sti cani ma soprattutto sti padroni

alphabike2006

Biker superioris
30/5/06
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Sud(NA)
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ieri me ne sono capitati 4 non proprio in zona isolata ma in strade di collina e alcuni dietro ai cancelli, ho notato che a volte sono più arrabbiati loro che quelli liberi, tipo ce ne stava uno libero vicino a lui e si è avvicinando annusando e leccando la mano, ma poi se ne è andato..
Io come consiglio dopo già molte volte che li incontro posso dire che bisogna fermarsi e scendere aspettare un po' e proseguire per qualche metro ancora a piedi e poi allontanarsi piano piano in bici.
 

Uttolo

Biker serius

gran bel discorso.... sono sicuro che di cani ne sai molto più di me, ma da quello che scrivi mi sembra di capire che non hai mai provato il morso di un cane all'improvviso e senza motivo all'età di sette anni.... ti garantisco che ti rimane dentro per tutta la vita..
Però ti do atto che se riesci a dominare la paura e ti fai vedere più forte il cane desiste. Circa dieci anni fa un pastore tedesco mi ha intrappolato su un argine di un canale e preso dal panico l'ho affrontato gridando e correndogli incontro (con la bici come scudo), si è fermato e un po alla volta s'è allontanato senza mai girarmi le spalle.. Credo sia stato la prima e l'ultima volta che reagivo così...
Per quello che riguarda i padroni non si può fare nulla gente stolta la trovi ovunque e in qualsiasi situazione, basta uscire per strada e guardarci attorno....

cau cau cau blulululu... (tacchino) uttolo.
 

mayol

Biker popularis
15/3/10
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trani
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giant anthem
ieri mattina sono uscito solo e dopo circa un km di sterrato un branco di cani randagi (una decina) nascosti nei campi tra gli ulivi ha preso a rincorrermi

non ho paura dei cani di solito li affronto gli vado addosso e gridando e loro scappano

ma stavolta il sentiero era stretto e loro erano alle mie spalle non avevo spazio per girarmi e poi erano tanti ho accellerato e per fortuna ero nella parte veloce del percorso se li incontravo un km più a valle non sò come sarebbe andata a finire

comunque ragazzi vado a mare da tanti anni ne ho girati parecchi ho incontrato anche gli squali quelli seri facendo caccia

non ho mai provato la paura di ieri
 

alfonsotra

Biker cesareus
24/2/08
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varese
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Come ti capisco sono originario dalla sicilia come ogni anno che vado giù nel periodo estivo di qualche anno fa , ho avuto la stessa eperienza ,una mattina estiva mi decido è vado a farmi un giro su per i sentieri che ci sono dalle mie parti ,ero uscito presto con il fresco del mattino per il problema del caldo , quasi alla fine del giro mi sono trovato faccia a faccia con un branco di cani che cominciarono a puntarmi è a venirmi incontro alcuni di loro molto grossi è al quanto agressivi ,considerando che non è facile farmi paura avendo aquisito un auto controllo avendo fatto il militare nel corpo speciale dei paracadutisti ho cercato di tenere la posizione è un atteggiamento sereno evitanto di innervosirmi , dato che loro sentono lo stato danimo della persona ,quando cominciarono a circondarmi li ho cominciato a dubbitare raccogliendo un pezzo di legno per terra è aggitantomi ,tirando qualche sasso ho passato minuti dove sinceramente ho temuto per la mia incolumità ,è li non si trattava di territorio si trattava di fame ,be per fortuna che nel mentre arrivo un contadino che mi venne a dare man forte sparandogli adosso ne a abbatuto 2 gli altri scapparono ,mi racconto che purtroppo nel giro di un anno aveva perso più di 10 agnelli è un cane per questi randaggi ,che purtroppo fanno branco è diventano al quanto aggressivi ,per cui che dire se ti trovi a faccia a faccia con un branco di cani è meglio essere più una persona ,sconsiglio vivamente quello di scappare se non ai una lunga discesa davanti libera
 

terepo

Biker serius
16/3/10
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Ayas (AO)
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Scusami se ho dato l' impressione di essere presuntuoso, in realtà non ne so molto se non quello che mi ha insegnato l'osservazione e la convivenza con i migliori amici dell' uomo. Il resto è venuto per curiosità e dalla lettura di alcuni libri.
E' così difficile capire il genere umano, figurati un' altra specie animale con linguaggi ed istinti diversi. Al limite ci si prova...

