Non sono piu' vergine ....
Certo a 45 anni è un po' tardi, ma finora non ne avevo mai avuto bisogno ...
Da quasi venti anni ho praticato sempre la stessa attività, tra polvere, fango, pietraie ....
Ho pedalato in boschi da favola, su crinali dolomitici, in riva al mare, di giorno, di notte, da solo in compagnia ...
Ma questa mi mancava.
E se "qualcuno" non insisteva avrei continuato ad ignorarla.
Ma ora è fatta.
Delle quattro ore passate su quello scomodo arnese per fare quell'ottantina di chilometri e passa non porto brutti ricordi e sensazioni spiacevoli. Ma nemmeno mi ha cambiato la vita.
Certo mi ha aperto nuovi punti di vista che prima non conoscevo.
Un modo nuovo di divertirsi, di vivere la libertà dell'andare in bicicletta.
Una compagnia giusta, con sana competizione e non esasperato agonismo.
Bellissimo pedalare su strade poco trafficate, bellissimo sentire che ogni sforzo sui pedali si trasforma in immediata scorrevolezza .... bellissimo il vento e il sole sulla faccia, ma questo lo conoscevo gia'.
Ho ricevuto preziosi consigli, ho messo in discussione abitudini consolidate.
Ho imparato qualcosa di nuovo.
Ho imparato come stare ne gruppo, o meglio ci ho provato.
Perchè stare a 10 cm dalla ruota di quello davanti proprio non fa parte del mio modo di pedalare, e questo mi è costato tanta fatica.
Sia perchè tendevo ad uscire dalla scia (per vedere meglio davanti), sia perchè ogni tre per due perdevo il ritmo e mi toccava rilanciare per recuperare quei pochi ma indispensabili metri che perdevo.
Ho sfidato (con scarso successo !!!) la paura della discesa a 60 kmh sopra copertoncini sottili come ostie, ho constatato con quale misura ogni singola irregolarità dell'asfalto si trasmetteva allegramente alla mia colonna vertebrale ....
Ovviamente non l'ho vinta, alla fine di ogni discesa arrivavo in fondo rigido come un legno e contento di aver concluso quella prova terrificante.
FCIBDC.
Molto di più di quanto FCIMB, e non è poco....
Ma la gamba ha tenuto, il morale ancora di più.
Ho ringraziato con sincerità chi me l'ha fatta provare, ne valeva la pena.
In tutti i sensi.
Ma ieri, sulla pietraia di monte Calvi, il morso delle Nevegal e il pastoso affondare della Fox mi hanno dato una carica di adrenalina diversa.
Ho capito che quello è il posto che meglio mi si addice.
L'uno non esclude l'altro, non dovrebbe essere mai così.
Io la mia scelta, però, l'ho fatta.