tedesco che si ritiene agnostico e vorrebbe quindi richiedere la credenziale all'associazione europea... In fin dei conti, cosa cambia? Voi quale credenziale avete?
 

Malin

Biker urlandum
17/5/07
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...e rieccomi qui con una prima domanda per qualche buon'anima che sappia rispondermi: per quanto riguarda la credenziale, a quanto ho capito questa viene rilasciata tanto tramite l'"Associazione europea delle vie francigene", quanto tramite la confraternita di san Jacopo.
Per ottenere la prima sembra basti inviare un modulo all'ufficio di Fidenza. La seconda sembra invece sia diversa, e più "specifica" per chi intende davvero fare un pellegrinaggio in senso religioso. Ma in fin dei conti, si tratta della stessa credenziale o no? E con l'una o l'altra si può accedere alle stesse strutture di accoglienza? Sono confuso...

Vi chiedo questo perchè io mi rivoglerei alla confraternita san Jacopo, ma con me verrebbe un amico tedesco che si ritiene agnostico e vorrebbe quindi richiedere la credenziale all'associazione europea... In fin dei conti, cosa cambia? Voi quale credenziale avete?
Parlo in generale:
La credenziale è la carta di indentità del pellegrino. E' questo documento che ti da la possibilità di accedere nelle accoglienze sul cammino. Accoglienze che non sono sempre religiose. A San Miniato ho dormito in una caserma dei vigili del fuoco,ad esempio.
Insomma non è la credenziale che da timbri di religiosità al tuo cammino. Tanto è vero che,nella madre di tutti i cammini,quello di Santiago,quando arrivi a Santiago de Compostela,all'ufficio dei pellegrini ti chiedono le motivazioni. Religiose,filosofiche,turistiche. Da statistiche ufficiale,mi pare di ricordare,che solo il 30% indica "religiose".
Spero di esserti stato utile.
 

AliceD

Aziende
31/10/10
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Isola che non c'è
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...e rieccomi qui con una prima domanda per qualche buon'anima che sappia rispondermi: per quanto riguarda la credenziale, a quanto ho capito questa viene rilasciata tanto tramite l'"Associazione europea delle vie francigene", quanto tramite la confraternita di san Jacopo.
Per ottenere la prima sembra basti inviare un modulo all'ufficio di Fidenza. La seconda sembra invece sia diversa, e più "specifica" per chi intende davvero fare un pellegrinaggio in senso religioso. Ma in fin dei conti, si tratta della stessa credenziale o no? E con l'una o l'altra si può accedere alle stesse strutture di accoglienza? Sono confuso...

Vi chiedo questo perchè io mi rivoglerei alla confraternita san Jacopo, ma con me verrebbe un amico tedesco che si ritiene agnostico e vorrebbe quindi richiedere la credenziale all'associazione europea... In fin dei conti, cosa cambia? Voi quale credenziale avete?
Ciao.
Io ho percorso sia il cammino sia la via ed in entrambi i casi ho chiesto ed ottenuto la credenziale dalla confraternita.
Ti consiglio di fare una telefonata e di essere sincero.
A me avevano semplicemente chiesto qual era la ragione che mi spingeva a fare questo percorso.
Ho risposto che le motivazioni erano spirituali.
Non credo vi verranno poste domande più specifiche.
D'altra parte i cammini hanno ragioni molto profonde e personali.
Credo che semplicemente la confraternita voglia " accertarsi" di non avere di fronte " approfittatori" che vogliono fare un viaggio turistico a basso costo senza rispetto dell ospitalità.
Facci sapere e buona via!
Alice
 

SingleMalt

Biker novus
24/8/12
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Vittorio Veneto
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Che belle avventure ragazzi! Mi sono registrato sul forum proprio perchè ho scoperto questo thread che mi ha messo una voglia incredibile di partire in bici per la via Francigena ad Agosto! Avrò tre settimane di ferie, se qualcun altro è interessato a questo percorso mi contatti

Ciao TeoMtb, io percorrerò la Francigena ad agosto, partenza da Parma il 17 agosto.
Se ti vuoi aggregare fammi sapere.

Ciao
 

teomtb

Biker novus
23/6/13
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Ciao TeoMtb, io percorrerò la Francigena ad agosto, partenza da Parma il 17 agosto.
Se ti vuoi aggregare fammi sapere.

Ciao

Hey ciao,

io e il mio amico siamo un po' più indietro con la pianificazione, anche a causa di questioni lavorative...non sappiamo nemmeno ancora il giorno preciso in cui partiremo, nè abbiamo ancora deciso esattamente da dove partire. Però che andiamo è sicuro, e anzi non vedo l'ora! :)
Se vuoi ci teniamo in contatto così ti farò sapere qualcosa di più preciso, in modo che, se riusciamo, ci si incontra sul percorso, o comunque ci possiamo scambiare informazioni anche prima della partenza! In questo caso direi di sentirci in primis via messaggio privato, poi nel caso ci scambiamo il contatto facebook.
 

