Umbria All Mountain

stefanoscott

Biker dantescus
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Castiglione del lago (PG)
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e non poteva che intitolarsi così il giro di sabato al Gran Sasso con 3100 mt di dislivello di discesa e 489 di salita. Sfruttando le due risalite della funivia infatti siamo riusciti a fare tanto dislivello negativo, ma il giro comunque non è da sottovalutare perchè le discese e soprattuto la seconda non sono piste ciclabili ma impegnano non poco. Comunque la discesa da Monte Aquila a Isola del Gran Sasso è secondo noi la discesa più bella in assoluto perchè la più completa con creste, rocce, panorami, bosco, tornanti, flow e chi più ne ha più ne metta.
Partiti da Campo Imperatore in 12 minuti arriviamo al Passo del Lupo col bel sentierino 101 pedalabile (uno dei pochi al Gran sasso ) che con soli 70 mt di dislivello ci porta allì'imbocco della discesa




e giù per la prima discesa dell Portella ribattezzata della Sportellata




la discesa è flow ma con fondo molto instabile soprattutto nella parte in alto, qui l'unica roccia presente, il pazzo prova a rimpicciolirsi ma non si passa


meglio il gradone allora anche perchè è l'unico e vogliamo evitarlo ?


La discesa ce la beviamo tutta d'un fiato e in quattro e quattr'otto siamo di nuovo alla funivia e su di nuovo a campo imperatore. Stavolta si sale un po più, 300 mt finoa al rifugio Duca degli Abruzzi,
il Tottero con sotto il piccolo Tibet


allo svalico ti si apre il mondo con tutti i monti del Gran sasso in bella mostra sotto i tuoi occhi, uno spettacolo veramente,

Gege


Licani


il grande Tottero


Lummerennu


il Pazzo di Lucca


dopo tutto questo dislivello una sosta è d'bbligo per rifocillarsi, notate il Tottero che essendo sopra i 2000 ha già cominciato la sua trasformazione


Riprendiamo poi la cresta del 102 per andare alla sella di Monte Aquila




e poi invece di salire direttamente a Monte Aquila deviamo per la sella di Corno Grande, con uno stupendo anfiteatro sotto di noi


che va a finire proprio sotto il Gran sasso




il Cefalone fa buona guardia al Pazzo


il pazzo verso il Corno Grande


alla sella di Corno Grande c'è la direttissima per la cima del Gran Sasso ma per oggi decidiamo di girare e salire a Monte Aquila


e poi giù per una discesa spettacolare veramente, tutta rimessa a posto e spazzolata una vera libidine. Si inizia con la cresta


e che cresta


e con le nuvole sotto sembra di stare in aereo


e il tutto al cospetto di sua maestà


il bianco che più bianco non si può del vado di Corno


e da li giù per il tratto più adrenalico e tecnico fino al bivio per rifugio D'Arcangelo


dove bisogna aver fatto la scuola di contorsionismo per riuscire a girare i tornantini


poi segue un tratto nel bosco bellissimo un po più flow fino a riuscire fuori sui ripidoni delle lame nere e bianca

la discesa è lunghissima e tutta bellissima non c'è nemmeno un tratto da scartare bella al 100% ed è tutta pulita e spazzolata anche i tratti nel bosco, da seghe . Il nostro obiettivo è raggiungere san Pietro dove c'è la pappatoria e per evitare il sentiero franato il tottero ci fa fare un sentiero ripulito per l'occasione da lui e il mostro che arriva si alla frana ma dove si può comunque passare


a San Pietro grossa bevuta


e magnata e poi tutti satolli a dovere giù per l'ultima bella mulattiera per Isola che possiamo percorrere solo per il primo tratto però perchè dopo risulta impraticabile e richiusa, peccato potevamo allungare ancora di più la discesa, va be ma tanto oggi ne abbiamo fatta pochina



e anche per stavolta è tutto.


tutte le foto qui:
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e la traccia gps
 

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apenseri

Moderatur....... chi, io?
20/6/08
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Valconca
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R.R. 9.2 (AM)
Cavoli!!!!
Il Tottero è così: non se ne esce mai con un programma di un giretto ma ti spara un multigiro che io potrei aspettarmi di fare in un anno e 1/2.
Potendo scegliere, ma non posso, opterei per il Gran Sasso.
...................

