Che rimanere bloccati nel traffico sia un grosso disagio nessuno lo discute, ma il prendersela con gli atleti o con gli ausiliari al traffico è da perfetti poveracci o forse da perfetti italiani medi.
Scusate lo sfogo...
Secondo me tuttomtb potrebbe fare una copertina con una bella figa che pedala in una pista ciclabile..
1) parlo di ciclabili, non di ZTL che oggi, ovunque, sono gestite in modo quantomeno "allegro" e quasi grottesco...
2) quanti suv ci sono in Italia e quante Punto "vecchio" modello? Non attribuiamo ad una minoranza il potere di decidere per la maggioranza...
3) ci sono entità politiche che "governano" con il 10% delle preferenze... questo significa che sia più utile avere idee chiare che avere ampio consenso.
Certo è che se ci rassegnamo noi "fanatici", allora siamo proprio alla frutta!
Che rimanere bloccati nel traffico sia un grosso disagio nessuno lo discute, ma il prendersela con gli atleti o con gli ausiliari al traffico è da perfetti poveracci o forse da perfetti italiani medi.
Scusate lo sfogo...
Mah, io preferirei una ragazza, bardata fino al collo coi capelli stopposi di polvere mentre fa qualcosa di normale (chesso', si toglie le 5-10 a fine giornata
Mah, io preferirei una ragazza, bardata fino al collo (magari racchiuso in un leatt) coi capelli stopposi di polvere mentre fa qualcosa di normale (chesso', si toglie le 5-10 a fine giornata oppure aggancia la biga alla seggiovia.
Parafrasando Cecco Angiolieri:
"....Vorrei copertine di gente autentica,
Topolone fotoscioppate lasserei altrui."
'Nait
(o )Beta
La mia riflessione era mirata solo a sottolineare che non c'è (a mio parere ovviamente) tutta questa distanza tra i governanti e i governati.
Siamo "noi" governati (e mi ci metto dentro io per primo, ognuno di noi ha le sue repsonsabilità) che in realtà spesso non siamo così migliori della classe politica che abbiamo eletto. Un tempo si diceva che ogni paese ha il governo che si merita io ne sono tristemente convinto.
Realativamente al famoso 10% di cui parli secondo me il suo potere contrattuale non è dato dalla forza delle sue convinzioni ma dagli equilibri complessivi che ne fanno di volta in volta l'ago della bilancia.
Comunque la soluzione non può che passare attraverso una crescita della coscienza civica delle persone. E in questa, che è una battaglia culturale, tutte le forme di comunicazione "verticale" come i forum e le comunità di pari, possono giocare un ruolo fondamentale.
Un esempio realistito permette, a mio parere, di avere uno scenario più chiaro.
Classe scolastica, con
- maestro troppo buono: la classe fa il delirio
- maestro troppo duro: la classe appena può fa delirio doppio
- maestro che sà quando punire, quando elogiare, quando tirare la cinghia e quanto lasciarla: la classe è virtuosa.
E "la classe" è una invariante... dipende tutto dall'insegnante.
Fatto sta che la mia "metafora" è infelice per un fatto: buona parte del problema ITALIA giunge proprio dall'educaione scolastica, di bassissimo livello perchè rappresentativa della più comoda culla di clientelismo ed assenza di meritocrazia.
Tutto sto "pippone" solo per dire che io ritengo che sia ora di partire dalla responsabilità individuale delle persone, perché se ci aspettiamo che le cose cambino in altro modo siamo destinati a rimanere molto delusi. Bada bene questo è un discorso che rpescinde dagli schieramenti politici, perché un apporccio più responsabile ed etico si può (anzi si deve) avere a prescindere dalla propria collocazione politica, sia essa a destra, al centro o a sinistra.
Mah, io preferirei una ragazza, bardata fino al collo (magari racchiuso in un leatt) coi capelli stopposi di polvere mentre fa qualcosa di normale (chesso', si toglie le 5-10 a fine giornata oppure aggancia la biga alla seggiovia.
Parafrasando Cecco Angiolieri:
"....Vorrei copertine di gente autentica,
Topolone fotoscioppate lasserei altrui."
'Nait
(o )Beta
se apriamo il dibatito sulla scuola in italia non ne usciamo per cui questo aspetto lo lascio fuori...
Secondo me la metafora che hai usato dimentica un dato fondamentale:
i maestri/professori te li trovi, e si relazionano con persone per definzione immature, i governanri e gli amministratori ce li scegliamo, e concettualmente noi adulti dovremmo essere maturi.
In realtà il tuo esempio potrebbe essere rigirato, nel senso che la classe potrebbero essere i politici e i maestri "il popolo sovrano"...
Da noi vengono presentate e elette persone con sentenze passate in giudicato per reati attinenti alla corruzione perché siamo maestri buoni, anzi lassisti... In Nord Europa dove esiste una tradizione di stato di diritto e di etica pubblica basta l'accusa di aver copiato un pezzo di tesi di dottorato per costringere alle dimissioni... In Germania il cancelleiere probablmente più amato della storia della repubblica Helmut Khoel, dopo aver rinificato la nazione si è dovuto dimettre per una vicenda di finanziamenti non chiari che in Italia non sarebeb enanche stata presa in considerazione!
Tutto sto "pippone" solo per dire che io ritengo che sia ora di partire dalla responsabilità individuale delle persone, perché se ci aspettiamo che le cose cambino in altro modo siamo destinati a rimanere molto delusi. Bada bene questo è un discorso che rpescinde dagli schieramenti politici, perché un apporccio più responsabile ed etico si può (anzi si deve) avere a prescindere dalla propria collocazione politica, sia essa a destra, al centro o a sinistra.
Quindi riguardo le ciclabili:
- dove non le realizzano occorre un "monito" popolare.
Lo stesso monito che un "popolo" potrebbe dare ad un'amministrazione che realizza una ciclabile inutilizzata e quindi vista come spreco di denaro pubblico.
Lo ripeto, una classe politica e dirigente degna di questo nome dovrebbe avere anche una visione di lungo periodo e convincere l'opinione pubblica della necessità delle scelte strategiche che vengono fatte. Ma se il popolo vuole il pane, pane o brioche che siano quello alla fine va dato, se gli dai la pista ciclabile si incazza ancor più
Quindi in realtà starebbe a noi come cittadini/elettori dare segnali chiari alla classe politica facendogli capire che a noi interessa di più la prospettiva che il vantaggio immediato ma destinato a portarci alla rovina in futuro.