Pizzirilloo

Biker novus
27/4/12
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Roma
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Ciao a tutti. Abito a Roma e vorrei fare la via Francigena a partire dal 10 agosto fino al 20-25 ovviamente con destinazione Roma.

Da quale punto mi consigliate di partire?
Sapreste indicarmi anche come raggiungere il punto di partenza, possibilmente in treno?

Grazie mille!
 

Rippecurl

Biker serius
30/3/05
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Ciao a tutti ... eccomi di nuovo operativo per pianificare ben bene il percorso, come dicevo sarò a Lucca il 21 pomeriggio e il 22 si parte ..... chi ci sarà? Sarei contento di incotrare qualche forumendolo .... poi se Sembola, quando siamo a Siena, sarà disponibile a fare un tratto con noi/me ne sarei ben contento .... sono a disposizione per ogni info....

Ho contattato Italo per sapere se sul treno Roma-Firenze si poteva portare la bici e a quali condizioni, questa è stata la risposta:

" Gentile sig.ig Paolo,
la ringraziamo per l'interesse che ha mostrato verso la nostra azienda.
In riferimento alla Sua richiesta, La informiamo che a bordo di italo potrà trasportare gratuitamente la sua bicicletta pieghevole, purché sia collocata con il telaio chiuso negli spazi previsti per i bagagli (bagagliere dei vestiboli e di comparto). Le comunichiamo, inoltre, le misure delle bagagliere di vestibolo e di comparto rispettivamente di 592mm x 1004 mm e 630mm x 602mm. Nell'attesa di ospitarla a bordo, La invitiamo a consultare periodicamente il nostro sito www.italotreno.it per essere sempre aggiornato sullo stato di avanzamento del nostro progetto. Cordiali Saluti
Servizio Assistenza NTV"

bye
 

sembola

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Ciao a tutti ... eccomi di nuovo operativo per pianificare ben bene il percorso, come dicevo sarò a Lucca il 21 pomeriggio e il 22 si parte ..... chi ci sarà? Sarei contento di incotrare qualche forumendolo .... poi se Sembola, quando siamo a Siena, sarà disponibile a fare un tratto con noi/me ne sarei ben contento .... sono a disposizione per ogni info....

Ho contattato Italo per sapere se sul treno Roma-Firenze si poteva portare la bici e a quali condizioni, questa è stata la risposta:

" Gentile sig.ig Paolo,
la ringraziamo per l'interesse che ha mostrato verso la nostra azienda.
In riferimento alla Sua richiesta, La informiamo che a bordo di italo potrà trasportare gratuitamente la sua bicicletta pieghevole, purché sia collocata con il telaio chiuso negli spazi previsti per i bagagli (bagagliere dei vestiboli e di comparto). Le comunichiamo, inoltre, le misure delle bagagliere di vestibolo e di comparto rispettivamente di 592mm x 1004 mm e 630mm x 602mm. Nell'attesa di ospitarla a bordo, La invitiamo a consultare periodicamente il nostro sito www.italotreno.it per essere sempre aggiornato sullo stato di avanzamento del nostro progetto. Cordiali Saluti
Servizio Assistenza NTV"

bye

Se hai un programma di massima fammelo sapere che cerco di organizzarmi :prost:
 

Rippecurl

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30/3/05
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Ciao Sembola grazie della tua risposta ... questo è il mio programma di massima:

22/08 Lucca-Monteriggioni 110K
23/08 Monteriggioni-Radicofani 109K
24/08 Radicofani-Vetralla 108K
25/08 Vetralla-Roma 88K

Quindi dovrei passare a Siena, per la colazione :-), il 23 mattina ..... speriamo che ci sia qualcun'altro ....

Paolo
 

Rippecurl

Biker serius
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Ma non c'è nessuno che viene a fare la VF .... così si pedala insieme ?????


Ciao Sembola grazie della tua risposta ... questo è il mio programma di massima:

22/08 Lucca-Monteriggioni 110K
23/08 Monteriggioni-Radicofani 109K
24/08 Radicofani-Vetralla 108K
25/08 Vetralla-Roma 88K

Quindi dovrei passare a Siena, per la colazione :-), il 23 mattina ..... speriamo che ci sia qualcun'altro ....

Paolo
 

SingleMalt

Biker novus
24/8/12
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Vittorio Veneto
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Ma non c'è nessuno che viene a fare la VF .... così si pedala insieme ?????

Ciao Rippecurl, come ti dicevo anch'io sarò sulla Francigena in quel periodo, purtroppo siamo praticamente sfasati di due giorni, queste le mie tappe intorno alle date del 20 agosto:

20/08/2013 San Miniato Monteriggioni
21/08/2013 Monteriggioni San Quirico
22/08/2013 San Quirico Bolsena
23/08/2013 Bolsena Sutri
24/08/2013 Sutri Roma

Magari riesci ad anticipare e ci si trova lungo la via.

Ciao
 

Rippecurl

Biker serius
30/3/05
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....ragazzi ho fatto il biglietto per Firenze... quindi incrociando le dita si parte ... la mia prima esperienza in fatto di cicloviaggi..... spero che sia il primo di una lunga serie, la mia mente spazia dal cammino di Santiago all'Islanda, alla Patagonia, alla Parigi-Roubex per arrivare poi a Londra.... alla foresta di Harenberg... i sogni sono tanti ...
 

