fraraider doveva essere e così e stato ieri a Crespino in tutti i sensi. Salite da fare in discesa,
discese da smacchio
e chi più ne ha più ne metta ma giornata veramente da incorniciare con una compagnia da urlo.
Partiti da Crespino dovevamo arrivare a monte la Faggeta per andare a fare l'archetta. Fino a Casaglia 3 km d'asfalto e fin qui niente di strano ma poi imbocchiamo l'AM che ci farà subito capire l'andazzo della salita
Sono 3 km di salita tutta rigorosamente a spinta ma secondo me uno dei più bei sentieri mai fatti in zona sembra di stare in un sentiero alpino di alta montagna ma forse anche più bello perchè il contesto è veramente da urlo con quelle rocce che sbucano dalla vegetazione che gli danno quel tocco di particolarità unico nel suo genere. Arrivati all'incrocio con il 547 della bedetta diamo uno sguardo veloce a monte della colonna ma tutto tace e non c'è traccia delle marmotte
ma si sa loro si svegliano tardi ed è ancora presto
Salendo il Vence si ritaglia anche un piccolo spazietto dove poter remettere il culo sopra la sella
ma sarà un fuoco di paglia
Umbi90 (gran bel manico in discesa e ottimo pedalatore in salita) scruta il sentiero pregustandosi già questo bellissimo passaggio ma in discesa
più saliamo e più il sentiero è spettacolare con numerosi passaggi strapiombanti ed esposti
in alcuni punti non riusciamo a resistere e la tentazione della discesa ha il sopravvento
ma poi ci svegliamo di colpo e ritorniamo nella cruda realtà
l'autunno qui ha già preso il sopravvento e il bosco nella faggeta da il meglio di se
ma com'è ? noi sulla chicken line e naldone invece sulla hard line
dopo un ora e mezzo di spingismo arriviamo all'archetta un crinale breve ma intenso e oggi reso ancora più bello dal contrasto verde-marrone
qui dopo la parte verticale
arrivati ai prati piani imbocchiamo il divertentissimo 551 che oggi nella parte iniziale era una tremenda fangaia dovuta al passaggio delle moto
. All'imbocco col sentiero delle fogare ci fermiamo perchè c'è da risalire un poco ed è un bene perchè ci permette di godere di tutto questo popò di roba
e poi giù verso punta zanella: la prima parte presenta passaggi di tutto rispetto con tornantini molto cazzuti poi quando il Cai gira bruscamente a dx prendiamo la variante de lo Sabadone che va giù verso sx
per poter fare questo tratto almeno la prima volta è necessaria la traccia gps perchè non è segnato e l'imbocco anche abbastanza nascosto dopo invece la traccia di sentiero è visibile quasi sempre ad intuito
il sentiero comunque considerando che non è conosciuto e transitato è abbastanza pulito a parte qualche ginestra di troppo e passa quasi tutto nel bosco
dall'alto di punta zanella una suggestiva visuale della ferrovia sottostante
poi scendedo il sentiero diventa un bello stradone largo
l'ultima parte è un bella scuola di nose press
in quanto è un single track nel bosco con continui tornantini e il sentiero risbuca sull'asfalto 200 metri sotto il bivio per il 529 per lozzole. A proposito: il 529 per lozzole è stato sistemato nella prima parte ed è liscio come una palla da biliardo ma gli operai che ci hanno lavorato si sono dimenticati però di togliergli un po di pendenza
ci sono dei veri e propri muri che fanno concorrenza alla salita di tiara e poi l'ultima parte è rimasta scassata e farla in sella diventa una vera e propria sfida personale
ma arrivati quasi in cima si viene comunque ripagati da questo
Da lozzole risaliamo al prevaligo per la bellissima basolata e poi al bivio con la ps2 proseguiamo per il 505 per andare a prendere il secondo freeride di giornata del crinale di praticino.
Anche questo sentiero non è segnato ma l'imbocco che si trova sulla dx rispetto al 551 che scende a sx è più evidente e dopo risulta ben marcato. La discesa non è tecnica ma molto bella dal punto di vista scenografico con dei passaggi su dei blocchi di arenaria fantastici
scendendo ci fermiamo ad aspettare Umbi che aveva bucato e la mia attenzione viene subito catturata da quest'altro crinale che sembra promettere bene
ma chi si è divertito a bucare la montagna ?
la discesa prosegue su giganteschi e spettacolari blocchi di arenaria
e in alcuni punti sembra addirittura che sia stato asfaltato
il sentiero è comunque tutto ben marcato eccetto l'ultimissima parte che risbuca a praticino e da li ritorniamo a crespino prima per il 529 a ritroso e poi per l'asfalto.
In definitiva gran bel giro con il freeride di punta zanella consigliatissimo anche perchè permette di arrivare fino all'asfalto su sentiero, cosa invece che se uno segue il cai 551 si ritrova a fare un bel pezzo di stradone e quello di praticino bello da un punto di vista scenografico anche se dopo aver fatto tutta quella sgarrata di culo del 529 fino a lozzole per arrivarci non lo so se il gioco vale la candela
L'am da Casaglia al Monte faggeta invece a me è piaciuto tantissimo anche fatto in salita e a spinta (ma non sono stato il solo anche perchè non solo nessuno si è lamentato ma addirittura c'è stato anche uno del gruppo che mi ha ringraziato per averglielo fatto fare in salita
) ma mi ha messo sulla testa un bel tarlo
e non avrò pace finchè non sarò andato a farlo in discesa cosa che penso avverrà molto presto
E anche per stavolta è tutto
tutte le foto qui:
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