Giornatona da incorniciare ieri in quel di Palazzuolo in quello che io definisco l'olimpo della MTB per bellezza dei posti e tecnicità e bellezza dei sentieri. Giornata splendida e nemmeno troppo calda con un bosco verdissimo stile inizio primavera più che inizio estate. Giro dedicato alle creste con nell'ordine Riaccio, Lagune e Scale dei Prati Piani da fare sincronizzando i tempi con i Tafani e Naldone che invece di Riaccio facevano i Carbonai e risalivano su all'imbocco di Lagune da Casetta di Tiara. Riaccio sapevo già prima di farla che era una bella discesa in quanto Teddy diceva che era la sua preferita e quindi se piace a lui vado tranquillo. E infatti la discesa non ha tradito le aspettative: bel crinale tra l'altro anche molto wild come piace a noi e inoltre reso ancora più difficile oggi dal fondo troppo asciutto e scivolosissimo (non si stava ritti).
E infatti cominciano subito le danze tra i roccioni
pablo scalda i motori
il trail assomiglia in parte al crinale delle vacche anche se risulta un po più ripido
Vista la nostra allergia per i stradoni
Pablo studia una bella variante per evitarli e invece di arrivare a Riaccio e scendere a Piedimonte per stradone deviamo a sinistra per un sentierino che risalendo ci porterà prima a Ciriegiolo e poi a imboccare il 607. Il sentiero è molto wild e anche tecnico in salita ma bellissimo in un ambiente lunare con un bel contrasto dato dal giallo delle ginestre tra i roccioni che ci sovrastano e il verde del bosco creando un mix da favola
ripreso il 607 scendiamo sempre alla chiesa di Piedimonte però su sentiero scorrevole ma molto caruccio
Risaliti alla sambuca arriviamo in leggero ritardo al rendez vous con i Tafani e Naldone all'imbocco di Lagune solo perchè sul 701 verso lagune incontriamo il Tomb e un suo amico e ci fermiano a salutarli e scambiare due chiacchere (loro fanno un altro giro e vanno a Ronta per il bel sentiero della madonna dei tre fiumi).
Arriviamo all'imbocco di Lagune e facciamo la conoscenza questa volta non più virtuale con i nuovi amici tafani e dopo tanto tempo finalmente ripedaliamo anche con Naldone più in forma che mai (oh si è fatto tutta la salita da casetta di tiara in sella scendendo solo gli ultimi 5 metri in cima
).
Ma bando alle ciance c'è lagune che ci aspetta. Che dire un crinale fantastico che io colloco quasi alla pari con Lozzole come bellezza e difficoltà tecnica. Prima parte con tornantini cazzutissimi e sfasciumi di roccia
guardate Ito l'amico dei tafani con la 29 nonostante abbia una rigida come scende (e intanto passatore studia
)
Per Passatore dopo aver studiato dall'alto la traiettoria è un gioco da ragazzi
ed eccoci poi al crinale di lagune che ti lascia letteralmente a bocca aperta
il sentiero alterna crinale a passaggi tecnici;
bluesbro sospeso tra cielo e terra
passatore lo segue
Ito al decollo
naldone irriconoscibile se la ride e si butta giù senza timore di sorta (oramai ha abbandonato da tempo il suo metodo a pedagna
)
ancora crinale bellissimo che vale la pena ogni tanto fermarsi e voltarsi indietro ad ammirare
pablo nella roccia (ma una volta non era la spada ?
)
quando si dice andarsele a cercare come i serpi vecchi
)
Purtroppo però le cose belle finiscono in fretta e da Molino a Palazzuolo è tutto stradone e asfalto. Ma tantè abbiamo ancora la discesa delle scale dei prati piani. Come suggerito saggiamente da Mic
meccanizziamo fino alla faggiola (oramai sono quasi le 3 e il caldo comincia a farsi sentire) anche se purtroppo i tafani sono costretti al palo per una dimenticanza di chiavi alla sambuca
e saliamo in bici solo l'ultima parte. La discesa dei prati piani non è lunga ma presenta diversi tratti ultra trialistici con un fondo molto smosso a complicare ancora di più le cose in un paesaggio veramente particolare (con quei roccioni a strapiombo sembrava di stare in sardegna)
la prima parte è nel bosco con qualche gradoncino giusto per darci il benvenuto
poi si apre il mondo e dobbiamo scendere le scale in bici
anche se Pablo e Naldone hanno imparato da piccoli
il sentiero è molto friabile e scavato
ma da sotto lo spettacolo è superbo
Pablo qui sembra che scende dal gennargentu
ultimi passaggi tra le rocce
pablo nell'imbuto
e alla fine dell'imbuto
e poi giù per la velocissima ps1 della superenduro verso palazzuolo che per i miei gusti è troppo veloce e pulita
ma comunque visto tutto quello abbiamo fatto finora ci sta proprio bene per ritornare alle macchine.
Che dire la zona di Palazzuolo incanta sempre di più con posti magnifici oserei dire quasi magici con il valore aggiunto di aver potuto girare insieme a quello che considero oramai un fratello Pablo e aver potuto ripedalare con un vecchio (ma non di età
) e grande amico come Naldone e aver fatto la piacevolissima conoscenza dei tafani Passatore, Bluesbro e Ito con i quali abbiamo potuto condividere questo primo bel giro ai quali ne seguiranno sicuramente altri insieme o-oo-o
Grazie ragazzi anche ieri sono tornato a casa con il sorriso sulle labbra.
e anche per stavolta è tutto.
tutte le foto qui:
https://plus.google.com/photos/115018898203313426787/albums/5757488544092266609