Gran girone ieri a Palazzuolo con tre discese forse tra le più belle che ci sono la. In realtà il giro è stato frutto di un lungo studio di tutta la settimana con Naldone e Cico. Dopo un centinaio
di MP Naldone butta la la proposta di fare l'accoppiata Riaccio-Lozzole con Pian dell'aiara come antipasto
perchè questo era il suo cruccio che serbava da un po e io e Cico l'abbiamo accettato subito volentieri non solo perchè il giro proposto era bellissimo ma anche perchè Michele accetta sempre tutte le proposte che facciamo noi senza mai lamentarsi o controbattere e quindi una volta che lui aveva espresso il desiderio di fare questo giro era giustissimo acconsentirlo e fare stavolta quello che voleva lui
E ora a giro fatto posso solo dire grande Mic il giro è stato da favola.
Partiti dalla sambuca andiamo diretti a Ca di Cicci senza passare per l'altello e la val cavaliera come avevo proposto io perchè la risalita a ca di vestro avrebbe richiesto troppo tempo per poter completare il giro senza dover accendere le luci
. Così da poggio dell'altello ci dirigiamo per una bella forestale verso ca di cicci. Il posto è molto selvaggio e isolato ma anche se stradone merita ugualmente
Arrivati a Pian dell'Aiara Naldone, coscio delle discese che avrebbe di li a poco dovuto affrontare, pensa bene di andarsi a far benedire
E via per Pian dell'Aiara che a dire il vero dopo aver visto il video delle giovani marmotte
pensavo fosse più tecnica di quello che alla fine invece si è rivelato (oh è una delle poche volte che i video fanno sembrare un sentiero più difficile in genere è sempre l'inverso) ma comunque una discesa da fare e rifare assolutamente perchè l'ambiente in cui è inserita merita tutto e poi il sentiero è perfetto e tirato a lucido (vero teddy e compagni ?
) e te lo godi al 100%
anche se qui c'era un ramo di traverso
Cico sul ripidone finale
arrivati al rovigo c'è da andare a vedere la cascata del tanagone e bisogna risalire un po per circa 20 minuti quasi tutti a piedi ma siccome prima si sale decidiamo di portare con noi le bici così dopo lo stesso pezzo lo facevamo in discesa
la deviazione secondo me, vale la pena anche se poi alla fine il sentiero è risultato stranamente
essere in salita sia l'andata che il ritorno
con la cosneguenza che ce lo siamo fatto a piedi sia all'andata che al ritorno.
la cascata, anche senza acqua spettacolare
e questo era il mio cruccio che covavo da tempo: salire per la corda e andare a vedere il sentiero sopra la cascata per poterlo eventualmente fare in bike questo è quello che c'è sopra la cascata: bellissimo ma non so quanto possa essere fattibile in bike
ritornati sui nostri passi riprendiamo la discesa con un bel pezzo lungo fiume vallonato fino alla lastra. il sentiero è flow ma quello che gli sta intorno è hard
immersi nella natura incontrastata
terminata la discesa le dolenti note della salita da casetta di tiara
un vero e proprio muro molto peggio del sentiero della libertà che io ho avuto la malaugurata idea di provare a farlo in sella ma dopo, da metà della discesa di riaccio i crampi mi hanno accompagnato per tutto il resto del giro.
L'unica magra consolazione che si ha facendo questa salita
Dopo la sgarrata di c..ulo finalmente Riaccio: un crinale raccolto, per pochi intimi
con diversi parti incazzate e ripide ma con un panorama da lassù unico che ti fa sentire padrone del mondo
la prima parte è nel bosco ed è un bel middle track
e bisogna fare molta attenzione perchè di sentiero ne è rimasto veramente poco ci passa una ruota giusta giusta e dalla parte destra va giù molto ripido
qui mic in un punto un po più largo
poi comincia il crinale
che si incazza subito ma di brutto e qui conviene fare come sta facendo Mic perchè alla sua sinistra ci saranno almeno 100 metri di volo
ma è un tratto veramente breve e dopo si può risalire in sella e godere
c'è chi va a destra e chi a sinistra
l'ultima parte zucchero style
risaliti nuovamente alla sambuca ma stavolta in bike c'è da fare lozzole.
Che dire sarà che io ho un debole per questa discesa ma come dice giustamente Teddy averne di discese come questa io è la 5^ volta che la faccio ma ogni volta ci sono nuove traiettorie qui la parola freeride è proprio appropriata.
un bel trenino tra le rocce
mic c'ha preso gusto
Cico al termine di un bel nose press (si è allenato tutta l'estate in gran segreto
ma ora gli vengono alla grande)
la parte finale prima della chiesa che io non avevo mai fatto passando sempre sopra (e chiamala chicken line
)
Arrivati a lazzole però ho avuto la sgradita sopresa di aver rotto il freno posteriore e così abbiamo dovuto abortire il giro e senza risalire al prevaligo siamo scesi direttamente a quadalto per la carrozzabile con il risultato che in fondo mi erano venute le bolle
(tutto quel dislivello perso su stradone e asfalto)
Ma oramai comunque il giro era fatto e come si suol dire la voglia ce l'eravamo tolta
Grazie a Mic e Cico per l'ottimo giro e la compagnia di due grandi freerider
e anche per stavolta è tutto
tutte le foto qui:
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