Avevo scelto bene!
 

stefanoscott

Biker dantescus
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Castiglione del lago (PG)
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La discesa della majella è veramente bella. Spero che il sentiero sia stato messo bene. Allora si che vi siete divertiti.

messo bene ? hanno detto che avevano dato anche il cencio in terra
super spazzolato e ripulito dopo una grossa frana che c'era stata nella parte bassa quella più incazzata, risultato da sbavo così mi ha riferito radio corsa

A conclusione dei fantastici quattro le votazioni degli ospiti hanno decretato come la madre di tutte le discese e quindi la più bella quella dal Monte Amaro

oggi Velino con la discesa finale che ci ha dato parecchio da fare e c'è scappato anche il morto

a parte gli scherzi no no niente di grave solo un ditino della manoSarda andato o quasi
 

monster74

Biker assatanatus
7/10/06
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Montemarciano (AN)
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Specialized SJ FSR Evo '15, Fantic XF1 180, Specialized Diverge carbon '19
beati voi che vi state divertendo con i percorsi pedalabili flooooo
qui non si scende mai sotto i 3000 e tra ferrate, arrampicate e attraversamenti ghiacciai non so se torno a casa vivo... Sblinky è un pazzo.... aiutoooooo

[MENTION=16217]tottero[/MENTION] & C. la madre delle discese?!?! mi dispiace, l' ho fatta oggi! non pui neanche lontanamente immaginare cosa vuol dire partire da 3350 m. e arrivare a 1400 con i primi 400 m. su ghiacciaio, ed il resto indescrivibile!
 

stefanoscott

Biker dantescus
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Castiglione del lago (PG)
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quella tua è fuori gara stavamo parlando di appennini le alpi è un altro campionato

ferrate, arrampicate ma la bici che l'avete portata a fare ?
la colpa è la tua e delle cattive compagnie che ti scegli
 

stefanoscott

Biker dantescus
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Castiglione del lago (PG)
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Ultimo atto del magnifico tour dei Fantastici 4 con il Velino. Giro classico ma certificato doc con la discesa dal velino veramente fisica e impegnativa che sebbene fosse di soli 1400 mt di dislivello sembrava non finire mai.
Partiti da Campo felice


oggi dopo tanto spingismo si pedala un po e i primi 600 mt di dislivello fino al rifugio Sebastiani sono tutti ciclabilissimi


la salita infatti è tranquilla e inizialmente sale molto dolce




poi man mano che ci avviciniamo al Sebastiani l'ambiente diventa alpino e la bellezza del posto ci induce a qualche pausa di contemplazione che oggi poi con questo gioco di luci e ombre risulta ancora più suggestivo


lo stellante ci osserva dall'alto della sua maestosità


l'ultimo tratto prima del rifugio ci riporta invece il conto e salire in bici senza mettere il piede a terra diventa una bella sfida

il tottero però con la super ganba che si è fatto con questa intensiva non ha problemi


il pazzo invece sale su con un filo di gas


eccole qua le nostre caprette sul tratto più impegnativo


l'ultimo strappone


ed è fatta




dal rifugio prendiamo il sentiero 1 verso colle dell'orso e dopo tanto pedalare stavolta ritorniamo alla normalità


segue un bellissimo traverso a mezza costa


dove Gege ci rimette il cambio


il famoso sentiero da capre




che come ha detto il tot quando ci siamo arrivati: tutto pedalabile


svalicati però in effetti un po si pedala per una bella cresta


e il panorama comincia ad essere di quelli seri con il Velino che finalmente si fa vedere