Comunque ti capisco, certe esperienze sono difficili da dimenticare e credo che tu abbia avuto molto coraggio ad affrontare quel cane in quel brutto episodio che ci hai raccontato...

Buone pedalate, senza cani (magari qualche tacchino...)
 

IddoCop

Biker grossissimus
15/4/07
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Bressanone (BZ)
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Ho letto un pò l'argomento, dopo tanto che non gli davo un'occhiata e mi rendo conto, come detto tempo fa sempre qui, il problema randagismo è soprattutto al sud, che per tante causa fanno incermentare questo enorme problema.
Premetto che io vivo per gli animali, mi fido più di loro che di certe persone e nella mia vita ho avuto solo due spiacevoli incontri con i cani, il primo è stato a Cambobasso, dove stavo facendo un corso di aggiornamento e una sera tornando verso casa siamo stati aggirati da un branco di cani che hanno tentato "l'approccio" con noi, ma prima che al branco gli venisse qualche pensiero strano gli abbiamo fatti scappare. La seconda esperienza, quella più dolorosa l'ho avuta qui da me, passando in mtb su un terreno privato seguendo un sentiero, che poi mi hanno fatto notare che era stato spostato più in là per problemi con il cane con cui ho avuto la peggio, insomma passo tranquillamente tra il Maso, vedo un bel cane lupo giovane che scodinzola e mi viene incontro, io rallento e nel mentre dalla stalla esce fuori "lui" un cane lupo enorme con la bocca aperta abbaiando non in maniera "normale", capisco che non è il caso di pedalare e metto la bici tra me e lui.....rimaniamo cosi per un tempo che mi sembrano minuti, ma sicuramente erano secondi.....poi sempre abbaiando si allontana da me e allora inforco la bici e mi allontano piano piano tenendo sotto controllo il cagnaccio, mi segue e si tiene a meno di un metro da me e in un attimo di mia distrazione riesce a saltarmi al culo dandomi un morso.....insomma arrivo a casa con le chiappe fuori e il pantalone da buttare. Vado in ospedale, mi fanno una puntura antitetanica e compilano un modula chiedendomi i dati del cane (il nome del Maso e la località). Dopo qualche giorno mi arriva una comunicazione dall'ospedale che mi avvisa che il cane è stato posto sotto controllo in isolamento per 40 giorni, dopodichè mi verrà comunicato se è il caso di procedere ad altri accertamenti (rabbica).
La sera stessa, mi presento al Maso, però ci vado in servizio e appena arrivati, abbiamo avuto difficoltà ad uscire dalla macchina perchè il cane non ce lo permetteva. Qui devo dire che è un buon cane da guardia di sicuro qui non verranno mai a rubare!!! Giunge la proprietaria e gli spiego quello che mi èsuccesso nella mattinata e che il cane è un pericolo tenuto cosi libero per la proprietà dove c'è un pubblico passaggio non chiuso da steccato e cancelli e che è obbligo tenerlo alla catena (purtroppo....non è giusto, però è cosi) perchè non vorrei immaginare se fosse passata una famiglia con bambini piccoli, non so che sarebbe successo!!! La padrona mi conferma che sono già successi altri problemi tempo addietro....e infatti il sentiero l'hanno deviato fuori dalla proprietà, però è facile sbagliarsi e infilarsi all'interno del Maso visto che non c'è nessun steccato e cancello.
Io non do la colpa al cane, do colpa ai padroni che npn l'hanno addestrato per fare il proprio "lavoro" di cane da guardia nel modo più giusto. Un cane addestrato per questo "uso" ti abbaia per tenerti lontano, e se non lo capisci, ti fa ben entrare nel suo territorio, ma dopo non ti fa più uscire fino all'arrivo del padrone!!!

Stefano
 
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andrea1966

Biker incredibilis
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veneto pedecollinare
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hai ragione: la colpa è dei padroni. sempre.
 
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Musty

Biker paradisiacus
hai ragione: la colpa è dei padroni. sempre.


