Un secondo

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CROPCIRCLE

<b>29er Taleban</b>
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Comunque un pro è un pro, fare paragoni con i comuni mortali difficilmente ha senso...

Per Lorenza Menapace è stata una sua scelta personale e voluta dopo aver provato una 29er (come ha scritto lei stessa anche su questo forum).

Willow Koerber ... penso che se con la 29er si fosse davvero trovata male avrebbe potuto pre(te)ndere una delle tante 26" che Trek ha nel catalogo. Con i numeri che fa Trek ... su quelle misure promuovere una 29" o una 26" penso cambi davvero poco.
 

Fuocoz

Biker augustus
8/12/08
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allora non parliamo più di nulla...
I paragoni si possono fare, prendendo le misure, facendo i dovuti distinguo, ecc.

Che senso ha questa frase?
Noi non abbiamo ne le esigenze, ne le caratteristiche, ne gli obiettivi di un pro.

Dire: "e ma lo usano loro" è la classica giustificazione di chi non ha niente da dire. Io non so se una 29 è tanto più valida di una 26 o no, di sicuro basarsi su ciò che fanno alcuni pro non ha alcun senso. Alti o bassi che siano.
 

frantz

Biker superis
13/5/08
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www.energiabianca.it
Vorrei introdurre un ulteriore riflessione di "disturbo" sull'argomento, anche se userò un parallelo; quel che metto in dubbio è l'affermazione "se ti ci trovi bene" o qualunque altra che esprima lo stesso concetto applicata ad uno strumento atto ad effettuare un'azione *, siccome sono cavilloso come e più di Claudio parto con la tirata....zzi vostri! :smile:

* l'esempio che farò è paradossale, ma serve, credo, a spiegare dove voglio andare a parare.
Poniamo che sia un muratore che deve smantellare una piscina interrata in cemento...nella mia esperienza mi sono sempre trovato bene con un martelletto da mezzo chilo e un punteruolo da dieci centimetri, niente fatica, nessun indolenzimento ecc., per cui inizio a lavorare coi miei strumentini...
passa un critico cinematografico (per dire uno distante dal muratore) e vedendomi mi fa: "ma sei scemo a disfare una piscina con quei giocattoli?"
e io, "fatti i zzi tuoi, mi ci trovo bene e vado avanti così, poi so' pure muratore...."

Quant'è utile, professionale, redditizio, insomma la soluzione migliore dire "con questa mi ci trovo bene e me la compro"

Le mie perplessità derivano da esperienza diretta, seppur in altro campo, ma pur sempre con con attrezzi, lo sci.
Qualche anno fa iniziai a fare delle garette amatoriali, nelle quali i materiali non sono vincolati da misure ecc. ed iniziai con i miei sci, quelli con cui mi sentivo sicuro e "gagliardo", si può dire? Fischer RC4 da 175, belli tosti e veloci.
Un mio amico nonché maestro di sci criticò la mia scelta suggerendomi di acquistare degli sci da gara (misure omologate ecc.); in una sessione di allenamento con una prova comparata su una quindicina di porte con i miei ero più veloce di circa otto secondi che con i suoi (da gara, per l'appunto)...mezzo secondo a porta! I suoi erano tosti, non giravano manco a calci e grattavano dappertutto, niente da fare...
Convinto però da 'sto maestro ne acquisto un paio usati, da gara....beh nell'arco della stessa stagione in allenamento (stessa pista) mi sono dato nove secondi, cioè non solo non avevo più otto secondi di ritardo rispetto ai miei vecchi sci, ma addirittura nove di meno!
In sintesi se devi fare un gigante ci vogliono gli sci da gigante e 'sti cazzi se ti ci trovi male, impara!
Quindi che valore ha una prova (anche di un giorno o due) nella quale il tester (cioè io) come criterio assoluto usa il "come mi ci trovo"? Una Ferrari da F1 è scomoda, ma corre!
Per questo nel mio piccolo mi rivolgo a chi ne sa più di me e delle "mie sensazioni", però mi aspetto che "chi ne sa più di me" ne sappia davvero, specie se è pagato per questo, e per questo esigo che se un dottore fa una biopsia la faccia bene, e no a occhio (se muori era un tumore) e se una rivista specializzata fa un test di sua competenza faccia altrettanto, per fortuna su temi più leggeri, ma il principio è lo stesso.
Altrimenti anche io vi dico che in bici la differenza la fanno le gambe!
Ora datemi cinque euro ciascuno e siamo a posto!
baci.
 

