Strage di ciclisti: mi dispiace, ma neanche tanto...

Maiella

Biker Maiellensis
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Maiella/Abruzzo
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
Anche fare delle generalizzazioni non é utile.
Negli ultimi anni si é fatto qualcosa in più per gli amanti della bici, e molti politici si sono impegnati con delle belle idee.
Tempo fa ho letto di un bellissimo progetto per la città di Bergamo, poi ripreso su GCN Italia e spiegato molto bene: i bergamaschi che vanno a lavoro e a scuola in bici vengono pagati per i Km percorsi. É fantastico, ma magari questa idea venisse copiata in tutte le città italiane.
La regione in cui vivo, l'Abruzzo, ha aderito alla ciclovia dell'Adriatico e tra tutte le regioni che si affacciano su questo mare, é stata una delle prime a contribuire al progetto e a dotare la costa di una pista ciclabile molto apprezzata dai locali e da chi fa cicloturismo.
Ci sono anche altri casi virtuosi, che riguardano la MTB con dei parchi nazionali che iniziano a muoversi nella direzione di una più giusta ed equilibrata fruizione della montagna, anche in sella alle bici.
 
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Maiella

Biker Maiellensis
3/2/15
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Maiella/Abruzzo
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Black Forest Pro/Whistler Pro by Focus
Che ci siano i pazzi ovunque concordo, che ci sia più rispetto ed educazione per i ciclisti ovunque in Europa direi che è un dato di fatto evidente con la massima chiarezza
Non credo. Matteo Trentin, professionista in attività e residente nel principato di Monaco, é stato testimonial per una campagna di sensibilizzazione per ricordare ai monegaschi che in strada ci sono anche i ciclisti della domenica. Ma ci sono tante notizie di cronaca al riguardo che giungono da Spagna (anche qui sono state fatte campagne di sensibilizzazione affidate ai prof), Francia, Germania, Svizzera; notizie che si possono cercare online.
Altrove accadono le stesse cose che accadono da noi, purtroppo.
 

ammericano

Biker infernalis
9/12/20
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Cannondale
Non credo. Matteo Trentin, professionista in attività e residente nel principato di Monaco, é stato testimonial per una campagna di sensibilizzazione per ricordare ai monegaschi che in strada ci sono anche i ciclisti della domenica. Ma ci sono tante notizie di cronaca al riguardo che giungono da Spagna (anche qui sono state fatte campagne di sensibilizzazione affidate ai prof), Francia, Germania, Svizzera; notizie che si possono cercare online.
Altrove accadono le stesse cose che accadono da noi, purtroppo.
Giro abbastanza per vedere con i miei occhi come si comportano gli altri automobilisti nel resto d’Europa. Dopodiché l’incidente, come il pazzo al volante, succede ovunque ma altrove in città e fuori città il rispetto per il ciclista (ed il pedone) non è paragonabile a quanto viene riservato in Italia alle stesse categorie
 

Domenic - B

Old Biker
27/10/19
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Forlì
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Specialized
Hai mai avuto la sfortuna di leggere i commenti di automobilisti (sui social) contro ciclabili e ciclisti? E’ non sono commenti isolati di gente squilibrata, ne è intriso il pensiero comune

poi vai in Francia e nel resto di Europa e vedi un modo diverso e civile di convivere
Penso che siamo l'unico paese al mondo che ritiene i ciclisti un problema sociale.
 

Michiamoluca

Biker novus
17/12/19
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Monza
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Cube ltd pro
In base a quanto affermato da questo signore, poiche' Milano non e' una citta adatta ai ciclisti, chi si ostina ad usare la bicicletta per muoversi va a cercarsi rogna, quindi se poi rimane sotto un camion non deve fare la vittima.
Detto da uno che fa l'assessore, quindi e' stato messo li da chi l'ha votato per risolvere i problemi della citta e' ancora piu' inaccettabile.
 

Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Reggio Emilia
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Scusate se condivido poco il discorso politico, ma qui di grave c'é molto di più che delle considerazioni politiche. Emerge il disprezzo per le persone, per cui se dovessero morire non é che a questo tizio dispiace più di tanto. É questo il dramma vero, perché questo suo modo di pensare é radicato nella sua mente, a prescindere dal ruolo di consigliere comunale.
Solo in seguito sopraggiunge il secondo motivo di scandalo, ossia che un rappresentante istituzionale non può parlare esprimendo questi contenuti, anche nei confronti di quelli che definisce gli indisciplinati, che eventualmente vanno ripresi ed educati.
Per me è semplicemente una delle mille varianti che assume il disprezzo e la disumanizzazione del diverso.
Sono un vecchio che va a piedi e sono infastidito da chi va in bicicletta in modo indisciplinato perché potrebbe investirmi, quindi mi auguro che i ciclisti crepino e nei casi estremi mi adopero per agevolare la cosa.
È poi l'essenza di ogni totalitarismo, che fa leva su una massa di consenso basata sul "noi contro di loro" salvo che chi siano "i loro" poi sfugge al controllo degli stessi che auspicavano una soluzione a loro favorevole. Una volta che entri in un sistema basato su una catena di soprusi è una ruota che gira.
 

albatros_la

Biker assatanatus
25/6/09
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Penso che siamo l'unico paese al mondo che ritiene i ciclisti un problema sociale.
Non credo proprio... Non si può generalizzare e pensare che a causa delle parole di un babbeo o del comportamento scellerato di qualche guidatore, un Paese intero consideri i ciclisti un problema sociale. Se così fosse avrebbero smantellato tutte le ciclabili e vietato la circolazione alle bici, ma non mi pare che sia accaduto né nei piani di qualcuno. Anzi, per quanto a ritmo lento e insufficiente, i chilometri ciclabili aumentano.
 
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Tc70

Entomobiker
20/4/11
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Picola ma carattarastica...
Giro abbastanza per vedere con i miei occhi come si comportano gli altri automobilisti nel resto d’Europa. Dopodiché l’incidente, come il pazzo al volante, succede ovunque ma altrove in città e fuori città il rispetto per il ciclista (ed il pedone) non è paragonabile a quanto viene riservato in Italia alle stesse categorie
E ti do ragione...percorrendo spesso la gardesana bresciana, me ne accorgo quando con l' auto mi sorpassa un italiano, o un turista tedesco o olandese...
 

Tc70

Entomobiker
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Picola ma carattarastica...
Per me è semplicemente una delle mille varianti che assume il disprezzo e la disumanizzazione del diverso.
Sono un vecchio che va a piedi e sono infastidito da chi va in bicicletta in modo indisciplinato perché potrebbe investirmi, quindi mi auguro che i ciclisti crepino e nei casi estremi mi adopero per agevolare la cosa.
È poi l'essenza di ogni totalitarismo, che fa leva su una massa di consenso basata sul "noi contro di loro" salvo che chi siano "i loro" poi sfugge al controllo degli stessi che auspicavano una soluzione a loro favorevole. Una volta che entri in un sistema basato su una catena di soprusi è una ruota che gira.
Scusami Boro...però darebbe fastidio anche a me, se mentre cammino su un marciapiede, un ciclista o monopattista indisciplinato rischia di farmi cadere o mi fa il pelo...e non sono vecchio eh...il CDS è chiaro, sul marciapiede si prosegue appunto a piedi, si scende dalla bici o dal monopattino...poi con questo di certo non esterno o auguro la peggior cosa a nessuno...;-)
 
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fafnir

Biker meravigliosus
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Padova
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Warden, Hightower, Venge
Anche fare delle generalizzazioni non é utile.
Negli ultimi anni si é fatto qualcosa in più per gli amanti della bici, e molti politici si sono impegnati con delle belle idee.
Tempo fa ho letto di un bellissimo progetto per la città di Bergamo, poi ripreso su GCN Italia e spiegato molto bene: i bergamaschi che vanno a lavoro e a scuola in bici vengono pagati per i Km percorsi. É fantastico, ma magari questa idea venisse copiata in tutte le città italiane.
La regione in cui vivo, l'Abruzzo, ha aderito alla ciclovia dell'Adriatico e tra tutte le regioni che si affacciano su questo mare, é stata una delle prime a contribuire al progetto e a dotare la costa di una pista ciclabile molto apprezzata dai locali e da chi fa cicloturismo.
Ci sono anche altri casi virtuosi, che riguardano la MTB con dei parchi nazionali che iniziano a muoversi nella direzione di una più giusta ed equilibrata fruizione della montagna, anche in sella alle bici.
Le ciclabili (anzi ciclopedonali che odiano sia i ciclisti che i pedoni) le fanno perché ci sono i soldi dell'UE, e di certo qualcuno ci guadagna qualcosa. Tra l'altro buona parte sono chiaramente li per finzione, per giustificare l"opera, ma sono in pratica inutilizzabili a meno che non vuoi uno dei 1000 paletti verdi sulla pancia o non vuoi saltare sul cofano di una delle macchine che escono dai garage a lato.
Le iniziative per la MTB le fanno per aumentare il turismo, non certo per il nostro bene.

