Siamo in auto, sulla supertrada che ci porterà al punto di partenza, passiamo il tunnel di Quarto e, al ritorno all'aria aperta ci si presenta un panorama splendido: non c'è una nuvola, il cielo è terso, il verde dei boschi splendente, il termometro dell'auto segna 26°, temperatura ottima per pedalare.
Arriviamo S.Piero e scarichiamo l'auto io e Scratera, poco dopo ci raggiunge Luca, che ha portato bomboloni per tutti e tre! Ce li spazzoliamo in un battibaleno e partiamo.
La mattinata è splendida, la banda musicale del paese suona al nostro passaggio, affrontiamo a gran ritmo la salita di Fonteabate. Arrivati all'agriturismo notiamo un certo fervore: scopriamo che la V B del liceo femminile Stone S. di Roma sta festeggiando la recente maturità; sventolano fazzoletti al nostro passaggio, gridano e ci spingono sulla schiena, ci lanciano baci e applaudono.
Continuiamo placidamente fino a Monte Piano ed iniziamo la splendida discesa verso Rio Salso; tutti i cancelli dei recinti sono aperti, al contrario dell'ultima volta che ci siamo passati, un paio di settimane fa, quando siamo stati costretti a continue soste per aprirli e chiuderli.
Arriviamo in un battibaleno a Ca'di Veroli e svoltiamo sulla forestale verso Ponte del Faggio. Qui troviamo un gruppo di ragazze che sta preparando un banchetto: ci invitano a mangiera qualcosa; mangiamo frutta fresca, dolci e bevande energetiche, poi melanconicamente proseguiamo.
Saliamo fino al Passo del Vinco spingendo un 44:21 a 85 pedalate al minuto, arriviamo velocemente in cima e decidiamo di non aver bisogno di altre soste.
Facciamo vedere lo splendido panorama all'illustre ospite, mostrandogli le foreste, indicandogli le vette, narrandogli degli innumerevoli sentieri che ci sono.
Siamo all'imbocco della discesa di Siepe dell'Orso e ci tuffiamo senza indugio, poco dopo, mentre scattiamo alcune foto, sentiamo rumore di MTB dietro di noi, ci fermiamo e ci raggiungono due bikers, in tenuta da DH. Ci dicono, in un italiano ben comprensibile ma evidentemente non madrelingua, che hanno fatto fatica a raggiungerci e ce l'hanno fatta solo perchè ci siamo fermati a fotografare. Capiamo dalla voce che non si tratta dei soliti maschioni downhiller che si vedono su youtube ed infati si tolgono il casco...... lunghe chiome bionde si spandono nell'aria, occhi di cielo ci osservano, una volta tolti gli
occhiali a maschera, lunghe dita con unghie magistralmente smaltate di rosso si allungano verso di noi per presentarsi: Ingrid, Ursula, due componenti della squadra femminile svedese di downhill, venute nei nostri splendidi sentieri ad allenarsi. Ci chiedono di spiegar loro qualche trucco per affrontare meglio i sassi ed i dirupi di quel magistrale sentiero. GLi facciamo vedere la giusta impostazione in sella e le invitiamo a scendere assieme a noi: io davanti, segue Ursula, poi Scratera ed Ingrid, infine Luc7a, in invidiabile posizione.
Ci invitano nella loro Svezia, la prossima estate, Luca che apparentemente è l'unico "libero" annota i loro numeri di telefono; con un bacio ci salutano e ci gridano "ciao belli!"
La salita di Pietrapazza la voliamo, attorniati da cinguettio di uccelli e svolazzare di variopinte farfalle; il panorama è sempre più splendido: al salire dell'altitudine nuove vette si presentano al nostro cospetto e le Foreste Casentinesi esprimono tutta la loro bellezza.
Ci beviamo, letteralmente, il fosso Becca, saltando come caprioli da un dosso all'altro, arriviamo beati a Bagno di Romagna e poi in un lampo all'auto lasciata a San Piero.
Al nostro arrivo al parcheggio notiamo uno stand gastronomico che non c'era: tre ragazze, le finaliste del locale concorso di bellezza di questa sera, si avvicinano dicendoci che stanno preparando tutto per la festa paesana odierna; ci offrono cantucci e vino fresco, a suggellare questa meravigliosa giornata di sole e di MTB nel cuore degli Appennini Romagnoli.
Partiamo a malincuore ma altri impegni ci attendono, salutiamo Luca e riaccompagno il Kaiser in albergo.
Tutto qua!
Ho quasi vergogna a dirlo:
"peccato per chi non c'era!"