CROPCIRCLE

<b>29er Taleban</b>
2/4/07
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Noi non abbiamo ne le esigenze, ne le caratteristiche, ne gli obiettivi di un pro.

Dire: "e ma lo usano loro" è la classica giustificazione di chi non ha niente da dire. Io non so se una 29 è tanto più valida di una 26 o no, di sicuro basarsi su ciò che fanno alcuni pro non ha alcun senso. Alti o bassi che siano.

Concordo che di quello che fa ed usa un pro non me ne frega, però resta sempre un esempio ovvero come ho detto se la usano anche loro (per tutti i motivi che vuoi) forse vuol dire che tanti difetti non li hanno trovati. In questo caso poi subentra il discorso della statura quindi gli esempi riportati pro o non pro per me ci stanno.

Poi visto che spesso si è portato come critica alle 29er che non vanno bene perchè i pro non la usano, permetti che per 1 volta si faccia il contrario. ;-)
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Ottima sicuramente per te, ma non per tanti altri, compresi i 'depilati' che cercando di guadagnare un secondo nella garetta di provincia, i 'diversi' che non vogliono 'le molle' sulla bici per giri in total relax, i 'folli' che si buttano a rotta di collo giù da sentieri che difficilmente si percorrono a piedi. Quindi prova a vivere serenamente con l'idea che diversi modi di intendere la bici richiedono bici diverse... Ognuno troverà la sua, forse anche con l'aiuto dei media più o meno 'bugiardi' e competenti.
Fabio
Certo, mi hai chiesto perché ho scelto la mia bici e io te l'ho detto, ma sono conscio delle millemila esigenze di millemila ciclisti.
Però qui per mantenere la giusta prospettiva vorrei dire che mi sembra di capire che la 29 sia trasversale alle varie bici, non sia una in più per l'XC.
Cioé, mi sembra che la 29 sia un moltiplicatore (tutto x 2), E NON UN TUTTO + 1, che ancora ancora lo sopportavo!
Ciao
Claudio
 

Ubaldo

Biker velocissimus
Che senso ha questa frase?
Noi non abbiamo ne le esigenze, ne le caratteristiche, ne gli obiettivi di un pro.

Dire: "e ma lo usano loro" è la classica giustificazione di chi non ha niente da dire. Io non so se una 29 è tanto più valida di una 26 o no, di sicuro basarsi su ciò che fanno alcuni pro non ha alcun senso. Alti o bassi che siano.
non hai capito il senso, parzialmente crop è entrato in argomento invece.
Dico che la scelta di un pro, facendo i dovuti paragoni, è per noi un dato utile da tenere in considerazione insieme agli altri.
E' chiaro che dobbiamo considerare: marketing, esigenze di prestazione, ecc.
Ma ricordiamoci dell'elemento comune alla base: sia noi che loro pedaliamo, chi per farlo al meglio, chi con più sicurezza, ecc.
Nelle aree di incrocio tra le diverse esigenze dei due mondi, amatoriale e pro, con tutte le sfaccettature esistenti, possiamo trarre delle deduzioni
 

pennhouse2

Biker ciceronis
6/6/05
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TORINO
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@Frantz:
ognuno ha delle esigenze, chi andare forte, chi andare a divertirsi.
Una cosa può andare meglio per essere veloci o semplicemente per divertirsi, alcune volte i prodotti coincidono, altre no. Per cui la tua posizione mi pare che confonda ulteriormente la situazione già tragica di questo topic.
Ciao
Fabio

P.S. gli sci da gara li ho modificati quando ho smesso di fare le gare per farli diventare più divertenti, pensa un po' ;-)
 
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Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Ma se lo stesso test, con lo stesso secondo di differenza, avesse visto per protagoniste una front e una full da 26" (scale e spark ad esempio) sarebbe stato tirato su tutto sto teatrino di 14 pagine in 2 giorni?