Non posso che straquotarvi. o-o
Il problema è sempre l'uomo, come la metti la metti, siamo noi gli intrusi nella natura!
 

andrea1966

Biker incredibilis
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veneto pedecollinare
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TREK FULL STACHE 8 e specialized enduro comp 26'
io l' ho scritto molte volte, forse quualcuno si sarà pure annoiato a leggere i miei interventi, ma a me capita spessissimo di incontrare situazioni assurde perfino nelle piste ciclabili: ma come si fa a camminare per una ciclabile tenendo il guinzaglio in mano ed il cane sciolto? se è un cagnolino magari passi ugualmente, ma mi è capitato d' incontrare dei rottweiller sciolti, di dover urlare al padrone di terere il cane per il collare perchè avevo paura a passare e neanche mi azzardavo a suonare il campanello per paura che il cane reagisse in modo inconsulto ed imprevedibile, magari attaccandomi.

sarebbe da scendere dalla bici e prendere a sberle il padrone in questi casi ( scusatemi lo sfogo ), anche perchè al limite io posso tentare una fuga ma se passa una famigliola a piedi con magari un bimbo, non voglio neanche pensare alle conseguenze.

ci vorrebbero controlli rigidi, certo, ma chi se lo immagina un vigile lungo una ciclabile che sanziona il tizio che lascia libero il proprio quadrupede?
 

Ernesto85

Biker infernalis
7/11/09
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Brescia
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2 ruote
Non è che la colpa è "sempre" del padrone, semplicemente ci sono delle razze canine che sono maggiormente portate a determinati comportamenti, non per niente alcune di esse vengono selezionate appositamente in funzione della loro indole "feroce" e guarda caso quelle che creano problemi sono quasi sempre le solite...
Ragionando così allora potrei tenere in giardino una tigre da compagnia, se tutto si riduce semplicemente nell'allevare l'animale in modo corretto.
Poi un altra cosa che non capisco e che leggo spesso in queste pagine è quella di paragonare l'uomo ad un "intruso nel bosco", no dico, stiamo scherzando? Al limite io paragonerei il tutto ad un "ritorno alla natura", dato che è da lì che veniamo (forse qualcuno viene dalla Luna?) e ci siamo evoluti. Forse a ben vedere la specie che nel bosco non dovrebbe manco cacare è proprio il cane, dato che se non fosse stato per l'uomo non sarebbe nemmeno su questa terra...
Comunque per ritornare al discorso, io penso che con un po' di buon senso e leggi apposite in materia si possa ridurre il problema di una buona percentuale, pensate solo ai benefici che potrebbe apportare a noi ciclisti l'obbligo di museruola per i cani portati a spasso, tra l'altro mi pare che in materia per lo meno per determinate razze ci sia già qualcosa o sbaglio?
 

kikhit

Biker incredibilis
9/12/03
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Torino
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Occam Lt, Alma
tra l'altro mi pare che in materia per lo meno per determinate razze ci sia già qualcosa o sbaglio?


NO! a smentire il tuo ragionamento c'è l'ordinanza Martini dello scorso anno, mi pare l'ultima in materia, che abolisce proprio la 'lista nera' dei cani, perché non vi è alcuna base scientifica su tali distinzioni...per completezza ricopio il testo dell'ordinanza del Ministro:

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
ORDINANZA
Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani.

IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI

Visto il Regolamento di polizia veterinaria approvato con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320;

Visto l'articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833;

Visto l’articolo 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112;

Visto l'articolo 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, approvata a Strasburgo il 13 novembre 1987, firmata anche dall'Italia;

Vista la legge 14 agosto 1991, n. 281, concernente “ Legge quadro in materia di animali d'affezione e prevenzione del randagismo”,

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003, concernente “Recepimento dell’accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome di Trento e del 6 febbraio 2003, recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy “, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 4 marzo 2003;

Visti gli articoli 650 e 727 del codice penale;

Vista l’Ordinanza del Ministro della Salute del 14 gennaio 2008, concernente “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 23 del 28 gennaio 2008;

Ritenuto di dover sostituire detta Ordinanza eliminando l’allegato A in quanto non solo non ha ridotto gli episodi di aggressione ma, come confermato dalla letteratura scientifica di Medicina Veterinaria, non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell’appartenenza ad una razza o ai suoi incroci;

Ritenuta la necessità e l'urgenza di mantenere, in attesa dell’emanazione di una disciplina normativa organica in materia, disposizioni cautelari a tutela dell’ incolumità pubblica;

Vista la sentenza della III sezione penale della Corte di Cassazione n. 15061 del 13 aprile 2007, con la quale la Suprema Corte ha ritenuto che l’uso del collare di tipo elettrico, quale “ congegno che causa al cane una inutile e sadica sofferenza”, rientra nella previsione di cui all’ articolo 727 del codice penale che vieta il maltrattamento degli animali ora art. 544 ter;

