Dal sito del mitico Peverada:
Sentiero A. Cialancia - Linsard (valle di Faetto, diramazione della Val Germanasca)
Di solito i Bikers sono piu avezzi a decantare le loro imprese positive e performanti che non quelle negative, ma questa volta mi sento in dovere di mettervi al corrente di quello che mi è capitato. Un po per troppa ricerca dellavventura, un po per il cervello che inizia ad avere una certa età, mi sono messo in una situazione non piacevole. Quindi divulgare via rete di evitare nel modo più assoluto di avventurarsi nel sentiero di cui sopra, mi sembra dovuto. Vi racconto.
Il 4 Giugno 2005 arrivato al ponte dopo Trossieri parto per il lago Lauson (8.45) verso Conca Cialancia: un po umido, ma nel bosco si sta bene.
Dopo 1300 mt di dislivello arrivo al cartello del Lago (11.15) dentro una nebbia che non vedevo la grangia appena sotto, ma il problema non sta lì.
Si schiarisce e sono indeciso se andare verso il Passo Cialancia o tornare dalla strada. Guardo la cartina (maledetta) e mi dirigo verso lAlpe Cialancia.
Bel sentiero erboso piccole frane ma niente di preoccupante. Arrivo allAlpe Cialancia (vecchio alpeggio diroccato) e imbocco il sentiero segnato sulla carta che dovrebbe portarmi verso Linsard e Cro da cui poi raggiungere lauto. I primi metri del sentiero tra erba e sassi invogliano la discesa, ci si trova in mezzo a rododendri in fiore, insomma tutto fa sperare in una bella discesa. Poi inizia linferno: il sentiero inizia a chiudersi con una vegetazione da Jungla tropicale, alberi abbattuti, due torrenti da guadare, e quel che e' peggio mari di ortiche, che sono alla fine state il male maggiore. A quel punto speravo in un prossimo miglioramento del sentiero anche perché non me la sentivo di ritornare indietro (ero gia sceso di 300 mt e piu).
Non so se avete mai attraversato un mare di ortiche con i calzoni corti. Non ve lo auguro: le gambe mi bruciavano; ogni volta che toccavo un ramo erano dolori, ma ormai dovevo andare avanti. E sono andato avanti in queste condizioni fino a vedere i due abitati di Linsard e Crò (17.45): peccato che il sentiero terminava in un canalone franato. Vi giuro che non mi sono mai sentito così. Non sapevo se piangere o altro. Di tornare indietro non se ne parlava. Ho persino pensato di lasciare la bici li e poi in seguito recuperarla (?) e andare a piedi, ma ero praticamente cotto. Telefonino per fortuna carico riuscivo a contattare solo il 112 e cosi ho fatto.
Data la mia posizione (avevo il GPS) in 40 minuti sono arrivati quelli del soccorso alpino di Pomaretto a prelevarmi e da loro ho saputo che non ero il primo ad aver avuto problemi con quel sentiero. Due ragazzi scesi dal passo Cialancia si era ammazzati per aver tentato di tornare al buio e finiti nel torrente; due con le moto hanno dovuto lasciarle li. Quel sentiero anni fa era quello che portava le mucche allalpe poi abbandonata.
Ragazzi me la sono vista brutta. Comunque se puo servire ad altri vorra dire che sarà utile.
Tony Ritorto