Se poi credi ancora al buon cuore delle persone ti invidio
 

Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Scusami Boro...però darebbe fastidio anche a me, se mentre cammino su un marciapiede, un ciclista o monopattista indisciplinato rischia di farmi cadere o mi fa il pelo...e non sono vecchio eh...il CDS è chiaro, sul marciapiede si prosegue appunto a piedi, si scende dalla bici o dal monopattino...poi con questo di certo non esterno o auguro la peggior cosa a nessuno...;-)
E la soluzione politica è uccidere tutti i ciclisti? In effetti è semplice.
Difficile è fare in modo che ci siano le condizioni perchè la convivenza sia civile.
Se sei in trattoria puoi dire "li ammazzerei tutti", in un consiglio comunale dovresti dire, "sistemeremo le reti delle ciclabili in modo da separare pedoni/ciclisti/traffico, e faremo controlli stringenti con sanzioni a chi non rispetta le regole". Ecco il mio piano, i mezzi, le risorse.
Mi pare questo dovrebbe essere la "normalità" invece siamo diretti nel "mondo al contrario".
 

avalonice

Biker grossissimus
2/4/09
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ovunque
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con le ruote
Non credo proprio... Non si può generalizzare e pensare che a causa delle parole di un babbeo o del comportamento scellerato di qualche guidatore, un Paese intero consideri i ciclisti un problema sociale. Se così fosse avrebbero smantellato tutte le ciclabili e vietato la circolazione alle bici, ma non mi pare che sia accaduto né nei piani di qualcuno. Anzi, per quanto a ritmo lento e insufficiente, i chilometri ciclabili aumentano.
I paesi del mondo sono circa 200, in questo gruppo ci sono paesi molto arretrati sia economicamente che socialmente, l'Italia non si può confrontare con questi, ma deve confrontarsi con i paesi dell'area EU o comunque con quelli più avanzati; qui il confronto per quanto riguarda la mobilità con bici è impietoso.
Sono convinto che alla maggior parte delle persone non frega niente delle piste ciclabili (poi in Italia non c'è ne sono, sono tutte ciclo-pedonali) e per molti sarebbe meglio farne parcheggi... poi per decenza o educazioni queste cose si pensano ma non si dicono escluso qualche esaltato.
 

albatros_la

Biker assatanatus
25/6/09
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I paesi del mondo sono circa 200, in questo gruppo ci sono paesi molto arretrati sia economicamente che socialmente, l'Italia non si può confrontare con questi, ma deve confrontarsi con i paesi dell'area EU o comunque con quelli più avanzati; qui il confronto per quanto riguarda la mobilità con bici è impietoso.
Sono convinto che alla maggior parte delle persone non frega niente delle piste ciclabili (poi in Italia non c'è ne sono, sono tutte ciclo-pedonali) e per molti sarebbe meglio farne parcheggi... poi per decenza o educazioni queste cose si pensano ma non si dicono escluso qualche esaltato.
Sul fatto che l'infrastruttura sia carente ci sono pochi dubbi, anche se come spesso accade l'Italia è in tal senso un Paese a macchia di leopardo. Per fare un esempio, città come Modena, Ferrara o Reggio Emilia hanno tanti km di ciclabile per abitante quante ce ne sono ad Amsterdam. L'avresti mai detto?
Inoltre, per quasi 9 italiani su 10 la bici è fondamentale per ridurre le emissioni di anidride carbonica (che sia vero o meno), quasi 4 su 10 vanno in bici almeno una volta a settimana e il 13 % la usa per tragitti inferiori ai 2 km.
Come sono questi numeri in prospettiva politica? In un Paese dove ora come ora l'astensionismo alle ultime politiche è stato del 40 % e dove la principale forza politica ha preso il 26 % dei voti, significa che chi ha preso più voti rappresenta circa il 15 % degli aventi diritto al voto. Anche assumendo che gli elettori rappresentino in modo fedele gli interessi di chi non ha ancora diritto di voto (i minorenni), oppure che chi ha risposto al sondaggio IPSOS sulla bicicletta che ho riportato sia rappresentativo degli aventi diritto al voto, se fossi un politico un po' ci penserei ai ciclisti. E non solo. Le percentuali a confronto mostrano anche che non è vero che agli italiani della bici non importa, in barba alle infrastrutture generalmente carenti (anche se non ovunque) che sicuramente interessano quel 37 % di popolazione che la usa almeno una volta a settimana. Che per la maggioranza della popolazione la bici sia vista come "un problema sociale" non risulta, anche se è vero che circa 3 persone su 4 vedono la bici come un mezzo pericoloso per i pedoni, per se stessi e per gli altri mezzi, e i ciclisti sono visti come indisciplinati. Su questo evidentemente c'è del lavoro da fare, ma sono certo che andrebbe molto meglio con più ciclabili e sicuramente con maggiore disciplina dei ciclisti stessi, non solo degli automobilisti.
 