Rippecurl

Biker serius
30/3/05
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Il BikerPellegrino è tornato a casa sano e salvo .... devo dire che prima di partire ero un'altra persona o quantomeno ho riscoperto certi valori che erano stati soffocati dalla quotidianità della vita.
Prima di fare un resoconto del mio viaggio devo fare un ringraziamento a Sembola che mi ha accompagnato da Siena a S.Quirico è stato davvero un'ottimo padrone di casa, non sò come potrei mai ricambiare tanta cortesia.

VIA FRANCIGENA 2013
Da LUCCA a ROMA
dal 21/08 al 25/08/2013

21/08 h15.25 Viaggio per Lucca
Il viaggio inizia sotto i migliori auspici, Maurizio un amico e collega (si è preso del permesso per me!!!) gentilmente mi ha accompagnato alla stazione di Roma Ostiense da dove parte il treno per Firenze.

Mi sistemo nella sala di attesa di Italo, il mio treno parte alle 16.10. I minuti che mi separano dalla partenza sembrano non passare mai, il mio cervello inizia a pianificare il resto della giornata, arriverò a Lucca intorno alle 19.40 dovrò rimontare la bici e andare a cercare l'ostello. Chissà quali panorami mi aspettano, quali e quante persone conoscerò lungo il cammino? .... arriva l'ora della partenza salgo sul treno sistemo la bici (o meglio il pacco) e le sacche sopra il mio posto (lato finestrino) mi siedo e penso adesso inizia la mia avventura. Pochi posti davanti a me ci sono due nonni che salutano le nipotine, ad un tratto la più piccola sale di corsa sul treno per abbracciare il nonno per un'ultimo saluto e riscende di corsa... che emozione! Mi ha fatto ricordare mio nonno .... e qui la lacrima è scesa sigh!!!! Partito!!! Arrivo previsto a Firenze ore 17.47 temperatura esterna 36° ... il treno viaggia veloce toccando punte di 260km/h, il paesaggio corre veloce e la meta si avvicina. Il treno arriva puntuale a Firenze smn ora devo capire da doveparte il treno per Lucca ... binario 3, trovo il regionale pronto salgo in coda dove si trova la carrozza per le bici. Il regionale fermerà per Prato, Pistoia, Montecatini Terme e Centro, Pescia, Altopascio, Lucca.... Visto che arriverò intorno alle 19.40 e dovrò cercare anche l'ostello decido di rimontare la bici per guadagnare tempo e visitare Lucca con un pò di luce, detto fatto in 20' rimonto il tutto e pronto per scendere. Lucca mi accoglie sotto una luce davvero particolare al calare del sole, così riesco a fare delle foto davvero uniche.

Trovo l’Ostello San Frediano dove mi sistemo mangio presso la loro mensa (se vi capitasse NON mangiateci la notte ho visto delle strane creature che si aggiravano nella stanza!!) ed esco per fare una bella passeggiata per digerire e visitare Lucca by nigth. Ore 23.00 sono a letto con i pensieri che frullano vorticosamente.

22/08 Lucca - Abbadia Isola
Dati tecnici: Km percorsi: 105 Dislivello tot: 1428 mt Tempo impiegato (incluse le pause): 10h Velocità media 17.9 km/h Calorie: 3451
Partenza da Lucca ore 7.50, sono in bici, le prime pedalate mi assicurano che la condizione c’è e per quello sto tranquillo. I km passano veloci dato che al momento è tutta pianura. Prima di Capannori prendo il primo tratto indicato della VF, un cartello spiega il percorso e fornisce indicazioni storiche.
Porcari, Turchetto, Altopascio passano veloci è tutta pianura e la sede stradale è larga con una bella corsia per le bici. Arrivo a Fucecchio la traccia gps indica sdi proseguire dritto, la strada è chiusa al traffico perché giorno di mercato, pazienza scendo e proseguo a piedi per il mercato, è un’esplosione di colori davvero bello. Riprendo a pedalare in direzione di S. Miniato Alto arrivo al bivio giro e inizio a salire ma noto un cartello di “strada interrotta per frana” e penso tanto sto in bici e si passa. Dopo un km la strada è chiusa completamte e non si passa, le piogge primaverili hanno distrutto la strada che sale per S.Miniato Alto, chiedo informazioni ad un’automobilista e mi indica un’altra strada per salire al paese “devi seguire le indicazioni per i Carabinieri”, perfetto! Trovo il cartello e inizio la prima salita ma in alcuni punti devo scendere e spingere guardo il gps pendenza 14% e l’ultimo strappo difronte ai carabinieri 18%. Sono in cima entro in paese e devo dire che è davvero bello supero il mercato coperto e la traccia dice di salire ma poi mi indica il fuori rotta da qui iniziano i problemi. Il paese ha una conformazione particolare posta su un crinale e presenta strade su ambo i lati, faccio alcuni tentativi ma senza successo, chiedo informazioni e dopo vari tentativi ritrovo la traccia corretta (ho perso circa 40’e le indicazioni stradali sono inesistenti). Forse è stato meglio così altrimenti non lo avrei visitato. Piacevole discesa in direzione Castelfiorentino, passato Castelnuovo d’Elsa mi fermo per un gelato e acquisto un po’ di frutta e proseguo, passo Dogana, Castelfiorentino e prendo la direzione per Gambassi Terme. Inizio la salita in compagnia di una bella ciclista bionda con completino rosa e un buon passo (fortuna che era al telefono ma una volta finito !!!) ma devo salire con il mio ritmo e la biondina sparisce dietro una curva. Arrivo a Gambassi accolto dalla chiesa di S.Andrea Apostolo e decido di fermarmi per il pranzo presso il vapoforno. Mangio un panino con il prosciutto che non và giù devo bere molto sigh!!! Riparto dopo una bella sosta in direzione di San Gimignano. Passo per Badia A. Cerreto e Badia A. Elmi con un saliscendi sulle colline toscane davvero splendido, in lontananza si scorge il profilo delle torri di San Gimignano. Dopo una bella salita arrivo a Pancole la strada passa sotto il santuario di Maria Santissima Madre della Divina Provvidenza, qui con grande sorpresa scopro un presepe permanente posto in una grotta con statue alte 1 mt.

