Suona famigliare?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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sideman

Biker pazzescus
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Giant e.Trance SX0
Peccato che alla famigliola che vede sfrecciare dei ninja a pochi cm tutto questo non interessi minimamente.

Perche il problema è tutto qua, non certo le radici esposte delle piante.
Hai ragione,

ma regolamenti le zone quando e soprattutto DOVE la convivenza diventa impossibile...

Perchè qui sento fenomeni da circo, ma veramente da circo, scrivere che che le biciclette dovrebbero costare di più, oppure affidare patenti di autorizzative a seconda di cosa stai pedalando... e a mio avviso è questa le gente pericolosa...

sid
 

torakiki.gt

lupus in bicycla
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pavia
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Spertan mullet - cube two - thok mig
Al Muraglione e alla Calla le cose non sono cambiate di molto....
E invece secondo me un po le cose sono cambiate, io frequento altre zone del Nord in moto , ma anche qui ci sono quei 3 o 4 "circuiti" Dove la gente va a smanettare, ma un po x i maggiori controlli, che per la partente a punti, ci sono molti meno smanettoni, complice anche che negli ultimi 10 anni sono state aperte diverse piste dove poter andare a sfogasi, e la filosofia dello smanettone è un po cambiata.
Io stesso ammetto che da giovane ero abbastanza smanettone, ma ora invece giro più con la testa sulle spalle, e mi faccio qualche pistata ogni tanto che mi fa sfogare e non sento più la necessità di andare forte su strada ;-)
 
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Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Picola ma carattarastica...
Ovviamente da fastidio essere additati...però ci si dovrebbe anche chiedersi il come mai si è giunti a questa capitolazione, premetto che personalmente non ho nulla in contrario alle novità tecnologiche, però c è sempre un però...giro spesso e incontro ogni sorta di ciclisti con cui spesso riesco a far due parole, ci sono gli " infighettati" che se solo ti metti a ruota gli dai fastidio e te lo dicono pure in faccia, e non hanno il motore elettrico...poi ci sono quelli col motore elettrico che voglion fare come gli " infighettati" , ma purtroppo, non è che se si ha un completino ultimo grido, si sia per forza bravi, ho visto scene dove certi dovrebbero quantomeno, se sport vogliono fare, farsi un corso mtb o aggregarsi a chi sa andare e insegni almeno a correggere piccoli errori o comportamenti sbagliati che potrebbero essere pericolosi per loro, ma anche per altri...perchè imparati non nasce nessuno...
Poi ci sono i veri e propri str....! Che fai prima a metterglielo in quel posto che in testa e anche qui si va oltre il tipo di mtb che si spinge, ma purtroppo sono proprio questi che rovinano tutto!
Poi ci sono quelli come me...che godon uscire in bici, rincuorati che almeno posson e non come l annno scorso dove si era tutti bloccati in casa... giro sovente solo, in luoghi un po fuori, e dove spesso non si incontra nessuno, avendo poi la fortuna di essere al centro di molte alternative non ho che l'imbarazzo della scelta...poi capisco che tutti non abbiano questa fortuna e quindi volenti o meno, per quieto vivere, bisogna un po' scendere a compromessi...
Tutta ste tiritera per rimarcare ancora una volta che " chi non ha peccato scagli la prima pietra" ...il problema è sempre e solo noi stessi...impariamo a sopportarci e supportarci, ho amici che hanno ebike, a volte giriamo insieme e ci sfanculiamo come facevamo prima che se le prendessero, io che sono di "old old school"...e spingo ancora una muscolare...(scritto :loll: ) e fin che potrò lo farò, poi a suo tempo, se sarà tempo valuterò...
È vero che molta gente si è riversata nel ciclismo, come è anche vero, che appena si tornerà a vivere come in era precovid, chissà quanti di loro torneranno alle loro abitudini...il lupo perde il pelo, ma non il vizio...e la ebici o bici finirà in un angolo in soffita come l'orologio rotto della nonna...(cit. Epifanio Ghirardi)
Two cents...;-)
 

Blackmouse78

Geronto-biker Albionicus
21/6/04
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Inspired Fourplay Pro
Citami un altro sport in cui l'evoluzione tecnica ha allargato in bacino di utenza pfv...Che poi in questo caso non si tratta di evoluzione tecnica del ciclismo ma di un altro tipo di attività (ludica) che con lo sport del ciclismo non c'entra proprio nulla....

