ah bè che?
hai presente il concetto di informazione? ebbene l'informazione si ottiene sfruttando i mezzi di informazione che si hanno a disposizione: che c'è di errato nel vedere immagini in tv? e nel leggere i giornali? e nell'usare il web?
se parti dal presupposto che tu sai e io no, è inutile discutere. non mi conosci, non sai di cosa mi occupo nè di che tipo di informazioni disponga, per cui, l'"ah bè" tienilo per te, grazie.
Non c'è niente di male nell'informazione.
Hai ragione non ti conosco, e perciò mi baso su quello che scrivi, e se parlando di stalle mi dici che hai visto delle immagini in TV o "dal vero non oso pensarci", non posso certo farmi l'idea che tu sia un esperto...
Non parto dal presupposto che tu non sappia un ca.zzo, ma mi era sembrato di poterti spiegare qualcosa e correggere qualche tua affermazione, senza per questo offenderti. Non perchè io mi ritenga superiore, ma perchè l'agraria, oltre ad averla studiata, l'ho vissuta. Ci sono nato dentro. Vivo da sempre nella più sperduta campagna della Pianura Padana. La mia famiglia ha origine contadine. Ho nonni, amici, zii, cugini, vicini di casa tutti contadini. A sette anni guidavo il trattore. Ho munto le vacche a mano. Ho fatto nascere vitelli podalici con le carrucole. Se apro le finestre della mia camera adesso non sento macchine. Sento muggire. A casa mia il problema non sono lo smog e le polveri sottili, ma l'odore di mer.da.
Non sono il più grande agronomo del mondo, faccio un lavoro che non centra una cippa con le vacche, ma mi permetto di dire che una frase come questa: "tra quelle del contadino medio e quelle in cui gli animali vengono allevati in batteria c'è la stessa differenza che corre tra un campeggio e un lager" è sbagliata e priva di ogni fondamento. Non ti ho detto "Sei un -------- hai scritto la cazzata più grande di 'sto mondo". Ho detto: "ah beh..." Se poi tanto basta a farti inca.zzare come un'ape... non è un problema mio.
per il resto, sono d'accordo, che probabilmente alcuni grandi allevamenti hanno fatto dei cambiamenti:
La maggior parte, e sicuramente in percentuale maggiore fra quelli di grandi dimensioni. Convertire una stalla ha costi abbastanza elevati, che un piccolo coldiretto difficilmente si può permettere.
Col Camion.
Risulterebbe difficile farle camminare fino al macello.
A parte gli scherzi. Come ti hanno già spiegato più in alto, è nell'interesse (economico) dell'allevatore che i capi arrivino al macello senza subire stress.
e alcuni sistemi di allevamento in batteria ancora esistenti e di certo non piacevoli per le bestie? non mi dirai che non esistono più! che sono tutti spariti perchè tutti gli allevatori hanno avuto una svoltamorale improvvisa. e l'uso massiccio (informazioni) di antibiotici e altri medicinali che poi giungono nelle vene del consumatore?
In batteria si allevano gli avicoli. In particolare le galline ovaiole. Per polli e tacchini da carne è un discorso diverso. e qui effettivamente l'uso dei medicinali è veramente intenso, anche se i casi in cui vengono usati per aumentarne il peso sono veramente rarissimi oltre che criminali.
Conosco parecchi allevatori di tacchini, e ti basti pensare che mangio solo le uova della nonna, e non mangerei tacchino comprato al supermarket nemmeno sotto tortura.
Però ti posso assicurare che nell'allevamento di bovini e suini le cose sono completamente diverse.
nelle stalle che ho in mente io, la questione è un po' diversa..
ecco...
Forse a quell'idea era riferito il mio "ah beh..."
Al fatto che dovresti provare ad entrare in una stalla moderna. Non in quella da cinquanta capi dell'allevatore medio, ma in una mega stalla da 1000 capi.
Forse potrebbe servire a farti un'idea più chiara.
poi, ognuno libero di pensare quello che vuole, però non raccontiamocela, l'unico criterio è il profitto, e a questo scopo di certo si sacrifica senza battere ciglio il rispetto minimo che si dovrebbe avere nei confronti di un animale. Ripeto, io non sono contrario all'allevamento a scopo di macellazione, ma al maltrattamento.
Ovvio che il criterio sia il profitto. Gli allevatori ci campano con le loro aziende.
Non credere però, che il profitto e il benessere dell'animale siano due cose diametralmente opposte. Spesso la prima dipende in gran parte dalla seconda.
Poi mi sembra concepibile che alle vacche non vengano riservate le attenzioni che si riservano al cane di casa. Alla fine vanno comunque macellate 'ste bestie.
Sono d'accordo con te che i maltrattamenti non andrebbero perpetrati, ma alcune cose sono migliorabili, altre sono inevitabili. Se devi spostare una vacca di 30km non ci sono molte alternative al Camion. Se la vacca la devi mangiare è difficile farlo senza ucciderla (e se non è un maltrattamento ammazzarla...), ma a questo punto o diventiamo tutti vegetariani (scelta di tutto rispetto, e che non mi sognerei mai di criticare) o cerchiamo di capire che un toro non potrà mai essere felice tra due panini al sesamo.