Dopo aver preso l’acqua proseguo verso San Gimignano e in 5km sono alla porta di accesso del paese.

San Gimignano colpisce per le sue verticalità accentuate dalla posizione geologica del paese posto su una collina, pertanto le torri sembrano ancora più alte, la Manhattan del medioevo. Visito San Gimignano, affollatissima di turisti, la strada principale sale arrivando a una prima piazza dove è collocato il palazzo comunale con alcune torri e poi si entra in Piazza Torre del Diavolo, ampia con al centro uno splendido pozzo e con altre torri.

Ripresa la strada scendo verso la località Santa Lucia dove affronto il primo sterrato in discesa, il primo tratto lo percorro a piedi perché scende con una bella pendenza e il terreno è troppo mosso, non posso correre il rischio di farmi male. Finito lo sterrato prendo l’asfalto in direzione per Colle Val D’Elsa dopo aver attraversato il paese si riprende nuovamente lo sterrato e lo percorro per 5-6 km fino ad Acquaviva dove prendo l’asfalto e in pochi km sono ad Abbadia Isola fortunatamente in discesa, la stanchezza si fa sentire. Sulla porta di accesso al borgo medievale trovo ad aspettarmi Lorenzo di Torino e Francesco di Sassuolo, nell’ospitale inoltre ci sono il Pier e la Pina moglie e marito di Vercelli, l’accoglienza è stato come ritornare in famiglia dopo tanti mesi di assenza, davvero eccezionale. Dopo essermi sistemato e aver fatto una bella doccia sono pronto per l’accoglienza del pellegrino che prima della cena prevede la lavanda dei piedi con la benedizione di benvenuto. La Pina vercellese doc per cena ha preparato un prelibato risotto al radicchio con il riso di Vercelli a seguire involtini di pollo con insalata e crostata finale contornata dal Montepulciano.


23/08 Abbadia Isola – Radicofani
Dati tecnici: Km percorsi: 95 Dislivello tot: 1753 mt Tempo impiegato (incluse le pause): 9h Velocità media 17.2 km/h Calorie: 3389
Sveglia ore 6.50 preparo i bagagli e alle 7.30 faccio un’abbondante colazione con tè biscotti e crostata della Pina, rimonto i bagagli sulla bici pronto per ripartire ma prima ricevo la preghiera del pellegrino per il cammino che affronterò. Dopo i saluti con i quattro ospitalieri parto in direzione di Monteriggioni seguendo lo sterrato che arriva ai piedi della collina ove si erge, qui salgo a piedi per 250mt perché la pendenza è elevata. Arrivato in cima mi trovo datanti alla porta di accesso al borgo medievale. Monteriggioni è davvero unico, posto in cima ad una collina è circondato da mura con torri di avvistamento, la topografia è semplice ha strada principale e altre poche stradine percorrono le poche costruzioni presenti.

Ripreso il cammino non ho capito bene dove andava la traccia gps e ho deciso di prendere la cassia (che non mi abbandonerà più fino a Roma!) per arrivare il più velocemente possibile a Siena dove mi aspetta Sembola (Nicola) che sarà la mia guida fino a S. Quirico. Ho un buon passo e la strada vallonata con un susseguirsi di boschi e radure coltivate fanno sì che raggiungo Porta Camollia a Siena dove trovo ad aspettarmi Sembola (si è preso un giorno di ferie per accompagnarmi e il giorno prima aveva raggiunto in macchina S.Quirico ed era tornato a Siena con la bdc!!! Strepitoso!), dopo le presentazioni di rito ci dirigiamo verso il centro storico. Da buon toscano senese e contradaiolo della giraffa mi spiega tutto della storia di Siena e dei suoi monumenti, entriamo in Piazza del Campo illuminata dai primi raggi del sole mattutino, è meravigliosa, mi vengono in mente i rumori della folla inneggiare i propri cavalli, li vedo laggiù affrontare la famosa e mitica curva di San Martino …

