Grazie a tutti per il bel giro fatto oggi. ...bello tosto
..come s’è proseguito io & socio.
..alla fine del tommy attendo miky che, arrivato, mi dice che dal sentiero vi si vedeva scendè su castelvecchio.
Io, fino a quel punto, a tentativi e alla meno peggio avevo trovato il modo per non sentire troppo dolore al piede. Spingendo con le ultime due ditina esterne e lavorando più che altro con la gamba destra tenevo botta. M’ero alla fine convinto (errando!) fosse un problema – in generale - di forma della scarpa nel complesso, non la pressione su un punto.
Miki si rassegna al fatto che la giornata non gli arride, mi dice che punterà verso casa e mi incita a richiappavvi.
Avevo però dubbi sulla tenuta dell’accrocchio-piede. Non volendo rischiare di trovarmi ko dalla parte sbagliata del monte opto per fare un pezzo con lui e poi proseguire.. ..penso che magari qualche variante (“ingrassatoria” dal punto di vista del dislivello) lo potrà cmq indurre in tentazione..
Guida lui, si fa il 600 e, mentre si sale a santallago, si incrocia il drappello dei manichei “mansueti”. Per capirsi: quelli delle 9.00, che durante i giri mangiano ..addirittura da fermi. Il poppo non ci riconosce subito, ma appena capisce che davanti a lui sono i “brandelli” scartati dai pro, inizia a ridere.. ..gli si racconta della trinciatura del copertone di sanchez, che al pensiero delle ire del capobastone n’è preso un attacco di panico nemmeno la pellegrini! Segue salotto.
Studiamo il da farsi, il poppo propone uno scambio gobbo, va lui a casa con miki e io proseguo con dade e macx, ma ho il solito problema del versante che non consente “via di fuga”.. quando ormai siam totalmente diacci ci si saluta e si prosegue: stesse formazioni stesse direzioni. Intanto la gamba di miki, forse sollevata dal venir meno della pressione psicologica del giro allenant-tachicardico :) , gradualmente si desta, a santallago prendiamo per lo spuntone, sul finale cresce, passa avanti, e arriva all’ultima roccia in sella.
Qui, mentre romanticamente mi addita le gru di livorno che si stagliano dalla foschia, io meno romanticamente mi grufolo nel piede, e facendo un tentativo disperato scopro che la scarpa mi pigia su un punto hikō tsubo che è quei centri vitali di ken il guerriero che ti facevan morì. Con una iperbole di anatomia, fo un orecchio alla lingua della scarpa e ci chiudo sopra il laccio, cosicché non picchi più sulla caviglia, istantaneamente mi ripiglio, e nel morale di conseguenza. Per testare ammodo penso che farò un verruca-lombardona. Prima scendiamo a calci, facendo anche (a conferma della ripresa del socio, che propone lui.. ..mmah chissà che fiala avrà preso nel frattanto..) le risalite al superontaneto e quel pavè che avevam già fatto di prima mattina, (vallebuia)..
A calci ci si saluta. Sto dei minuti a pensare a dove fare acqua, poi mi rinvengo che s’era rimbuzzata alla fine dei singles calcesani.. ..faccio acqua dalla cabeza!
Dopo il cimiterino di montemagno mi butto in terra all’ombra, do’ fondo a tutto il cibo che mi era restato. Riparto rinfrancato ma con passo sobrio. La lombardona la fo di testardaggine, di conseguenza in cima son carìo d’ormoni come un bisonte, proseguo dapprima inebetito, poi sbavando in cerca di ulteriore dislivello arrivo all’antenna VV.FF. per esser sicuro d’ave’ sfondato i 2000.
Giro e scendo. A metà lombardona esatta ti vedo una maglia eroica. E’ sancio, mi sorprendo che poggia il piede per salutacci, allora mi fermo anco io, mi racconta che il giro è finito a buriana di san ranieri, con alfà che mi immagino imprecava perché la gente scendeva a superare i tronchi, che se sono solo fino a 140cm vanno ollati,
mi chiedo che leggende riporterà a firenze il nostro ospite giovanni, raccolgo le confessioni di un sancio-straccio che si ammette sfatto .. .. che poi ci sta, magari han tirato ed è a 2800disl fatto, ed è sulla lombardona.. ..si maledice di aver fatto po’i lungoni.. .. ci si rincuora un po’, tra 20 gg sarà la trincea dolomitica, andiamo a mangià che è meglio