Chi vive sperando, muore c....
Guarda che mi sa che sbagli interlocutore, perché qua noi guardiamo solo il manubrio o il rastrello.Chi vive sperando, muore c....
Bisogna rimboccarsi le maniche e uscire dall'ombra (come ho scritto sopra), darsi una mano in modo costruttivo tra i vari interessati, associazioni, club, gruppi ecc. per portare le proprie ragioni davanti a chi può cambiare le cose (le autorità in primis) ... ma che te lo dico a fare, se di unire le forze e discutere tra regioni del Luganese manco ci riuscite, anzi vi guardate in cagnesco.
A me pare una politica molto rischiosa, sarebbe molto meglio cercare l'ufficialità prima di mettere mano al manescuro. Se non altro si evita il rischio di lavorare inutilmente nel migliore dei casi o di trovarsi con la forestale in casa nel peggiore (anche se non so come funziona esattamente di là dal confine).
Il Muraglione è anche molto di comunicazione lo fanno tantissimi tranquilli e turisti , ma i veri circuiti fini a se stessi come il Nurburing (da Colle) e Palazzolo gare non ce ne sono più (morti ne sono morti tanti)Non scherziamo, quant'è che non passi dal Muraglione?
Cerchiamo uno come te disposto a contattare tutti i proprietari delle decine di lotti molto piccoli di bosco che verrebbero attraversati dai trails abusivi attraverso il registro fondiario, ti mando un messaggio privato? Grazie mille per l'aiuto!
Circuiti o no, il Muraglione ogni fine settimana è preso d'assalto, lo vedo ogni volta che vado a Premilcuore. L'unica volta che ho dovuto farmene un pezzo a pedali ci ho fatto il crocione.
Premetto che non conosco la legislazione svizzera, per cui quello che scrivo è basato sull'esperienza italiana. Non so se le differenze siano rilevanti, ma non credo.
Se dal Muraglione vuoi andare a Premilcuore puoi fare lo 00 fino al Valico dei Tre Faggi e poi il 305 e il 339.
OT: in genere a Premilcuore ci vado in auto e poi giro partendo da lì, ma conosco il percorso che dici, molto bello tra l'altro. Tornando nel tardo pomeriggio le moto sono comunque molte, immagino nel mezzo del giorno quante ne passano.
Poi ci sarebbe anche quella della sfida a calciobalilla ciclisti contro motociclisti aBocca Trabaria 
Bè ma non ho detto che non ci sono più smanettoni, ma che la mentalità è cambiata e ce ne sono di meno rispetto a un po di anni fa.Mi permetto di smentirti, io ho la casa da quelle parti e appena posso ci vado a rilassarmi. quelle volte che mi trovo a pedalare sui due sopracitati passi mi trovo a condividere il bitume con folli scatenati in tuta da Moto GP, che salgono a velocità di curvatura tipo la Enterprise...
Le moto parcheggiate ai passi, o al mitico chiosco della Campigna si contano a decine
E i controlli! Zero o quasi, in venti e passa anni che frequento la zona, non ho mai visto una pattuglia.
) probabilmente lo fa quando questo non porta problemi. Io ci vado solo in settimana quando se va bene incrocio un biker, al we me ne sto alla larga...
Molto in sintonia con quanto scrivi, perché é possibile. É dura? Si. Ci vuole fortuna nel trovare persone disponibili? Si. Sono convinto che il punto di incontro si trova; e il tornaconto (anche economico) aiuterà a delineare una strada che mette d'accordo tutti. Confrontarsi, però, é fondamentale.Chi vive sperando, muore c....
Bisogna rimboccarsi le maniche e uscire dall'ombra (come ho scritto sopra), darsi una mano in modo costruttivo tra i vari interessati, associazioni, club, gruppi ecc. per portare le proprie ragioni davanti a chi può cambiare le cose (le autorità in primis) ... ma che te lo dico a fare, se di unire le forze e discutere tra regioni del Luganese manco ci riuscite, anzi vi guardate in cagnesco.
Ti parlo sia da motociclista che da ciclista.OT: in genere a Premilcuore ci vado in auto e poi giro partendo da lì, ma conosco il percorso che dici, molto bello tra l'altro. Tornando nel tardo pomeriggio le moto sono comunque molte, immagino nel mezzo del giorno quante ne passano.
OT2: una ventina di anni al passo del Cirone in un giro cicloturistico di più giorni mentre aspettavamo di essere arrivati tutti, arriva un motard di quelli tranquilli. Qualche saluto, due chiacchiere, poi il personaggio della compagnia si fa avanti e chiede: "Senta, lei mi sembra una persona a modo, vorrei farle una domanda perchè vorrei capire bene...." "Mi dica" "Ma che ci trovate ad andare in moto?" E questo, serafico, "eh, è divertente, facciamo le pieghe, scansiamo i ciclisti..."
Non è mica una bestemmia. A Massa Marittima ci hanno costruito sopra un sistema che dà lavoro a parecchie persone."due giorni interi di tour organizzati per far conoscere il territorio utilizzando numerosi sentieri della zona"