Io dico di no.
C'e' ancora tanta confusione, e le riviste contribuiscono tutte ad alimentare 'sto casino, se poi fanno articoli del menga come questo.......
Io non so che cosa ti faccia pensare che se si parlava di full era una cosa e se si parla di 29 pollici è un'altra.
Io delle 29 pollici me ne frego beatamente, in sostanza me ne frego anche delle full, semplicemente ho letto 7 pagine di prova che finiscono in un secondo di differenza e mi sono fatto delle domande.
Me le sarei fatte comunque, qualunque fossero stati gli oggetti provati, anche una caffettiera e un tostapane.
Tu, che non so esattamente chi sei, mi spieghi di no, che non avrei cominciato questo teatrino.
E pensa che a me sembrava un bel confronto.
Ciao
Claudio
 

pennhouse2

Biker ciceronis
6/6/05
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TORINO
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Cioé, mi sembra che la 29 sia un moltiplicatore (tutto x 2), E NON UN TUTTO + 1, che ancora ancora lo sopportavo!
Ciao
Claudio

Prometto a me stesso che è l'ultima risposta che scrivo.
Con questa affermazione riassumi la tua posizione e quella di molti che all'opposto usano a causa della propria passione aggettivi forti quali 'superiore, migliore, etc'.
Il punto secondo me è che non siamo di fronte alla rivoluzione epocale (un noto costruttore salterebbe sulla sedia a leggere), ma ad un cambiamento apprezzato da alcuni, per ora una minoranza che cerca di spiegare a che non ha provato o a chi non è convinto che alcune differenze (pos o neg) ci sono per cui vale la pena prendersi la briga di provare.
Ciao
Fabio
 
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Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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sinceramente questo discorso non mi pare nè tanto logico (omologhiamoci e scendiamo di prezzo, peraltro chiudendo quindi la porta in faccia al progresso) nè suffragato da uno straccio di prova.
Contento tu, però maestra è l'esperienza, diceva un tale Leonardo un tempo. E un corollario di ciò è la prova diretta di una cosa per giudicarla. Se sai che una Ferrari è veloce e la Angelina gnocca lo sai per esperienza: la prima indiretta, per le prove altrui, la seconda diretta, per averla guardata.
Insomma, mi pare che tu ti contraddica un po' ;)
Tra i miei dubbi ce n'è uno abbastanza semplice, mi sembra.
E cioé che leggendo un giornale dove hanno fatto dei test evidentemente tendenti allo scientifico esce fuori un secondo di differenza.
E la conseguenza a questo dato di fatto è che tanta gente ti dice: provala, solo così ti accorgerai della differenza!
Mi sembrerebbe logico rispondere: e che la provo a fare se la differenza è di un secondo?
Ma non lo faccio, però dubito.
Relativamente alla tua teoretica dell'esperienza io prendo l'aereo, vado in auto, ho preso una laurea, vado in moto, in bici, suono una tastiera e faccio altre mille cose grazie all'esperienza di altri, e spero di dare ad altri qualcosa con la mia di esperienza.
Così dovrebbe funzionare.
Leonardo faceva un po di tutto, l'elicottero e la Gioconda, ma è leggermente passato di moda.
Ciao
Claudio
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Prometto a me stesso che è l'ultima risposta che scrivo.
Con questa affermazione riassumi la tua posizione e quella di molti che all'opposto usano a causa della propria passione aggettivi forti quali 'superiore, migliore, etc'.
Il punto secondo me è che non siamo di fronte alla rivoluzione epocale (un noto costruttore salterebbe sulla sedia a leggere), ma ad un cambiamento apprezzato da alcuni, per ora una minoranza che cerca di spiegare a che non ha provato o a chi non è convinto che alcune differenze (pos o neg) ci sono per cui vale la pena prendersi la briga di provare.
Ciao
Fabio
Guarda che io non ho scritto la parola migliore neanche una volta.
Probabilmente non sono stato chiaro, ma volevo dire solo, a chi mi diceva che la specializzazione dei prodotti è normale, che lo capisco, ma che nel caso della 29 non mi sembra che si possa parlare di una bici per fare meglio certe cose, ma di un nuovo standard che potenzialmente riguarderà tutte le diverse tipologie di bici.
Ciao
Claudio
 