Visto il decreto ministeriale 23 maggio 2008 recante “ Delega delle attribuzioni del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per taluni atti di competenza dell’Amministrazione al Sottosegretario di Stato On.le Francesca Martini”, registrato alla Corte dei Conti il 10 giugno 2008, registro n. 4, foglio n.27.
Ordina:
Art. 1.
1 Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso.
2. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprietà ne assume la responsabilità per il relativo periodo.
3. Ai fini della prevenzione dei danni o lesioni a persone, animali o cose il proprietario e il detentore di un cane devono adottare le seguenti misure:
a. utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt. 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;
b. portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti;
c. affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
d. acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore;
e. assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive.
4. Vengono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specifica attestazione denominata patentino. Detti percorsi sono organizzati da parte dei Comuni congiuntamente con le Aziende Sanitarie Locali, in collaborazione con gli Ordini professionali dei Medici Veterinari, le Facoltà di Medicina Veterinaria, le Associazioni Veterinarie e le Associazioni di protezione degli animali.
5. Detti percorsi formativi sono da considerarsi obbligatori per i proprietari di cani impegnativi. I Comuni in collaborazione con i Servizi Veterinari, sulla base dell’Anagrafe canina regionale, decidono nell’ambito del loro compito di tutela dell’incolumità pubblica quali proprietari di cani chiamare ad assolvere a tale obbligo.
6. Le spese riguardanti i percorsi formativi sono a carico del proprietario del cane.
7. Il Medico Veterinario libero professionista informa i proprietari di cani in merito alla disponibilità dei percorsi formativi e, nell’interesse della salute pubblica, segnala ai Servizi Veterinari la presenza di cani impegnativi tra i suoi assistiti.
8. Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali con proprio decreto, emanato entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente ordinanza, stabilisce i criteri e le linee guida per la programmazione dei corsi di cui al comma 4.

Art. 2.

1. Sono vietati:
a) l'addestramento di cani che ne esalti l’aggressività;
b) qualsiasi operazione di selezione o di incrocio di cani con lo scopo di svilupparne l'aggressività;
c) la sottoposizione di cani a doping, così come definito all'articolo 1, commi 2 e 3, della legge 14 dicembre 2000, n. 376;
d) gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi, con particolare riferimento a:

1) recisione delle corde vocali;

2) taglio delle orecchie;
3) taglio della coda, fatta eccezione per i cani appartenenti alle razze canine riconosciute alla F.C.I. con caudotomia prevista dallo standard, sino all’emanazione di una legge di divieto generale specifica in materia. Il taglio della coda, ove consentito, deve essere eseguito e certificato da un medico veterinario, entro la prima settimana di vita dell’animale;
e) la vendita e la commercializzazione di cani sottoposti agli interventi chirurgici di cui alla lettera d).
2. Gli interventi chirurgici su corde vocali, orecchie e coda sono consentiti esclusivamente con finalità curative e con modalità conservative certificate da un medico veterinario. Il certificato veterinario segue l’animale e deve essere presentato ogniqualvolta richiesto dalle autorità competenti.
3. Gli interventi chirurgici effettuati in violazione al presente articolo sono da considerarsi maltrattamento animale ai sensi dell’articolo 544 ter del codice penale.
4. E’ fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse.

Art. 3
1. Fatto salvo quanto stabilito dagli articoli 86 e 87 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n. 320 "Regolamento di Polizia Veterinaria", a seguito di morsicatura od aggressione i Servizi Veterinari sono tenuti ad attivare un percorso mirato all’accertamento delle condizioni psicofisiche dell’animale e della corretta gestione da parte del proprietario.

2. I Servizi Veterinari, nel caso di rilevazione di rischio potenziale elevato, in base alla gravità delle eventuali lesioni provocate a persone, animali o cose, stabiliscono le misure di prevenzione e la necessità di un intervento terapeutico comportamentale da parte di medici veterinari esperti in comportamento animale.
3. I Servizi Veterinari devono tenere un registro aggiornato dei cani identificati ai sensi del comma 2.
4. I proprietari dei cani inseriti nel registro di cui al comma 3 provvedono a stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane e devono applicare sempre sia il guinzaglio che la museruola al cane quando si trova in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico.

