Ragazzi... sono a pezzi, non avevo ancora "digerito" le fatiche della Serpi, e devo ammettere che il Camarillo-tour di oggi mi ha messo veramente a dura prova.
Solito raduno dietro le grotte e partenza verso le 8.45/8.50 con una temperatura discreta. La cricca più o meno si è capita anche dagli interventi precedenti, ma la riassumo: Camarillo e Camarilla (ovviamente... visto che il tour è organizzato da loro), il mitico Gnappixeddu (non sarebbe stata la stessa cosa senza di lui ), Mastro ANTMAR, Don Rodrigo (finalmente si è degnato ), Knox, Rena KC ed io. Si sale fino a Tinnì senza grossi problemi (a parte Camarilla che entra in "temperatura" sempre con calma... ma come al solito quando lo fa non la ferma più nessuno!). Scolliniamo e ci buttiamo verso Arenas seguendo il singlettino che si arrampica sulla destra aggirando Cuccuru Medau Arenas. Inizia il divertimento, soprattutto perchè Gnappixeddu tira fuori dal cilindro la prima sorpresa della giornata: una visiera da motocrossista indossata al posto degli occhiali... e sul caschetto da XC... praticamente uguale a MOTOTOPO... . Proseguiamo cercando di non pensarci (altrimenti non riusciamo a stare in strada dalle risate) con Camarillo che estirpa un albero con un solo colpo di Camelbak (l'albero aveva osato infilargli un ramo nello spallaccio... Cama che bisogno c'era di farlo fuori? BRUTALE!). Alla prima radura le gomme di Don spruzzano lattice (e aria) da tutte le parti... ci mette la camera che è meglio! Arrivati ad Arenas continuiamo per verso San Benedetto fino all'attacco del single che aggira M.te Rosmarino per poi buttarsi giù nella gola di Rio Perdu Marras prima e Rio Maccioni poi. Chiedo a Cama: "ci ammazinghiamo"? "Nooo..." risponde lui "Non c'è bisogno!"... ma dopo 100 mt le mie caviglie sono ridotte a brandelli a causa della vegetazione lungo il single... ho capito... metto su le protezioni (imitato da Cama e gli altri che le hanno...). Io e Knox siamo andati avanti in avanscoperta (seguiti a ruota da Mastro Marino) ed ad un certo punto vado fuori traccia... eppure non ho notato possibili deviazioni nei 100 mt precedenti... Torniamo indietro e scopriamo che dobbiamo in realtà buttarci a capofitto lungo la parete della gola per intercettare il sentiero sottostante... aarrgghhhh!!!. Gnappixeddu scende per primo (saggia decisione, visto che l'ultima volta aveva tentato di uccidermi lanciandomi la sua Specy dall'alto di un burrone!!!) e dopo averlo visto rotolare giù per il dirupo, senza poi sentire nessun cenno di vita dal fondo... decidiamo che forse è più saggio organizzare un passa-mano per le bici posizionandoci lungo la scarpata. Finito il passaggio delle bici troviamo che non solo Gnappo è vivo, ma nel frattempo si era pure organizzato il parcheggio delle bici nella piazzola sottostante, e pretendeva pure il pagamento della sosta per restituirci le bici... Dopo averlo appeso all'albero più alto, ripartiamo lungo il sentiero che si infila decisamente nella gola. All'inizio abbastanza agevole, ma poi sempre più tecnico, con passaggi abbastanza complicati che mettono in risalto le capacità tecniche dei bikers. Io e Mastro Marino allunghiamo il passo inebriati da cotanta tecnicità: pietraia, pietraia, pietraia... sempre più pietraia e sempre più incasinata e viscida. Quando ci fermiamo per aspettare gli altri abbiamo così tanta adrenalina addosso da sembrare perfino bagnati... beh... ad essere sinceri, zio Ant è proprio FRADICIO... ma non tanto di adrenalina... quanto di ACQUA, visto che, per non mettere nemmeno un piede a terra nella discesa, s'è infilato ripetutamente in mezzo ai cespugli fradici di pioggia della notte... STOICO!!! Facciamo le puntate su Bwin per indovinare chi arriverà per primo dopo di noi e mentre i bookmakers davano 2 a 1 Knox, ecco che ti appare chi non ti aspetti: Gnappixeddu tutto tirato che salta da una pietra all'altra (veramente sono quelle schifezze di gomme che menano la danza) A TOTTU POMPA! L'ultimo pezzo è piùttosto tecnico, ma lui ostinatamente (rischiando anche l'ultimo ossicino del collo che gli è rimasto) rimane in sella fino alla fine: chissà quanti jolly si è giocato in tutta l'interminabile discesa. Coperto l'ultimo tratto di sentiero (per niente tecnico ma molto panoramico) che passa per la gola di Roia Is Codis lungo Gutturu Pala, arriviamo a Pubusinu dove ci rifocilliamo. Recuperate le energie (io mica tanto!) si riparte per la parte più dura della giornata: i tornanti (e le SALITE) di Genn'e Carru prima e la salita sul versante Nord di Monte Serrau poi... ALLUCINANTI: 3 Km la prima con media dell'11% (ma i tornanti sono tutti sopra il 25% con punte del 30%) e 1.6 km la seconda con media oltre il 13% (SENZA TREGUA!!!). Knox e Gnappo si rifanno e ci mollano ad arrancare in salita mentre loro salgono con leggerezza incredibile... maledetti! Arrivati ad Arenas proseguiamo come da programma per Tinnì. Una volta scollinato constatiamo che le previsioni di Bike sono azzeccatissime ed il tempo (che fino a lì è stato perfetto: non troppo caldo, ma nemmeno freddo, con più sole che nuvole) comincia a peggiorare consigliandoci di rientrare. Camarillo propone di scendere lungo un nuovo single... e come dirgli di no! Il problema è che ci dobbiamo PAPPARE più di altri 100 mt di guadagno in salita (parecchi a piedi) lungo il bosco. Una volta scollinato però lo spettacolo è impagabile: un tunnel dentro il bosco con una pendenza iniziale che mi costringe a sedermi sulla ruota posteriore...
Dovevate vedere le facce dei cercatori di funghi che ci vedevano scendere in quelle condizioni, ma soprattutto in quel posto!. Arrivati a Sa Duchessa non ci rimane che raggiungere le macchine con il sorriso stampato sulla faccia anche senza più nessuna energia in corpo (almeno per me)... QUANDO LO RIFACCIAMOOOOOOO?????
Solito raduno dietro le grotte e partenza verso le 8.45/8.50 con una temperatura discreta. La cricca più o meno si è capita anche dagli interventi precedenti, ma la riassumo: Camarillo e Camarilla (ovviamente... visto che il tour è organizzato da loro), il mitico Gnappixeddu (non sarebbe stata la stessa cosa senza di lui
Dovevate vedere le facce dei cercatori di funghi che ci vedevano scendere in quelle condizioni, ma soprattutto in quel posto!. Arrivati a Sa Duchessa non ci rimane che raggiungere le macchine con il sorriso stampato sulla faccia anche senza più nessuna energia in corpo (almeno per me)... QUANDO LO RIFACCIAMOOOOOOO?????