Se c'è una cosa della quale diffidare in Italia, sono i giornalisti. Particolarmente (ma non solo) quando parlano di cani. La loro mania di arricchire di dettagli inventati (o di inventare la storia di sana pianta) è ormai patologica.
Per il caso di Dalmine, ad esempio (
http://www.ecodibergamo.it/EcoOnLine/CRONACA/2005/12/22_Cane.shtml):
- Il bambino aveva 5 anni? No, ne aveva 8.
- il cane aveva aggredito 5 persone? Bene, all'ospedale ne sono state curate solo quattro. Di queste 4, due con prognosi di cinque giorni. Ed una prognosi di 5 giorni ce l'hai per un graffio, non per un morso; gli unici quindi ad aver subito morsi sono la madre del bambino ed uno dei due tipi che cercava di ammazzare il cane con un coltello. Il bambino NON è stato morso.
Vuoi che lucidi la sfera di cristallo e che ti dica come, secondo me, è verosimile che sia andata?
Il cane è libero. Si avvicina al bambino, e succede "qualcosa": forse il cane vuole giocare, forse il bimbo è espansivo... il bambino viene spinto, o cade a terra. Interviene, ovviamente, nella maniera sbagliata, la madre. Forse spinge il cane sul posteriore, forse lo colpisce. Il cane reagisce, e morde la madre.
Interviene gente, tra cui i due giustizieri/terminator che affrontano il cane armati di tanta ignoranza e di un coltello da cucina.
Il cane si difende e morde uno dei due.
Quindi: ad esser stati morsi sono stati la madre (che ha reagito nella maniera sbagliata ad una situazione solo un po' tesa) ed uno dei due tipi che cercava di ammazzare il cane con un coltello.
Trattandosi di un american staffordshire (ovvero, quanto di più simile ad un pitbull di razza possa esistere...) direi che gli è andata straordinariamente bene, che sono stati fortunati e che il cane, checchè se ne pensi, doveva essere anche oltremodo equilibrato: se non fosse stato equilibrato, la madre e l'assalitore morsi non se la sarebbero cavata con soli 25 gg. di prognosi, ma si sarebbero ritrovati allo stato di ragù.
Con questo non voglio difendere il proprietario del cane: un cane deve essere controllato ecc. ecc.
Però considerato che gli incidenti capitano, e che un cane può sfuggire al controllo per mille motivi, bisogna sapere come comportarsi, in maniera se non altro da evitare di comportarsi in maniera stupida.
Trent'anni fa, quando trovare cani liberi per la strada era normale, una situazione del genere si sarebbe probabilmente risolta con la madre che allontanava il figlio dal cane e gli dava uno scapaccione per aver dato fastidio al cane. Oggi la madre non sa come comportarsi, di dare scapaccioni ai bambini neanche a parlarne, e poi wonder woman in una situazione del genere farebbe volare il cane, e quindi...
OK, chiama una birra che ne parliamo...
Allora: non ti avevo risposto perchè si parlava di cani e biker, ovvero di aggressività extra-specifica. L'aggressività intra-specifica (ovvero tra cani) era ed è OT, ma il moderatur mi perdonerà.
L'aggressività tra cani è normale ma, tranne in situazioni particolarissime, tra cani ben educati è fatta da tantissimo fumo e pochissimo o niente arrosto: ovvero, tantissimi ringhi, abbai, pizzicotti ecc. ecc., ma rarissimamente si arriva al morso.
Per "cani ben educati" non intendo dal punto di vita umano-addestrativo, ma proprio dal punto di vista canino: cani che sanno relazionarsi con gli altri cani, che sanno comunicare, che hanno avuto dalla loro madre un corretto imprinting.
E per "pizzicotto" intendo i veloci morsi dati talvolta "in punta di dente": pizzicotti che noi umani abbiamo ultimamente la tendenza a considerare "morsi" a tutti gli effetti sia quando la vittima è un cane, sia quando è un essere umano. Beh, non lo sono. Non più di quanto dare una spinta da una persona sia equiparabile ad un gancio destro in faccia.
Tu dici che la tua canina era paurosissima: questo fa pensare che non abbia avuto un imprinting corretto dalla madre (dalla quale magari è stata separata prima dei 60 giorni canonici di età), e che quindi avesse dei problemi di comunicazione con gli altri cani.
Quindi, ad esempio, il classico gesto "di paura" (la coda tra le gambe) è quanto di peggio un cane possa fare nel momento in cui si confronta con un altrop cane. Un cane spavenmtato da un altro cane non fugge con la coda tra le gambe, ma si sottomette (schiena a terra, gola scoperta... "fai di me quello che vuoi"). L'altro cane lo annuserà, lo sovrasterà un po' (magari ringhiando), e pooi lo lascerà andare.
Se il cane non conosce questa forma di "galateo", o se (come spesso accade) noi interveniamo impedendo questo "scambio di convenevoli", allora la situazione si può compromettere...
Nel caso specifico della tua canina: la femmina di PT aveva il solo interesse a tenerla lontana dal suo territorio (e ci è riuscita); il maschio si è avvicinato, più incuriosito che altro (tra l'altro, che un maschio aggredisca una femmina è un fatto più unico che raro; molto più frequente il contrario!!!); la tua canina, invece di sottomettersi o almeno farsi riconoscere come femmina, sarà scappata (scatenando l'istinto predatorio del maschio di PT) con la coda tra le gambe (impedendogli quindi anche di capire che si trattava di una femmina), o avrà ringhiato... ed ecco che succede il patatrac...
Vuoi farne una colpa ai PT? Dal loro punto di vista, e per la loro "scala di valori", ad essersi comportata molto male è stata la tua canina, non loro... dici che la canina non aveva colpa se non era stata educata bene dalla madre? Beh, questo è un modo di pensare squisitamente umano... ma non condiviso dai cani.
E te lo dice uno che, una volta, ha fatto l'errore di prendere una cucciola che era stata allontanata qualche giorno troppo presto dalla madre... e che per tutta la vita ebbe grossissimi problemi a relazionarsi con gli altri cani.
Non finì come la tua solo perchè la difendeva la mole (aveva praticamente la stazza di un PT), ma lo stesso ebbe molti problemi, e non ebbi mai la soddisfazione di vederla giocare tranquilla con altri cani...