Art. 4

1. E' vietato possedere o detenere cani registrati ai sensi dell’articolo 3, comma 3:
a) ai delinquenti abituali o per tendenza;
b) a chi e' sottoposto a misure di prevenzione personale o a misura di sicurezza personale;
c) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni;
d) a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva o decreto penale di condanna, per i reati di cui agli articoli 727, 544-ter, 544-quater, 544-quinques del codice penale e, per quelli previsti dall'art. 2 della legge 20 luglio 2004, n. 189;
e) ai minori di 18 anni, agli interdetti ed agli inabili per infermità di mente.

Art. 5

1. La presente ordinanza non si applica ai cani in dotazione alle Forze Armate, di Polizia, di Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.
2. Le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, lettere a) b) e all’articolo 2, comma 4 non si applicano ai cani addestrati a sostegno delle persone diversamente abili.
3. Le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, lettere a) e b) non si applicano ai cani a guardia e a conduzione delle greggi e ad altre tipologie di cani comunque individuate con proprio atto dalle Regioni e dai Comuni.

Art. 6

1. Le violazioni delle disposizioni della presente ordinanza sono sanzionate dalle competenti Autorità secondo le disposizioni in vigore.

Art 7

1. La presente ordinanza, inviata alla Corte dei conti per la registrazione, entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed ha efficacia per 24 mesi a decorrere dalla predetta pubblicazione.

Roma,
p. IL MINISTRO
IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
Francesca Martini
 

IddoCop

Biker grossissimus
15/4/07
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Confermo!!!!
 

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Biker extra
più che di intrusi, io parlerei di educazione e senso civico: hai il cane? lo tieni in cortile o legato o libero ma con il cancello chiuso.


bravo,tenere il cane alla catena è la via più facile per avere un animale problematico
se uno decide di avere un amico peloso deve mettersi nella zucca (che spesso è vuota) che l'animale va EDUCATO e fatto SOCIALIZZARE con gli altri esseri umani e non.
un cane educato non scappa se lasci il cancello aperto.
se scappa è perchè il padrone è un cogli@ne

non sono giocattoli, bisogna studiarne la psicologia per allevarli bene e avere una piacevole ( per la palla di pelo e per il padrone)convivenza ed avere un'educazione soddisfacente.

serve tempo e pazienza ma poi che soddisfazioni.....
 

zeromeno

Biker paradisiacus
31/5/04
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Vicino a Padova
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scusa ma non condivido
non ho mai visto razze piu' aggressive,ci sono -pero'- razze piu' pericolose perche' per forza e carattere possono costituire una minaccia anche per l'uomo.
Sono un amante dei cani;ho sempre vissuto in mezzo a loro,frequentando compagnie di persone col cane,mostre cinofile ecc ecc
posso assicurare che in assoluto i cani piu' mordaci sono quelli piccoli(yorkshire,maltese ecc ecc)
I cani cosiddetti ''pericolosi'' lo diventano in seguito ad una educazione scellerata di padroni ignoranti o criminali
Per essere chiaro
a parita' di condizioni di vita un pit-bull non è piu' aggressivo di un cocker;semplicemente essere attaccati da un pitbll è peggio
 

andrea1966

Biker incredibilis
14/8/08
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mi hai frainteso: intendevo dire legato se hai il cancello aperto o libero se hai il cancello chiuso.
 

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Biker extra

non è corretto parlare di aggressività ma di CARATTERE del cane:
posto che due animali siano stati correttamente educati, un cocker ( come tutti i cani da caccia) avrà un istinto più gregario, che lo porta ad essere socievole indistintamente...ha l'istinto della muta per cui si sentirà bene in "compagnia"....per contro non ti porterà mai indietro la pallina che gli lanci

un pitbul,maremmano, rott e i cani da lavoro in genere sono più personalisti e vivono per il loro "capo"...ti riporteranno 10000000 volte la pallina che gli lanci ma sarà meno "socievole": come per gli uomini ci sono quelli un po "sgrusi" e quelli più "compagnoni"

nell'educazione del cane bisogna tenere conto dell'indole e del carattere della razza: spendere tempo per la socializzazione di un setter o un cocker non ha senso...più utile educarlo ai comandi
cosi come "perdere" tempo ad insegnare i comandi a un pastore o un dobermann: essendo cani molto ricettivi conviene spendere più tempo nella socializzazione
 

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