Allora, giusto alcuni esempi, di sicuro non un elenco esaustivo:

Sci/snowboard
Apnea/subacquea
Arrampicata sportiva
Motociclismo

In tutti quelli sopra in corrispondenza a diversi avanzamenti nella tecnologia/mezzi/attrezzature ci sono stati svariate lamentele e/o rogne provenienti dai puristi che mal digerivano il comportamento dei "novellini" entrati maldestramente a fare parte della cerchia grazie o per via di una qualche novità.
 

mav901

Biker serius
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Radon Slide "epic" Trail / NS Bikes Eccentric Cromo
Uhhh tema d’attualità!
Capita spesso nella zona sovrastante Carona che i pedoni si sentono quasi infastiditi dal passaggio di biciclette le quali premetto, rallentano, si spostano e cordialmente ringraziano i pedoni per la loro collaborazione nello spostarmi momentaneamente (nn sono tutti così, ma quasi).

L'immagine del biker é da ricostruire con i buoni comportamenti...
Si incontrano spesso pedoni sorpresi (piacevolmente) del fatto che ti fermi, saluti e li fai passare in sicurezza.

Mi capita spesso di girare in quei boschi, anche a piedi, ed effettivamente sono molto frequentati da utenti diversi... ci vuole tolleranza e buonsenso per godersi a pieno una giornata all'aperto.
 

Velocity

Biker immensus
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Allora, giusto alcuni esempi, di sicuro non un elenco esaustivo:

Sci/snowboard
Apnea/subacquea
Arrampicata sportiva
Motociclismo

In tutti quelli sopra in corrispondenza a diversi avanzamenti nella tecnologia/mezzi/attrezzature ci sono stati svariate lamentele e/o rogne provenienti dai puristi che mal digerivano il comportamento dei "novellini" entrati maldestramente a fare parte della cerchia grazie o per via di una qualche novità.
Non sei serio vero?
In ogni caso penso di aver dedicato anche troppo tempo a questa discussione che è diventata surreale se si arriva ad usare certi argomenti strampalati per non voler ammettere la realtà delle cose....
 
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sembola

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una nera e l'altra pure
Hai ragione,

ma regolamenti le zone quando e soprattutto DOVE la convivenza diventa impossibile...

Perchè qui sento fenomeni da circo, ma veramente da circo, scrivere che che le biciclette dovrebbero costare di più, oppure affidare patenti di autorizzative a seconda di cosa stai pedalando... e a mio avviso è questa le gente pericolosa...

sid
In Italia non funziona così.

Perchè le bici sono x e le famigliole 100x.

Per cui, messo di fronte alla scelta se scontentare x o 100x, di far perdere un incasso x o 100x, qualsiasi amministratore non avrà mai nessun dubbio su chi buttare a mare.
 

bubugaz

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"la povera"
Purtroppo fatta X la percentuale sul totale dei riders di chi scende a cannone cercando il KoM, man mano che aumenta il numero dei praticanti aumenta anche quella di questi e il conseguente fastidio sui camminatori, l'usura dei trail e gli inevitabili incidenti. C'e' poco da fare, la MTB e' di moda, l' EMTB e' un fenomeno che al momento pare incontenibile (e 2 su 3 degli ebiker che conosco non sono mai andati prima in bici e ribadiscono che non ci andrebbero manco ora senza motore) e la tendenza e' sempre piu' rivolta al gravity. Indi piu' gente sui trail, piu' discese, piu' "danno ambientale", piu' malcontento tra i contadini e altri frequentatori dei sentieri. Se a questo aggiungiamo il lavoro di chi su terreno altrui o di uso comune, con la scusa di tenere puliti i sentieri) realizza rampe e modifica tracciati o altro allo scopo di farne piste abusive da discesa (di cui ovviamente pretenderebbe il rispetto dai pedoni o magari l'uso esclusivo alle mtb) la frittata e' completa. E dato che gli appelli al buonsenso delle masse cadranno (come in ogni contesto e periodo) nel vuoto, il giocattolo ci verra' tolto o limitato sempre piu' nel tempo. Che il legislatore non stara' certo a fare distinzioni tra all mountainer, enduristi, ebiker o downhiller e ci vietera' in blocco l'uso dei sentieri. E con buona pace di Strava, del KoM e con la benedizio e del CAI torneremo tutti a pedalare frontini da meno di 10 kg e 80 mm di forcella sulle stradelle sterrate.
 

