Ho 53 anni, sono un medico neuropsichiatra e mi occupo di persone con autismo.
Nella vita ho capito davvero poco, e come dice Paul Weller The more I know, the less I understand
Sono però convito di una cosa, e questa forse l’ho capita. Sono un lurker, ma per una volta mi piace cercare di condividerla con voi. La scrivo in maiuscolo, scusate, perché per me è davvero importante e vera:
IL COMPORTAMENTO E’ MANIFESTAZIONE SUPERFICIALE DELL’ESSERE
Intendo dire che tutti noi ci relazioniamo agli altri rimanendo sul piano del comportamento: pensieri, parole, azioni suscitano le nostre valutazioni e giudizi, convinti che sia tutto lì. Il giusto e lo sbagliato.
Invece, sono certo, che pensieri, parole, azioni, comportamenti, siano in buona parte determinati dalla stratificazione delle vicende di vita, che portano a punti di vista che ne rendono ragione, quindi siano solo una manifestazione superficiale, rispetto alla persona che c’è sotto.
In questa pandemia ho sempre cercato di tenere distinto il piano sanitario (sono convinto sostenitore dei vaccini, leggo gli studi, ho fiducia nella comunità scientifica – in un centro paragonabile a quelli dove lavoro, nella primavera 2020 ci sono stati 11 morti, dopo i vaccini nessuno – ho seguito gli eventi avversi di circa 120 persone vaccinate per le 3 dosi, senza raccogliere evidenze rilevanti), dal piano della comunicazione (gestita secondo me assai male, almeno in Italia, con approccio terroristico e infantilizzante) e dal piano delle scelte politiche (vedi green pass nelle varie declinazioni – con scelte secondo me discutibili ma in buona parte condivise a livello internazionale e la cui efficacia si capirà solo ex post).
Io mi limito ad avere le mie convinzioni sul piano sanitario. Ho cercato di capire dagli operatori/amici/moglie contrari a vaccinarsi le loro motivazioni, all’inizio con vera curiosità, cercando un confronto sui dati. Poi ho perso le speranze: niente di razionale, rifiuto di un vero confronto sui dati. Sembra che basti che un’informazione non sia mainstream per avere credibilità. E il tutto con una progressiva sindrome di accerchiamento che rinforza identità, legami e convinzioni distorte.
Non so quali siano le scelte politiche più corrette, io sarei stato da subito per l’obbligo vaccinale, almeno per le categorie a rischio. Ma ero anche per uscire in bici, nei boschi da solo, durante i vari lockdown e così mi hanno fermato 5 volte (‘proprio lei che è un medico..’).
Ho letto gran parte delle pagine del thread. Lo so ho problemi non da poco.
Qui scrivo solo rispetto al voler condividere la mia convinzione, espressa in maiuscolo, per proporre un invito al rispetto reciproco, al cercare di cogliere (o almeno presumere che ci sia) qualcosa di più profondo in ciascuno di noi (in senso del tutto laico), indipendentemente dalle opinioni e dalle cazzate sostenute (che comunque può capitare sempre a tutti).
Scusate il pippone, e scusate anche se ritorno al mio stato di lurker. In genere ho poco da dire, o comunque poca voglia. Mentre ne ho sempre molta di pedalare..