il Sembola mi chiama e ritorno alla realtà, andiamo, passiamo per la piazza in bici e arrivato alla curva famosa mi fermo e la guardo, in televisione sembra tutto più grande ma dal vivo vi assicuro che è molto più piccola! Lasciamo Piazza del Campo e dopo una serie di stradine usciamo da Siena sotto l’arco di Porta Romana. Dopo una serie di strade abbiamo fatto la sosta per la colazione a Isola D’Arbia e poi ripartenza subito su sterrato che non lasceremo più per diverse decine di km. Dopo pochi km di sterrato si sale verso Cuna per ammirare la Grancia un granaio senese fortificato, eccezionale costruzione e inventiva (peccato che era in ristrutturazione!). Lasciata Cuna facciamo direzione per Buonconvento sempre su sterrata, il panorama è davvero eccezionale i colori del verde si alternano ai colori marroni della terra creando un quadro cromatico indimenticabile. Facciamo un’altra sosta a Buonconvento anche per rifornirci d’acqua, il paese è costruito tutto con mattoni e il colore che rimane impresso è il terra di siena naturale. Si riparte e subito fuori l’abitato si lascia la cassia e si prende la strada provinciale del Brunello sterrata, attraversa le varie cantine che producono il famoso vino, si pedala tra innumerevoli filari colmi di uva nera, quasi pronti per il raccolto, la tentazione di assaggiare un chicco è forte ma al solo pensiero del duro lavoro per estrarre quel nettare divino (e il brunello deve anche invecchiare quattro anni!!!) mi fa desistere. Qui i sentieri si intersecano di continuo e alcuni tratti che percorro fanno parte del circuito dell’Eroica o anche meglio conosciuta come “Le strade bianche”. La mia guida Sembola mi fa transitare anche sullo sterrato che nel 2011 ha visto protagonisti i pro del giro d’italia, ma in quell’occasione il fango la faceva da padrone e i ciclisti erano tutti uguali indistinguibili, marroni, noi solo impolverati.

Ormai la nostra meta è Torrenieri dove ci fermiamo per il pranzo, panini con prosciutto e pizza con uva, caffè e si riprende a pedalare su asfalto percorrendo la provinciale 137, deserta perché parallela alla cassia e gli automobilisti preferiscono quest’ultima, dopo una bella discesa e una salita pedalabile e tra una chiacchiera e l’altra si arriva a San Quirico. Il paese mi accoglie con uno splendido bronzo dedicato a Tazio Nuvolari in memoria della mille miglia. Si entra in paese e subito si rimane estasiati dalla collegiata e dal Palazzo Chigi. Qui purtroppo devo salutare la mia guida che ringrazio di cuore, lui deve tornare a Siena e io devo proseguire verso la mia meta Radicofani. Continuo lungo la cassia che scende e dopo pochi chilometri devio per andare a visitare Bagno Vignoni famoso sin dai tempi degli etruschi e dei romani che sfruttavano le sue calde acque vulcaniche per le cure termali, al centro del borgo in Piazza delle Sorgenti è presente una vasca rettangolare, di origine cinquecentesca, che contiene una sorgente di acqua termale calda e fumante che esce dalla falda sotterranea di origini vulcaniche. Le terme di Bagno Vignoni sono state frequentate da illustri personaggi, come Papa Pio II, Caterina da Siena, Lorenzo de' Medici e tanti altri artisti che avevano eletto il borgo come sede di villeggiatura.

Lascio Bagno Vignoni e riprendo la cassia in lontananza sull’orizzonte spostato a sinistra rispetto al monte amiata si vede una montagna con una torre in cima, mumble mumble assomiglia tanto alla torre del signore degli anelli penso che sia proprio Radicofani, devo arrampicarmi lassù in cima, pazienza tanto è ancora presto e mancano parecchi km prima di arrivare alla base della salita. Qui la cassia attraversa distese di campi aridi con dolci saliscendi, il traffico è poco e si pedala bene, i centri abitati sono un miraggio e l’unico che si attraversa è Gallina. Qui effettuo una sosta per mangiare una frutta e bere, riprendo il percorso e dopo breve la cassia diviene più larga ma resta sempre deserta, percorro diversi km in solitaria non passa neanche una macchina. Ora viene il bello inizia la salita 8km con 420mt di dislivello, prendo il bivio e la strada inizia a salire con pendenze intorno al 4-5% ma con i tanti km sulle gambe anche il più piccolo strappo si fa sentire e mi devo fermare e proseguire a piedi sui tratti più duri, sono tranquillo tanto prima o poi al paese ci arrivo!! Impiego circa 1 ora per arrivare a Radicofani , la parte più antica è costruita con pietra vulcaniche, quindi il colore predominante è il grigio. Della Rocca di Radicofani ne è documentata l'esistenza fin dal 978, anche se le origini sono molto antecedenti e risalgono all'epoca Carolingia, quando venne acquistata da parte dei Monaci di Abbadia San Salvatore. La Rocca fu possedimento dei monaci fino al 1153 quando venne riscattata dallo Stato Pontificio. Per la sua posizione strategica sull'antica via Francigena (è sita su un colle alto 896 metri e raggiunge sulla terrazza merlata la ragguardevole quota di +960 mt s.l.m.) la Rocca di Radicofani venne usata da Papa Adriano IV per arginare l'avanzata (sia politica che militare) di Federico I il Barbarossa che governava la Toscana centro sud dall'alto del Castello di Montegrossi. Mi sistemo presso l’ospitale dei SS Pietro e Iacopo gli ospitalieri sono stati davvero accoglienti e gentili, sono due coppie moglie e marito di Pordenone, qui trovo altri pellegrini a piedi che sono arrivati nel primo pomeriggio. Dopo il consueto rito della lavanda dei piedi si può cenare con il seguente menù: pasta al sugo con verdure, rustici con fruste (fatti da un pellegrino), frittata con patate, insalata russa, insalata e vino. Dopo la cena l’ospitaliere è sceso e davanti alla Chiesa di S. Pietro ha suonato la Giba (spero si scriva così) cornamusa irlandese, la piazza si è riempita al suono della stessa, non avevo mai sentito dal vivo e da così vicino il suono della cornamusa. Sono stanco vado a letto son le 22.30.