in un ambiente supremo e selvaggio






da colle dell'orso ci attende l'utlima risalita molto dura


c'è chi pedala e chi spinge




ma prima c'è anche tempo per un piccolo passaggio tecnico in discesa


e poi non ce n'è più per nessuno


alla selletta del Cafornia però ci attende la meritata cresta bellissima, peccato che proprio ora comincia a piovere ma fortunatamente saranno solo 4 gocce






ed eccolo qua il Velino


purtroppo il nuvolone nero sopra le nostre teste ci incute un po di timore e per questo rinunciamo alla vetta e cominicamo subito la discesa per il sentiero 3. Prima parte su cresta e filante





con dei bellissimi affacci sulla parte più bella del Velino




purtroppo però Francesco su un passaggio tecnico cade e ci rimette un dito ma stoicamente e sprezzante del dolore si farà tutta la discesa con un dito rotto in sella, grandissimo.

seguono poi varie picchiate su pratoni




ma poi dal Rifugio Sevice le cose si fanno veramente serie e il sentiero si incazza di brutto e per di più ci si mette anche il fondo molto smosso


il Tottero però ci va a nozze


è un tratto questo che ci mette a dura prova ma poi il sentiero diventa da sballo con continui tornanti e cambi di direzione, passaggi millimetrici tra le rocce dove bisogna essere super precisi per passare indenni in sella, gradoni, tratti scorrevoli ma sempre impegnativi a causa del fondo che non ci lascia scampo, come ha detto giustamente Tiziano una discesa molto fisica dove bisogna controllare la bici solo con le gambe e che impegna al 100% sia il corpo che la mente, solo l'ultimo tratto diventa veramente flow e ci si può rilassare un poco ma oramai siamo arrivati in fondo

Che dire per me sono stati solo due giorni su 4 ma comunque fantastici e sono stato proprio contento di poter aver rigirato insieme agli amici sardi e al Pazzo. Credo che loro si ricorderanno per parecchio questa esperienza culino-montagnosa (forse alla fine si ricorderanno più le magnate che i giri ) ma credetemi il Tottero vi ha fatto fare il meglio del meglio dei giri della zona (e dei ristoranti ) più di così penso che non si poteva chiedere, grande Tot e grazie ragazzi speriamo di rivederci dalle vostre parti il prossimo anno.


e anche per stavolta è tutto.

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li.cani

Biker tremendus
Proprio vero, il meglio del meglio:
guida e compagnia super
magnozia e bevozia di gran livello ( peccato le modiche quantità )
giri e posti da sballo.
Che dire, grazie di tutto e arrivederci a presto ( sia qui che lì!!!!)
...ah ...il dito.....bah, c'è ancora la lingua per non sentirsi ancora finito!!!
 

geggitteddu

Biker tremendus
4/9/07
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samassi
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Non ero mai stato sugli Appennini, mai salito a oltre i 2000 mt, mai fatto così tanto portage e spintage, mai fatto discese cosi lunghe, mai stato su una funivia, mai fatto un mazzo tanto in bici....sono stati 4 giorni di fuoco, sono sopravvissuto oltre alla prova fisica a quella gastronomica....che pure quella è stata dura. Sono felicissimo di avere concluso questa avventura nonostante qualche noia meccanica e una lieve fratturina alle costole....anzi diciamo che queste cose danno un tocco di avventura in più. Sarà dura adesso riuscire a dimenticare questi quattro giorni....lo dico con certezza, per me questa è stata la più bella esperienza fatta in bici, dico per me perchè questo è il mio modo di concepire la bici, certo anche da noi in sardegna si fa portage e discese ma qui sugli appennini è diverso....come dire, finora si è scherzato ora facciamo sul serio. Di questo devo ringraziare il mio carissimo amico Tottero, l'ho già fatto di persona e lo faccio qui pubblicamente....grande biker, grande amico e forchetta imbattibile.
Alla prossima....e spero coi freni a posto....
Metto qualche foto giusto per dovere di cronaca, ci saranno doppioni e poi dopo quelle di Stefano un pò mi vergogno























 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo