Tuttomtb Gennaio 11

motobimbo

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continui a dimostrarti un fine stratega sotto il profilo della individuazione azioni/reazioni e non ho difficoltà ad ammettere che la tua analisi sia assolutamente condivisibile, ma...sottoponendo la questione al mio coniglio Emilio, che è uno che ne sa parecchio di queste cose (considera che si è laureato contemporaneamente ad Harvard, Oxford e Cambridge, conseguendo peraltro discreti successi anche in canottaggio piazzandosi in 2° posizione per 2 anni consecutivi alla Boat Race una volta con Cambridge ed un'altra con Oxford che se lo litigavano)...lui, mi faceva presente che potrebbero comunque sussistere talune aree di criticità che non starò qui a delineare in toto per evitare di uscire troppo dalle tematiche peculiari del 3d; nello specifico ed in estrema sintesi, ipotizzando uno scenario come quello che brillantemente descrivi, che però è determinato sostanzialmente dalla presa di potere del forum (forum power appunto) si verrebbe a creare un oligopolio politico o per meglio dire una tirannia illuminata da parte degli esponenti dello stesso. Questo stato di cose, inevitabilmente, porterebbe alla riforma della carta costituzionale ed alla rielaborazione della stessa, nel cui seno verrebbero accolte norme quali ad esempio l'abrogazione dei partiti politici ed il divieto di rifondazione degli stessi (che a ben vedere non sono così discostanti da altre di pari tenore a tutt'oggi ivi contenute).
Se tale orientamento riveste senz'altro una valenza positiva, senonaltro per la semplicità insita nel medesimo e per la conseguente scomparsa di strani e perversi meccanismi democratico-elettivi, lo stesso innescherebbe un ulteriore spirale virtuosa sotto il profilo finanziario...pensiamo (per tornare IT) alla liberazione dei fondi destinati all'editoria che finalmente non troverebbero più una loro collocazione in quanto non sussisterebbe il leitmotiv che ha "legittimato" l'esistenza degli editori stessi...
Chiuso quindi il capitolo dei giornali di partito ci si deve interrogare sulla nuova destinazione di tali fondi...tale aspetto non è di secondaria importanza poichè assume connotazioni anche sotto il profilo filosofico, per esempio: perchè non destinarli alle riviste di settore che, trovandosi così svincolate da ogni e qualsivoglia condizionamento esterno, potrebbero trarre nuova linfa vitale e recuperare ciò che sarebbe dovuto essere il loro motivo di esistenza primevo, ovvero l'informazione corretta, circostanziata, professionale e soprattutto libera?

Attrarre a se (forum) tali fondi "potenziando" ulteriormente le proprie già enormi "potenzialità" costituirebbe (ad avviso di Emilio) una sterile dimostrazione di forza totalmente improduttiva, mentre la destinazione degli stessi ad una stampa (questa volta) libera ed efficace rappresenterebbe invece una visione "illuminata" da parte del tiranno che continuerebbe così ad attrarre consensi, rendendo vano qualsiasi rigurgito reazionario.

Se condividi tali profili di pensiero, Emilio si dice disposto a collaborare con te alla stesura di un documento che delineerà i futuri assetti strategici del nostro amato Paese.

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tettabeta

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1) Sono fine, nel senso di magro

2) Gli assetti strategici mi hanno fatto sempre paura

3) Omissis

4) I paesi dove ci sono molte, tante, tantissime biciclette sono belli (Olanda, Danimarca) e civili, ma spesso seguono un corso storico detestabile (Cina).

5) TuttoMtb latita in questa discussione, ed ho detto quasi tutto

6) Per rifondare un paese, dovresti fare una rivoluzione. La rivoluzione solitamente pogia sull'incazzatura popolare: su questo siamo messi molto bene.

7) L'italiano e' erede degli antichi romani: panem et circenses (per tacere degli affreschi dei lupanari di Pompei). Il dramma e' che il loro modello di vita e' il fondamento della societa' occidentale (far fare agli altri quanto piu' possibile, vivere agiatamente, inseguire il soddisfacimento dei propri vizi e il potere). Morale: non se ne esce, salvo farsi annettere alla Svizzera o all'Austria (che sono notoriamente gente concreta, ordinata e con principi di vita mediamente sani... ma anche loro hanno dato natali a campioni del mondo del crimine... )

8) Omissis

9) Il coniglio spesso lo confondo col tacchino (se e' cucinato bene).

10) Profili di pensiero: il mio e' mediamente rosminiano,tendenzialmente anarcoide, a sprazzi fascista. NON vorrei mai essere cittadino di un paese da me governato

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Ps.: grazie per la reputa
 
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motobimbo

Biker nirvanensus
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non se ne esce, salvo farsi annettere alla Svizzera o all'Austria (che sono notoriamente gente concreta, ordinata e con principi di vita mediamente sani... ma anche loro hanno dato natali a campioni del mondo del crimine... )

qui siamo in disaccordo...mi piace citare le parole di uno straordinario Orson Welles in un certo film di qualche tempo fa...frase che sembra lui avesse voluto inserire nel copione e che poi divenne celebre:

"In Italia, per 30 anni sotto il (dominio) dei Borgia hanno avuto guerre, terrore, assassinii e spargimenti di sangue, ma (che) hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci ed il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di amore fraterno, democrazia e pace e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù"

chiudo ot

p.s.
prego
 

tettabeta

Biker dantescus
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Infattamente ho messo una postilla.
La limpida Austria ha partorito Hitler.
La precisa Svizzera ospita tuttora multinazionali di dubbia moralita', per tacere di ex dittatori accolti solo per i loro conti correnti.

Curioso come parlando di TuttoMtb si possa finire a parlare di Orson Welles

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Ps.: mi sono accorto di essere arrivato a quattromila messaggi (ho vinto qualcheccosa ?)
 

tettabeta

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tutto vero ma... che c'azzecca con le riviste italiane di mtb?

Infattamente.

Ma si sa, io sono il principe dell'off-topic.

E poi questo 3d tratta del numero di GENNAIO e ora siamo ad OTTOBRE, quindi un pelo avariato puo' esserlo.

Rimanendo OT, Sembola, scrivevi:


Mi permetto di dissentire (parzialmente).

1) Geograficamente, E' il paese per le bici, in tutte le sue declinazioni, dalla DH alla Bdc passando per tutte le possibili sfumature.

2) Umanamente, l'italiano oscilla tra il tipo mediterraneo (a cui piace divertirsi e spassarsela in compagnia) e il tipo nordeuropeo ( che si rifa ai miti di Odino, walhalla, e insegue il suo primato sui suoi comprimari). Mettigli una biga sotto al qlo, e potresti avere indifferentemente un bitumaro topo di osteria oppure un DHiller che ha un laser al posto degli occhi e un dinamometro al posto del cuore.

3) Quanto riportato al punto 2 vale anche per quelli che sulla bike cercano di imbastire un commercio. Ci sono operatori che fanno qual che fanno per passione e ci sono quelli ai quali vendere un telaio in carbonio oppure un boiler non fa nessuna differenza,fintanto che il margine e' ragionevole.

4) Nel mondo della carta stampata penso che la situazione sia esacerbata dallo stravolgimento in corso. I contenuti non sono piu' statici e la loro fruizione, pure. Oramai la transizione massiccia su palmari, PC, e altri dispositivi e' in corso ed inarrestabile. Penso che entro 5-10 anni le edicole non venderanno piu' copie cartacee (se ancora esisteranno). Pertanto IMHO ci sono quelli che stanno preparandosi e quelli che non sanno che pesci pigliare. I primi sono collegati , hanno le antenne diritte e sintonizzate e hanno buone probabilita' di essere sul mercato tra dieci anni. I secondi, tra dieci anni faranno qualcos'altro.

5) Che tu corri o che cammini, uno stronzo prima o poi lo incontri. Essi sono ovunque, in Italia o In Uzbekistan. In farmacia oppure in tram. Smettiamola di accettare il fatto che l'italiano medio e' come l'taliano dei cinepanettoni. Mettiamoci in testa (e mettiamolo in testa anche agli altri) che essere "furbi" non e' accettabile: dobbiamo essere semplicemente cittadini con diritti e PRETENDERE che vengano rispettati.

6) Votantonio

7) La bici in Italia come sport esiste , eccome. Dalle mie parti, alla domenica mattina puoi trovare in giro decinaia di bitumari o di XCisti: basta fare pochi chilometri per incrociarne quantita' consistenti. Il vero problema e' che non esiste come esiste il calcio. Nella famiglia media italiana, appena un bocia mette i denti capisce che se diventa come Totti gira in Ferrari e sposa una topolona televisiva, mentre se diventa come xxxx (un xcista qualsiasi) invece no.




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sembola

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nulla, perchè?
del resto che c'entrano le riviste italiane di mtb con la mtb?!

Non fa una piega

Infattamente.
Mi permetto di dissentire (parzialmente).
Diciamo che in Italia lo sport o è agonistico o non è, per cui è facile trovare gente che si infila la maglia con le scritte e va a correre (o a far finta di correre) piuttosto che gente che si infila la maglia di Decathlon e pedala con tutta la famiglia, o che va in bici al lavoro in cxxo al carobenzina, anche perchè nel primo caso la natura di branco dell'attività fornisce una qual certa protezione dai noti pericoli ambientali.
Questo intendevo, per "questo non è un paese per bici"
 

cybern

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Mi collego alla tua discussione: al momento la mia famiglia siamo io mia moglie ed il gatto,escluso l'animale, con mia moglie pedalo volentieri ed abbiamo rigorosamente maglie di decathlon, al lavoro andrei volentieri in bicicletta, tanto piu' che sono neppure 5km e tutti di pianura. il problema e' che non ci sono piste ciclabili e in strada estremamente trafficata e piena di auto e tir in doppia fila, prima o poi ti ammazzano! scrivo questo perche' e' vero che,come dici, l'italico in genere e' competitivo, ma e' anche vero che la maggior parte delle ns città non ti permettono di pensare ad un uso rilassato/quotidiano della bicicletta e quindi aggiungo al tuo pensero che "questo non è un paese per bici" anche perche' chi ci governa, alle bici non ci pensa proprio.
 

sembola

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Appunto, si torna all' assunto da me enunciato
 

muldox

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...cletta e quindi aggiungo al tuo pensero che "questo non è un paese per bici" anche perche' chi ci governa, alle bici non ci pensa proprio.

Io non scaricherei sempre verso l'alto tutte le colpe. Ho visto ciclabili utilizzate per parcheggiarci le auto, talvolta addirittura invase per passarci. Tutto ciò nell'indifferenza generale e con una sorta di rassegnazione da parte dei ciclisti, evidentemente assuefatti all'idea di essere "figli di un Dio minore".
Prova a fare una cosa che concettualmente non è tanto diversa dal parcheggiare un'auto su una pista ciclabile: parcheggia la bici nel bel mezzo di una strada bloccando od ostacolando il traffico automobilistico, e vediamo se la reazione generale è la stessa. Altro interessante esperimento potrebbe essere quello di parcheggiare su una pista ciclabile a Lucerna, dove gli automobilisti in entrata alla città si beccano la colonna perchè qualche centinaio di metri più avanti devono dare precedenza a chi entra in città in bicicletta.
 

cybern

Biker perfektus
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Purtroppo, qui nella mia città (Genova, clima mite quasi tutto l'anno) non esiste neppure il problema delle auto parcheggiate nelle ciclabili, perche' non esistono le ciclabili.. torno a quanto sopra quindi: chi ci governa , alle bici non pensa (in questo caso forse si parla piu' di politica locale che centrale, ma dubito che Genova sia l'unica città con piste ciclabili assenti benche' sostenibili)
 

sembola

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chi ci governa , alle bici non pensa
Forse anche perchè non gli viene chiesto dalla base elettorale. Quando la stragrande maggioranza dei cittadini vuole parcheggi e non piste ciclabili è difficile scontentare una maggioranza per accontentare una minoranza, a volte molto piccola. Sarebbe un atto di lungimiranza, ma in Italia parlare di lungimiranza e programmazione è come tentare di cavare il sangue dalle rape...
 

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