24/08 Radicofani-Cura di Vetralla
Dati tecnici: Km percorsi: 90 Dislivello tot: 1150 mt Tempo impiegato (incluse le pause): 9h30’ Velocità media 17.8 km/h Calorie: 2803
Oggi non riesco proprio a svegliarmi anche se la sveglia era alle 6.50, il pellegrino che ha dormito nella mia stessa stanza mi chiama “romano, romano sveglia sono le 7 passate”, decido di alzarmi anche se il sonno la fa da padrone, con calma inizio a preparare i bagagli, mi cambio e una volta tutto pronto vado a fare colazione. Tutti i pellegrini sono già in cammino sono rimasto solo con gli ospitalieri, dopo aveer consumato una bella e robusta colazione carico la bici dei bagali e alle 7.45 sono pronto a partire. La giornata inizia bene circa 9km di discesa sulla vecchia cassia tutta sterrata, il panorama spazia su tutta la vallata sottostante, la disceso mi impegna un po’ a volte il fondo è scivoloso e devo fare qualche tratto a piedi.

Arrivato a Ponte a Rigo prendo la cassia in direzione di Acquapendente, fortunatamente fino ai piedi del paese la strada è tutta pianeggiante, si rientra nel Lazio, l’odore di casa si fa sentire e sono contento. La salita non è dura e in breve raggiungo Acquapendente (vedo anche il bivio per Grotte di Castro dove si svolge una gara xc, troppo lontano da casa!) proseguo in direzione S. Lorenzo dove sosto per la colazione. Ripreso il cammino dopo pochi km prendo lo sterrato che mi porterà a Bolsena, bel sentiero immerso nei boschi, incontro anche qualche pellegrino a piedi li saluto e proseguo.

Lascio lo sterrato e riprendo la cassia ma dopo pochi metri buco la ruota davanti, mi fermo e sostituisco la camera d’aria ma con sorpresa scopro che hanno le valvole corte (prese dal decathlon), quindi per risolvere ho gonfialo la camera con la bomboletta gonfia ripara, mentre svolgevo questa operazione si ferma un ciclista che gentilmente mi offre il suo aiuto e gli chiedo se conosce un posto dove poter fare un bagno in tranquillità, mi porta al lago per mostrarmi il posto e mi dà indicazioni per arrivare a Montefiascone e per arrivare al negozio di bici Cicli Caprio-Timebike. Trovo un posto per cambiarmi e dopo pochi minuti sono dentro l’acqua per un bagno memorabile, l’acqua è stupenda e fresca, dopo lo sterrato ci voleva proprio.

Mi cambio preparo la bici e riparto in direzione Montefiascone, ripresa la cassia e percorsi circa 4km lascio l’asfalto per riprendere lo sterrato che si inoltra in un bosco, arrivato ad un quadrivio non ho capito bene quale strada prendere e mentre effettuavo dei tentativi con il gps è arrivato un contadino con il trattore si è fermato e mi ha dato indicazioni precise sul percorso da seguire. Proseguo secondo quanto indicato, confermato anche dalla traccia gps, svolto a sinistra e la strada sale per 300mt con una pendenza impegnativa dentro un campo, devo scendere e farla a piedi, per un tratto devo per forza seguire un canale formato dalle acque piovane, fortuna che ci sono delle more grosse come prugne!!! Lo strappo sembra non finire mai, provo a salire sul campo dove ci sono gli ulivi ma il terreno è arato e si affonda, ma devo andare avanti, vedo la cima, si avvicina in fretta e finalmente finisce, devo sostare per svuotare le scarpe dalla terra e per bere. Ora il sentiero diviene una sterrata battuta passo per vigneti e maneggi e dopo pochi km riprendo l’asfalto, la fatica si fa sentire e devo fermarmi ogni tanto per bere e riprendere fiato. Arrivato a Montefiascone mi fermo al negozio TimeBike dove acquisto una nuova camera d’aria e una bomboletta gonfia e ripara, inoltre chiedo e ottengo indicazioni per mangiare, oggi non voglio panini ma un bel piatto di pasta, mi consigliano la trattoria da Pancino. La trattoria si trova al centro del paese, ha i tavoli fuori, parcheggio la bici e scelgo un tavolo dove posso vederla, così posso mangiare tranquillamente. Il proprietario Massimiliano è cordiale e ci troviamo subito in sintonia anche lui è un biker, mi chiede interessato del mio viaggio e mi dà indicazioni ben precise sul percorso da seguire fino a Viterbo, dovrò passare per la cassia vecchia tutto sterrato e fare attenzione alle pietre. Ordino un bel piatto piramidale di pasta al pomodoro, melone, coca cola, acqua e caffè al prezzo di 12,50€. Dopo essermi ripreso e i doverosi saluti riparto, una volta preso il sentiero ecco le prime pietre, ma con grande sorpresa mi accorgo che sto passando sulla cassia antica quella realizzata dai romani.