Maiella

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Devo dire che sul territorio dove vivo si sta arrivando a ottimi risultati, e questo perché l'ente che si trova a regolamentare vive una fase molto lungimirante. Il Parco Nazionale della Maiella, infatti, non si é chiuso a riccio quando sono arrivate le richieste per poter girare su questa montagna. Ci sono i divieti? Si, ma c'é anche l'intenzione di implementare la presenza delle bici. Lo stesso ente sta riconvertendo una cava in bike park e ha consentito ad alcuni circuiti di gare (soprattutto xc) di diventare permanenti e mantenere la segnaletica (la g.f. delle cave in questo senso é uno spettacolo). Ha consentito anche su terreno demaniale la nascita di bike park, e ha stipulato convenzioni con chi noleggia bici e ebici. Io sono molto contento di questa sinergia e la cosa incoraggiante é che sta crescendo il senso della responsabilità. E pazienza se non posso più portarmi la MTB sul monte Amaro, sull'Acquaviva o sulla Piana Grande.
 
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marco

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Specifica cosa intendi con "sentieri creati appositamente per MTB" perché secondo me è un termine abusato. E' stato costruito ufficialmente ed è segnalato in tal senso?
Ad esempio dalle mie parti stanno spuntando come funghi sentieri creati da appassionati, in maniera del tutto abusiva (o almeno questo lo suppongo io). Non ci sono cartelli che avvisano gli escursionisti o, peggio, che ne vietano il passaggio a pedi, anche perché a quel punto inizierebbero i problemi a mio avviso. Quindi se domani io dovessi scendere velocemente (ahahaha la mia velocità è molto relativa) da uno di questi sentieri e dovessi finire addosso ad un pedone, immagino che la colpa sarebbe solo mia (almeno moralmente). Anche se il sentiero è stato creato appositamente per le MTB.

notizia di ieri: i salti sulla snake di redde (uno dei nuovi sentieri abusivi) sono stati distrutti. Dev'essere successo ieri mattina perché lunedì sera erano ancora in ordine.
 

Shrinivasa

Biker novus
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Da utente ticinese resto piuttosto spiazzato dalle posizioni di Marco e di Mauro.

Marco gira praticamente solo su sentieri pedestri e nonostante non sia un ciclista velocissimo, su strava mi ricordo benissimo che non affrontava tutti i "sentieri condivisi" a passo d'uomo nella totale sicurezza dei pedoni (mi viene in mente un tempino mica male a scendere da bosco Luganese fino a Bedano).

Mauro dovrebbe essere incaricato della promozione e nella facilitazione della mtb nel nostro cantone ma mi sembra che ci vada con i piedi così di piombo che chi fa la differenza siano i ragazzi impegnati sul territorio a scavare, pulire, guidare e organizzare uscite, tutte attività fatte a fondo perso e per amore dello sport.

Piuttosto che criticare gli organizzatori della gara in Capriasca inizierei a chiedermi cosa avete fatto voi per questo sport in Ticino, perché onestamente di risultati come ciclista ticinese ne vedo ben pochi.

Dopo capisco che ci siano visioni differenti, ma le gare enduro che organizzano nel resto della svizzera sono spessissimo su trail pedestri e nessuna località ha mai proibito le biciclette dopo le gare, forse bisogna prendere coscienza che la bici sta diventando uno sport di massa. Sicuramente ci saranno dei correttivi da intraprendere e delle regole da stabilire ma pensare di poter restare nell'ombra e cercare di minimizzare l'accesso ai trail lo trovo un po' patetico.