Ubaldo

Biker velocissimus
Tra i miei dubbi ce n'è uno abbastanza semplice, mi sembra.
E cioé che leggendo un giornale dove hanno fatto dei test evidentemente tendenti allo scientifico esce fuori un secondo di differenza.
E la conseguenza a questo dato di fatto è che tanta gente ti dice: provala, solo così ti accorgerai della differenza!
Mi sembrerebbe logico rispondere: e che la provo a fare se la differenza è di un secondo?
Ma non lo faccio, però dubito.
Relativamente alla tua teoretica dell'esperienza io prendo l'aereo, vado in auto, ho preso una laurea, vado in moto, in bici, suono una tastiera e faccio altre mille cose grazie all'esperienza di altri, e spero di dare ad altri qualcosa con la mia di esperienza.
Così dovrebbe funzionare.
Leonardo faceva un po di tutto, l'elicottero e la Gioconda, ma è leggermente passato di moda.
Ciao
Claudio
quel tale leonardo è molto moderno, nel metodo, penso non passi di moda.
H pur sempre dato il contributo al metodo scientifico, ma se a te non garba, perchè parli del metodo scientifico di una rivista?
Rivista che peraltro ha sbagliato i parametri di partenza falsando l'esito del test?
Già il testi di ciclismo.
Anch'io vado in moto, in bici, prendo l'aereo e ho preso una laurea. Però mi piace tanto unire all'esperienza altrui, utilissima, la mia, per sceglier ein modo consapevole. Se a te non piace, non farlo, ma non venire a discutere di qualcosa che evidentemente non conosci benissimo, per tua ammissione, finendo però per dare sentenze, addirittura con criteri quasi matematici.
ci vedo un chè di comico.
Passo e chiudo
 
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CROPCIRCLE

<b>29er Taleban</b>
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Sempre Willow Koerber al Mondiale XC 2010 a Moint Sant Anne, in condizioni critiche: scende in sella mentre le altre a piedi.

286.jpg


Ora mi direte che tecnicamente è più brava. che ha la mescola delle gomme migliore ecc. ecc.

Ora non voglio fare nessuna polemica ma io invece dico che se scende in sella è anche perchè riesce a sfruttare i vantaggi che ha la 29er.

Quindi promettendo anche io che è l' ultima cosa che scrivo dico:
una 29er provatela, magari continuerà a non fregarvene nulla, ma magari no....
 

matteo_84

Biker marathonensis
Sto continuando a leggere questo topic fin dall'inizio perchè lo trovo interessante! Personalmente e per quel poco che ne capisco di mtb ho dedotto queste cose:

1) sicuramente siamo di fronte, in parte, ad un fenomeno di marketing (la pubblicità nelle riviste e gli articoli ne sono la prova); il prodotto è "nuovo" (relativamente, diciamo è la novità maggiore del momento?!) e in quanto tale va "spinto" nel mercato; non me ne vogliano i 29er, ma se un prodotto non lo "pubblicizzi", rimarrà come tale di nicchia (con il risvolto negativo che ne segue: meno ruote, forcelle, telai, etc. a disposizione); e ultimamente (tra riviste, forum e blog) vedo un grande "interesse" per le 29;

2) il fatto che le 29 vengano adottate dai pro è sicuramente un elemento da tenere in considerazione, attribuendogli però il giusto valore; infatti, è vero che possono essere influenzati dagli sponsor per usare un determinato tipo di prodotto, ma è anche vero, secondo me, che se un prodotto "non vince", nemmeno "vende" (visto la pubblicità negativa che potrebbe fare un "corridore perdente") o sbaglio a pensarla così?!