Il percorso è gradevole e pedalabile senza grandi dislivelli il lontananza si vede Viterbo, sul percorso trovo delle piccole terme sulfuree, l’acqua è di colore celeste. Arrivo presto a Viterbo e la città è deserta sono le prime ore pomeridiane, salgo nella parte vecchia e visito la piazza del Comune e la piazza del Palazzo dei Papi e davvero bella e si respira l’aria medievale, immagino la macchina di Santa Rosa che percorre queste vie così strette una cosa davvero impressionante.

Dopo un bel gelato riprendo la strada che mi porterà alla meta odierna Cura di Vetralla. Sono di nuovo su una sterrata, seguo la traccia gps e mi ritrovo davanti ad un cancello arancione che in apparenza sembra chiuso con catena e lucchetto (con i cani che abbiano sulla mia sinistra) ma ben presto scopro che si apre un’anta, passo e richiudo il cancello alle mie spalle. Sono dentro un terreno con gli ulivi e non riesco a capire dove devo andare finalmente trovo un’indicazione con il pellegrinetto che indica di passare per il campo dritto, vado e poi trovo una freccia a sinistra, con stupore scopro le stazioni della Via Crucis, fatte da bassorilievi su pietra e ogni stazione ha un cipresso, ci sono anche due tombe etrusche, il posto è suggestivo e invita al raccoglimento. Una volta ripreso il sentiero normale lo seguo per diversi km costeggiando la cassia e poi l’asfalto, attraversato il paese di Vetralla mi dirigo verso Cura di Vetralla ma per raggiungere il Monastero Regina Pacis devo fare l’ultima salita di 1km impegnativa. L’accoglienza delle suore è davvero impeccabile, mi mostrano la stanza con bagno in camera, lenzuola pulite e asciugamani sul letto, tutto pulito, mi sistemo, faccio una bella doccia, lavo i panni e li stendo in bagno, mi vesto e vado a Messa (la suora: alle 18.00 c’è la Messa!). Alle 19.30 si cena e che cena, tutti i prodotti sono coltivati dalle suore, pomodori con riso, petti di pollo con pomodorini, zucchine grigliate, zucchine in umido, frutta, vino e acqua (prezzo 30€). Alle 22.30 sono a letto con il pensiero che arriva la pioggia.




25/08 Cura di Vetralla-Roma-Pomezia
Dati tecnici: Km percorsi: 108 Dislivello tot: 770 mt Tempo impiegato (incluse le pause): 7h Velocità media 19.7 km/h Calorie: 3125
Ore 6.00 la stanza si illumina più volte e il frastuono del temporale irrompe nel silenzio della mattina, è arrivato come previsto il temporale, il pensiero và ai due pellegrini, moglie e marito, che sono partiti alle 5.30. Il temporale si fà sempre più insistente e inizia a piovere con forte intensità, sono le 6.30 e continua a piovere veramente forte non accenna a smettere, suona la sveglia sono le 6.50 rimango a letto sotto le coperte si sta bene, finalmente la pioggia smette e decido di alzarmi, apro la tapparella e il cielo è scuro. Preparo le borse e in cima metto tutto l’occorrente per la pioggia, mi vesto normalmente e vado a fare colazione ma trovo la sala pranzo invasa dall’acqua, dal chiostro arriva una suora disperata per l’invasione dell’acqua, si è ostruito con le foglie il tombino del chiostro e l’acqua si è riversata in vari locali. Chiedo alla suora una scopa e inizio a spazzare via l’acqua verso l’esterno, in breve raggiungo un buon risultato ma devo fare colazione perché mi sento fiacco, due tazze di cappuccino due cornetti e tre fette di pane e marmellata vanno giù in fretta, ora si ragiona meglio. Sono le 8.10 pronto per partire il cielo è migliorato ma sempre cupo, saluto le suore e mi avvio, viste le condizioni meteo incerte decido di cambiare il percorso tagliare la parte di Trevignano/Cesano e passare per Campagnano/Formello, quindi fare la cassia sino all’uscita di Campagnano anche se è un po’ rischioso il tratto veloce della cassia. Mentre pianificavo il nuovo tragitto sono arrivato a Capranica, anche qui si vedono i danni che ha causato il maltempo, procedo in direzione Sutri la strada passa dentro una folta vegetazione e lo spettacolo è assicurato, il bosco dopo la pioggia e con la luce del sole che esce da qualche nuvola completa un quadro strepitoso. A Sutri mi fermo a visitare l’anfiteatro romano e le tombe, sorge su un imponente rilievo di tufo che domina la via Cassia. Le sue origini sono molto antiche e presenta evidenti testimonianze del suo passato: un anfiteatro romano completamente scavato nel tufo, una necropoli etrusca formata da decine di tombe scavate anch'esse nel tufo, mura etrusche incorporate da quelle medioevali, un mitreo poi tramutato in chiesa (intitolata alla Madonna del Parto), il Duomo di origine romanica.

