L'obiettivo era l'esplorazione del nuovo sentiero.......
alle 7:02 arriva un messaggio di Luca81 per dirmi che è appena partito di casa; io mi sto arrabattando con una tazzina di caffé che ho appena ribaltato, zucchero compreso, mi ci vorrà non meno di 10 minuti per riportare la situazione ad un livello accettabile.
Finalmente parto e sono al punto di incontro; Luca mi chiede quale sia la destinazione e taccio: non sono sicuro che le mie gambe stamattina mi porteranno là dove volevo andare ed è così che ad ogni incrocio sono titubante e proseguo senza dare indicazioni ulteriori al mio compagno di pedalata.
Arriviamo a Serra Nanni e gli chiedo se voglia farsi del male: come al solito non accetta, ma neppure rifiuta: vuol farsi desiderare ma so bene che le sfide apparentemente impossibili lo stuzzicano ed è così che puntiamo decisi verso il Monte Carpegna, percorrendo la strada più impervia e dura che possa presentarsi: entrimao nel bosco, litighiamo con le pietre, usciamo sui pascoli e continuiamo in salita verso la linea di massima pendenza ed è così, che in un mare di cardi selvatici spunta la croce della Gavina.
Invito Luca ad andare avanti, anticipando che il mio freno finito e la mia posteriore liscia mi impediranno di tenere un ritmo sostenuto; seccamente rifiuta e mi cede il passo; arriviamo in un battibaleno alla tagliafuoco e la imbocchiamo.
Poco dopo ecco l'obiettivo di giornata, terreno vergine per le mie
ruote grasse, che mi invita ad affrontarlo; non lo conosco e sono costretto a confessarlo al mio restìo compagno che non assente, non rifiuta, ma non disdegna un'altra sfida.
Mi tuffo in discesa, slalomando tra gli alberi, su un sentiero talora ben evidente talaltra appena accennato, i miei glutei sfiorano la gomma posteriore, lo stile è quello del Kaiser, con pancia sulla sella, il posto è magnifico, domo tutti i passaggi più tecnici, attendo un po' Luca che non gradisce troppo ma non si lamenta neppure.
E poi via, di nuovo in discesa, a velocità controllata, fino ad intersecare, per seguirlo, il famosissimo sentiero delle Macchiette.
OBIETTIVO RAGGIUNTO!
Single track splendido, ottima e sicuramente più tecnica variante allo straconosciuto sentiero delle pigne.
Volete sapere il resto?
Volete sapere della pizzicata di Luca?
Della sua pompa grippata?
Del cambio gomma reso difficile da un copertone durissimo?
Oppure volete sapere del cacciatore che mi punta una doppietta in faccia?
E delle sue esternazioni perchè gli ho fatto mancare non uno ma tre (dice lui) fagiani?
O volete sapere delle macchine di altri cacciatori che incrociamo e dobbiamo evitare?
Oppure della mia pizzicata?
O degli enduristi che ci soprassano mentre siamo fermi al nuovo cambio gomma e che alzano incredibili nuvole di polvere?
O della mia seconda pizzicata non appena ripartito?
E del fatto che abbiamo finito le camere d'aria?
E del tubetto di mastice secco?
Oppure volete sapere che appena ripariamo la camera (con il mastice di Luca) ci accorgiamo che le pizzicate, nella stessa camera d'aria, erano due?
Tutte queste non sono cose importanti........
l'importante è che la missione sia stata compiuta,
alla prossima!