3) al punto 1 e 2 segue il fatto che io, come molti di quelli che sono intervenuti credo, non sono un corridore pro, ho obiettivi diversi, stile di guida diverso e non sto a guardare il "fantomatico secondo"; anzi, spesso ci ritroviamo con delle bike che non riusciamo nemmeno a sfruttare; però non posso non prendere atto, da appassionato quale sono, della presenza sempre più "invasiva" delle 29, così come delle tante innovazioni, più o meno riuscite, che si sviluppano in questo sport; questo perchè a me piace la bike a 360°, sia nel pedalarla sia nell'innovazione (materiali, front/full, freni v-brake/idraulici etc. etc.);

Conclusione: non correrò di certo oggi o domani a provare una 29 (non credo di essere influenzato dal "marketing", ne tanto meno riuscirei a capire qualcosa da una semplice prova), perchè sinceramente non ne sento il bisogno e credo di poter fare quello che voglio/posso con i mezzi che ho attualmente a disposizione; certo è che non posso dire se sia "meglio o peggio", più "efficiente meno efficiente" o più "sicura meno sicura" di una 26, e quindi se troverei dei vantaggi, ora, nell'acquisto di una 29; ma visto che i soldi non li fabbrico preferisco tenermi questo dubbio amletico e in un futuro (4-5 anni?!), al momento del cambio bike, sicuramente valuterò una 29, guardando le offerte che ci saranno in quel momento! Ma per ora seguirò in disparte il succedersi degli eventi, mantenendo sempre l'apertura mentale per il "nuovo" e la novità! Essere di una fazione o l'altra, secondo me a poco serve.

ciao ciao
 
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Clab04

Biker grossissimus
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quel tale leonardo è molto moderno, nel metodo, penso non passi di moda.
H pur sempre dato il contributo al metodo scientifico, ma se a te non garba, perchè parli del metodo scientifico di una rivista?
Rivista che peraltro ha sbagliato i parametri di partenza falsando l'esito del test?
Già il testi di ciclismo.
Anch'io vado in moto, in bici, prendo l'aereo e ho preso una laurea. Però mi piace tanto unire all'esperienza altrui, utilissima, la mia, per sceglier ein modo consapevole. Se a te non piace, non farlo, ma non venire a discutere di qualcosa che evidentemente non conosci benissimo, per tua ammissione, finendo però per dare sentenze, addirittura con criteri quasi matematici.
ci vedo un chè di comico.
Passo e chiudo
Ci riprovo.
Se di fronte a un test che equipara due oggetti devo decretare un vicitore, che il test non ha trovato, sulla base dell'esperienza personale, e quindi sulla base dei miei gusti, mi chiedo una cosa semplicissima:
il fatto che sia un'impressione, e non un dato, a farmi scegliere non è già di per sé indice di una possibile anomalia?
Cioé, una scelta che si basa sull'esperienza del singolo non è una scelta che si basa sull'oggettività del fenomeno.
Se continui a vederla comica potresti farti 4 risate con la Critica alla ragion pura di Kant.
Ciao
Claudio
 

Longjnes

Biker infernalis
35170_141485112529218_100000031916051_436721_560757_n.jpg

questa è stata della menapace.

la zona sterzo sembra un po' zippata.
un po' sgraziata come bici, comunque fatti estetici e degustibus, mentre la quota manubrio è un problema oggettivo, se con un attacco negativo non recuperi la quota son dolori.

se con la 26 era impacciata in discesa,
quello che penso è che lo sesso risultato lo poteva ottenere con un su misura 26 dal carro un po' più lungo di 1cm e da un orizzontale + lungo. a fronte di u pelo meno di agilità aveva una bike più lunga e stabile senza rischiare di andare a cadere in problemi di quote oggettivi dell'altezza manubrio.
Non sono i 6cm di ruota in più che la faranno passare meglio sopra gli ostacoli
tra l'altro si tratta di un telaio abbastanza costoso, un rischio , quelo della quota manubrio, che non vale la pena di correre per uno che la bici se la guadagna col lavoro.
 