Sono dell'idea che qualunque iniziativa aiuti la gente ad avvicinarsi alla bicicletta e promuova il nostro territorio sia da valorizzare. I coglioni ci saranno sempre, gare o no (strava c'è tutte l'anno ricordate!).

P.S. mi rendo conto che Marco non abbia nessun interesse nella promozione del territorio visto che il Mag non ne ha bisogno.
 

superskinny

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Da utente ticinese resto piuttosto spiazzato dalle posizioni di Marco e di Mauro.

Marco gira praticamente solo su sentieri pedestri e nonostante non sia un ciclista velocissimo, su strava mi ricordo benissimo che non affrontava tutti i "sentieri condivisi" a passo d'uomo nella totale sicurezza dei pedoni (mi viene in mente un tempino mica male a scendere da bosco Luganese fino a Bedano).

Mauro dovrebbe essere incaricato della promozione e nella facilitazione della mtb nel nostro cantone ma mi sembra che ci vada con i piedi così di piombo che chi fa la differenza siano i ragazzi impegnati sul territorio a scavare, pulire, guidare e organizzare uscite, tutte attività fatte a fondo perso e per amore dello sport.

Piuttosto che criticare gli organizzatori della gara in Capriasca inizierei a chiedermi cosa avete fatto voi per questo sport in Ticino, perché onestamente di risultati come ciclista ticinese ne vedo ben pochi.

Dopo capisco che ci siano visioni differenti, ma le gare enduro che organizzano nel resto della svizzera sono spessissimo su trail pedestri e nessuna località ha mai proibito le biciclette dopo le gare, forse bisogna prendere coscienza che la bici sta diventando uno sport di massa. Sicuramente ci saranno dei correttivi da intraprendere e delle regole da stabilire ma pensare di poter restare nell'ombra e cercare di minimizzare l'accesso ai trail lo trovo un po' patetico.

Sono dell'idea che qualunque iniziativa aiuti la gente ad avvicinarsi alla bicicletta e promuova il nostro territorio sia da valorizzare. I coglioni ci saranno sempre, gare o no (strava c'è tutte l'anno ricordate!).

P.S. mi rendo conto che Marco non abbia nessun interesse nella promozione del territorio visto che il Mag non ne ha bisogno.
Io credo che il problema non sia la gara, ma capire se questa faccia parte di un progetto ben definito oppure no... visto che parli di promozione del territorio voglio sperare di sì. Non c’è niente di male nella gara, anzi. Va solo monitorato quello che si porta dietro.
 
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marco

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Da utente ticinese resto piuttosto spiazzato dalle posizioni di Marco e di Mauro.

Marco gira praticamente solo su sentieri pedestri e nonostante non sia un ciclista velocissimo, su strava mi ricordo benissimo che non affrontava tutti i "sentieri condivisi" a passo d'uomo nella totale sicurezza dei pedoni (mi viene in mente un tempino mica male a scendere da bosco Luganese fino a Bedano).

Mauro dovrebbe essere incaricato della promozione e nella facilitazione della mtb nel nostro cantone ma mi sembra che ci vada con i piedi così di piombo che chi fa la differenza siano i ragazzi impegnati sul territorio a scavare, pulire, guidare e organizzare uscite, tutte attività fatte a fondo perso e per amore dello sport.

Piuttosto che criticare gli organizzatori della gara in Capriasca inizierei a chiedermi cosa avete fatto voi per questo sport in Ticino, perché onestamente di risultati come ciclista ticinese ne vedo ben pochi.

Dopo capisco che ci siano visioni differenti, ma le gare enduro che organizzano nel resto della svizzera sono spessissimo su trail pedestri e nessuna località ha mai proibito le biciclette dopo le gare, forse bisogna prendere coscienza che la bici sta diventando uno sport di massa. Sicuramente ci saranno dei correttivi da intraprendere e delle regole da stabilire ma pensare di poter restare nell'ombra e cercare di minimizzare l'accesso ai trail lo trovo un po' patetico.

Sono dell'idea che qualunque iniziativa aiuti la gente ad avvicinarsi alla bicicletta e promuova il nostro territorio sia da valorizzare. I coglioni ci saranno sempre, gare o no (strava c'è tutte l'anno ricordate!).

