IDEAAAA!!!!
Lo istalliamo sulla schiena del grillo e facciamo proiettare l'immagine sulla calotta cranica!!!
Lo istalliamo sulla schiena del grillo e facciamo proiettare l'immagine sulla calotta cranica!!!
Test gps con Hector Le Blanc
- Creatore Discussione CaioMario
- Data di inizio
ma che è telepatia..... stavo postando proprio questa idea o-o
devo assolutamente mettermi in contatto con hector nel deserto del godi per proporgli le eventuali correzioni tecniche, e soprattutto verificare se la loro tecnologia non fosse, per caso, già obsoleta rispetto al rivestimento della mia calotta cranica che, come tutti sanno, è di una lega speciale ..... il tignusum :-?
devo assolutamente mettermi in contatto con hector nel deserto del godi per proporgli le eventuali correzioni tecniche, e soprattutto verificare se la loro tecnologia non fosse, per caso, già obsoleta rispetto al rivestimento della mia calotta cranica che, come tutti sanno, è di una lega speciale ..... il tignusum :-?
Per 66 proporrei la soluzione con bussola digitale e un ologramma che proietta la direzione da seguire. Tipo questo:
Ma ancora non vi ho raccontato come Hector ha perso la sponsorizzazione di tre anni della Manitou in occasione dell'esperimento antropologico presso la popolazione dei Pai Pai nel Borneo, 1999.
Qualcuno conosce l'episodio?
Qualcuno conosce l'episodio?
ok ho capito,apro le finestre...
Tieniti forte che la storia e' di quelle che hanno fatto scalpore tra i grossisti.
Sino a quel giorno i Pai Pai non avevano mai visto una macchina e tantomeno una bicicletta.
Hector e Tomas, dopo avere percorso 1000 e rotti Km tra i sentieri della piu' fitta ed inesplorata foresta pluviale del globo terracqueo, inviati dalla Columbia University per compiere degli esperimenti antropologici sull'innatismo del gesto pedalatorio, sostenuti dalla rivista Wild Planet e finanziati dalla Manitou che per l'occasione gli aveva fornito un prototipo della Scareb Super 80, emergono dalla boscaglia fradicia per una settimana di piogge fittissime, nei pressi della capanna dello sciamano.
Il villaggio era deserto, ma tanti piccoli occhi li osservavano ormai da giorni.
I due, inzuppati e sfiniti dalla lunghissima pedalata, non erano interessanti neanche come rapido snack, ma le due biciclette stracariche di bagagli, li rendevano estremamente misteriosi.
Mai i Pai Pai avevano visto due scimmie pallide e smunte che mulinavano i piedi per avanzare a fatica lungo un percorso che a piedi avrebbero coperto nella meta' del tempo e senza stenti.
Ma una cosa era certa, il legno usato per costruire quelle goffe impalcature su cui poggiavano i culi martoriati, non veniva da quella foresta.
Ed i serpenti arrotolati su cui rotolavano due aggeggi a forma di sole, erano di una razza mai vista.
I due dopo un pasto frugale, trovarono riparo dentro ad un'enorme capanna dove ancora bruciava un ciocco di legno e dopo essersi promessi reciprocamente che avrebbero vegliato sino all'alba, caddero in un sonno nero come la pece e privo di sogni.
Il risveglio puzzo' di urina. Era quello il benvenuto che i Pai Pai davano agli stranieri dopo averli appesi per i piedi all'albero secolare che da sempre regalava la sua ombra al popolo degli Uomini.
Continua.......
Hector e Tomas, dopo avere percorso 1000 e rotti Km tra i sentieri della piu' fitta ed inesplorata foresta pluviale del globo terracqueo, inviati dalla Columbia University per compiere degli esperimenti antropologici sull'innatismo del gesto pedalatorio, sostenuti dalla rivista Wild Planet e finanziati dalla Manitou che per l'occasione gli aveva fornito un prototipo della Scareb Super 80, emergono dalla boscaglia fradicia per una settimana di piogge fittissime, nei pressi della capanna dello sciamano.
Il villaggio era deserto, ma tanti piccoli occhi li osservavano ormai da giorni.
I due, inzuppati e sfiniti dalla lunghissima pedalata, non erano interessanti neanche come rapido snack, ma le due biciclette stracariche di bagagli, li rendevano estremamente misteriosi.
Mai i Pai Pai avevano visto due scimmie pallide e smunte che mulinavano i piedi per avanzare a fatica lungo un percorso che a piedi avrebbero coperto nella meta' del tempo e senza stenti.
Ma una cosa era certa, il legno usato per costruire quelle goffe impalcature su cui poggiavano i culi martoriati, non veniva da quella foresta.
Ed i serpenti arrotolati su cui rotolavano due aggeggi a forma di sole, erano di una razza mai vista.
I due dopo un pasto frugale, trovarono riparo dentro ad un'enorme capanna dove ancora bruciava un ciocco di legno e dopo essersi promessi reciprocamente che avrebbero vegliato sino all'alba, caddero in un sonno nero come la pece e privo di sogni.
Il risveglio puzzo' di urina. Era quello il benvenuto che i Pai Pai davano agli stranieri dopo averli appesi per i piedi all'albero secolare che da sempre regalava la sua ombra al popolo degli Uomini.
Continua.......
Ma i Pai Pai non si erano estinti a seguito di una devastante invasione di insetti? Se non ricordo male era una specie arrivata in quella zona nei bagagli di esploratori stranieri e alla cui puntura il sistema immunitario dei Pai Pai non e stato in grado di resistere con le conseguete epidemia mortale. Ma forse mi confondo con un altra storia.
In verità l'estinzione dei Pai Pai, secondo gli studi condotti dal grande antropologo C. Levi Strauss e riportati nel famoso libro "tristi tropici", è da ascriversi all'abitudine inveterata della popolazione adulta maschile di introdurre una larva di lepidottero della specie "cremasteria fulgida" nell'uretra peniena al fine di indurre una flogosi cronica determinante un priapismo imperituro che suscita gioia e gratitudine nelle giovani indigene.
Ma la larva, che trova nell'uretra un ambiente confortevole, depone le uova che sono poi veicolate dal torrente sagnuigno nei lobi frontali dell'encefalo. IL risultato, a lungo andare, è una ridotta fertilità unita a una progressiva perdita delle capacità intellettive e motorie. Per dirla con le parole dell'antropologo "buona parte della popolazione maschile è ridotta allo stato di dementi in erezione". IL governo locale ha tentato inutilmente di dissuadere i Pai Pai da tale pratica. Il viaggio di Hector Le Blanc aveva lo scopo principale di individuare una possibile via di comunicazione che permettesse a un team di esperti dell'O.M.S. di raggiungere il villaggio sperduto nella foresta pluviale.
(
se vale solo la metà di quello che dicono, gli attacchiamo lo zappone al reggisella e la pulisce lui in una discesa...o-o