Fuocoz

Biker augustus
8/12/08
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non hai capito il senso, parzialmente crop è entrato in argomento invece.
Dico che la scelta di un pro, facendo i dovuti paragoni, è per noi un dato utile da tenere in considerazione insieme agli altri.
E' chiaro che dobbiamo considerare: marketing, esigenze di prestazione, ecc.
Ma ricordiamoci dell'elemento comune alla base: sia noi che loro pedaliamo, chi per farlo al meglio, chi con più sicurezza, ecc.
Nelle aree di incrocio tra le diverse esigenze dei due mondi, amatoriale e pro, con tutte le sfaccettature esistenti, possiamo trarre delle deduzioni

Ho capito benissimo il senso e proprio per questo non sono d'accordo.

Se un pro usa una sella di legno perchè pesa 100gr, non significa che per noi mortali una sella di legno sia l'ideale.

Se un pro è in grado di sfruttare una tal cosa perchè ha una tecnica eccellente o perchè si è allenato specificatamente per sfruttarla non è detto che valga anche per i biker della domenica, nonostante tutte le deduzioni che puoi fare.


Ps: a volerla dire tutta, una deduzione è quando da un fenomeno generale si traggono conclusioni su un fenomeno specifico.
In questo caso, quella che tu fai è una induzione, ovvero che ti basi su casi isolati o comunque numericamente decisamente piccoli, e da li pretendi di trarre verità generali ;-)

Quindi, a voler ragionare per deduzioni, come suggerisci, ti potrei dire che siccome la maggior parte dei "pro" usa ancora bighe classiche (fenomeno generale), possiamo dedurre che sono quelli che usano le 29 a sbagliare (fenomeno specifico).

E' vero? E' un ragionamento che regge? Secondo me no ;-)
 

Oniriko77

Biker augustus
5/2/04
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Alba
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quella bici non metterà d'accordo nessun biomeccanico
manubrio più alto della sella
attacco supercorto
adatta a circuiti da 24h senza dubbio
adatta anche a salite che si incontrano nelle GF o marathon ho i miei dubbi.
Sono piccolo anche io di statura, devo mettere un attacco da -17° per avere delle buone sensazioni anche in salita, visto che si parla di sensazioni per me è inguidabile in salita una bici con un dislivello sella manubrio pari allo zero.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Approfondisci Sembola, approfondisci, non ci fa altro che bene.

Prendiamola larga: qualsiasi esperimento che voglia avere una valenza scientifica deve essere progettato in modo da misurare in modo accurato le variabili in gioco e da minimizzare gli elementi che possano falsare i risultati.

Se vogliamo "misurare" una bici rispetto ad un'altra occorre in primo luogo una strumentazione adeguata: occorre misurare il tempo impiegato e la potenza applicata, ma anche il dispendio energetico del biker. Quindi un misuratore di potenza (SRM, Powertap...), un sistema di cronometraggio automatico, e perlomeno la rilevazione della frequenza cardiaca, visto che la rilevazione del consumo di ossigeno (secondo alcuni ricercatori più accurata) è improponibile in movimento per motivi pratici.

A questo punto occorre definire il "cosa" ed il "come".

Le due bici devono essere quanto più possibili simili, montate con gli stessi componenti per quanto possibile: i pezzi per forza di cose differenti (cerchi e gomme) devono essere dello stesso livello qualitativo o meglio ancora dello stesso modello: se la differenza di peso si allontana dal 10% stiamo usando componenti effettivamente "diversi" che devono essere evitati. Visto che le 29er hanno delle ruote più grandi, occorre fare in modo che i rapporti siano paragonabili, rivedendo le dotazioni di pignoni e corone.