P.S. mi rendo conto che Marco non abbia nessun interesse nella promozione del territorio visto che il Mag non ne ha bisogno.

Semplice: la promozione di sentieri condivisi non passa per le gare enduro. E men che meno passa dal kom fatto col gruppone durante il weekend.
Se ancora non l'hai capito, i problemi che nascono sono:
1. sentieri rovinati irrimediabilmente
2. conflitti con pedoni e rischi di divieti
3. aumento del traffico di un pubblico dicesistico.

Vuoi fare la gara enduro? Costruisci sentieri per le mtb e poi fai la gara. Che poi, la costruzione di sentieri dedicati è la vera promozione di una regione, vedere la stessa Finale Ligure. Io ci andai ad inizio della decade 2000-2010 per promuovere i sentieri su Bike Magazin germania tramite un report, ed erano stati aperti/puliti dai ragazzi di Finale Freeride, gli unici che ai tempi avevano uno shuttle.

Alla domanda: fai la gara enduro in Capriasca e poi? non sapete rispondere, perché la risposta ricade in quello che ho appena detto sulla costruzione dei sentieri ma basta vedere a Redde con i sentieri abusivi per capire che si ha a che fare con dei dilettanti.

Quello che ho fatto io? Non vado di certo a pubblicizzarlo sui social con i selfie, ma mi sono pulito da solo la discesa dall'Alpe foppa al Ceneri in 2 giorni di soffiatore qualche anno fa. Idem per la discesa coi tornantini da Torricella (che grazie a Dio gli enduristi non fanno perché troppo lenta o oltre le loro capacità).
 

Treppy

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Devo dire che sul territorio dove vivo si sta arrivando a ottimi risultati, e questo perché l'ente che si trova a regolamentare vive una fase molto lungimirante. Il Parco Nazionale della Maiella, infatti, non si é chiuso a riccio quando sono arrivate le richieste per poter girare su questa montagna. Ci sono i divieti? Si, ma c'é anche l'intenzione di implementare la presenza delle bici. Lo stesso ente sta riconvertendo una cava in bike park e ha consentito ad alcuni circuiti di gare (soprattutto xc) di diventare permanenti e mantenere la segnaletica (la g.f. delle cave in questo senso é uno spettacolo). Ha consentito anche su terreno demaniale la nascita di bike park, e ha stipulato convenzioni con chi noleggia bici e ebici. Io sono molto contento di questa sinergia e la cosa incoraggiante é che sta crescendo il senso della responsabilità. E pazienza se non posso più portarmi la MTB sul monte Amaro, sull'Acquaviva o sulla Piana Grande.
Finalmente un vero esempio di quello che ho in mente io... nuova realtà? LUNGIMIRANZA!!!
Il territorio che vieta perché è più facile è un territorio ormai in balia delle onde... siamo in un'era più smart, dove a ogni problema esiste una soluzione da attuare al meglio!
 

Maiella

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Finalmente un vero esempio di quello che ho in mente io... nuova realtà? LUNGIMIRANZA!!!
Il territorio che vieta perché è più facile è un territorio ormai in balia delle onde... siamo in un'era più smart, dove a ogni problema esiste una soluzione da attuare al meglio!
A Bocca di Valle sono stati i pionieri della MTB sulla Maiella. Da "abusivi" e realtà "istituzionalizzata".
 
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marco

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Treppy

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A Bocca di Valle sono stati i pionieri della MTB sulla Maiella. Da "abusivi" e realtà "istituzionalizzata".
Un piacere vedere che esiste un'altra visione delle cose...
In questo 3D sono apparsi solo pareri basati su quello che già è presente, senza andare oltre e a pensare quale potrebbe essere una nuova realtà che accontenti tutti. Anche qui nelle Marche l'avvento di questo sport sta venendo gestito bene con la regione che incentiva molto le associazioni sportive e alcuni territori che puntano moltissimo sul cicloturismo, e non parlo solo della zona appenninica, ma anche delle varie vallate e zone marittime-collinari.
 
Stato
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