Senter del Ciodo
Esisteva un tempo in cui il free rider regnava e i locals delle mie parti avevano questo come uno dei sentieri di riferimento. Ora non mi risulta che venga frequentato in maniera attiva da noi amanti delle
ruote grasse.
Senter del Ciodo o anche conosciuto come Direttissima Mont de Marc.
Non è certo un sentiero facile e non assomiglia lontanamente a molti sentieri battuti dalla stragrande maggioranza dei biker odierni. Nemmeno il 115 che scorre li a fianco ci assomiglia e il livello tecnico è un attimino ino ino più alto. Sicuramente non è un sentiero su cui si possono mollare i
freni anzi è meglio essere sicuri che funzionino.
https://hiking.waymarkedtrails.org/#route?id=13199581&map=16!45.8332!11.031
Con i suoi 965m di dislivello e 3Km di lunghezza taglia praticamente in linea perpendicolare le curve di livello del monte Zugna e partendo dalla località Mont de Marc arriva nelle campagne subito sopra all’abitato di Marco con una pendenza media del 33% e condivide la fine con il 115 di cui avevo condiviso la traccia molto tempo fa
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/13
Durante il percorso è possibile scegliere di abbandonarlo tramite delle comode sterrate.
Per arrivarci questa volta salgo dalla sterrata di costa violina, con la sua sorgente del Prà
e con il famoso e fotogenico fungo di Albaredo.
Poi tramite la strada asfaltata che porta da Albareto al rifugio monte Zugna
ricavata da un tracciato militare, e ricca di ricordi storici della prima guerra mondiale si arriva allo spiazza antistante il rifugio. È possibile percorrere l’ultimo tratto su una sterrata
che ci porta ad un cimitero militare “Cimitero San Giorgio” e da qui su un paio di sentieri dalla pendenza non indifferente al rifugio.
Da qua salgo ancora verso la cima del monte e attraverso il Parco della Pace ricavato da un area militare risalente al periodo della grande guerra mondiale, ruderi del comando e ospedale Austroungarico.
Possiamo ammirare una struttura adibita alla raccolta delle acque piovane con le sue vasche sotterranee di raccolta, sistema ancora attivo e tramite una sola vasca rimasta intatta porta l’acqua al sottostante rifugio. Tutto intorno abbiamo i resti delle costruzioni adibite a comando e a ospedale. Da qua con un ultimo sforzo in sella
si può raggiungere la sommità del monte Zugna da cui si possono ammirare le montagne attorno a cominciare dal gruppo del Pasubio, del Carega e del Telegrafo con uno sguardo che può giungere fino al Brenta e all’Adamello.
La prima parte della discesa si svolge lungo il 115 che mi riporta al rifugio
e sempre seguendo il 115
lasciamo sulla nostra sinistra il Bait del Robol e poco sotto tramite una sterrata ci si dirige verso la località Monte de Marc che raggiungiamo tramite un sentiero in terra dalla buona pendenza. Ora ci si deve un attimino ingegnare per capire dove parte il Senter del Ciodo ma una volta individuato lo si può percorrere seguendo i punti rossi che lo individuano anche perché come detto prima segue la linea di massima pendenza fino ad arrivare nei pressi dell’abitato di Marco.
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