Lascio Sutri e riprendo la mia cadenza di pedalata, passo per Monterosi dove si trova un altro lago, un bel panorama, sono ancora preoccupato per il tempo che alle mie spalle resta ancora minaccioso. Ora la cassia si allarga e diviene a quattro corsie ad alto scorrimento, qui devo fare molta attenzione, sfrutto ogni cavalcavia e distributore per diminuire i rischi, ma sono abbastanza fortunato grazie al nubifragio della mattina e oggi è domenica il traffico è davvero irrisorio. Arrivo ben presto all’uscita per Campagnano e tiro un bel sospiro di sollievo, la strada sale con una buona pendenza ma oggi ho una buona gamba e salgo velocemente al paese, oggi il mio motto è fare presto, mi fermo per mangiare e bere iniziavo a sentire fame. Riprendo a pedalare in direzione di Formello la strada sale e scende dentro il bosco e arrivo ad un bivio e lo riconosco è il giro di boa della frazione di bici del duathlon di Formello, l’ho disputato tre volte e lo conosco bene, spedito arrivo al paese ma mi devo fermare perché inizia a piovere con il sole. Mangio e bevo mi copro e riparto, la pioggia è intermittente ma leggera, arrivato all’Olgiata mi tolgo la mantellina perché inizia a far caldo, intanto i km passano velocemente e finalmente prendo Via Trionfale che mi porterà dritto sotto il cupolone. Ma dopo breve sono costretto a rimettermi la mantellina ora la pioggia è più insistente e per precauzione mi fermo sotto la tettoia di un distributore e aspetto che la pioggia diminuisca. Riparto con la pioggia ora più leggera e poco dopo devo spogliarmi, la pioggia ha smesso e ora fa capolino il sole, seguo sempre la Trionfale che inizia la sua picchiata su S. Pietro, dopo qualche curva mi compare maestoso il cupolone e la gioia è tanta che mi commuovo sono arrivato alla mia meta. Sono nelle strade limitrofe di S. Pietro colme di gente che và via, capisco che l’angelus è finito, quei 20 minuti sotto la pensilina sono stati fatali, pazienza. Qui sosto il tempo necessario per mangiare della frutta e riposarmi brevemente, poi ho cercato di prendere il testimonium presso la curia ma le guardie svizzere mi hanno detto che la curia è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, lo sapevo ma tentar non nuoce, devo tornare domani.

Riprendo la strada verso casa, taglio tutta Roma in una linea grossomodo verticale così come avevo creato la traccia, sono le 13.30 e la città è deserta non passa una macchina sembra di essere il padrone, arrivo ben presto sulla Laurentina e percorro la ciclabile appena costruita. Raggiunto il Campus Biomedico lascio il bitume per prendere lo sterrato che mi porterà a casa, il percorso lo conosco bene ma il cielo si fa sentire e gli chiedo cortesemente di aspettare con la pioggia, gli ultimi km sono stati tranquilli e rilassati e mi sono goduto il panorama della campagna romana. Sono arrivato il mio viaggio è finito le emozioni di gioia si alternano alla tristezza della conclusione, ma posso dire che come primo ciclo viaggio è stato davvero affascinante, spero che sia il primo di una lunga serie.
Dati tecnici: Km percorsi: 400 Dislivello tot: 5100 mt Tempo impiegato (incluse le pause): 36h Velocità media 18.1 km/h Calorie: 12768

Un affettuoso ringraziamento a mia moglie Sabina e alle mie due bimbe Emma e Federica.
 
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bobone66

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Rippecurl complimenti per l'ottimo reportage dell'appasionante avventura, minuziosamente raccontata e documentata con suggestive fotografie.
Volevo rivolgere a tutti voi una semplice domanda: secondo voi è fattibile una parte della via ( indicativamente da Piacenza a San Geminiano ) tra il 25 aprile e 1 maggio?
:nunsacci:
 

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una nera e l'altra pure
Dipende ovviamente dal meteo, l'anno scorso ha diluviato fino ai primi giorni di giugno e c'era molto fango. In linea di massima direi di sì.

p.s. il nome corretto è San Gimignano ;-)
 

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