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Boro

Biker meravigliosus
25/8/04
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Io vivo fra Modena e Reggio e abbiamo solo ciclopedonali, nessuna vera ciclabile decente.
Muoversi in città in bici è un delirio, ogni intersezione rischi la vita, le rotonde specialmente sono una roulette russa, le ciclopedonali sono strette, irregolari, spesso attraversano rasenti a passi carrai, abitazioni, negozi e se sono frequentate sono una giungla tanto che spesso è meno rischioso stare in strada. Peccato che le strade sono state strette per ricavare le ciclopedonali assurde e quindi dopo ti schiacciano anche li.
Diciamo che meglio che nulla, ma più un record sulla carta che una reale rete fruibile.
 

fafnir

Biker meravigliosus
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Io vivo fra Modena e Reggio e abbiamo solo ciclopedonali, nessuna vera ciclabile decente.
Muoversi in città in bici è un delirio, ogni intersezione rischi la vita, le rotonde specialmente sono una roulette russa, le ciclopedonali sono strette, irregolari, spesso attraversano rasenti a passi carrai, abitazioni, negozi e se sono frequentate sono una giungla tanto che spesso è meno rischioso stare in strada. Peccato che le strade sono state strette per ricavare le ciclopedonali assurde e quindi dopo ti schiacciano anche li.
Diciamo che meglio che nulla, ma più un record sulla carta che una reale rete fruibile.
Ma quanto sarebbe meglio la strada 2 metri più larga senza ciclopedonale?? Mamma mia...le assurdità della nostra società.
 
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Diavoletto

Biker tremendus
30/12/18
1.029
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MTB
Giro abbastanza per vedere con i miei occhi come si comportano gli altri automobilisti nel resto d’Europa. Dopodiché l’incidente, come il pazzo al volante, succede ovunque ma altrove in città e fuori città il rispetto per il ciclista (ed il pedone) non è paragonabile a quanto viene riservato in Italia alle stesse categorie
Purtroppo devo darti ragione. Forse ne avevo gia' parlato in un altra discussione, ma per vari motivi mi e' capitato di vivere un po di tempo a Budapest. Insomma non proprio un paesino con pochi abitanti. Traffico e difficolta' di parcheggio alla pari di milano o altre grandi citta' in centro. Eppure ciclabili ovunque, anche sulle strace principali a 4 corsie! Entrambi rispettanto bene o male le regole. E pieno di gente che si spostava in bici senza alcun problema, sia per sport che per lavoro o le attivita' quitidiane. Non ho mai visto duscissioni automobilista contro ciclista. Per' non so dire se era per semplice senso civico, o perche' li se fai cavolate ti fanno piangere sul serio, e non c'e' avvocato che ti salva.
Stessa cosa in un altro paese dell'est che conosco piuttosto bene, sara' anche che c'e' una dittatura e la polizia li fa paura sul serio, ma mai sentito discussioni contro i ciclisti, pedalare in citta' e' una cosa normale come dare la precedenza o fermarsi ai semafori.
Poi torno in italia, paese ricco ed avanzato, e sappiamo bene quanto rischiamo ag ogni uscita su asfalto.
Non voglio generalizzare eh, le teste di c... da entrambe le parti ci si sono ovunque.
 

Fermo80

Biker forumensus
4/5/22
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Scarsa
Detto da uno che fa l'assessore, quindi e' stato messo li da chi l'ha votato per risolvere i problemi della citta e' ancora piu' inaccettabile.
Non è un assessore, è un consigliere.
E se già non ce la fanno i ministri/assessori, a pensare prima di parlare, figurarsi i deputati/consiglieri ;-)
Diciamo comunque che vuole rappresentare quella fetta di popolazione che la pensa in quel modo (si, c'è)
 

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