Fin qui le cose sono relativamente semplici, nel senso che si tratta di problemi risolvibili. Ora però occorre definire come va fatto l'esperimento, e qui il proverbiale asino inizia a cascare.

Va definito il percorso: deve essere sufficientemente lungo da poter evidenziare le differenze, che possono anche essere molto piccole; ma non troppo lungo da essere poco pratico da ripetere più volte. Inoltre va definito un percorso in funzione di quello che stiamo cercando: la salita scorrevole, quella tecnica, la discesa scorrevole, quella tecnica, la pianura scorrevole, quella tecnica... o un insieme di tutte queste cose. E' infatti evidente che se si vuole valutare il comportamento nella salita scorrevole e le prove si svolgono su questo terreno, le conclusioni sarannio valide solo in questo determinato ambito e non saranno estensibili automaticamente ad altri contesti. (1)

Diciamo di stabilire che due biker facciano diverse prove (ipotizziamo 5) con entrambe le tipologie di bici. Qui nascono ulteriori problemi, legati alla natura umana del "motore".
Occorre trovare due biker che abbiano misure antropometriche sostanzialmente uguali e che siano abituati a pedalare su bici molto simili dal punto di vista del setup (altezza sella, altezza manubrio, lunghezza complessiva).
Non solo, ma occorre essere abbastanza sicuri del livello di allenamento dei due tester, che devono essere in grado di ripetere le prove esprimendo lo stesso impegno per tutte e 10 le prove.
Infine, per essere sicuri che non ci sono perturbazioni causate dalla "curva di apprendimento" (vedi il post di Frantz sugli sci da gara, più lenti fino a che non li si impara a sfruttare) dovremmo avere un biker che abitualmente pedala una 26 ed uno che pedala una 29.
Non è invece in alcun modo eliminabile la perturbazione "psicologica", nel senso che sia i tester sia gli sperimentatori saprebbero chi usa cosa: mentre per essere sicuri quando si può si fanno studi "in doppio cieco", cioè chi prova non sa cosa sta provando e neppure chi rileva i dati lo fa.

Un esperimento organizzato in questo modo potrebbe fornire dei dati affidabili, che però vanno elaborati ed interpretati in maniera razionale e metodologicamente corretta.


Spero di non essere stato troppo noioso e di aver chiarito perchè non è banale "misurare" il rendimento di due biciclette. Chi ha avuto la bontà di seguirmi fin qui può benissimo individuare le differenze tra questo ipotetico protocollo di esperimento e quanto scritto dalla rivista, e capire perchè ritengo il confronto della rivista poco significativo. Fermo restando che la mia esperienza dice che su salita scorrevole (il terreno del confronto) un risultato come quello pubblicato sia verosimile.



(1) Estremizzando, se facciamo una prova di accelerazione tra un dragster ed una vettura Turismo, il dragster vince 100 volte su 100, ma questo non significa che il dragster sia superiore anche in altre situazioni, in un giro la vettura turismo è più veloce.
 

lanetwork

Biker cesareus
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Brianza Alcolica...
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Sempre Willow Koerber al Mondiale XC 2010 a Moint Sant Anne, in condizioni critiche: scende in sella mentre le altre a piedi.

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Ora mi direte che tecnicamente è più brava. che ha la mescola delle gomme migliore ecc. ecc.

Ora non voglio fare nessuna polemica ma io invece dico che se scende in sella è anche perchè riesce a sfruttare i vantaggi che ha la 29er.

Quindi promettendo anche io che è l' ultima cosa che scrivo dico:
una 29er provatela, magari continuerà a non fregarvene nulla, ma magari no....

Parlo da ignorante in materia...
A novembre ho avuto in test una 29 per 15gg,ho fatto un'uscita di 5 ore ad un megaraduno di 200 persone e sono stato l'unico a fare una salita con erba e fango di circa 200mt senza scendere dalla bike e per di più in fuorisella e con gomme con poco grip...
Penso di aver avuto un feeling fin da subito...e non avendo resistito ho ordinato una scale pro...
 

Classifica generale Winter Cup 2024

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